Negli ultimi tempi il mondo videoludico ha assistito a ogni genere di guerra, quella tra case produttrici di console, quella di chi sviluppa software, quella di chi innova prima e copia dopo, e via dicendo. Dato che tutti sono in guerra, il segmento degli headset gaming non è da meno. Ecco perché Turtle Beach scende in campo con un prodotto aggressivo e soprattutto brandizzato Call of Duty Modern Warfare 3. Due marchi leader nei loro rispettivi settori saranno stati in grado di creare un prodotto all’altezza delle aspettative?
Man, I need ammo!La scatola dentro cui sono presenti le Ear Force Delta è la medesima vista per le sorelle minori, le Ear Force Bravo. Una volta aperta la valigetta si trovano l’headset, il ricevitore wireless, la cavettistica necessaria al trasporto del segnale audio sia via ottica sia via RCA, i numerosi manuali informativi e concernenti la garanzia oltre che, come previsto, contenuti extra inseriti in occasione della collaborazione con Activision.Le dimensioni ed il peso sono gli stessi delle già recensite Turtle Beach XP500, e come materiali costruttivi presentano delle plastiche di buona qualità, resistenti e leggere, capaci di rendere il prodotto durevole e di proteggerlo da eventuali urti accidentali. Sul padiglione sinistro è collocato il tasto di accensione, al livello del quale è posta l’asta del microfono totalmente modellabile in modo da poterla regolare secondo le proprie esigenze. Sotto di essa figurano un’entrata jack da 2.5mm adibita al collegamento dell’headset al controller Xbox 360 ed una seconda USB, utile per modificare eventuali parametri tramite l’utility realizzata dalla casa produttrice. Non manca ovviamente il tasto per impostare il preset tra gli otto già caricati nella periferica, così come la scroll wheel per la regolazione del volume di gioco.Volgendo l’attenzione all’altro lato si trovano innanzitutto il vano batterie e i pulsanti utili per abilitare la radio bluetooth integrata, mutare il microfono e impostare il volume della chat.La già citata robustezza e le imbottiture poste sui due auricolari e sull’arco che li unisce, rendono Ear Force Delta un dispositivo caratterizzato da un elevato comfort che, nonostante il peso totale di 250 grammi, reso tale dalla mancata adozione di una batteria al litio, quasi vi farà dimenticarle di indossarle. Il ricevitore wireless, invece, non differisce per nulla da quanto già visto con i svariati modelli simili già inviatici da Shardan: sul lato frontale sono presenti dei led che notificano il funzionamento o l’impostazione di una modalità di riproduzione specifica e l’uscita da 3.5mm per collegare delle cuffie esterne, mentre, su quello posteriore, figurano l’entrata/uscita audio ottica, RCA e il regolatore del volume audio, senza dimenticare ovviamente la porta DC per l’alimentazione che avviene tramite interfaccia USB.
Guerra sonoraIl collegamento alle console risulta a dir poco immediato: basta infatti collegare le due estremità del cavo audio ottico o RCA e alimentare il ricevitore wireless per essere pronti all’azione. Come di consueto il doppio regolatore audio consente di impostare su livelli differenti il volume di gioco e di chat, e la registrazione vocale su Xbox 360 può avvenire sia mediante filo sia tramite adattatore wireless, da collegare all’estremità inferiore del gamepad. Ancora una volta dobbiamo segnalare come quest’ultimo sia compatibile solamente con la periferica ufficiale Microsoft, precludendo l’utilizzo con dispositivi come chitarre, volanti o anche solamente pad di terze parti. Su Playstation 3 la radio bluetooth potrà essere interfacciata con la console senza adattatori di alcun genere, mentre su PC sarà d’obbligo l’utilizzo di un dongle USB, pena la sola possibilità di usufruire dell’headset per la riproduzione audio. Ricordiamo inoltre che sarà sempre necessario avere con sé la radio wireless, e di conseguenza l’headset, poiché diversamente da Ear Force Bravo, la periferica non è pensata per un utilizzo in mobilità o comunque su PC portatili.Dopo un utilizzo intensivo possiamo ritenerci pienamente soddisfatti. Una volta accese udiremo la voce tipica di un soldato volta a notificare lo stato delle cuffie. Saremo dunque avvisati quando la batteria sarà scarica, quale sarà il preset impostato, quando il pairing verrà effettuato con successo e molto altro. Di ottimo livello la qualità audio, davvero notevole e sorprendente grazie al Dolby Digital 7.1 integrato che ha saputo rendere in modo eccelso qualsiasi situazione in uno degli svariati titoli che abbiamo utilizzato per la prova, tanto che siamo riusciti ad immergerci completamente nel vivo della scena. Diversamente dalle XP500, inoltre, non abbiamo riscontrato alcuna interferenza durante la trasmissione del segnale senza fili, beneficiando di una riproduzione audio di ottima fattura senza alcun tipo di fruscii o disturbi.Qualora volessimo modificare le impostazioni di sistema avremo la possibilità di utilizzare la comodissima suite che consentirà di scaricare dei preset direttamente dal sito, ufficiali e fanmade, di cambiare la lingua della voce adibita alle notifiche, inizialmente inglese, e di aggiornare la periferica con gli ultimi firmware update. La possibilità di associare anche un terminale secondario oltre alla console o al PC permette di utilizzare le Ear Force Delta anche come auricolare bluetooth per il telefono cellulare, consentendo di conseguenza di rispondere ad eventuali chiamate in arrivo durante le nostre sessioni senza doverci interrompere, funzione utile in particolar modo quando si disputano competizioni multigiocatore online.Rimane, come sempre, il dilemma riguardo la scelta di utilizzare le classiche pile AA per alimentare il dispositivo, in particolar modo perché altre cuffie di fascia inferiore prodotte dalla stessa Turtle Beach beneficiano di una valida batteria al litio ricaricabile tramite PC che evita di interrompere l’utilizzo qualora l’autonomia, di quindici ore circa, finisse e comporta, tra le altre cose, un risparmio notevole in termini di denaro.
Ear Force Delta è un headset di fascia alta, il prezzo sicuramente non lo rende accessibile a tutti ma per chi può permettersi l’esborso avrà tra le mani (orecchie, pardon) un prodotto affidabile e di qualità. L’unico vero appunto da fare all’intero sistema è il funzionamento a pile: vista l’importanza della sponsorizzazione e della fascia di prezzo a cui si trova avremmo preferito un’alimentazione con batteria al litio ricaricabile. I materiali utilizzati per la costruzione delle cuffie, la comoda e pratica valigetta con in cui vengono vendute vi dà subito l’idea della qualità e del lavoro svolto dietro questo headset.