SpazioMMO - dicembre 2013

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a cura di Plinious

Ben ritrovati su SpazioMMO, rifugio per tutti coloro che sono interessati al mutevole mondo dei giochi massivi online, o vogliono semplicemente prendersi una pausa dai titoli singleplayer. Il Natale si avvicina come la festa più attesa dell’anno, e insieme ad esso giungono tante importanti novità riguardanti la nostra passione preferita. L’avreste mai detto? Prevedibili o meno, andiamo a vedere meglio questi annunci, partendo dalle “flash news” fino alle notizie più corpose.
Pronti via ed ecco AION, che questo mese è stato aggiornato alla versione 4.3. Sono di conseguenza approdati tanti contenuti inediti: tra questi cinque nuovi dungeon di livello 65, ma anche nuovi oggetti e armature. Gli sviluppatori non sembrano tuttavia intenzionati a fermarsi: il prossimo anno dovrebbe infatti arrivare l’update 4.5, Steel Cavalry: corrispondente a una vera e propria espansione, questa porterà moltissimi item nonché una nuova classe, il tecnico dell’etere. Il MMORPG fantasy di NCSoft, lo ricordiamo, è gestito in Europa da Gameforge ed è stato tradotto in italiano pochi mesi fa. Da condannare però l’item shop, nella versione europea troppo sbilanciato a favore di chi spende soldi reali, cosa che ovviamente non può che danneggiare la giocabilità globale di questo MMO F2P.
In tema invece di nuovi giochi, Trion Worlds (già nota per RIFT e Defiance), ha annunciato un inedito progetto per PC, Trove. Trattasi di un RPG online free to play in cui saremo liberi di esplorare e compiere avventure in un mondo aperto e persistente; non si sa ancora se quest’ultimo sarà generato proceduralmente o meno, ma sicuramente sarà molto grande e pensato per contenere un elevato numero di giocatori connessi. Saranno inoltre presenti tantissimi dungeon con chest che dropperanno preziose ricompense, con pericolosi boss da affrontare in gruppo a difendere il bottino. Quel che di Trove salta subito all’occhio è il comparto tecnico, che con la sua grafica squadrata e pixellosa strizza l’occhio (anzi, tutte e due) a prodotti quali Minecraft e Cube World. A detta degli sviluppatori la tecnologia dei voxel verrà sfruttata per permettere di creare e distruggere oggetti e costruzioni con un alto livello di interattività. È ancora decisamente presto per esprimere un giudizio, ma il titolo pare comunque gradevole. Ecco la pagina di iscrizione all’alpha.
Tempo di parlare di Star Citizen, il nuovo MMO sci-fi di Chris Roberts (creatore di Wing Commander e Freelancer) che sta continuando la sua cavalcata trionfale nella campagna di finanziamento da parte degli utenti (il cosiddetto “crowfunding”). Il gioco deve ancora uscire, e probabilmente non vedrà la luce prima del 2015, ma attorno ad esso sembra essersi già formato una sorta di culto: merito tanto della grafica portentosa (fornita direttamente dal CryEngine 3) quanto della libertà totale che questo sandbox spaziale promette di dare ai suoi player. È appena stato superato l’incredibile traguardo dei 35 milioni di dollari raccolti e l’arrivo di fondi non accenna ad arrestarsi: così facendo è stato sbloccato il Drake Herald, un’agile nave pensata per il trasporto di informazioni da una parte all’altra della galassia. Intanto Cloud Imperium Games, la software house addetta allo sviluppo del gioco, ha annunciato che al raggiungimento dei 36 milioni farà il suo debutto il Tamsa System, un nuovo sistema stellare situato in prossimità di un buco nero. Contemporaneamente è stato spiegato il sistema di organizzazioni (l’equivalente delle gilde in ambito fantascientifico) che permetterà di formare corporazioni dai diversi scopi e intenti (dalle compagnie commerciali fino alle unioni di mercenari e contrabbandieri), di scalarne i ranghi e di invitare altri giocatori; la feature dovrebbe essere presto disponibile sul sito ufficiale consentendo alla community di creare le proprie alleanze ancor prima dell’uscita del software.
