Zona Revival: 1991 - Sonic the Hedgehog

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a cura di Beard

Il videogioco è diventato ormai una realtà solida e stabile all’interno di quello che viene indicato come home entertainment. La lotta ai pregiudizi, la difficoltà a raggiungere quanto più pubblico possibile, e più in generale le complicazioni prodotte da un mondo in costante divenire non si sono certo attenuate; ad oggi però, i fari sui videogiochi sono più accesi e luminosi che mai. Anche per questo motivo ci sembra utile ripercorrere dalle radici la storia del videogioco moderno. Zona Revival si propone di raccontarvi proprio questo, attraverso quelle che per noi sono state le tappe più emblematiche dell’evoluzione del “videogioco moderno”. Ogni anno, un’enorme quantità di videogiochi si affaccia sul mercato ed è chiaro che molti di essi hanno portato, portano e porteranno innovazioni e/o stravolgimenti al medium videoludico; i titoli di cui parleremo di volta in volta quindi, rispecchiano una nostra scelta riguardante quella che secondo noi è stata l’innovazione più significativa in relazione al contesto in cui è avvenuta. Partiremo quindi dagli inizi degli anni ’90, più precisamente dal 1991, anno in cui SEGA lanciò il suo guanto di sfida a Nintendo, e al suo monopolio, con un simpatico e velocissimo porcospino blu.  

Back in the nineties

Il 1991 fu un anno straordinario per il destino dell’umanità: la fine della Guerra del Golfo, la fine dell’Unione Sovietica e (assieme al 1989 con la caduta del Muro di Berlino) anche la fine della Guerra Fredda. Fu l’anno dell’eliminazione delle ultime leggi razziali dell’Apartheid in Sudafrica, l’anno dell’occupazione di Mogadiscio, l’anno dello scioglimento del Patto di Varsavia. Fu l’anno del premio Oscar alla carriera per Sophia Loren, l’anno del primo sito web e la conseguente nascita del World Wide Web, l’anno dell’ultimo episodio della serie tv Dallas, l’anno del singolo Black or White di Michael Jackson e purtroppo l’anno della morte di Freddie Mercury.

Il 1991 ha segnato in numerosi ambiti la vita di molte persone. Per tutti gli appassionati del mondo videoludico però, il 1991 è l’anno di nascita di Sonic the Hedgehog: il piccolo porcospino blu ideato da Yuji Naka e pubblicato da SEGA sul suo Mega Drive. È il 23 giugno 1991 e debutta sul mercato quella che di lì a poco sarebbe diventata la nuova mascotte di casa SEGA sostituendo Alex Kidd, il giovane ragazzotto dalle orecchie lunghe che fino ad allora aveva rappresentato l’azienda giapponese.  

Nintendo vs SEGA

Gli anni ’80 si erano conclusi con la schiacciante vittoria di Nintendo nel campo delle console videoludiche a 8 bit; SEGA infatti, pur avendo lanciato sul mercato il Master System per contrastare il NES della grande N, non riuscì a imporsi a causa soprattutto della potenza prorompente della mascotte Nintendo: l’idraulico Mario.

Così con l’avvento degli anni ’90 e della generazione a 16 bit, SEGA decise che era giunto il momento di prendersi il primato delle console casalinghe. Il Genesis, conosciuto in occidente con il nome di Mega Drive, fu la risposta hardware al monopolio NES. Sebbene Nintendo si trovasse a dover affrontare un cospicuo scarto dal punto di vista prestazionale, rischiando di perdere il primato (celebre fu lo slogan Genesis does what Nintendon’t); soltanto la forza di un personaggio così carismatico come Mario riuscì ancora una volta, a resistere ai disegni in pixel più definiti, e alle prestazioni di un Mega Drive in forte ascesa. Il potenziale nelle mani di SEGA era chiaro ai dirigenti; così, affidarono a Tom Kalinske (Mattel) la carica di CEO di SEGA of America con l’obiettivo di spodestare dal trono la rivale. Kalinske affidò quindi a Yuji Naka il compito di sviluppare una killer application in grado di sovvertire gli equilibri del mercato videoludico. La mente visionaria e creativa di Naka, con l’aiuto di Naoto Oshima e Hirokazu Yasuhara, creò Sonic the Hedgehog: un porcospino più veloce della luce, dello stesso colore del logo dell’azienda.  

Sfida e divertimento

Sonic the Hedgehog è un platfrom in due dimensioni che racchiude in sé tutti gli elementi che hanno contraddistinto i precedenti esponenti del genere. L’innovazione avvenne proprio nelle caratteristiche del personaggio che nella riproposizione ludica convertivano e modellavano il gameplay stesso del gioco. Veloce, imprevedibile, immediato, Sonic avvicinò il gioco quasi a un flipper, con il porcospino blu che rimbalzava da una parete all’altra per raccogliere gli anelli ed avanzare negli stage, cercando di sconfiggere o evitare tutti i nemici. La trama è piuttosto lineare: sul pianeta Mobius il malvagio Dr. Eggman è intento a rimpiazzare la natura con le macchine, imprigionando e trasformando in robot tutti gli animali dell’Isola di South Island. Sonic, fulmineo porcospino blu affronterà il Dr. Eggman in sette livelli, cercando di estirpare il male ripristinando la flora e la fauna di South Island. Il titolo vi condurrà quindi in 7 stage (6 più lo scontro finale), ognuno dei quali diviso in tre atti. Per completare il gioco però non vi basterà terminare tutti i livelli e sconfiggere il Dr. Eggman; per arrivare alla scritta Fine infatti, dovrete raccogliere tutti e sei gli Smeraldi del Caos nascosti nei livelli. Per riuscire a recuperare gli Smeraldi dovrete finire il primo o il secondo atto di un livello con almeno 50 anelli così da farne apparire uno enorme che vi teletrasporterà nello Special Stage. All’interno di questo livello speciale, Sonic fluttuando in un labirinto dovrà riuscire a recuperare lo Smeraldo evitando i blocchi con scritto GOAL: i quali se colpiti, portano alla conclusione dello stage. Il giocatore ha in totale 10 possibilità di ottenere gli Smeraldi perciò, essendo gli stage sei, si hanno solo quattro possibilità di errore nei livelli speciali. Alla fine di ogni zona vi sarà una boss fight con il Dr. Eggman e la sua Egg Mobile che cambierà tipologia di arma ad ogni scontro; per riuscire a sconfiggere il boss, il giocatore dovrà riuscire a colpirlo all’incirca otto volte.

Sonic the Hedgehog conquistò tutti, il suo livello di sfida, la sua velocità incredibile e il suo design accattivante fecero subito breccia nel pubblico che ricompensò SEGA con 22 milioni di copie vendute. La sua grande innovazione, fu settare un nuovo target di platform in grado di primeggiare dove altri fallirono, sfruttando a pieno la potenza dell’hardware a disposizione.

Sonic the Hedghog è il risultato di come la passione e la determinazione riescano a rendere possibili azioni che sembrano impossibili. SEGA, che fino al 1991 era considerata il Davide della game industry, affrontò e sconfisse il gigante Golia rappresentato da Nintendo: imponendosi come nuova forza portante. Il fulmineo porcospino blu è ad oggi una delle icone più celebri del mondo videoludico, amato da grandi e piccini incarna lo spirito della gioventù di quegli anni. Il guanto di sfida era stato lanciato e la palla tornò a Nintendo, in quella che divenne una delle più avvincenti battaglie videoludiche degli anni ’90.

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