Quello di Ni No Kuni è un caso piuttosto curioso. Magari molti di voi non ne hanno mai neanche sentito parlare, altri forse sì in relazione al sequel atteso quest’anno ma di certo non in molti ci hanno giocato, quantomeno in occidente. Si tratta infatti di uno di quei casi non troppo isolati di videogiochi fortissimi nella Terra del Sol Levante, ma non altrettanto oltreoceano. Andiamo allora a ricoprire insieme questo titolo nel nuovo episodio di Why (not) Famous.
Ni No Kuni è un particolare jrpg caratterizzato da un design unico per realizzare il quale Level-5 si è avvalso della collaborazione dello Studio Ghibli, ormai famoso in tutto il mondo come il suo frontman Hayao Miyazaki, per essere uno dei fiori all’occhiello nel panorama dell’animazione giapponese. Il titolo è uscito in Giappone sia in una versione per Nintendo DS, il 9 dicembre 2010, sia in una per PlayStation 3 il 17 novembre 2011. Solo quest’ultima è però arrivata anche in occidente a inizio 2013, distribuita da Bandai Namco Entertainment. E badate, non si tratta certo di un clamoroso flop dal momento che a un anno dalla sua uscita il titolo, da noi ribattezzato Ni No Kuni: La Minaccia della Strega Cinerea, aveva di poco superato il milione di copie vendute in tutto il mondo, quanto più del classico caso di jrpg non appartenente ad una serie già famosa (come Lost Odyssey che già abbiamo affrontato in un altro episodio di questa rubrica) che avrebbe meritato molto più successo in termini di vendite.
La storia, dai toni ovattati e fiabeschi ma non per questo banale o infantile, ci mette nei panni del piccolo Oliver che dopo aver perso la madre a causa di un incidente orchestrato da oscuri poteri si accorge che la bambola da essa lasciatagli prende vita entrando in contatto con le sue lacrime. L’eccentrico figuro che Oliver si troverà di fronte altri non è che Lucciconio, re delle fate proveniente da un’altra dimensione che promette al piccolo di riportare in vita sua madre in cambio del suo aiuto nel ripristinare l’ordine nel proprio mondo, chiamato Ni No Kuni. Questo è abitato da alter-ego di persone e animali del mondo reale, ed è proprio in tale aspetto che va ricercata la chiave che potrà permettere a Oliver di ritrovare sua madre. Il lavoro svolto dagli sceneggiatori è davvero notevole e riesce a mantenere l’equilibrio tra l’innocenza dei protagonisti e l’azione di gioco basata sia sull’esplorazione che su battaglie ricche di magie e arricchite dall’originale meccanica dei famigli.
La poetica che il titolo riesce a tramettere in una rara armonia tra narrazione, gameplay e stile artistico lo rende davvero uno dei jrpg più profondi e riusciti della scorsa generazione videoludica. Il gioco presenta scelte di game design coerenti, con anche un buon livello di sfida oltre che un’enorme varietà di contenuti e situazioni. Anche solo la dinamica dei famigli, di cui dicevamo sopra, diversifica notevolmente il gameplay aggiungendo una componente collezionistica che lo avvicina, con le dovute differenze, alla formula vincente che ha reso celebre il franchise Pokémon. Ma più di ogni altra cosa colpisce la cura maniacale che gli sviluppatori hanno avuto per la loro creatura, dove non esiste una schermata poco curata, un nemico privo di personalità o un luogo che, pur ripercorrendo stilemi classici, non finisca per essere originale e pieno di fascino.
Un fascino che purtroppo non sempre riesce ad attrarre grandi numeri, e non siamo qui a raccontarci che i jrpg siano ormai più un genere di nicchia quando basta chiamarsi Final Fantasy per vendere milioni di copie in pochi giorni, anche con capitoli di discutibile valore come il tredicesimo e seguiti che hanno caratterizzato, appunto, la scorsa generazione di console. Ni No Kuni ha comunque conquistato la critica al momento della sua uscita e tutt’ora vanta un punteggio Metacritic di 85. Probabilmente il ritardo rispetto alla release nipponica, poca pubblicità sui canali tradizionali e l’essere arrivato in un periodo in cui già si vociferava l’arrivo di PlayStation 4, sono tra i fattori che hanno inficiato il successo commerciale di Ni No Kuni.
La saga però tornerà con un secondo capitolo, con nuovi personaggi e una nuova storia, a marzo 2018 su PlayStation 4 e, questa volta, anche su PC Windows, e siamo sicuri che riuscirà nuovamente a catapultarci nelle spettacolari atmosfere di quella dimensione parallela chiamata Ni No Kuni.