SpazioMMO - Marzo 2015

Avatar

a cura di Plinious

Tempo di primavera, e con la primavera arrivano tante belle cose, o almeno così si spera. In realtà, a voler dirla tutta, questo mese il mondo dei MMORPG non ha visto uscite eccellenti, quanto piuttosto tante novità piccole e grandi per i titoli che già conosciamo o che arriveranno nei prossimi mesi. Soltanto The Elder Scrolls Online ha vissuto proprio in questi giorni il rilancio con la release su PC dell’edizione Tamriel Unlimited che inaugura il modello buy to play (ovvero senza l’obbligo di pagare la sottoscrizione mensile), mentre la versione Playstation 4 e Xbox One uscirà il 9 giugno. Curiosi di sapere com’è cambiato il gioco in un anno? Il nostro speciale parla proprio di questo.
Passiamo a World of Warcraft, il campione dei MMORPG di cui, bene o male, si finisce sempre per parlare. A inizio mese Blizzard ha presentato una grande novità, i WoW Token: i giocatori potranno acquistare tempo di gioco con valuta in-game e viceversa ottenere gold pagandoli con soldi reali. Il sistema funzionerà appunto tramite i WoW Token, gettoni che potranno essere usati per riscattare 30 giorni di gioco o essere messi all’asta per guadagnare gold: trovate maggiori dettagli nella news seguente. Il sistema ricorda il Plex di EVE Online o, ancor di più, il C.R.E.D.D. di Wildstar, ma la notizia è che anche Blizzard, da sempre restia a forme di pagamento alternative al canone mensile per il suo MMORPG decennale, abbia deciso di adottare questo modello; si tratta sicuramente di una buona nuova per i vecchi giocatori di World of Warcraft, che potranno riscattare mesi di gioco senza dover pagare l’abbonamento. Non si ha ancora una data sull’implementazione dei WoW Token, ma Blizzard ha dichiarato che “arriveranno presto”, nelle settimane successive al rilascio della pach 6.1.2 (che per la cronaca è avvenuto pochi giorni fa): non ci rimane che aspettare e vedere se anche stavolta Blizzard farà centro.
Sempre a proposito di date, c’è invece chi ritarda: è il caso di Neverwinter, action MMO free to play il cui modulo gratuito Elemental Evil era previsto per il 17 marzo ma è stato posticipato al 7 aprile. Gli sviluppatori di Cryptic Studios hanno avuto bisogno di un altro mese di lavoro per perfezionare quella che finora è la più grande espansione creata dal lancio del gioco: Elemental Evil infatti aumenta il level cap da 60 a 70, implementa la classe del Paladino, migliora l’esperienza e introduce personaggi iconici dell’universo di D&D come Minsc e il suo criceto Boo (“Mira agli occhi Boo! Mira agli occhi!”), i quali si uniranno alla lotta contro i culti del Male elementale. Poco male dunque, perchè ormai manca solo una settimana.
Per i giocatori Xbox One, invece, martedì 31 è il grande giorno: Neverwinter debutterà sulla console ammiraglia di casa Microsoft con tutti i contenuti base e le classi giocabili su PC, a patto ovviamente di avere attivo un abbonamento Xbox Live Gold.
Breve aggiornamento per Camelot Unchained, il MMORPG vecchia scuola ispirato a Dark Age of Camelot, finanziato tramite crowdfunding e attualmente in sviluppo negli studi di City State Entertainment. A inizio marzo è iniziata l’alpha, che ha permesso a un limitato numero di utenti (di fatto quelli che hanno supportato il progetto su Kickstarter) di provare in anteprima il gioco che, comunque, non vedrà la luce prima del 2016. Nel frattempo, però, il fondatore di City State Mark Jacobs ha definito l’alpha, senza mezzi termini, “un successo enorme”, raccontando che i server hanno retto per 72 ore continuative senza crash e senza rallentamenti, pur con oltre 1100 giocatori a schermo. Un buon segno per quanto riguarda la leggerezza del motore grafico, fattore essenziale per qualsiasi MMO basato sul PvP. Al momento l’alpha è sotto stretta NDA, quindi nient’altro può essere rivelato, ma continueremo a seguire con interesse gli aggiornamenti su Camelot Unchained.
Dedichiamoci ora alla trinità di titoli che ha contraddistinto questo mese dal punto di vista massivo.
Final Fantasy XIV: Heavensward
Che dire di Final Fantasy XIV: A Realm Reborn? Dopo il grande successo di critica e pubblico della versione 2.0 del gioco, lo scorso autunno è stata annunciata la prima espansione a pagamento col titolo di Heavensward. In queste settimane sono stati rivelati una pletora di dettagli: Heavensward uscirà il 23 giugno, con l’early access previsto per il 19 giugno. La standard edition costerà $39.99, la collector’s edition digitale $59.99 e quella fisica $129.99: i prezzi sono gli stessi per PC, PS3 e PS4. Chi volesse invece acquistare l’edizione completa di gioco base ed espansione dovrà pagare $59.99 per tutte e tre le piattaforme. Square Enix ha inoltre fatto sapere quanto spazio libero sarà necessario su hard disk per giocare al prodotto con l’espansione: la versione PS3 peserà 20GB, quella PC 30 e quella PS4 ben 50. Se invece siete interessati alle informazioni sul contenuto vero e proprio potete leggere questa news. Coloro che poi volessero dare un’occhiata ad alcuni dei paesaggi che sarà possibile ammirare in Heavensward (anche a cavallo di un drago), si dirigano all’apposito trailer.
