Windows VR

Avatar

a cura di Francesco Corica

Staff Writer

La realtà virtuale sembra essere diventata la nuova tecnologia su cui le grandi compagnie tecnologiche vogliono investire. Oculus, HTC e di recente Sony, col suo Playstation VR, si stanno infatti dando battaglia per il predominio del mercato; a causa del prezzo attualmente alto della tecnologia si tratta però, almeno per il momento, di un bene non accessibile a tutti. Le cose, però potrebbero cambiare: Microsoft ha lanciato il guanto di sfida alle concorrenti, con una novità importante.
Una VR più economica
Durante un Evento Microsoft è arrivato infatti l’annuncio della casa americana: sono in arrivo diversi headset per la realtà virtuale, pensati appositamente per Windows 10 e per un aggiornamento in particolare in arrivo a primavera 2017, il Creators Update. Microsoft sta infatti collaborando con diverse grandi aziende del mercato PC (HP, Dell, Lenovo, Asus e Acer), che forniranno tutte una loro versione dell’headset per Windows 10, a partire da 299$. Si tratta della cifra più bassa a cui sia mai stato proposto l’accesso a questa tecnologia, e manifesta ampiamente la volontà di Microsoft di rendere la tecnologia non più come bene d’élite, ma di massa. Hanno anche dichiarato che, a differenza di altri visori che necessitano di una stanza enorme, o di ulteriori dispositivi (un chiaro riferimento ad Oculus Rift ed HTC Vive), per quella cifra non sarà necessario avere nient’altro: i sensori di tracciamento saranno infatti incorporati direttamente nel casco, con la promessa di essere perfettamente in grado di recepire non soltanto il nostro movimento con la testa, ma anche del corpo. Utilizzando uno dei nuovi caschi, si potrà accedere a diverse applicazioni e ad un menu appositamente ripensato in 3D attraverso l’utilizzo di air gesture, cioè attraverso semplici gesti delle nostre mani, in maniera molto simile a quanto avviene già per HoloLens, il visore per realtà aumentata di Microsoft. Non sono dunque necessari ulteriori dispositivi o controlli particolari e non sarà nemmeno necessario avere necessariamente un PC di alta fascia: un dettaglio questo che, unito al prezzo davvero competitivo, può incentivare la diffusione di questo nuovo accessorio.
La volontà forte di imporsi sul mercato
Al momento si è parlato di questi visori soltanto in virtù delle loro funzionalità con Windows 10 e, in particolare, del nuovo Creators Update in uscita a primavera 2017, dunque non sappiamo esattamente quali saranno le decisioni di Microsoft per integrare la realtà virtuale nel mercato videoludico; se sul mercato PC appare chiara e forte la volontà di imporsi puntando sul fattore economico, resta da vedere come verrà gestita la situazione per Xbox One e per “Project Scorpio”, e su come verrà gestito il rapporto con Oculus. Ricordiamo infatti che nel 2015 era stata annunciata la partnership per distribuire l’Oculus Rift insieme ad un controller per Xbox One, con la promessa che, in futuro, i giocatori sarebbero stati in grado di utilizzare tale visore per poter giocare ai titoli per console Microsoft. Questa promessa, tuttavia, non è stata ancora mantenuta, e l’annuncio di questi nuovi visori unito alla frecciata su Rift (non nominato direttamente, ma solo implicitamente), definito da Microsoft “meno immersivo” rispetto alla loro tecnologia, lasciano ipotizzare che la partnership con Oculus verrà abbandonata, con la conseguenza che, probabilmente, saranno resi compatibili i visori non solo con Windows 10, ma anche con le console Xbox, di cui infatti condivide il core del sistema operativo. Inoltre, Oculus stessa un paio di settimane fa ha mostrato un prototipo di quello che sarà il suo nuovo visore, denominato in codice “Santa Cruz”, con una tecnologia di sensori molto simile a quella annunciata per la Windows VR, ma anche in quel caso non si fece accenno alla partnership con Microsoft: un’ulteriore indizio sul fatto che le strade di Microsoft e di Oculus sembra si separeranno molto presto. 
Cosa possiamo aspettarci?
Probabilmente non ci vorrà molto perché arrivino novità su come Microsoft intenda sviluppare la realtà virtuale su console: è altamente improbabile che voglia concentrarsi esclusivamente su PC e lasciare tutta la fetta di questo pubblico a Sony; resta solo da vedere quale sarà il loro approccio sull’argomento. Quello che è sicuro, è che come funzione questa sarà a pannaggio solamente di Scorpio e, per quanto finora detto, non dell’attuale generazione. Un altro elemento certo è che, probabilmente per permettere anche un prezzo più competitivo e per ovviare all’assenza di dispositivi ausiliari, i Windows VR avranno bisogno di essere collegati al PC attraverso un cavo. Si tratta di un particolare, condiviso con la concorrenza, da non sottovalutare, dato che, come  con gli altri visori, potrebbe limitare la nostra effettiva libertà di movimento
In attesa di sapere con certezza quali saranno le caratteristiche a livello tecnico e se la precisione dei sensori verrà effettivamente garantita, si può dire fin da subito che Microsoft, dopo un’attesa passata a raccogliere i feedback della prima ondata di Realtà Virtuale, ha deciso di non voler restare indietro a guardare e si è portata con sè in questa corsa dei pesi massimi del settore. Inutile ribadire che ci sembra sia stato fatto il primo passo affinché la concorrenza possa contribuire a far fare ulteriori passi in avanti a questa promettente tecnologia.

L’annuncio di Microsoft potrebbe davvero smuovere il mercato della realtà virtuale, che da bene d’élite potrebbe diventare d’uso comune più in fretta di quanto potessimo aspettarci. In attesa di saperne di più su questi visori, voi cosa ne pensate? Ritenete che la mossa di Microsoft sia giusta o siete scettici? Quale potrebbe essere la prossima mossa per incentivare la diffusione della VR? Fatecelo sapere con un commento!

Leggi altri articoli