Bentornati sulle pagine di SpazioMMO! Mentre l’autunno inizia a far sentire la sua fredda morsa, si rinnova l’appuntamento con il mensile dedicato ai giochi multiplayer online di massa. In queste settimane, in particolare, nel mondo dei MMORPG sembrano spopolare quei titoli che permettono al giocatore non solo di combattere a tutto spiano ma anche di compiere azioni più rilassate, come impugnare zappa e rastrello per coltivare il proprio orticello, o prendere pala e cazzuola per costruirsi una casetta. Insomma, fronteggiare nemici e mostri assortiti va bene ma di tanto in tanto bisogna anche prendersi una pausa dal fin troppo abusato ruolo di eroi che salvano il mondo per scoprirsi provetti falegnami, carpentieri, alchimisti o architetti. Questa filosofia accomuna i due protagonisti indiscussi di ottobre, ArcheAge e Life is Feudal, ma prima di parlarne nel dettaglio abbiamo anche altri giochi multiplayer a cui va dedicato il giusto spazio.
Iniziamo da
Swordsman, MMO di arti marziali di cui è stata annunciata la prima espansione. In uscita il 23 ottobre,
Gilded Wasteland introduce un aumento del cap dall’89 al 94, nuovi battleground cross-server PvP, tre adventure zone e tre istance, nuovi pet e mount ed equipaggiamento inedito. Migliorato il companion system e velocizzata anche la fase di levelling per rendere più divertente l’esperienza per chi inizia adesso. Tanti nuovi contenuti per
Swordsman dunque, anche se qualche dubbio sull’effettiva qualità del gioco base rimane. In ogni caso il titolo di
Perfect World Entertainment è free to play, perciò potete farvi la vostra idea scaricandolo
dal sito ufficiale e provandolo.
Nel frattempo
Bioware ha appena svelato il futuro di
Star Wars: The Old Republic dopo
Galactic Stronghold. La prossima espansione digitale del MMORPG free to play ambientato nell’universo di Guerre Stellari si chiama
Shadow of Revan, uscirà il prossimo 9 dicembre ed è disponibile per il preorder a €17. La trama sarà quindi legata al ritorno di Revan, enigmatico eroe della guerra civile Jedi e importante personaggio già presente negli RPG singleplayer
Knights of the Old Republic. Oltre alla storyline l’espansione porterà il level cap al 60 e introdurrà due flashpoint e due operation inediti e due nuovi pianeti esplorabili, Rishi e Yavin 4. Il 2 dicembre arriverà invece il game update 3.0, update gratuito che sostituirà gli skill tre con il nuovo discipline system. Per saperne di più collegatevi
al sito ufficiale.
Shadow Realms
A Bioware però sembra non bastare avere un solo titolo nel novero dei simil-MMO. Alla Gamescon di Colonia la software house ha infatti annunciato Shadow Realms, titolo in esclusiva PC basato su una nuova IP. Sviluppato dallo stesso studio di The Old Republic, Bioware Austin, Shadow Realms è un RPG online cooperativo/competitivo strutturato in forma episodica con un setting urban fantasy a là Vampire.
Ambientato nel mondo di Embra, dove orrori metropolitani e magie fantasy vengono a contatto, il gioco sembra un connubio tra l’ambientazione di The Secret World e le meccaniche di Fable Legends. Le partite vedranno un party di quattro giocatori avventurarsi nei dungeon per recuperare grandi tesori, svelare misteriosi segreti e sconfiggere il boss di turno, qui rappresentato dallo shadowlord. La differenza è che stavolta il cattivone sarà controllato da un quinto giocatore umano, dedito a far scattare trappole letali e riversare orde di demoni sui quattro eroi come se fosse il master di un GdR cartaceo. Shadow Realms va quindi a inserirsi nel filone dei giochi 4v1 con gameplay asimmetrico che quest’anno sembrano andare tanto di moda, da Evolve a Dying Light fino al sopracitato Fable Legends.
Scelta una tra sei classi, tutte abbastanza classiche (scusate il gioco di parole), ogni giocatore avrà a disposizione tre abilità più una quarta magia, estremamente potente ma lenta a ricaricarsi, e una schivata. Da quanto visto finora il gameplay sembra semplice, immediato e quasi povero di profondità, ma non bisogna dimenticare che quella mostrata era solo una demo preliminare:
Shadow Realms è tuttora in alpha e uscirà solo nel corso del 2015. Come accennato il gioco verrà distribuito tramite episodi story-driven (non è ancora chiaro se gratuiti o a pagamento) i quali andranno a formare la trama del titolo che, in stile
Bioware, presenterà delle romance, momenti di tensione e altri in cui ci verrà data la possibilità di compiere scelte determinanti. Gli sviluppatori hanno intenzione di realizzare un sistema di progressione piuttosto libero, in cui i player potranno decidere di specializzarsi nelle armi da fuoco piuttosto che in spade, balestre o altro. Per saperne di più potete leggere
l’anteprima partorita dopo la Gamescom.
