Recensione

Star Wars Knights of the Old Republic

Avatar

a cura di Freemark

Informazioni sul prodotto

Immagine di Star Wars: Knights of the Old Republic
Star Wars: Knights of the Old Republic
  • Sviluppatore: Bioware
  • Produttore: LucasArts
  • Distributore: CTO
  • Piattaforme: PC , SWITCH , XBOX , APPLE
  • Generi: Gioco di Ruolo
  • Data di uscita: disponibile

Ci sono giochi destinati a segnare un punto indimenticabile nell’esperienza ludica. Giochi che rimangono come pietre miliari, di cui in futuro ci si ricorda con nostalgia. Giochi che oltre a divertire trasmettono anche emozioni. Knights of the Old Republic appartiene senza dubbio a questa splendida categoria. Lasciatevi incantare, e che la Forza sia con voi….

4000 anni faQuando ho saputo, ormai più di un anno fa, che il primo Rpg basato sulla saga di Star Wars sarebbe stato ambientato nell’unica epoca di cui si sa poco o nulla, lo confesso, ho storto il naso. Che mi frega a me, ho pensato, della storia della prima repubblica, 4000 anni prima che l’Impero nascesse? Il bello di Star Wars sono gli stormtrooper, i tie-fighters, i commandos ribelli… se togli tutto questo, cosa rimane? Sbagliavo. La Bioware, con un colpo da maestro, ha creato qualcosa di unico creando un compromesso a dir poco geniale: partendo dalla arcinota e splendida saga di George Lucas, ma tornando indietro di 4000 anni rispetto a quanto lo stesso Lucas ha raccontato, ha avuto la possibilitˆ di creare un universo legato indissolubilmente alla saga principale, ma allo stesso tempo abbastanza “vuoto” e lontano da poter esser riempito con tutta la fantasia che ai ragazzi della Bioware certamente non manca. Questa lunga manfrina per fugare il primo ragionevole dubbio che nasce pensando a Kotor: no, i 4000 anni di distanza non tolgono nulla in bellezza al gioco. Anche perchŽ alla Bioware hanno trovato un compromesso forse poco logico ma sicuramente efficace. I 4 millenni che separano Kotor dalla saga principale di Star Wars si avvertono solo a livello di trama: la tecnologia, le razze, il “feeling” vero e proprio sono stati modificati veramente di poco. Non stupitevi dunque se nel corso del gioco avrete a che fare con blaster, astronavi potentissime, spade laser, Hutt, Twi’leks e cos“ via… anzi, vi troverete a vostro agio come mai è accaduto in altri titoli basati sulla mitica saga di Star Wars.

