La rubrica dedicata alle mod dei nostri amati giochi PC torna per parlare oggi di una nuova mod single-player: Dissolution è una total conversion che sfrutta l’engine Source, richiede infatti Half-life 2. Viene rilasciata nel febbraio del 2011 ed è stata sviluppata praticamente nella sua interezza da una sola persona. 8472, questo il nickname del volenteroso utente, si è avvalso semplicemente della collaborazioni di doppiatori, un compositore e qualche tester, con un processo di sviluppo iniziato nel 2005 ed interrotto e ripreso più volte. Ha promesso una trama complessa di genere fantascientifico, gameplay shooter-survival in prima persona, possibilità di esplorazione ed una colonna sonora d’atmosfera.
La megacorporazione Xterrier
Dissolution punta forte sulla narrazione, o quanto meno vuole farlo. Evitando
spoiler, ci si ritrova in un mondo futuristico, precisamente nel 2089, sulla colonia terrestre 518c controllata dalla Xterrier. Qualcosa è andato storto e la colonia è letteralmente al collasso; starà a noi tentare di rimettere le cose apposto e poi scappare per mettersi in salvo. Il tutto con la giusta dose di intrigante mistero che viene svelato poco a poco. Oltre ai filmati (dei veri e propri monologhi) iniziale e finale, la narrazione procede grazie alla voce di Wilson, che assieme ad altri personaggi avremo anche l’onore di incontrare, il quale ci indicherà dove andare e cosa fare. Prendendo spunto da
Bioschock, potremo ottenere succulenti dettagli, spesso importanti per comprendere la vicenda nel suo intero, grazie a degli
audio log sparsi per i vari livelli.
L’ambiente stesso ben caratterizzato, ma ripetitivo già dopo poco, si rivela essere un elemento importante che, proprio come in
Bioshock, comunica e trasmette al giocatore in maniera subdola e coerente (spesso attraverso manifesti) quelle che sono le caratteristiche di questo mondo. Un mondo in questo caso distopico, sbagliato ed allo sfascio.
Un lungo tunnel
Il
gameplay si rivela alquanto semplicistico. Avremo sì a che fare con poche munizioni, rendendo importante centrare i nostri bersagli, ma non vi è nulla di innovativo o sconvolgente. Si attraverseranno lunghi e stretti cunicoli, alternati a stanze o zone con più locali collegati tra loro, dove si dovranno soddisfare degli obiettivi specifici come trovare il pass per aprire delle porte bloccate od attivare degli interruttori per procedere alla successiva sequenza di stanze. La componente esplorativa si limita infatti a pochi ambienti con qualche munizione,
audio log e
medikit extra. Questi ultimi sono disponibili sia come postazioni fisse in stile
Half-life 2, sia sotto forma di un particolare drink, a quanto pare di moda sulla colonia 518c, che troveremo facilmente nelle stanze private o nelle macchinette da cui potremo liberamente servirci. Le nemiche guardie della Xterrier, sempre in gruppetti di dimensioni non indifferenti, si dirigono stupidamente in linea retta verso di noi, ma si riveleranno comunque un temibile pericolo. Inoltre dovremo affrontare delle specie di mini-boss, cioè degli infami corvi capaci di infliggere danni decisamente ingenti, rendendo il vostro schermo una specie di strobo, e difficili da eliminare, viste le loro ridotte dimensioni. Gli affezionati a
Doom troveranno pane per i loro denti, ma gli altri potrebbero rimanere delusi da questa semplicistica pochezza.
Un futuro non bello
Anche tecnicamente Dissolution non riesce ad emergere e paga il lungo sviluppo da parte di una sola persona. La grafica è spesso povera ed avara di dettagli con texture poco definite e numerosi elementi riciclati e ripetuti, sopratutto per quel che riguarda le stanze private; si salvano solo gli ambienti più grandi, ariosi ed importanti, curati più nel dettaglio ed unici, spesso con pregevoli tocchi di classe, che lasciano intravedere un talento non sfruttato a fondo. Anche i personaggi, e le loro animazioni, non soddisfano del tutto. Pure le poche armi a nostra disposizione mostrano limiti palesi sia sulle texture, sia sui poligoni e sul sistema di illuminazione alquanto antiquato. In questo caso il Source, pur se in una sua vecchia incarnazione, non è assolutamente sfruttato a dovere.
Il sound delle colonie
A livello audio la situazione è ancora abbastanza triste. Le armi, poche come già ribadito, hanno ciascuna il loro suono standard, senza alcun colpo di classe; fastidiosi per non dire di più i rumori emessi dai corvi. La colonna sonora alterna piacevoli brani d’accompagnamento ad altri più pomposi che provano a creare quel feeling di epicità in grado di far sentire importante ciò che si sta facendo ma falliscono miseramente. Il doppiaggio, ovviamente in inglese e senza alcun sottotitolo, si avvale di validi interpreti ma la qualità è altalenante, con spesso anche delle nette variazioni di volume sopratutto per quel che riguarda gli audio-log. Inoltre in certi momenti si possono sovrapporre le musiche, queste quanto meno registrate come si deve, con la voce degli intermezzi dei personaggi assieme volendo ad un altra voce proveniente da un audio-log: la chiarezza viene meno, ma è chiaro come un difetto infimo come questo possa in realtà inficiare pesantemente la comprensione dell’intera vicenda.
Dissolution è nei fatti una discreta mod, con pregi e difetti, da amare o da odiare. Il setting intrigante la rende interessante, ed il gameplay semplicistico sarà sicuramente gradito agli amanti degli sparatutto vecchia scuola ma unitamente ad un comparto tecnico non eccelso, i non fanatici del genere possono tranquillamente glissare verso mod più riuscite ed affermate.