È notizia di pochi giorni fa che è stata posticipata la prima alpha singleplayer di Star Citizen interamente dedicata al dogfight, ovvero il combattimento tra astronavi: come comunica la Letter from the Chairman scritta da Chris Roberts, questo è dovuto alla volontà di realizzare il prototipo in tempi meno stretti per garantire una maggiore qualità e regalare “qualcosa di speciale” ai supporter del gioco; in ogni caso si parla di un paio di mesi di ritardo. Se volete conoscere tutti i dettagli collegatevi al sito di Roberts Space Industries.
Già che si parla di videogame spaziali, sta facendo discutere l’annuncio di Disney Interactive e LucasArts di un nuovo videogame dal nome Star Wars: Attack Squadrons. Il gioco in questione è un free to play basato sulle celebri battaglie siderali tipiche della saga: grazie ad esso 16 giocatori divisi in due fazioni potranno scontrarsi in match istanziati veloci e brutali, con la possibilità di pilotare navi mitiche come l’X-Wing, il Tie-Fighter e il Millenium Falcon. Sviluppato da Area 52 Games, il prodotto sembra nato quasi per fare concorrenza a un altro gioco online ambientato nell’universo di George Lucas, quel Star Wars: The Old Republic che proprio questo mese ha visto l’aggiunta del PvP spaziale. Electronic Arts e Bioware di certo non avranno apprezzato, ma questo è quanto. In attesa di una beta, prevista per inizio 2014, appuntamento sul sito ufficiale per saperne di più.
Guild Wars 2
Avviandoci a lasciare alle spalle il 2013, non possiamo esimerci dal parlare di Guild Wars 2. Per il MMORPG di ArenaNet è stato un anno pieno di alti e bassi, dovuti alla necessità di mantenersi sempre sulla cresta dell’onda dopo il rilascio e di confermarsi un gigante del genere. Questo obiettivo, lo diciamo senza giri di parole, è stato centrato solo in parte, perchè se è vero che il gioco propone un’esperienza vasta, solida e in ultima istanza divertente, è altrettanto vero che è rimasto grosso modo invariato rispetto a quello che si poteva giocare dodici mesi fa, senza i miglioramenti sostanziali che ci si sarebbe potuti aspettare in PvE e in PvP, entrambi bisognosi di nuovi contenuti e modalità. Luci e ombre, dunque, che speriamo si tramutino in un cammino più univoco e luminoso per il nuovo anno.
Eppure la cosa strana è che Guild Wars 2 non è un MMO aggiornato poco, tutt’altro. Negli ultimi mesi gli update sono sempre giunti con cadenza bimensile, portando avanti la living story (la storia dell’evoluzione del mondo di Tyria) e presentando nuovi eventi e festività. Il problema è che a conti fatti questi aggiornamenti non hanno prodotto più di tanto in termini contenutistici, limitandosi a qualche dungeon temporaneo, degli achievement e alcune skin esclusive. Il che forse dovrebbe spingere gli sviluppatori di ArenaNet a una più attenta riflessione sulle priorità del gioco: la mancanza di vere novità inizia a farsi sentire in modo pressante e potrebbe essere risolta solo con l’annuncio di qualcosa di grosso, magari (perché no) proprio la prima espansione a pagamento che molti aspettano.
In ogni caso tra ottobre e dicembre i giocatori hanno visto l’ascesa e la caduta della Tower of Nightmares, una torre tossica attorno alla quale si erano radunate forze oscure e misteriose. Nel mentre a fine novembre è approdato sui server Fractured, update che ha migliorato le meccaniche dei Fractals of the Mists (una serie di dungeon endgame di difficoltà crescente) aggiungendo cinque nuovi frattali e implementando una leaderboard ad essi dedicata. Il 10 dicembre, con Wintersday, è poi arrivato un ribilanciamento generale dei tratti delle classi, nonché la possibilità di livellare e guadagnare gold come reward in PvP. La novità più sostanziosa è però rappresentata dall’introduzione delle preziose armi e armature ascese: le armi possono essere droppate alla fine dei fractal di livello alto, e così come le armor possono venir craftate a patto di spenderci tanti gold e materiali (e un bel po’ di pazienza). Comunque armi e armature ascended sono soulbound e non possono quindi essere scambiate con altri player.
Con un dev blog sul sito ufficiale, Colin Johanson ha ringraziato i fan per il supporto e ha confermato che il filone narrativo riguardante la machiavellica Scarlet proseguirà per altri quattro update nel 2014; questi ultimi saranno inoltre mensili allo scopo di poter sfornare contenuti più corposi. Con la conclusione di quest’arco narrativo Colin ha promesso che vivremo “un evento epico che scuoterà le fondamenta stesse di Tyria”. Staremo a vedere.
