Se siete già in vacanza o in qualche ameno posto di villeggiatura, in montagna o sotto l’ombrellone, lontano dal traffico e dall’afa della città, difficilmente vedrete questo articolo. Per tutti gli altri, non vi resta altro che da fare che leggere il recap mensile che aggiorna su tutte le news in ambito massivo.
Il mese scorso ci eravamo salutati
con una puntata ricca di novità, la maggior parte delle quali lasciate da un E3 tutt’altro che privo di sorprese. Ma procediamo con ordine e partiamo con una bella panoramica sugli MMO che questo mese hanno fatto più parlare di sé.
Uno di questi è World of Warplanes, che la software house bielorussa Wargaming.net ha fatto entrare in fase di open beta dal 4 luglio, in concomitanza con l’update 4.3 che inserisce le nuove crew skill, diverse migliorie all’engine e un tutorial rivisto. Anche questo gioco dedicato agli aerei da combattimento e alle furiose battaglie nei cieli si allineerà al modello free to play, come tipico della politica di Wargaming.net, autrice del grandissimo successo di World of Tanks e del futuro World of Warships, in quel che sembra essere un ambizioso progetto di guerra in terra, in mare e in cielo.
Nel frattempo qui in Europa è finita la closed beta di Age of Wulin, l’atteso MMORPG free ambientato nell’antica Cina imperiale, ed è appena cominciata l’open beta (ci sarebbe da aggiungere “finalmente”, visto che in Corea è uscito da un paio d’anni): si tratta di un gioco di ruolo dallo stile atipico e privo di livelli, tanto che Massively.Joystiq.com l’ha addirittura definito “probably the best sandbox ever”. Webzen non ha ancora confermato una data per la release, ma ormai non dovrebbe mancare molto, per la felicità degli appassionati di pagode e arti marziali.
Alza la voce pure
Neverwinter, la cui open beta della nuova versione italiana è ufficialmente iniziata a fine giugno. Con il client totalmente tradotto e gratuito da giocare, l’action-MMO di
Perfect World ora è a portata di mano di tutti i fan di
Dungeons & Dragons: un lore senza dubbio di forte richiamo, tant’è che il gioco ha fatto registrare un milione e mezzo di abbonati alla beta, per quello che viene descritto come il primo MMORPG tripla-A ad essere rilasciato F2P in Occidente. Al di là delle cifra (notevole seppur non incredibile),
Cryptic Studios pare intenzionata a supportare assiduamente la sua opera, come dimostra il primo modulo gratuito,
Fury of the Feywild, che andrà live il 22 agosto: sono in arrivo un nuovo territorio, la regione di Sharandar, il dungeon Malablog Castle, due nuove razze, gli elfi del sole e della luna, e una nuova campagna (ovvero una storyline PVE). Chissà se questo basterà a sopperire alle mancanze dell’endgame, che al momento sa un po’ troppo di déjà vu. Nel frattempo FireZdragon ha recensito la versione vanilla di
Neverwinter,
come potete vedere qui.
Non manca all’appello nemmeno
Marvel Heroes, hack’n’slash online a tema supereroi che non ha pienamente convinto il nostro recensore, come potete vedere
dalla review in questione: se è vero che il diavolo sta nei dettagli, il titolo marchiato
Gazillion Entertainment pare infatti non possedere tutta la cura e la complessità che solitamente si richiedono a un MMO, per non parlare dello shop troppo esoso e dei problemi di ottimizzazione.
Da un free to play a un altro,
Dragon’s Prophet, MMORPG in open beta della softco
Runewaker, sta suscitando pareri molto contrastanti: il sistema dei draghi è interessante e il combat dinamico snellisce il gameplay, peccato per un mondo fantasy anonimo e tanti bug ancora da fixare; per tutte le info del caso collegatevi
all’ultima anteprima.