Arrivano i SithLa vicenda che sta alla base di Kotor incomincia con il vostro personaggio tranquillamente a letto nella cabina di una nave spaziale. La tranquillità non è destinata a durare, perchè la nave, il cui capitano è una giovane e importante Jedi di nome Bastila Shan, cade sotto l’attacco di un incrociatore Sith. Già a questo punto potrebbero spuntare alcune domande, per cui ecco un rapido riassunto dell’epoca storica trattata in Kotor: ci troviamo nel momento di massimo splendore della vecchia Repubblica, quando i cavalieri Jedi erano a centinaia e garantivano davero la pace e la giustizia nella Galassia. La pace tuttavia è come sempre travagliata: da pochi anni si è infatti conclusa l’aspra guerra contro i Mandaloriani, una razza fiera e aggressiva proveniente da un mondo dei confini esterni. E con la sconfitta degli aggressori, una nuova minaccia si profila per la Repubblica: Revan e Malak, due jedi eroi della guerra Mandaloriana, hanno tradito il Consiglio diventando Jedi Oscuri, e ristabilendo la causa degli antichi Sith hanno assemblato una flotta tanto potente da costituire una vera minaccia per Jedi e Repubblica. I seguaci di Revan e Malak sono infatti per la maggior parte Jedi e soldati repubblicani affascinati dalla filosofia Sith (il più forte deve sempre prevalere sul più debole, la vita è continua guerra). Tuttavia attorno alla salita al potere dei due Sith Lord ci sono molti misteri, e sarà compito vostro svelarli… Il gioco inizia infatti poco dopo una importante vittoria per la Repubblica. Durante un coraggioso attacco, la nave ammiraglia di Darth Revan è stata abbordata, e un manipolo di Jedi (tra cui la famosa padawan Bastila) è riuscito ad avere la meglio sul signore oscuro… non senza un indiretto aiuto da parte di Darth Malak, che ha colto l’opportunità di uccidere il suo maestro e prendere così il mantello di Signore Oscuro dei Sith. Ora è Malak a dirigere l’intero esercito Sith, ed è proprio lui a volere a tutti i costi impadronirsi di Bastila: questo perchè la giovane Jedi è dotata di un potere molto particolare, la Meditazione di Battaglia, che le permette di infondere coraggio e sicurezza ai soldati cambiando così radicalmente l’esito di uno scontro. Come potete vedere si parte con una trama articolata e interessante: è solo l’inizio, perchè gli sviluppi durante il gioco saranno a dir poco cinematografici, ricchi di colpi di scena e grandi novità. La parte iniziale del gioco, durante l’attacco dei Sith alla nave, fungerà da tutorial per insegnarvi brevemente la meccanica di gioco: l’interfaccia è eccezionalmente comoda e ben ideata. Il motore usato per Kotor è in effetti una versione modificata dell’engine su cui gira Neverwinter Nights, e a mio parere è molto più versatile e divertente. La telecamera ruota in ogni direzione attorno al personaggio, consentendovi di ammirare da ogni angolo i personaggi e i loro bellissimi equipaggiamenti (vestiti, armi, gadget e così via). Trattandosi di un gioco di ruolo, avrete la possibilità di creare un personaggio ad hoc fin dall’inizio: in realtà le scelte sono piuttosto limitate, dato che potrete scegliere solamente tra tre classi (soldato, esploratore e canaglia), il sesso e una serie di volti per il vostro personaggio. Non è possibile modificare la razza, che sarà per forza quella umana: il motivo lo capirete giocando, ma vi assicuro che questa manchevolezza non si fa sentire per nulla. Ovviamente il vostro personaggio avrà delle abilità e delle caratteristiche particolari (skills e feats), e successivamente, quando otterrete la capacità di usare la Forza, i poteri relativi. Il sistema di assegnamento assomiglia a quello di D&D 3.5 edizione pur non essendo proprio uguale… skills e feats aumentano ad ogni livello di esperienza, a seconda della classe scelta. Ogni feat ha tre livelli di potenza, mentre le skills possono essere incrementate continuamente attraverso punti modificati dal valore di Intelligenza del personaggio. Skills e feats giocano un ruolo fondamentale nel gioco e nella crescita del personaggio: tra le prime si annoverano capacità come l’uso dei computer, la riparazione di droidi e macchine, la persuasione, la cura delle ferite. Le Feats sono quasi tutte incentrate invece sul combattimento, e vi permetteranno di usare armature, blaster, armi bianche e così via. La varietà di equipaggiamenti nel gioco è tale da rendere divertente anche la sola ricerca di armi o armature particolari, senza contare gli impianti cibernetici (non si vedono ma migliorano le caratteristiche del personaggio) e i gadget tra cui visori ottici e altro. Insomma, c’è di che divertirsi, e il meglio deve ancora venire…