Intanto il 31 marzo approderà sui server la seconda parte di Before the Fall, patch che introduce nuovi contenuti prima dell’uscita di Heavensward. Preceduta a febbraio dall’avvento della 2.51, che ha introdotto minigiochi e attività alternative al combattimento come il Gold Saucer, la nuova corsa dei Chocobo e l’indimenticabile Triple Triad già visto in Final Fantasy VIII, Before the Fall Part 2 presenterà nuove quest della main storyline e The Steps of Faith, evento che coinvolge un boss inedito, il potente drago Vishap.
Insomma, i giocatori di Final Fantasy XIV non possono che essere soddisfatti, oltre che fiduciosi per Heavensward, e anche noi siamo piuttosto sicuri della qualità di questa imminente espansione. Non si può infatti ignorare il fatto che, World of Warcraft a parte, Final Fantasy XIV è praticamente l’unico MMORPG che può ancora permettersi un canone mensile senza per questo perdere giocatori sui server, merito di un ottimo lavoro di sviluppo e costante supporto del gioco.
Skyforge
Realizzato da My.com e dall’Allods Team, Skyforge è un MMO free to play ambientato in un universo insieme fantasy e sci-fi, dove la tecnologia futuristica si unisce al culto degli dei. I giocatori vestono i panni di campioni immortali che hanno il compito di difendere il mondo dall’invasione di forze aliene e ascendere al grado di divinità del pantheon.
Il gioco si svolge in gran parte sul pianeta di Aelion, composto da zone istanziate e aree più grandi e aperte all’esplorazione. Skyforge potrà sì essere goduto dai giocatori più assidui grazie ai suoi abbondanti contenuti PvE e PvP, ma pare un MMO pensato soprattutto per i players più “casual”. In particolare per questi ultimi è stato pensato il sistema di invasioni. Dal Divine Observatory, un luogo che funge da hub di missioni, ogni 40 minuti gli eroi possono visualizzare le minacce più imminenti e scegliere di teletrasportarsi in loco: le invasioni sono eventi PvE di grande scala in cui i giocatori devono difendere una regione da orde di mobs, fino ad affrontare il boss che corrisponde all’avatar del dio nemico.
La principale novità di Skyforge risiede però nel sistema di classe dinamico, che permette di cambiare classe al volo fuori dal combattimento, provando differenti ruoli anche con un solo PG. Così facendo si incentiva una maggiore mobilità dei ruoli, eliminando lo storico problema di dover trovare amici di altre classi con cui giocare. Questo però non vuol dire che basterà un click per padroneggiare ogni singola classe: l’action combat richiederà riflessi, coordinazione e conoscenza delle abilità dell’eroe per uscire vincitori dai combattimenti, mentre tutto il sistema sarà ulteriormente stratificato dall’Ascension Atlas, un enorme albero di poteri e talenti che ricorda quello visto in Final Fantasy X o, più recentemente, Path of Exile. Altra peculiarità di Skyforge è data dal fatto che la potenza del personaggio è misurata in prestigio e non in livelli.
Pochi giorni fa sul sito ufficiale sono state rivelate le classi disponibili al lancio, impostate secondo la trinità “tank-damage dealer-support”. Non esiste una classe di healing puro, ma due da tank, due da supporto e nove da dps: le classi dunque saranno in totale tredici, tra cui non mancano figure originali come il Kinetic o l’Alchemist. Alcune sono giocabili fin dall’inizio, mentre altre richiedono un certo ammontare di prestigio per essere sbloccate: tutte le classi si possono sbloccare gratuitamente, ma bisogna grindare per le risorse necessarie. In alternativa, le classi di prestigio potranno essere acquistate con soldi veri. Non avendo ancora avuto modo di provare il modello F2P in prima persona non possiamo esprimerci sulla sua bontà, ma il community manager Maeron ha recentemente difeso il sistema di monetizzazione di Skyforge affermando che non tollererà l’etichetta di “pay to win”. Staremo a vedere se ha ragione.
Nel frattempo, il 25 marzo è iniziata la closed beta test 2 che durerà due settimane per concludersi l’8 aprile. Skyforge è previsto per l’uscita entro l’anno in corso esclusivamente su PC. Per informazioni, video e immagini potete visitare il sito ufficiale.
Crowfall