Di ben altra caratura al contrario sembra essere
Wildstar, di cui abbiamo recentemente svelato i segreti
con un nuovo hands-on. Il gioco d’esordio di
Carbine Studios è attualmente in closed beta e dovrebbe uscire entro la fine dell’anno: un MMORPG forse non rivoluzionario, ma di certo ben fatto, peculiare nel suo setting sci-fi “cartoonesco” e ambizioso nel voler ridefinire alcuni clichè dei moderni giochi di ruolo online, soprattutto nel sistema dei path e nell’housing, entrambi molto curati. I developer hanno da poco rivelato le ultime due razze mancanti,
come spiegato in news. Resta invece il mistero sul modello di business che verrà adoperato; difficile però non pensare a
Guild Wars 2 e al suo buy to play.
Guild Wars 2
A questo proposito vale la pena soffermarsi qualche riga proprio sul titolo
ArenaNet, che gli sviluppatori perseverano diabolicamente nell’aggiornare con una cadenza bimensile. Dopo
il Dragon Bash e
lo Sky Pirates of Tyria è il momento di
Bazaar of the Four Winds, update che ha aggiunto molti eventi, sia temporanei sia permanenti: tra questi una mappa PVP intitolata
Skyhammer, un nuovo minigame dal nome
Belcher’s Bluff, un altro minigioco,
Santcum Sprint (ispirato a
Mario Kart), e una nuova mappa da esplorare, che è appunto il Bazaar dei Quattro Venti, oltre a nuove reliquie e back da vestire per personalizzare il proprio aspetto e un’interfaccia per gli achievement completamente rinnovata. Insieme è stato implementato un sistema di ricompense per gli achievement, che tiene conto di tutti i progressi e le conquiste di ogni account premiandolo con gemme, skin e armature esclusive.
Ma ArenaNet non si ferma mai ed è già alle porte il prossimo update della living story, Cutthroat Politics, che debutterà sui server il 23 luglio e ci coinvolgerà nella lotta di potere tra Ellen Kiel e Evon Gnashblade per l’elezione del nuovo membro del consiglio di Lion’s Arch, costringendoci a scegliere uno dei due candidati da supportare. Tra le altre novità annunciate un minigame inedito chiamato Southson Survival, una nuova attività PVP, una nuova storyline PVE, una nuova abilità per il WVW (la catapult mastery) e molte reward estetiche.
Intanto si vocifera che nei prossimi mesi dovrebbe finalmente essere implementato un dungeon finder, tool molto richiesto dai player per giocare in compagnia nelle lande di Tyria. Mentre scriviamo queste righe è appena uscito sul sito ufficiale
un lungo post di Colin Johanson, il quale verte sui contenuti che sono attualmente in sviluppo e che vedremo in gioco nella seconda metà dell’anno.
Aion
Dice la sua anche Aion, che si presenta all’appuntamento di questo mese con una novità clamorosa: a distanza di quattro anni dall’uscita, il gioco sarà difatti tradotto integralmente in italiano a partire dal 31 luglio, con testi e doppiaggi compresi. Pure i meno anglofoni potranno così provare senza problemi il MMORPG orientale di NCSoft, qua in Europa gestito da Gameforge. Una notizia che conferma il trend del momento di localizzare nella lingua del Bel Paese molti GDR massivi di spicco, primo tra tutti World of Warcraft; tuttavia Aion verrà tradotto anche in spagnolo e polacco, con tanto di forum e server dedicati per ogni lingua, mentre a settembre sarà la volta del turco. Cosa quantomeno sensata, il server sarà indipendente dal client: per esempio gli utenti potranno scegliere di usare il client italiano e continuare a esplorare il mondo di Atreia su un server internazionale (o viceversa).
Il gioco che, lo ricordiamo, è free to play, nel nostro continente doveva ancora ricevere la versione 4.0, già sbarcata da mesi in Corea e America.
Dark Betrayal, questo il nome, costituisce un update enorme, come testimonia
il lunghissimo patch notes rilasciato.
Gameforge ha annunciato che il gioco salterà un passaggio, venendo aggiornato direttamente alla versione 4.2 ad agosto. Quest’espansione gratuita dovrebbe rilanciare in pompa magna il titolo, ancora oggi comunque molto giocato. Se volete scoprire tutti i dettagli, portate il cursore del mouse
sul neonato sito italiano di Aion 4.0.
Nel mentre, il 29 luglio sui server coreani approda già l’aggiornamento 4.5 che introduce una nuova classe, l’Aethertech, nientemeno che un mech corazzato. Perchè si sa, i robottoni tirano sempre.
