XIII
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a cura di Matty
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Vance - Dargaud
- Produttore: Ubisoft
- Distributore: Ubisoft
- Piattaforme: PC , PS2 , CUBE , XBOX
- Generi: Sparatutto
- Data di uscita: disponibile; Remake PS4 e Switch 13 novembre 2019
Inutile ricordare come Xbox si sia da sempre contraddistinta, fin dal suo esordio, per l’avere un genere particolarmente affollato, quello dei First Person Shooter (FPS), reso sì celebre dal capolavoro Halo, ma quasi mai riuscito a brillare per originalità ed idee nuove. La mancanza di fantasia (dicono sia soffocata dalla pirateria) è certamente uno dei talloni d’Achille del mercato videoludico contemporaneo, in effetti. C’è però chi, ogni tanto, è capace di far accendere la lampadina e trovare così un qualcosa di inedito e mai visto. Ubi Soft, probabilmente, è una softwarehouse che sa impegnarsi anche in questo senso, al punto che è arrivata a concepire il primo sparatutto con grafica in cel shading: XIII.
TramaRisvegliarsi su di una spiaggia, per di più senza memoria, non è certo una delle cose migliori che possano capitare nella vita, ma sfortunatamente, questo è esattamente ciò che ci succede all’inizio dell’avventura. Siamo frastornati, feriti (ci ha colpito un proiettile) e non capiamo, né ricordiamo, assolutamente nulla; grazie a Dio, in nostro soccorso giunge una bionda donzella – che sa tanto di Baywatch, con quel costumino rosso – la quale ci aiuta a rimetterci un attimo in sesto. Per inciso, l’effetto confusionario e di sfocatura che si può ammirare appena ci alziamo in piedi è splendido, e rende perfettamente l’ammaccatura del protagonista, XIII (dal tatuaggio che questi si ritrova ad avere vicino alla clavicola).Nel frattempo, gli Stati Uniti sono ancora shockati per l’avvenuta uccisione del presidente Sheridan, della quale scopriremo poi di essere stati accusati. Ma che diavolo c’entravamo? Cos’è realmente accaduto? E’ esattamente quello che avremo modo di scoprire proseguendo nel gioco, che si presenta come un misto di flashback (a proposito, la storia ricorda un po’, per l’appunto, la pietra miliare di Delphine Software, Flashback, anno 1993) e riscoperta delle proprie capacità: non si sa né come, né perché, ma capiamo di possedere dei riflessi pazzeschi, degni di un vero combattente.Man mano, quindi, verremo all’origine della più grande cospirazione nella storia degli USA e ne smaschereremo tutti i membri.Una trama semplicemente brillante, questa, l’ideale per catapultare l’utente all’interno del gioco. Lodevole.
Un fumetto fatto videogioco…Sin dal menù di selezione delle varie modalità (che, in sostanza, sono il single player e il multiplayer) si può vedere la particolare cura, nonché la dedizione, con cui Ubi Soft ha voluto portare un vero e proprio fumetto all’interno del videogame. L’interfaccia si mostra subito, infatti, come un “giornalino interattivo”, ma il bello è che tutto ciò non è riservato al solo menù, bensì ci si accorge presto che la sensazione di trovarsi nel mezzo di un fumetto virtuale accompagna tutto il gioco.Ciononostante, la gran parte dei livelli prevede il raggiungimento dei tipici obiettivi proposti da un FPS, non tralasciando comunque una componente strategico-tattica: tradotto in parole povere, l’uccidere nemici non risulterà la nostra unica occupazione. Spesso dovremo affrontare delle missioni degne (quasi) di uno stealth game, e non di rado saremo costretti ad evitare qualsivoglia omicidio. Tutti elementi già visti, questi, che non fanno gridare al miracolo, forse. Ma, al contempo, appare apprezzabile la scelta attuata dagli sviluppatori, di non precludere l’azione alle sole sparatorie; d’altronde, portare innovazioni radicali in un tipo di videogame così collaudato come uno sparatutto non è facile.L’armamentario su cui può fare affidamento il nostro XIII è, naturalmente, qualcosa di sensazionale, composto com’è da bazooka, kalashnikov, fiocina, balestra, M16, granate, fucile da cecchino e via di questo passo (bellissima, tra l’altro, la riproduzione in cel shading delle suddette armi). Gli oggetti su cui potremo contare sono invece l’immancabile medikit, svariate chiavi e schede magnetiche (ovviamente, da rubare ai nemici), il grimaldello (per aprire anche l’impossibile) ed il rampino.Il sistema di controllo si dimostra di semplice utilizzo, risultando subito familiare per tutti coloro che hanno già provato almeno un FPS su Xbox. I due grilletti sono adibiti al fuoco (primario e secondario), mentre i due stick analogici servono per muoversi all’interno dello scenario e modificare l’orientazione della visuale. Ai pulsanti A, B, X e Y sono state date le funzioni dello scorrimento dell’inventario, del salto e del tasto azione. Bianco, Nero, Back e Start svolgono poi compiti di minore rilevanza, come la Cura Rapida (che, oddio, poi così poco importante non è) e la consultazione dei punti (in multiplayer).Da notare che XIII gode di un innato sesto senso, che gli permette di avvertire la presenza di nemici ancor prima di vederli: dei suoni onomatopeici, infatti, ce ne segnaleranno l’avvicinamento, rendendoci la vita un po’ più semplice. Vita che, comunque, non ci è particolarmente complicata dalla CPU, che mostra un’IA spesso deludente e poco evoluta.Ma il difetto principale del gameplay risiede nella linearità: affronteremo i livelli quasi sempre in un unico modo, proprio perché dovremo seguire un ben preciso sviluppo della trama e, di conseguenza, la libertà di azione ne risente in maniera negativa. Peccato, davvero: sarebbe stato auspicabile poter vedere una maggiore interattività conseguentemente alle diverse scelte effettuate dal giocatore.
