Level Up 2011L’evento che ha però catalizzato l’attenzione di tutto il panorama videoludico è stato senza dubbio il Level Up 2011, kermesse organizzata da Namco Bandai per presentare i suoi titoli di punta della prossima stagione. Si parte da uno degli annunci più importanti: quel Soul Calibur V a lungo atteso dai fan che non potranno che essere contenti sapendo che gli sviluppatori non si sono adagiati sugli allori e stanno provando a modellare un titolo che sappia cogliere la pesante eredità della serie, ma allo stesso tempo rinnovare il gameplay. Oltre a questo annuncio a sorpresa erano presenti inoltre Dark Souls che si conferma un titolo estremamente interessante che si spera andrà a bissare il successo di Demon’s Souls grazie ad un comparto grafico migliorato, un mondo di gioco ancora più grande e dettagliato ed il solito gameplay implacabile, Ridge Racer Unbounded, progetto ancora in via di definizione, soprattutto per via del difficile bilanciamento che gli sviluppatori devono trovare tra vecchio e nuovo, Ace Combat Assault Horizon, che si rivolge a tutti i fan della serie, combinando il gameplay classico con alcune novità in grado di cambiare il ritmo e l’approccio ai combattimenti, e infine Inversion, che ha saputo sorprendere grazie alle interessanti meccaniche di gioco messe in mostra, valorizzate da un motore grafico di buona fattura in grado di gestire diversi dettagli ed un ottima fisica.
ArticoliPoche recensioni questa settimana, vista la mole di anteprime arrivate da Dubai e da Namco Bandai, ma i titoli recensiti si sono rivelati tutti ottimi prodotti. Partiamo con Brink, prodotto fortemente polarizzato verso un’utenza hardcore nel quale gli amanti degli sparatutto cooperativi potranno trovare un sistema di gioco divertente e bilanciato, capace di valorizzare ogni classe e renderla ugualmente determinante per il conseguimento del risultato finale. Peccato per un’offerta ludica limitata e un IA non particolarmente raffinata (Voto 7,8) . Da un FPS particolare, ad un prodotto per certi versi sorprendente: stiamo parlando di Darkspore, hack’n’slash in cui gli sviluppatori hanno creato un mondo ricco di idee brillanti, in grado di riprodurre l’assuefazione tipica data dagli appartenenti al genere ma che, peccando di ingenuità, si è dimenticato di variare a dovere le missioni della campagna principale, concentrandosi troppo sul suo innovativo sistema di gestione degli eroi (Voto 7,5). Chiudiamo il capitolo recensioni con Gatling Gears (Voto 7,5), rivelatosi un arcade immediato e divertente, caratterizzato da un gameplay fresco pur nella sua assoluta adesione ai canoni del genere d’appartenenza. Peccato per un prezzo troppo elevato rispetto all’effettiva durata dell’esperienza.Ma non si vive di sole recensioni, ed è per questo che sulle nostre pagine sono apparse diverse anteprime interessanti e ricche di novità, come ad esempio Assassin’s Creed: Revelations, che promette di essere un capitolo particolarmente solido e intrigante per una serie ormai affermata, che punta a perfezionare un gameplay amato da milioni di giocatori in tutto il mondo piuttosto che a stravolgerlo, e a rinnovare un comparto multigiocatore che proverà nuovamente a scandagliare ed attrarre una nicchia di giocatori poco incline alle storie lunghe e complesse. Dopo Ezio, passiamo a Deus Ex: Human Revolution, che si è svelato come un prodotto robusto e ancorato alla sua tradizione, fatta di libero arbitrio, progressiva scoperta del background narrativo e gameplay malleabile. Tutt’altro discorso invece per Starhawk, titolo ancora in uno stadio molto lontano da quello definitivo, che ci ha lasciato con impressioni molto positive proponendosi come uno shooter in terza persona divertente e profondo, reso atipico grazie alle intriganti potenzialità del sistema Build and Battle. A chiudere l’appuntamento settimanale con il What’s Up è l’hands on di Dungeon Siege III, un gioco in possesso di un buon potenziale, ma che necessita ancora di diverso lavoro di rifinitura per poter essere definito completo a tutti gli effetti. In ogni caso però lo stile improntato totalmente all’azione e alla personalizzazione lineare degli eroi potrebbe far storcere il naso ai vecchi appassionati della serie ma al contempo avvicinare una nutrita schiera di nuovi videogiocatori.