Tutti Insieme AppassionatamenteUna volta fuggiti dalla nave avrà inizio il gioco vero e proprio: grazie all’aiuto del pilota repubblicano Carth Onasi siete sopravvissuti all’impatto della navetta di salvataggio sul pianeta Taris, di recente conquistato dalle forze Sith. Qui, insieme al vostro nuovo compagno (il primo di nove) dovrete iniziare a darvi da fare per fuggire dal pianeta, ma prima ancora salvare Bastila, che è stata catturata da un gruppo di tagliagole locali. Ha inizio l’avventura. Muovendovi per la splendida Taris avrete modo di incontrare un numero impressionante di png, ciascuno con i propri interessi, richieste e consigli. Avrete modo di conoscere anche alcuni dei personaggi che si uniranno al vostro gruppo, e qui c’è veramente da fare un applauso al team Bioware, dato che i vostri gregari saranno tutti personaggi estremamente ben caratterizzati, con una lunga storia alle spalle che verrà svelata passo passo durante il gioco. Vi accorgerete per esempio che Carth non si fida di voi, e capirete il motivo solo molto più avanti, dialogando con lui il più possibile per convincerlo ad aprirsi. Naturalmente potrete anche scegliere di fregarvene e dirgli chiaro e tondo che se ne può anche andare: non lo farà (i personaggi rimangono sempre nel gruppo), ma il rapporto tra di voi rimarrà incrinato. Questo vale per tutti i pg che si uniranno a voi, preferisco non dirvi i loro nomi perchè vi rovinerei una parte del gioco, ma tenete conto che sono 9, tutti interessanti e divertenti, dalla piccola e sveglia twi’lek al cattivissimo mercenario mandaloriano… passando per i droidi, uno dei quali ha un passato di droide assassino ed è a dir poco esilarante (“Domanda: Padrone, questo mercante mi sta dando veramente sui nervi. Ho l’autorizzazione a rimuovere i suoi arti dolorosamente?” o ancora “Domanda: Padrone, questi predatori Tusken vogliono raccontarci la loro storia. Devo iniziare a fare fuoco?”). Insomma i dialoghi con i personaggi sono veramente godibilissimi, e richiamano vagamente il mitico Fallout 2, gioco dall’atmosfera eccezionale. Interagendo con gli abitanti di Taris capirete subito che a ciascuna situazione avrete più possibilità di reazione: il vostro atteggiamento determinerà il vostro futuro, la vostra ascesa nel lato luminoso o la vostra caduta nel lato oscuro della Forza. Come già accadeva in Jedi Knight e nel più recente Jedi Academy, potrete infatti scegliere il vostro sentiero, che si rivelerà verso la fine del gioco… naturalmente Kotor è stato progettato in modo che ambedue le esperienze risultino piene, senza eliminare elementi importanti, ma c’è da dire che volendo fare il cattivo “duro e puro” vi troverete inevitabilmente a perdere certi dialoghi o certe quest. Per questo suggerisco sempre di finire il gioco una prima volta come Jedi tout court, e rigiocarlo poi come Dark Jedi, in modo da godersi appieno l’immensa portata di questo titolo. E non preoccupatevi: 50 ore di gioco e un numero impressionante di subquests vi terranno incollati alla sedia per molto tempo, dopo che avrete finito per la prima volta la vostra avventura.

Quests e Subquests: Viaggio per il CosmoDal punto di vista della longevità, Kotor è un misto tra Fallout 2 e Baldur’s Gate 2: insomma, un vero kolossal. Avrete a disposizione otto pianeti da visitare, più due stazioni spaziali, e ovunque troverete infinite quest da risolvere, una più interessante dell’altra. Come se non bastasse, aggiungete che quasi tutti i pianeti possiedono delle piste di swoop (avete presente Star Wars: The Phantom Menace?) sulle quali potrete gareggiare, e dei giocatori di pazaak (un gioco di carte) a cui spillare un po’ di quattrini. Premetto che le gare di swoop non sono nulla di eccezionale, dato che non si gareggia contro Npc ma si corre da soli, cronometrando il tempo e confrontandolo con quello del computer. Tuttavia è un’aggiunta più che gradita. I pianeti che potrete visitare, oltre al già citato Taris -che, capiranno subito gli appassionati, non è altro che una “copia” di Coruscant- sono Tatooine, con tanto di Mare delle Dune, Kashyyyk, patria dei Wookiee, Dantooine, sede di un’accademia Jedi, il pianeta acquatico Manaan e il mondo Sith di Korriban. A questo si aggiunge un ultimo pianeta anonimo e le due stazioni spaziali, una orbitante a Yavin e l’ultima che non vi rivelo per motivi di trama. Avrete notato che cerco di rivelarvi il meno possibile della storia: voglio sottolinearlo, data la sua bellezza. Kotor si svelerà poco a poco sotto i vostri occhi, tenendovi incollati al monitor e facendovi rimanere a bocca aperta a ogni colpo di scena. Unico appunto che si può muovere al gioco, forse, è la scarsezza di alieni presenti: a parte qualche rodiano, una manciata di Trandoshan e due Hutt, avrete a che fare solo con Twi’leks e Ithoriani, escludendo gli Wookiee e i Selkath di Manaan. Ma anche questo è un difetto molto relativo… durante il gioco non vi causerà il minimo fastidio, e in effetti lo si nota solo sul lungo periodo. Viaggiando e incontrando tutti questi personaggi è inevitabile che vi troverete molto spesso a menare le mani: il combattimento in Kotor è simile a quanto visto in Baldur’s Gate. Funziona infatti tramite pausa dinamica, permettendovi di bloccare la battaglia in qualunque momento per scegliere gli attacchi dei vostri personaggi e tornare poi a gustarvi le splendide animazioni. Importante: pur avendo un party massimo di 9 personaggi oltre al vostro, non potrete mai averne contemporaneamente più di due. Una limitazione un po’ seccante, visto che i gregari sono talmente belli da volerli sempre avere tutti, ma d’altronde la scelta dei programmatori è del tutto comprensibile. Le feats del personaggio vi permetteranno di compiere attacchi particolari a seconda dell’arma, e ci penserà poi il computer a calcolare variabili e modificatori per stabilire i danni. La difficoltà dei combattimenti è comunque generalmente abbastanza bassa, ma non tanto da risultare noiosa. Anzi, considerando la gran mole di nemici che dovrete fronteggiare, è piuttosto rassicurante sapere che non dovrete ripetere gli stessi combattimenti decine di volte.

