Turtle Beach Ear Force Bravo

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a cura di Nitro

Nate da una collaborazione tra Activision e Turtle Beach, le Ear Force Bravo sono solo una delle svariate periferiche audio brandizzate Call of Duty: Modern Warfare 3. Grazie a Shardan, distributore italiano del marchio, abbiamo potuto testarle per qualche settimana. Ecco a voi le nostre impressioni.

Apra! Chiuda!Sin dall’unboxing si può apprezzare l’idea di fondo utilizzata durante la realizzazione dell’headset. Anziché trovare la solita scatola in cartone e plastica, infatti, ad attenderci vi era una finta valigetta militare simile a quella utilizzata dalle classi supporter che riforniscono di munizioni i propri commilitoni negli FPS bellici. Una volta aperta, al suo interno vi si trovano le cuffie wireless Ear Force Bravo con relativo trasmettitore, due cavi USB di cui uno adibito all’alimentazione dei due dispositivi e l’altro al loro collegamento con filo, un altro con terminazioni RCA e Jack da 3.5mm per l’uscita audio della console e, per ultimo, quello per la comunicazione della periferica con il pad Xbox 360. Tra la manualistica si annovera come sempre il libretto delle istruzioni, con una guida multilingua che illustra in modo efficace il funzionamento del device e fornisce un how to per il collegamento alle console. Non mancano nemmeno il flyer A5 relativo alla garanzia e l’adesivo griffato Turtle Beach, ma la cosa più interessante è da ritrovarsi nei contenuti aggiuntivi offerti dalla partnership della casa costruttrice con Activision, scaricabili mediante un redeem code utilizzabile su turtlebeach.com/mw, il quale permette ad esempio di ottenere preset, artwork e altro materiale sicuramente gradito ai fan più sfegatati della saga di Call of Duty.Come facilmente prevedibile, la qualità del materiale utilizzato per la realizzazione è davvero notevole. Le plastiche utilizzate sono leggere ma al contempo di ottima fattura, e non affaticano affatto durante un uso prolungato. Rispetto alle già provate XP500 ed Ear Force Delta (la cui recensione è in dirittura d’arrivo sempre su queste pagine) le Ear Force Bravo risultano essere molto meno pesanti e meno ingombranti, in particolar modo per quanto riguarda l’imbottitura dei padiglioni, caratterizzati da un diametro ridotto ma comunque sufficiente per coprire tutto l’orecchio, e dell’arco che li collega. La giunzione con gli altoparlanti è inoltre realizzata in modo da permettere una libera regolazione a seconda delle dimensioni del cranio dell’utente. Da citare anche la possibilità di ruotarli di 90 gradi durante l’inutilizzo, così da poter mettere al collo l’heaset senza alcun fastidio. Su quello destro sono poi collocati i canonici pulsanti con cui poter regolare il volume di gioco, quello della chat, impostare il preset preferito e attivare o meno il microfono disposto sul lato destro, caratterizzato da un’asta totalmente regolabile in base alle proprie esigenze.La radio wireless presenta sulla parte frontale uno switch con cui quale selezionare il dispositivo in uso in modo che la periferica possa impostare i valori audio ottimali e garantire un’esperienza di gioco ottimale. Su quella posteriore, invece, si trovano l’entrata microUSB e due jack in per il collegamento di una sorgente audio da console e di un lettore musicale qualsiasi così da sparare ai nemici a suon di dubstep o sulle note delle canzoni metal più accattivanti.

Play that gameIl set up risulta davvero semplice a prescindere dalla piattaforma utilizzata per giocare. Su Playstation 3 basterà utilizzare i due cavi RCA dell’uscita scart e collegarli all’adattatore predisposto, mentre su Xbox 360 sarà necessario avere a disposizione un cavo component o VGA, poiché con il solo HDMI non sarà possibile in alcun modo utilizzare la periferica salvo eventuali walkaround. Su PC la procedura si rivelerà invece totalmente plug and play, poiché sarà sufficiente utilizzare la sola interfaccia USB sia per la riproduzione sia per la registrazione audio. Rispetto ad altre periferiche come le PX5, XP500 o Ear Force Delta, inoltre, il ricevitore delle Ear Force Bravo si rivela azzeccato anche per i notebook, dato l’ingombro pressoché nullo e la possibilità di posizionarlo liberamente senza vincoli di spazio. Durante l’utilizzo non abbiamo riscontrato particolari problemi per quanto concerne la trasmissione del segnale audio, senza interferenze di sorta anche in prossimità di device utilizzanti le medesime frequenze wireless. Il suono, nonostante la periferica non supporti l’input audio ottico e il Dolby Surround, si è rivelato davvero valido e capace di adattarsi ad ogni situazione, sia durante le sessioni di gaming, sia durante la riproduzione dei nostri brani musicali preferiti. Rimanendo nel primo ambito, la possibilità di impostare diversi preset con la pressione di un semplice tasto collocato sul padiglione destro rende possibile un’immersione nella scena più che soddisfacente durante l’esecuzione dei first person shooter, favorita da un buon isolamento acustico e di gran lunga superiore rispetto a quella offerta da un semplice sistema 2.1 con regolazioni standard. Qualora non foste soddisfatti delle impostazioni offerte, Turtle Beach fornisce una suite proprietaria mediante la quale potrete sbizzarrirvi liberamente agendo sui vari parametri audio ed effettuare manutenzione ordinaria come l’aggiornamento firmware.Ottima anche la registrazione audio, con l’eliminazione dei rumori esterni da parte del microfono che consente una pulizia sonora più che discreta: elemento che, insieme al consueto Microphone Monitoring, gioverà all’udito dei vostri interlocutori poiché vi impedirà di assordarli con toni di voce troppo alti. Un vero peccato la mancanza di una voce automatica per le notifiche, rimpiazzata in questo modello da dei segnali acustici a volte facilmente confondibili tra loro quando non legati alle fasi di accensione o di pairing. Lascia totalmente di stucco la presenza di una batteria al litio integrata che garantisce un’autonomia di circa dieci ore, feature che stupisce proprio perché totalmente assente in tutti gli headset provati fino ad ora, anche in quelli con un costo che si avvicina ai duecentocinquanta euro.

Tra le tante cuffie della line up di Turtle Beach, le Ear Force Bravo sono sicuramente quelle che ci hanno soddisfatto maggiormente. La presenza della batteria ricaricabile è un elemento difficile da trovare tra la vasta gamma della casa produttrice, e non riusciamo ancora a spiegarci come mai non sia presente nelle cuffie di fascia più alta rispetto a queste. L’arrivo delle periferiche brandizzate Call of Duty: Black Ops 2 è ormai alle porte, e speriamo che Turtle Beach possa imparare da questi piccoli errori e continuare a realizzare prodotti di alta qualità.

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