WildStar
Questo mese NCSoft ci ha messo del suo pure con WildStar, MMO sci-fi con grafica cartoonesca che abbiamo già trattato in precedenti anteprime e attualmente in closed beta. Ambientato sul pianeta Nexus, il gioco finale presenterà otto razze divise in due fazioni in conflitto tra loro, gli Exile e i Dominion. Alla creazione del PG potremo scegliere tra sei classi, delle quali le ultime due, medic e engineer, sono state presentate poche settimane fa da Carbine Studios: il medico può sia curare sia effettuare DPS melee, mentre l’ingegnere può tankare o infliggere danni pesanti grazie ai suoi robot e droni hi-tech. Fondamentalmente WildStar si basa sulla consolidata formula della trinità tank-healer-damage dealer, come World of Warcraft ha insegnato.
Il titolo tuttavia sembra avere diverse frecce al suo arco: un action combat veloce e dinamico, seppur con la presenza del target, un player housing curato e profondo (accessibile a partire dal quattordicesimo livello) e la possibilità di specializzarsi in quattro cammini, chiamati path (soldier, explorer, settler e scientist), che influenzano il gameplay di ogni personaggio fornendo poteri e abilità uniche; ad esempio un esploratore potrà usare la sua agilità per raggiungere punti della mappa altrimenti inaccessibili in cui scoprire artefatti nascosti, un settler potrà colonizzare un’area costruendo infrastrutture e torri di guardia mentre uno scienziato approfitterà dei suoi studi per analizzare campioni di flora e fauna sul pianeta. Insomma, ce n’è per tutti i gusti.
Ricordiamo per chi si fosse perso la notizia che WildStar sarà pay to play, con eventualmente la possibilità di pagare l’abbonamento mensile in moneta virtuale tramite il sistema C.R.E.D.D. come spiegato in questa news. Qualcuno ha storto il naso, ma Carbine Studios e NCSoft sembrano molto convinte della scelta. In definitiva, WildStar potrebbe rivelarsi tanto una delusione quanto una piacevole sorpresa. A una prima occhiata pare un classico themepark, ma con tutti gli elementi al posto giusto. I nostri dubbi sono per lo più legati al comparto grafico non certo entusiasmante e a un modello di pagamento, quello a sottoscrizione mensile, che ormai non tira più come un tempo (a meno che non si poggi su brand già collaudati e famosi).
The Elder Scrolls Online
Tuttavia a tenere banco questo mese è stato soprattutto The Elder Scrolls Online per via dell’annuncio della release, che avverrà il 4 aprile 2013 (4/4/14) su PC e Mac, mentre per le versioni console PS4 e Xbox One toccherà aspettare fino a giugno. Grande squillo di fanfare dunque per questo MMORPG, che è quasi in dirittura d’arrivo con tutto il carico di hype e speranze che ne consegue.
ZeniMax vuole accontentare tutti, dal giocatore più casual all’amante del PvP totale: per questi ultimi è stato concepito l’AvA (alliance versus alliance) system, tramite cui le tre fazioni di gioco si scontreranno nella regione di Cyrodil per il dominio territoriale nonchè per il controllo di castelli e fortezze. L’AvA rappresenta quindi un sistema di open PvP con inoltre la possibilità, per chi si sarà dimostrato il più valoroso sul campo di battaglia (leggi: avrà farmato più alliance point), di diventare temporaneamente emperor of Tamriel e sedere sul Ruby throne. L’imperatore sarà solo uno in tutto il server e costituirà una figura potentissima, capace di fornire consistenti bonus agli alleati. Possiamo ammirare la modalità PvP nel trailer rilasciato da ZeniMax e Bethesda: dobbiamo dire che il trailer ci ha dato un’impressione di déjà vu, ma tutto sommato si può anche accettare la poca originalità a patto che il prodotto che ci troveremo tra le mani sia di grande qualità.