In sintesi, al momento Shadow Realms pare un titolo piacevole ma incapace di stupire: speriamo ovviamente di sbagliare.
The Elder Scrolls Online
Parliamo un po’ di The Elder Scrolls Online. L’impressione è che, dopo gli svarioni iniziali, i developer di ZeniMax si stiano dando da fare per migliorare ed espandere il titolo. I major update sono a cadenza mensile e apportano sempre novità interessanti. Il prossimo arriverà a metà mese: la 1.5 implementa la versione veteran dell’istanza City of Ash, il revamp delle animazioni facciali, il dungeon scaling per permettere anche a player di livello diverso di giocare assieme, nuove skill passive, l’armatura degli Undaunted, le daily per crafting e dungeon, lo stile di crafting Dwemer, le chat bubble e altro.
Intanto ZeniMax ha organizzato un summit a cui sono state invitate le principali gilde del gioco. È stata ovviamente l’occasione per parlare del futuro di TESO: gli aspetti toccati sono tantissimi, dalla responsività del sistema di combattimento alle nuove arene fino all’endgame, ma le più grosse novità in arrivo prossimamente riguardano l’Imperial City, il champion system (che sostituirà i vecchi veteran rank) e il justice system. Quest’ultimo consentirà ai giocatori di rubare oggetti e assassinare personaggi non giocanti, diventando così ricercati sia dalle guardie nelle città sia dai player. Questo di fatto si tradurrà in una sorta di PvP open world in cui i giocatori potranno dividersi in outlaw (fuorilegge) o enforcer (uomini di legge). Nei prossimi mesi torneremo a occuparci meglio di tutti i cambiamenti nel gioco con uno speciale dedicato.
Al momento tutto tace invece sul versante della versione console: a maggio l’uscita del gioco su PS4 e Xbox One era stata rimandata di sei mesi per problemi interni del software e questo prolungato silenzio inizia a farsi quantomeno sospetto. Ricordiamo che sulla carta il lancio è previsto entro la fine dell’anno. A nostro parere un ulteriore rimando avrebbe conseguenze nefaste: per quanto ormai l’hype di sei mesi fa sia passato, TESO resta comunque un titolo importante e ritardarne ancora l’uscita costituirebbe un grave danno commerciale per ZeniMax. Staremo a vedere.
ArcheAge
Chi sembra aver superato i problemi del day-one è
ArcheAge, il MMORPG fantasy di
XL Games e
Trion Worlds che abbiamo trattato
in anteprima. Nonostante il gioco sia già uscito da mesi in Corea e Russia e la ressa fosse tutt’altro che imprevedibile, i primi giorni sono stati semplicemente tragici, con code di qualche ora per i giocatori paganti, le quali però sono diventate anche di otto-nove per gli utenti free. Prestazioni del genere sono inaccettabili, ma fortunatamente l’emergenza si è sgonfiata nel giro delle prime settimane, anche grazie all’intervento di
Trion che ha aperto nuovi server e potenziato la capacità di quelli già presenti, per un totale di ben ventuno server. Non che tutti i problemi siano stati risolti, intendiamoci, ma piano piano la situazione sta sensibilmente migliorando.
Poco ma sicuro, comunque, il gioco ha destato molto interesse, come dimostrano i due milioni di utenti registrati recentemente annunciati dal CEO Scott Hartsman. Cifre che per un free to play vogliono dire poco, visto che non indicano i giocatori realmente attivi al momento, ma per un MMO appena uscito si tratta di un risultato di tutto rispetto. Intanto gli sviluppatori si stanno impegnando nell’individuazione e nel ban dei bot presenti. A tal proposito dalla patch 1.2 di inizio mese i personaggi per poter scrivere in chat devono essere almeno di livello 15, limitando così il fenomeno dei gold seller che infestano il prodotto.
Trion Worlds ha inoltre dichiarato che presto arriverà il terzo continente, già presente nella mappa del mondo ma attualmente irraggiungibile. Si tratta di un aspetto di importanza vitale, visto che questo continente è neutrale ed è il luogo dove si svolgerà il vero endgame, in fatto sia di costruzione di fortezze sia di conquista territoriale tra le gilde. Terzo continente a parte, comunque, già ora è possibile costruire case e fattorie con cui improvvisarsi provetti agricoltori, per non parlare del mastodontico sistema di crafting.
Per provare
ArcheAge è sufficiente scaricare il client
dal sito ufficiale, previo download della piattaforma digitale Glyph. Peccato che la formula F2P sia più simile a una trial senza limiti di tempo piuttosto che a un vero e proprio gioco free, dato che non pagando il Patron si hanno forti restrizioni a crafting, housing e auction house.