Ma Questo KOTOR, qualche difetto, ce l’ha?Bella domanda. Ci ho pensato e ripensato, e sinceramente la risposta tende pericolosamente al NO. Kotor è un gioco veramente splendido sotto ogni punto di vista, dalla grafica, alla funzionalità dell’engine, alla trama, e ancora alla caratterizzazione dei personaggi. La longevità è impressionante, e ciononostante il gioco non viene mai a noia. I combattimenti si risolvono in spettacolari piroette dei vostri Jedi, e nell’uso dei divertenti poteri della Forza. Forse uno dei pochissimi difetti che mi sento di imputare al gioco è che i poteri e le feats avrebbero potuto essere un po’ di più, e magari vantare degli effetti grafici migliori. Ma di fronte a tutto il resto, anche questi difetti non possono che impallidire. Kotor è semplicemente una pietra miliare per gli Rpg futuri, e fa sfigurare pesantemente altri titoli recenti (penso a Temple of Elemental Evil o Lionheart) che pur non avendo in definitiva niente di veramente brutto, mostrano una carenza di inventiva e di impegno da parte dei programmatori.

TecnicamenteLa grafica di Knights of the Old Republic è di buon livello pur non essendo al massimo degli standard attuali. L’architettura dei luoghi che visiterete è generalmente molto semplice, e sia gli effetti grafici che le altre componenti, come le texture, sono piuttosto canoniche, senza veri e propri punti di eccellenza. Delusione? No, perchè l’aspetto generale del gioco si allinea perfettamente all’ambiente fantasy-futuristico di Star Wars, immergendovi perfettamente nell’atmosfera. Il look dei personaggi poi è molto ben fatto, e ampiamente customizzabile grazie all’equipaggiamento di cui abbiamo parlato poco fa. Grande pregio sono in particolare le armature, abbondanti e molto varie, mentre si sarebbe potuto fare qualcosa in più per le vesti Jedi che sono poche e non molto differenti l’una dall’altra. Il motore di Neverwinter Nights funziona perfettamente e anzi, forse anche in modo migliore grazie alle modifiche apportate, che tra le altre cose migliorano il sistema di cambiamento area e di telecamere. Il sonoro è indubbiamente eccellente, sia per il parlato digitale (perlomeno in inglese), sia per gli effetti e la colonna sonora, di grande atmosfera e mai invasiva nel corso del gioco. Ma come già detto più volte, il vero pregio di Knights of the Old Republic sta in una giocabilità eccezionalmente versatile e divertente, e in una longevità senza pari. La curva di interesse non diminuisce che dopo molte, molte settimane dall’acquisto del gioco, e se mai un gioco è valso i soldi del suo prezzo, quello è indubbiamente Knights of the Old Republic.

– Immenso

– Trama splendida

– Personaggi azzeccatissimi

– Ottima giocabilità

– Prima o poi finisce

9.3

Entusiasmo e ammirazione. La Bioware ha saputo sfornare un gioco che resterà nell’olimpo dei migliori Rpg di sempre, ed era da tanto che si attendeva un titolo così. Per tutti gli amanti di Star Wars, Kotor è un acquisto assolutamente imperdibile. Un viaggio nell’universo di Lucas come non lo si era mai fatto prima, con nessun altro gioco. Lo stesso vale per gli amanti dei giochi di ruolo in generale, che non potranno non apprezzare la trama ben ideata e l’ottima caratterizzazione dei personaggi. Ma Kotor è un titolo che mi sento di consigliare a tutti: ultimamente è così difficile trovare un gioco originale e perfettamente ideato sotto ogni aspetto, che lasciarsi scappare quest’occasione d’oro sarebbe un vero delitto.

Voto Recensione di Star Wars: Knights of the Old Republic - Recensione


9.3

Leggi altri articoli