In aggiunta a questo, The Elder Scrolls Online vanta un interessante sistema di progressione. Ad ogni passaggio di livello si guadagna un attribute point (che, un po’ come in Skyrim, può essere speso per migliorare health, magicka o stamina) e uno skill point, che consente di specializzare il personaggio: ogni PG difatti gode di una linea di skill libere e i punti abilità possono essere spesi per imparare a piacimento poteri attivi o passivi legate alle armi, alle armature, a una scuola di magia o altro ancora, permettendo così di creare ibridi di classe particolarmente gustosi. Da notare che anche le skill livellano, mediante una feature chiamata morphing: dopo aver guadagnato abbastanza esperienza con una data abilità, avremo cioè l’opportunità di scegliere tra un ramo di poteri quello che più ci aggrada per il nostro eroe. Confermata pure la presenza delle gilde dei maghi e dei guerrieri che daranno accesso a sentieri esclusivi.
Questo gioco non sembra insomma offrire novità sconvolgenti nell’ambito massivo ma è pur sempre un gioco di ruolo online ambientato nell’intero mondo di Tamriel, e già solo questo basterebbe (e probabilmente basterà) a fargli raggiungere un milione di vendite il primo mese.
The Division
Nuovo aggiornamento per l’MMO di Ubisoft dai ragazzi di Massive Entertainment (già creatori del bellissimo strategico World in Conflict). Tom Clancy’s The Division catapulterà i giocatori in una New York nel caos in seguito a un devastante effetto domino di pandemie e virus che ha messo fuori causa il sistema come noi lo conosciamo. In mezzo a questo scenario apocalittico faremo parte di una delle squadre speciali che dovranno cercare di ristabilire l’ordine in città. Di fatto il gioco costituirà uno sparatutto massivo in terza persona con spiccati elementi RPG: essendo fortemente orientato al multiplayer “social” sarà fruibile solo online, con possibilità di giocare in co-op e di scontrarsi con altri player in PvP.
L’impressionante trailer mostrato ai VGX era dedicato al motore grafico del gioco, lo Snowdrop, non a caso denominato “a true next-gen engine”: texture dettagliate, shader complessi, effetti particellari all’avanguardia e tempo atmosferico dinamico sono solo alcune delle meraviglie che balzano subito all’occhio, con l’aggiunta del ciclo giorno-notte realistico e del fumo volumetrico per aumentare l’atmosfera dello scenario in cui ci troveremo a operare. In altre parole, tra i progetti massivi in uscita il prossimo anno (escludendo quindi The Witcher 3), The Division è quanto di meglio si sia visto finora dalla nuova generazione, roba da far impallidire la concorrenza.
Nelle settimane successive alla diffusione del trailer sono poi arrivate altre succose informazioni. In primis il team ci ha tenuto a precisare che la distruzione non è precalcolata: le routine di distruttibilità dell’ambiente non sono insomma scriptate, poichè le superfici reagiscono proceduralmente in conseguenza all’interazione delle forze fisiche in gioco. Allo stesso modo anche la luce è del tutto dinamica, creando effetti spettacolari e accurati in base alle azioni dei giocatori. Per farci sbavare copiosamente gli sviluppatori hanno inoltre dichiarato che The Division godrà della più grande e dettagliata New York mai vista su schermo. L’aspetto survival invece sarà importante, seppur non fondamentale: in una Grande Mela vicina al collasso le risorse sono preziose e andranno usate con criterio, permettendoci ad esempio di scegliere se usare il carburante per caricare un generatore o per riempire il serbatoio di un’auto.
Dopo la conferma dell’arrivo su PC i developer hanno infine promesso che non si tratterà di un mero porting, ma di una versione di alta qualità e ben ottimizzata; a qualcuno potrebbero sembrare dichiarazioni di facciata, ma visto il curriculum di esperienza maturata da Massive nei giochi con mouse e tastiera tendiamo a dargli una certa fiducia. The Division arriverà soltanto nella seconda metà del 2014 su PC, PS4 e Xbox One.

Guild Wars 2 che continua nel suo cammino di aggiornamenti mensili, WildStar che svela le sue classi al pubblico e si lascia provare nella winter beta, The Elder Scrolls Online che si prepara a un’uscita trionfale questa primavera e The Division che promette di fare faville sulle piattaforme di nuova generazione: così potrebbe essere riassunto il mese di dicembre. Ma ci sono anche altri temi, come l’annuncio di Trove e di Star Wars: Attack Squadrons o le novità su Star Citizen.

Comunque vogliate metterla, il panorama MMO del momento è particolarmente ricco di vecchi e nuovi titoli e ci proietta verso un 2014 non privo di attesa, sorprese e speranze. Nel frattempo, felice Natale e buone feste massive a tutti.

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