World of Warcraft
In un periodo che sembra essere di difficoltà soprattutto per i pay to play, Blizzard tira fuori il jolly dalla manica decidendo di introdurre sul suo celebre MMORPG le micro-transazioni. La voce ha cominciato a girare meno di un mesetto fa, quando Jonathan Brown ha dichiarato sul forum di Battle.net che il team di sviluppo stava prendendo in considerazione l’idea di introdurre un sistema che permettesse ai giocatori di effettuare acquisti direttamente in game, ed è successivamente stata confermata dal community manager Blizzard, il quale ha affermato che stanno testando lo store con oggetti richiesti dalla comunità asiatica. I tempi venturi vedranno dunque l’arrivo di uno shop integrato nel gioco, probabilmente in concomitanza con la prossima patch; secondo le indiscrezioni, il primo item ad arrivare sarebbe l’Enduring elixir of wisdom, pozione che dovrebbe incrementare l’exp ricevuta del 100%.
Attendiamo di saperne di più dalla Gamescon che si terrà a Colonia dal 21 al 25 agosto, alla quale Blizzard presenzierà; bisogna inoltre vedere come reagirà la community al trittico di pagamenti scatola/espansioni + abbonamento mensile + micro-transazioni, a fronte di altri competitor sul mercato con offerte molto più basse.
Intanto la patch 5.4 è disponibile sui public test realm e inserisce una nuova incursione o raid (l’Assedio di Orgrimmar), una nuova area (l’Isola senza tempo), una continuazione della questline leggendaria di Wrathion, il solito bilanciamento delle varie classi e un inedito world boss, Ordos. Infine l’aggiornamento includerà un nuovo scenario, chiamato Arena d’addestramento, cui si potrà accedere tramite un NPC all’interno del Tempio della Tigre Bianca a Pandaria: in quest’arena i PG di livello 90 potranno mettere singolarmente alla prova le loro abilità in combattimenti contro ondate di mostri di difficoltà crescente, in quattro differenti modalità (bronzo, argento, oro e infinita). Naturalmente il sistema terrà conto del punteggio per la creazione di rank e classifiche.
Destiny
Se c’è un gioco che ha le potenzialità per diventare una killer application, questo è sicuramente Destiny: a Los Angeles è bastato mostrare un video di dimostrazione di dodici minuti, rappresentante uno dei livelli di gioco, perché l’hype schizzasse alle stelle. Il nuovo figlio di Bungie, storici creatori di Halo, è un FPS fantascientifico caratterizzato da una struttura persistente e basato sulla condivisione dell’esperienza, che per questo motivo sarà fruibile solo online. I giocatori saranno guardiani dell’ultima città sulla terra, baluardo della razza umana, sotto assedio in un universo pieno di misteri e pericoli.
Al di là di una sapiente campagna di marketing, Destiny non sembra un prodotto dalla giocabilità particolarmente innovativa: il titolo non è un open world ma dovrebbe essere costituito da livelli istanziati, in cui avanzare insieme ai nostri amici, e zone condivise, che faranno da hub sociali e punto di ritrovo tra player con tanto di eventi pubblici; feature che ricorda un po’ quella dell’originale Guild Wars per il suo essere “istanziato a gruppi”, con l’eccezione dei public event in cui più squadre di utenti potranno unire le forze. Interessante, seppur da testare pad alla mano, il sistema di loot, che assegnerà armi ed equipaggiamento specifiche per ogni classe (classi che al momento sono tre, Hunter, Titan e Warlock).
Per adesso
Destiny si prospetta come uno sparatutto cooperativo con una solida componente PVE, insomma, ma sarà presente anche una forma di PVP, sebbene manchino ulteriori dettagli ufficiali. Ciò che si sa già, invece, è che il titolo presenterà una direzione artistica di altissimo livello, nonché un sistema di salvataggi cross-platform tra PS3 e PS4 e tra Xbox 360 e Xbox One. Vi lasciamo allora
con il video di dimostrazione diffuso da
Bungie e
Activision, ricordando che
Destiny è previsto per il 2014 su PS3 e Xbox 360 e, successivamente, per console next-gen. Il tutto, ovviamente, in attesa dell’annuncio di una conversione pure su PC.