Life is Feudal
A inizio articolo parlavamo di
Life is Feudal. Di che cosa si tratta? Sostanzialmente
Life is Feudal è un ambizioso MMORPG sandbox sviluppato dalla softco indie
Bitbox. A differenza del 90% dei titoli multiplayer che popolano il mercato, l’unicità di
Life is Feudal sta nella sua ambientazione realistica e priva di elementi fantasy, al punto che potremmo definirlo un simulatore di vita medievale. Il gioco è approdato
in early access su Steam ed è stato accolto favorevolmente dalla community, tanto da essere stato, nelle scorse settimane, tra i software più venduti sulla piattaforma
Valve.
Tuttavia, ci sono un po’ di cose da chiarire: la versione presente su Steam non è il MMORPG a tutti gli effetti, bensì Life is Feudal: Your Own. Trattasi di una versione non massiva del gioco, divisa in server personalizzabili da 64 player (in stile DayZ per intenderci) con una mappa di tre chilometri quadrati. L’MMO vero e proprio invece uscirà nei prossimi anni, presenterà una mappa da oltre ventuno chilometri quadrati e potrà vantare un mondo persistente con tanto di gilde e assedi dinamici, per non parlare di un complesso sistema di reputazione e criminalità.
Noi abbiamo provato la versione Your Own e le prime impressioni sono positive: il gioco, pur con tutti i bug, i crash e le limitazioni dovuti al suo stato di alpha, sembra davvero riprodurre uno spaccato di vita feudale. Siamo liberi di scegliere cosa fare senza obiettivi prefissati: possiamo diventare degli artigiani, scavare miniere, darci alla caccia, specializzarci nel combattimento all’arma bianca, dedicarci alla semina e raccolta dei campi, raccogliere erbe con cui creare pozioni, costruire capanne e palizzate, allearci con altri personaggi per edificare fortezze e molto altro. Il mondo virtuale è altamente interattivo, ed è possibile persino terraformare il terreno per scavare delle gallerie o creare dei punti rialzati. Le possibilità sono pressochè infinite, a patto di avere una buona dose di pazienza e tanta voglia di collaborare con altri player. Da soli in Life is Feudal non si va molto lontano: il gioco infatti incentiva la creazione di una comunità con ruoli specifici, dato che le attività vengono gestite tramite skill (divise tra crafting e combat) che salgono con l’uso, come avveniva in Ultima Online, e un solo giocatore non può padroneggiarle tutte. Il combattimento invece si ispira a quello di Mount & Blade, senza alcun target automatico. Infine, giusto per aggiungere un po’ di pepe al tutto, Life is Feudal contempla il full loot, il che significa che qualsiasi giocatore potrà saccheggiare il vostro inventario se sarete morti o anche solo privi di sensi. Vi aggrada l’idea?
Meglio dirlo chiaro e tondo: sì, Life is Feudal è un titolo ostico e, a tratti, fin troppo macchinoso. All’inizio è normale essere disorientati e non capire molte delle meccaniche di gioco; già soltanto trovare qualcosa da mangiare e imparare a creare i primi attrezzi da lavoro sarà un’impresa non scontata. Eppure è proprio questa sua lentezza che spinge ad andare avanti, e riuscire a costruire dal nulla un villaggio insieme ai vostri compagni vi ripagherà degli sforzi compiuti. Insomma, per quanto l’engine sia pesante come un mattone (graficamente non è ancora ottimizzato) e molte feature non siano ancora state implementate, il gioco lascia già intravedere un potenziale altissimo grazie a sistemi di crafting e housing da eccellenza.
Se Life is Feudal riuscirà a soddisfare le sue enormi ambizioni, lo vedremo solo nei prossimi anni. Ma se il buongiorno si vede dal mattino, siamo sulla buona strada.
Questo mese ci consegna MMO appena lanciati, altri usciti già da un po’ ma che solo adesso stanno imboccando la strada della maturità e titoli ancora in sviluppo ma che promettono grandi cose. A dominare la scena sono soprattutto ArcheAge e Life is Feudal, due prodotti che mostrano diversi parallelismi nella libertà che concedono all’utente: il primo sta risolvendo i suoi problemi di sovraffollamento e si pone come un MMORPG fantasy solido, contenutisticamente imponente e con molte idee intriganti. Life is Feudal invece è un sandbox medievale ostico, dal ritmo lento e che a tanti non piacerà. Tuttavia, nonostante la versione Your Own presente in early access su Steam sia ancora acerba, il titolo sta stupendo molti per il realismo e la complessità delle sue meccaniche. Entrambi comunque sono giochi che danno il meglio di sé quando giocati con degli amici, come d’altronde è giusto che sia per un MMORPG.