Si è conclusa da pochi giorni la campagna Kickstarter di Crowfall. Il finanziamento del gioco si è rivelato una marcia trionfale, incassando oltre un milione e 700mila dollari da parte di quasi 17mila backers. Alla riuscita della campagna ha contribuito la fama dei designer coinvolti, ma anche l’originalità delle idee proposte, veramente innovative per un genere, quello dei MMORPG, troppo spesso stantio e povero di novità.
Sviluppato da ArtCraft Entertainment, Crowfall è un MMO fantasy che ricorda le meccaniche di EVE Online e l’ambientazione di Game of Thrones. Gli eroi, chiamati Corvi, sono campioni degli dei chiamati per difendere l’universo dalla morsa dell’Hunger, una forza inarrestabile che corrompe terre e animali consumando e infine distruggendo ogni mondo da essa toccato. L’Hunger di fatto è un’armata di non morti, che si fa più pericolosa e letale ad ogni passaggio di stagione: se durante la primavera, quando l’Hunger non si è ancora manifestata, le materie prime nel mondo abbondano, le cose si fanno via via più difficili fino all’arrivo dell’inverno, quando le risorse scarseggiano, la natura è ostile e bisogna lottare duramente per sopravvivere. Alla fine, conclusasi anche la stagione invernale, il mondo virtuale incontra la sua inevitabile distruzione. Proprio così: in Crowfall i mondi non durano per sempre, e sono anzi destinati a morire. A perdurare sono solo i Corvi, che sarebbero i players. Finita una campagna (che corrisponde al ciclo vitale di un mondo) i giocatori tornano agli Eternal Kingdoms, l’unica regione persistente che funge come una sorta di hub, e da lì possono scegliere un altro mondo in cui andare a combattere.
Se di primo acchito credete che quella dei mondi morenti sia un’idea stupida, pensate a quanto spesso MMORPG usciti da anni siano immobilizzati da alleanze di giocatori ormai diventate troppo potenti per essere sconfitte. Così facendo si elimina alla radice il problema, inaugurando ogni tot mesi campagne nuove da cui partire su mondi immacolati. Gli ambienti, inoltre, saranno dinamici e completamente modificabili grazie all’uso della tecnologia voxel. Credete che tutto sia già abbastanza complicato così? Non è finita. Ogni mondo di Crowfall è suddiviso in cinque regioni, ciascuna delle quali presenta un ruleset proprio. Avete voglia di un po’ di sana guerra tra gilde? Benissimo, entrate in The Shadow. Volete rischiare il tutto per tutto in una spietata zona PvP? Avventuratevi nelle Dregs. Il principio generale è “maggiore il rischio, maggiore la ricompensa”, in modo da spingere gli utenti a giocare in base al loro stile, abilità e volontà.
Crowfall è insomma un gioco votato al PvP, tant’è che, dopo aver prestato giuramento a una fazione e una casa nobiliare, dovremo scontrarci con i giocatori avversari per la gloria del nostro casato. Non mancherà un complesso sistema politico che permetterà di eleggere conti, baroni e persino monarchi. I personaggi, inoltre, potranno essere personalizzati scegliendo tra dodici archetipi base e tre successive specializzazioni per ognuno: il Knight, ad esempio, potrà diventare uno Swordsman, un Crusader o un Sentinel.
Il successo del crowdfunding ha portato al raggiungimento di diversi stretch goals aggiuntivi per il gioco, tra cui nuove classi, effetti particellari migliorati, mount e carovane, un sistema di artefatti e reliquie, un torneo competitivo per le gilde, supporto per la realtà virtuale e l’inserimento di pet da combattimento. Come ciliegina sulla torta, Crowfall non richiederà il pagamento della sottoscrizione mensile.
Il gioco completo è previsto per l’inverno del 2016, ma l’alpha dovrebbe debuttare già al termine della prossima estate. Da parte nostra non vediamo l’ora di provare un MMORPG così ambizioso e innovativo.

L’avvento della primavera ha fatto registrare una certa tendenza per gli MMO buy to play: questo modello di pagamento, per anni adottato soltanto da Guild Wars, si basa sulla sola necessità di acquistare il gioco per potervi accedere senza limiti temporali, come capita con i titoli singleplayer, ed è probabilmente il sistema con il rapporto costi/benefici più efficiente, non richiedendo un esborso mensile come fanno i giochi a canone e non rischiando il famigerato pay to win come troppo spesso succede con i free to play. Ne sono un esempio MMORPG futuri come Crowfall e The Division e altri attuali come The Secret World, Guild Wars 2 (con relativa espansione) e lo stesso The Elder Scrolls Online, che questo mese ha brillantemente concluso la transizione al B2P su PC. Qui a SpazioGames non possiamo che essere favorevoli a questo modello, equilibrato e attento alle necessità di programmatori e giocatori, sebbene sporadicamente anch’esso possa presentare dei problemi in caso di shop troppo invadenti. Ma d’altronde nulla è perfetto, no?

Leggi altri articoli