The Division & The Crew
Dulcis in fundo, ecco i due nuovi progetti di massa next-gen rivelati a sorpresa da una scatenata Ubisoft all’E3, The Division e The Crew.
Il primo è un titolo molto promettente ispirato (o almeno così pare) dalla penna di Tom Clancy. Il gioco inizia tre settimane dopo lo scoppio in America di una letale epidemia, che ha diffuso morte e causato il crollo del sistema, ed è ambientato in un’apocalittica New York che costituirà il terreno di caccia del giocatore, facente parte di una task-force segreta istituita dal governo per il ripristino dell’ordine.
Le tre parole chiave di The Division sono RPG, online e open world: il gioco difatti richiederà una connessione always-on, come tipico dei MMO, e consterà di un sistema di progressione del PG tramite perk e abilità. Presentato all’E3 con un video stupefacente, The Division potrebbe davvero rappresentare una ventata d’aria fresca nel genere: la demo ha messo in mostra un TPS dal gameplay complesso e dinamico, con sparatorie miscelate a elementi survival da non sottovalutare e un’interfaccia completamente tridimensionale. A muovere tanta bellezza ci sarà un nuovo engine, lo Snowdrop, progettato fin dalle basi per sfruttare al massimo la potenza delle console di nuova generazione in termini di reattività del mondo, intelligenza artificiale, fisica e illuminazione.
È notizia di pochi giorni fa che il gioco uscirà solo nel tardo 2014 per PS4 e Xbox One, secondo le parole di Yves Guillemot, presidente di Ubisoft. I ragazzi di Massive Entertainment vogliono infatti garantire ai giocatori la migliore esperienza multiplayer possibile; belle parole, e a vedere dall’impressionante demo viene da credergli sulla parola.
The Crew è invece un MMO-racing open world che riprodurrà in scala ridotta buona parte del territorio degli Stati Uniti compreso tra Miami e Los Angeles e permetterà di gareggiare in compagnia o contro altri utenti. Il multi consente sfide competitive o in co-op fino a otto piloti, e una modalità free roaming in cui saremo liberi di scorrazzare per la mappa di gioco con la nostra squadra di amici (la “crew”, appunto).
Il gameplay riflette un po’ quello di Test Drive Unlimited 2 o, se vogliamo, di Need for Speed World, racing game free to play pubblicato da Electronic Arts, con la non banale differenza che The Crew disporrà di un territorio virtuale vastissimo (si parla di 10.000 km di strade) e di una struttura multiplayer immersiva da “social-game”. Non mancano poi modifiche estetiche e prestazionali alle macchine, il famigerato “tuning”, che pare concederà un’enorme libertà di customizzazione ai veicoli, mentre il modello di guida è chiaramente arcade e ricorda da vicino la serie di guida EA.
Non si hanno ancora molti dettagli certi su
The Crew, se non che dovrebbe uscire nei primi mesi del 2014, poco dopo l’arrivo della nuova generazione di console. Se volete fare più chiarezza, spolpatevi
la nostra anteprima successiva all’E3.
La speranza è che, in mezzo a tanta bellezza, gli sviluppatori si ricordino di portare una versione di questi due giochi anche su computer, come testimoniato da una petizione per The Division che ha già superato le centotrentamila firme.
Anche luglio sembra confermare la spiccata tendenza degli ultimi mesi a tradurre nella nostra lingua molti apprezzati MMORPG, con Aion che andrà presto ad aggiungersi all’ormai numerosa lista. Contemporaneamente arrivano novità di sostanza per Guild Wars 2 e World of Warcraft, attraverso patch e aggiornamenti gratuiti dei contenuti.
Le new entry del mese sono rappresentate dallo sparatutto online di Bungie, Destiny, e dai due progetti persistenti di Ubisoft, The Division e The Crew, software che potrebbero sancire la prepotente entrata della componente massiva nella next-gen. Insomma, ci sarà pure la crisi ma gli MMO non sembrano risentirne. Anzi, qui l’unica vera crisi sarà quella del nostro portafoglio quando questi titoli usciranno.