Multiplayer e Xbox LiveSebbene XIII si presti forse più ad essere giocato in singolo, i ragazzi Ubi Soft hanno felicemente deciso di implementarvi l’online, usufruibile nelle modalità Deathmatch (tutti contro tutti e a squadre), Sabotaggio e Cattura la Bandiera. Più o meno le solite opzioni disponibili, dunque; l’unica che merita qualche parola in più e il Sabotaggio, il quale prevede uno scontro fra due team, l’uno intento a difendere alcuni checkpoint e l’altro a distruggerli.Sulla stessa console fino ad un massimo di quattro persone si possono invece sfidare in splitscreen.Siamo di fronte ad un multigiocatore probabilmente troppo scarno e privo di reale mordente, specie perché mancano la frenesia caratteristica di altri FPS ed una vera innovazione, ma tutto sommato divertente e capace di allungare quel tanto che basta la vita del prodotto. Senza infamia e senza lode.
Grafica e sonoroGraficamente, come già accennato, XIII fa sfoggio di un engine 3D interamente in cel shading: è arte, non si discute. Un’arte che va capita, per carità, ma pur sempre di un qualcosa di nuovo si tratta, perlomeno in un genere inflazionato quale quello degli sparatutto (su console e non). Diverse chicche ci accompagnano nell’avventura: suoni onomatopeici rappresentati visivamente, vignette che fungono quasi da zoom mostrando più da vicino la morte dei nemici, la vista che si offusca sott’acqua e via di questo passo. Non si dimentichino poi gli splendidi flashback in bianco e nero, all’interno dei quali ci possiamo anche muovere.Fin qui tutto bene: le note dolenti giungono quando tocca parlare di un livello di dettaglio poco elevato, di come gli scenari si dimostrino poveri di particolari – nonostante l’interazione con gli oggetti, da usare anche come armi, sia buona – e delle scarse animazioni dei personaggi (tutti parecchio simili l’un l’altro). Come se non bastasse, a volte, si evidenziano pure dei cali di frame rate. Un motore grafico, in definitiva, che “avrebbe potuto essere, ma non è”, che sa un tantino di incompiuto: ottima l’idea di base, un po’ meno la realizzazione finale.Per quanto concerne il comparto audio, c’è da restarne positivamente impressionati: coinvolgenti e credibili i dialoghi – interamente in italiano – che si vanno ad accostare ad una colonna sonora piacevole ed orecchiabile, contraddistinta da una raffinata musica jazz.
LongevitàSul fronte longevità, le missioni in single player – numericamente esigue – non sarebbero sufficienti, da sole, a garantire una durata accettabile; la modalità multiplayer, però, svolge degnamente il suo dovere, sebbene non sia così coinvolgente quanto quella di altre produzioni videoludiche. XIII è un prodotto che va gustato più da soli che in compagnia, essendo comunque uno sparatutto abbastanza atipico.
– Storia interessante
– Supporto a Xbox Live
– Idea originale
– Buona localizzazione sonora
– Qualche calo di fluidità
– Gameplay non realmente innovativo
– Lineare
– IA non eccezionale
7.8
Con XIII Ubi Soft ha cercato di portare una ventata d’aria fresca all’interno di un genere ormai saturo di anonimi cloni, quello degli FPS. Vi è riuscita in parte, proponendo un motore grafico, quello di Unreal II, totalmente riadattato in cel shading, molto caratteristico ed apprezzabile – specie di primo acchito – seppur non esente da difetti. Impeccabile è invece la storia, degna di un vero fumetto, appassionante, coinvolgente, intrigante: pura maestria.
Al contrario, il problema più grande che affligge il titolo è probabilmente costituito da un gameplay piuttosto lineare, forse poco ispirato, che, nonostante risulti un buon mix di azione, sparatorie e missioni stealth, non garantisce quella solidità che ci si sarebbe aspettata.
In conclusione, XIII è un buon gioco, che però non riesce ad entrare nell’Olimpo del videoludo per i suddetti difetti. Un’occasione mancata… d’un soffio.
Voto Recensione di XIII - Recensione
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