La maggior parte dei giocatori, quando si tratta di rifare la propria bestia da soma per competere nella leggendaria Master Race, decide di affidarsi a un buon assemblato, di cui si sanno vita morte e miracoli, potendo dunque vantare la certezza di risparmiare più di qualche quattrino sul prodotto completo. Solitamente è difficile che si parli di notebook, considerati il male di questa industria, afflitti oltre che dalla scarsa potenza anche dal demone del prezzo salatissimo.
MSI vuole andare contro questa tendenza con il motto “Shutter the Desktop Perfomance Clichè” e ha lavorato molto, per portare una line-up notebook che prima di tutto possa andare a competere in una sfida 1 a 1 con la controparte desktop. Follia o no, questo percorso li ha portati ad essere il primo produttore di notebook da Gaming nel mondo, con un trend che contro ogni pronostico vede crescere la base installata di un buon 30% l’anno (per fare un paragone le vendite di PS4 stanno crescendo anno per anno solo del 4%). Il prezzo, alto ma non troppo, possiamo riscontrarlo anche con il prodotto appena recensito sulle nostre pagine; anche lui appartenente a questa nuova ondata di prodotti, nonostante la bontà delle performance e della costruzione, non supera i 2200 euro. “Solo” non è mai una parola adatta a questo tipo di cifre, ma assume un senso se prendiamo il numero e lo paragoniamo a una controparte desktop completa di tutto, dalla tower alla tastiera, che raggiungerebbe facilmente i 1500/1600 euro. Si ferma dunque quella tradizione che vedeva impossibile paragonare le prestazioni di questi due mondi senza considerare il rapporto fra i prezzi del doppio o del triplo. Il notebook dal canto suo però possiede sempre chiari vantaggi in termini di portabilità e compiutezza del prodotto che non dipendono dal peso e dalle dimensioni, che talvolta non ne permettono un facile trasporto.
Il grande passo avanti delle performance, soprattutto grafiche, dato che stiamo parlando di computer pensati e ottimizzati per il gaming, è dovuto all’evoluzione delle GPU nVidia, la cui nuova architettura prende il nome di Pascal. Rispetto a Maxwell che già aveva realizzato enormi miglioramenti su consumi e capacità di calcolo, qui si è arrivati a fornire prestazioni paragonabili tra fisso e portatile a TDP che andassero bene a entrambe le configurazioni. La rimozione del suffisso m da questi prodotti sta proprio ad indicare la somiglianza prestazionale fra le due categorie; bisogna comunque sottolineare che i prodotti non sono identici, ma presentano differenze di frequenze nonché di quantità di core attivi, ma sempre a partire dallo stesso chip con risultati spesso molto vicini fra loro. A tutto questo è da aggiungere il fatto che, mentre prima la realtà virtuale era possibile solo con schede video desktop a partire dalla GTX980, presente raramente e solo in alcuni particolari notebook, adesso praticamente tutti i prodotti della line up MSI sono compatibili con questa tecnologia, grazie alla GTX 1060, che detiene la potenza sufficiente per soddisfare addirittura i requisiti consigliati.
Il grande vantaggio del basso TDP è inoltre evidente nel minor surriscaldamento dei componenti e quindi nell’ampio margine di overclock disponibile sia per GPU e CPU anche nei notebook dotati un raffreddamento sufficiente: con punte che possono sfiorare addirittura il +20%. Un’altra tecnologia, che dev’essere accompagnata alla potenza dell’HW per utilizzo più on the road, si chiama nVidia battery booster, giunta alla versione 2.0 che permette un aumento della durata dell’autonomia anche del 30% con un utilizzo prettamente gaming. Consiste nel ridurre la potenza giusto il necessario per mantenere l’esperienza fluida a un numero fisso di frame: non si può parlare di un’autonomia simile a quella dei prodotti con GPU integrate o poco potenti, ma vi troverete sicuramente a giocare per più di un’ora con notebook single-GPU, che è tutto sommato un buon risultato.
La line-up per quest’autunno del colosso taiwanese vede quattro categorie di prodotti, tutte appartenenti al mondo gaming: GT per i giocatori Hardcore, GS per i giocatori che cercano prestazioni e leggerezza, GE per quelli che non vogliono sacrificare le prestazioni ma cercano di spendere qualcosina in meno, e GP per chi cerca una discreta potenza in cambio di un’estrema portabilità. Tra i presenti oggi all’evento, abbiamo potuto vedere un esponente per tutte e quattro le categorie. Tra i più interessanti citiamo il GT83VR 6RF TITAN SLI, con processore intel i7 6820HK e un impressionante SLI di GTX 1080 e il GS45VR, 14” molto sottile dotato anche lui di i7 e GTX1060.
Da una parte dunque un prodotto pronto per tutte le applicazioni 4K, con la possibilità di puntare in molti casi ai famigerati 60FPS, dall’altra uno scricciolo di computer alto meno di due cm con una diagonale di 14” in grado di eseguire in maniera fluida tutte i più comuni eseguibili per VR.
Ridurre la distanza fra notebook e desktop, creare delle soluzioni portatili sufficientemente potenti da cancellare il pregiudizio su quest’intera categoria di prodotti: questo è l’obiettivo che si è posto MSI per la nuova stagione di notebook da Gaming. I risultati già si vedono, grazie alla maturità di molte tecnologie, su tutte l’arrivo delle schede grafiche nVidia giunte all’architettura Pascal con questa serie 10, e un trend di crescita confermato da percentuali abbondantemente positive da più anni a questa parte.