Spaziogames Top 10 - Psicopatici

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a cura di Domenico Musicò

Deputy Editor

Ritorna la nostra top 10 rigorosamente non numerata, che per l’occasione ospita una lista interamente dedicata agli psicopatici nei videogiochi. Ne abbiamo scartati almeno una quarantina, abbiamo evitato di inserire quei personaggi folli originariamente apparsi in altri media, come Joker, e abbiamo selezionato non più di un pazzo per serie, anche se in alcune di esse – ad onor del vero – avremmo potuto trovare materiale utile per riempire le stanze del più grande manicomio del mondo. 
Vaas
Cominciamo subito da uno dei più recenti e scontati: Vaas di Far Cry 3, diventato probabilmente il personaggio simbolo dell’intero franchise. La scena iniziale, la sua “definizione di follia” e i momenti in cui appare durante il gioco, testimoniano palesemente il suo completo distacco dalla realtà. Coadiuvato da un’ottima presenza scenica e da una buona prova recitativa dell’attore che lo interpreta, Vaas Montenegro appare pericoloso e imprevedibile fin da subito. E durante l’avventura, ve ne renderete conto molto più da vicino.
Trevor
Trevor è un individuo completamente schizzato e probabilmente anche il migliore dei tre personaggi giocabili in GTA V. Non c’è una sola scena del gioco in cui le sue azioni non dimostrino palesemente in quale stato mentale versi questo psicopatico: dai pestaggi ai momenti più spinti, dalla passione per le fiamme a quella priva di compassione per la tortura, la vita di Trevor è un’escalation di pazzie che solo un malato di mente a piede libero può pensare di attuare con così tanta leggerezza.
Randall Forrester
Randall Forrester è uno dei personaggi che incontrerete in Red Dead Redemption. Di primo acchito potrebbe apparire ai vostri occhi come uno dei tanti tipi strani che ha preso un po’ troppo sole nelle lande desolate del far west, e invece scoprirete ben presto la sua perversa natura che lo porta a compiere atti terribili verso i suoi simili. Viene descritto da Rockstar come un uomo dalla fame non comune, ma quando scoprirete che la sua voracità è legata al folle impulso del cannibalismo, capirete perché Randall Forrester merita di entrare di diritto in questa top 10.
Walter Sullivan
Se è già piuttosto complicato riuscire a trovare un personaggio sano di mente nel mondo perverso di Silent Hill, ancor più difficile è fare una selezione unica per la nostra lista. Dopo qualche dubbio in proposito, l’identikit ideale dello psicopatico è venuto fuori dal quarto capitolo della serie. La terribile storia di Walter Sullivan, killer squilibrato con un ruolo centrale in The Room, lo vede abbandonato dai genitori sin dalla più tenera età in una stanza di un appartamento che egli stesso identifica come una sorta di grembo materno. Viene “cresciuto” dal Culto e compie efferati omicidi seguendo il rituale dei 21 sacramenti, attraverso cui crede di liberare il vero Dio, in grado di portare il Paradiso sulla Terra.
Martin Walker
Vogliamo inserire in questa lista anche Martin Walker, protagonista di Spec Ops: The Line. Si tratta di una scelta ben diversa dalle altre, orientata verso un personaggio spesso costretto a uccidere per sopravvivere. Walker è un uomo che per via delle situazioni vissute nel fronte di guerra a Dubai vede deteriorare lentamente la propria stabilità mentale. I traumi e gli orrori della guerra tenderanno a scavare una cicatrice sempre più profonda tra le certezze e gli equilibri dell’uomo che fu, trasformandolo per sempre e impedendogli di ritornare alla vita che conduceva prima del terribile conflitto.
Piggsy
Violenta, ricca di contenuti espliciti e molto cruenta, Manhunt è stata senz’altro la serie più controversa di Rockstar. La follia si respirava a ogni angolo e tutti erano costretti a uccidere ciecamente chiunque fosse nei paraggi. Da questo campionario della bestialità umana, Piggsy ne esce indubbiamente vincitore. Quest’abominio dai tratti animaleschi era un killer visibilmente in sovrappeso che indossava una maschera da maiale, imbracciando una motosega e comunicando con parole infantili e grugniti osceni. Quando lo incontravate nell’attico abbandonato e vi inseguiva per farvi a pezzi, la sensazione era quella di essere la vittima designata di un implacabile assassino governato da un irrecuperabile ottundimento psichico.
L’Antagonista
Il protagonista senza nome di Hatred afferma sin da subito di avere un odio incontrollato per la specie umana e una malsana voglia di epurare la terra col più grande olocausto della storia; pertanto si arma di tutto punto, imbraccia i suoi strumenti di morte e scende in strada a uccidere qualunque forma di vita incontri al suo passaggio. Il personaggio in questione non è spinto da particolari motivazioni, ma solo da disprezzo, avversione e cieco furore. L’Antagonista incarna lo psicopatico che uccide solo per il gusto di farlo, ed è per questo che fa ancora più paura di chi mostra chiaramente qualche segno di squilibrio.
Fran Bow
“Fran Bow è una bambina molto fragile, di soli dieci anni. I suoi genitori sono stati uccisi brutalmente, massacrati e fatti a pezzi nella loro casa.” Dopo una serie di eventi, viene sbattuta in un istituto di igiene mentali per minori, in cui le viene somministrato un farmaco sperimentale che abbatte la sua già labile psiche e acuisce il suo disordine mentale, provocandole vivide allucinazioni fatte di immagini macabre e mostruosità . Fran Bow è una vittima della sua condizione, un personaggio dalla psicologia complessa che lotta per vincere il suo male interiore sfuggendo all’impietosa realtà. Ciononostante, il suo struggente passato la segnerà per sempre.
Naughty Bear
Agli sviluppatori di Naughty Bear venne l’idea di fondere lo spirito d’innocenza tipico dei cartoni animati dedicati ai più piccoli con un bel po’ di violenza dissennata e quel pizzico di humor nero che non guasta mai. Il risultato fu un mezzo disastro, ma Naughty Bear resta comunque uno dei personaggi che fa assolutamente al caso nostro. L’orso malvagio era la minaccia numero uno per i suoi simili, vessati al punto da essere umiliati, braccati, cacciati come degli animali spauriti e infine spinti al suicidio. L’immagine dell’orsacchiotto dolce e coccoloso, in Naughty Bear, veniva completamente traviata dal suo incredibile sadismo.
Andrew Ryan
L’utopia sottomarina immaginata da Andrew Ryan era un brillante ma folle progetto mirato all’esaltazione dell’individualismo e del capitalismo. L’ideologia propugnata dall’indimenticabile personaggio visto nel primo Bioshock, sebbene potesse apparire come una soluzione per scongiurare l’eventualità di un conflitto atomico e dare la piena libertà a ogni abitante di Rapture, era in realtà la visione di un regime economico feroce che rese ancor più miserabili i disperati che non potevano eguagliare le menti più brillanti e stare allo stesso livello degli uomini più abbienti. Andrew Ryan, nascosto sotto il velo della bellezza dell’arte e dalla celebrazione della superiorità a tutti i costi, creò un mondo tratteggiato tramite i canoni distorti della sua follia.
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