I cecchini hanno un carisma tutto loro e i giochi ad essi ispirati spesso calamitano le attenzioni dei gamer più di ogni altra cosa. Negli ultimi anni però sono pochissimi i titoli e le serie ad essersi imposte sul mercato in maniera convincente, una su tutte quella di Sniper Elite. Gli sviluppatori di 505 Games hanno davvero fatto il botto con Sniper Elite V2, presentandosi con un titolo solido e convincente, seppur non privo di qualche difetto.Con il passaggio alla next gen vedere comparire tra i titoli annunciati un nuovo Sniper Elite ci aveva resi estremamente contenti e i test fatti negli ultimi mesi avevano alimentato le speranze di poterci appassionare nuovamente alle gesta di Karl Fairburne. Con la versione definitiva giunta nelle nostre mani è finalmente arrivato il momento di tirare le somme della produzione: ricaricate il fucile e lucidate il mirino, si parte!
Welcome BackAbbandonata la fredda Germania nazista il nostro agente segreto americano si troverà a dover portare le sue doti di tiratore scelto nella campagna d’Africa, ambientazione particolarmente originale e poco sfruttata quando si parla di shooter in terza persona, ed elemento di sicuro valore per la produzione. L’alleanza è messa a dura prova dalla corazzata tedesca e gli scontri a fuoco nel nord del continente straziano e lacerano una terra colma di pericoli e difficoltà. Una volta giunti a Tobruk il titolo inizia a delineare la personalità del protagonista, un veterano di guerra ben conscio di quanto sta accadendo, un fine calcolatore dalla mente lucida, pronto a osservare le migliaia di suoi commilitoni che si preparano ad andare incontro a morte certa. È un profilo, quello che viene disegnato da Rebellion, di un tiratore esperto, in grado di risolvere davvero gli scontri di una battaglia in completa autonomia, ed è proprio questo il compito che ci verrà assegnato. Dopo pochi minuti abbandoneremo in via quasi definitiva l’esercito che ci accompagna e inizieremo a muoverci nelle retrovie nemiche in modo completamente diverso da quanto visto nei capitoli precedenti. La più grossa innovazione di Sniper Elite 3 è infatti la presenza di enormi livelli open world nei quali aggirarsi con discrezione. Invece di essere obbligati da enormi corridoi potremo così optare per la strada migliore da seguire, disegnando sulla mappa percorsi sempre nuovi e diversi. Così aumenta sensibilmente la rigiocabilità di un titolo capace di offrire durante la sua prima run circa otto ore risicate di gioco a difficoltà marksman, la seconda delle quattro disponibili.Non pensiate però che l’ambientazione africana implichi una monotonia di colori e situazioni, perché i designer di Rebellion in questo caso si sono superati, regalando scorci interessanti e particolarmente eterogenei. Oltre alle classiche gole circondate da colline e montagne, la nostra missione ci porterà ad esempio anche in un’oasi verdeggiante, o in alcune fortezze enormi in assalti in notturna, offrendo una varietà in termini visivi più che soddisfacente.Ciò che invece non svetta per originalità è la quantità e tipologia di missioni da affrontare, laddove ci troveremo a dover sabotare mezzi nemici, uccidere qualche bersaglio importante e recuperare informazioni segretissime. È compito dell’impianto ludico quindi tenerci incollati allo schermo, grazie a meccaniche ormai rodate, tornate in questa iterazione rifinite e perfezionate.
Tempo di fare fuocoLa nuova filosofia dietro a Sniper Elite 3 vede Karl aggirarsi furtivamente ed eliminare la maggior parte delle ronde in corpo a corpo silenzioso, per poi fare fuori cecchini nemici e bersagli importanti facendo affidamento al nostro fucile. Una volta premuto il grilletto infatti l’IA entrerà in allerta e inizierà a darci la caccia, costringendoci a spostarci rapidamente da un punto di cecchinaggio all’altro onde evitare di dover affrontare gli avversari in campo aperto, situazione estremamente pericolosa. A difficoltà Marksman lo scontro diretto è possibile, anche se non consigliato, ma già dalla modalità Sniper Elite la cosa diventa particolarmente punitiva. La miglior esperienza di gioco viene comunque offerta con le difficoltà più alte, laddove, oltre ad una IA più reattiva (con tutti i limiti che vedremo successivamente), spariranno anche tutti gli indicatori sull’interfaccia, rendendo piuttosto complesso mandare a segno i colpi ma in definitiva regalando un’azione di gioco molto più coinvolgente.Riuscire senza aiuti a centrare dalla distanza il cranio di un nazista e vederlo esplodere in mille pezzi rappresenta uno dei punti di forza del gioco e la nuovissima killcam ne mette in risalto ogni singolo aspetto. Rispetto alla sua precedente versione ora la telecamera mostra una quantità incredibile di fasce muscolari, organi interni e tessuti che si lacerano e si spezzano all’impatto con il piombo. Il sangue schizza da tutte le parti e la soddisfazione trasmessa da un colpo perfetto giustifica quasi da solo l’intero prezzo del biglietto. Con un colpo preciso la visuale inizia a girare a trecentosessanta gradi intorno al proiettile, il tempo si dilata e il buon comparto tecnico mette in mostra ogni minimo dettaglio dell’azione per cinque secondi di pura gioia videoludica.Tornando a bomba sul gameplay, Sniper Elite 3 mette a disposizione del giocatore anche tanti altri strumenti per completare i compiti assegnati, da una pistola con il silenziatore fino ad arrivare a mine, granate e trappole esplosive da utilizzare quando la situazione diverrà davvero troppo calda o quando di fronte a noi troveremo carri armati pronti a far fuoco.
Interfaccia chiaraLa mini mappa offre una visione chiara dello stato di allerta dei nazisti e di quanto questi siano consci della nostra presenza. Purtroppo però abbiamo notato un’intelligenza artificiale non esattamente impeccabile e bug e problemi sono all’ordine del giorno. Abbiamo provato la versione PS4, ma anche qui senza la patch da 16 GB richiesta su Xbox One le cose non vanno per il meglio. Alcuni soldati ci sono spariti proprio davanti agli occhi mentre tentavamo di sparargli, altri sembravano non accorgersi dei commilitoni morti ai loro piedi e altre volte ancora le routine di movimento hanno portato gli avversari a scontrarsi frontalmente, addirittura a bordo dei mezzi, rendendo il tutto quasi grottesco. Qualcosa insomma deve essere andato storto in fase di pubblicazione e una patch è caldamente desiderata per risolvere quantomeno i problemi più gravi. In generale però è l’intero concept a non lasciare il segno come dovrebbe, laddove i soldati, una volta finita l’allerta, torneranno alle loro ronde come se nulla fosse, un comportamento davvero troppo irrealistico e mitigato nei precedenti capitoli da uno sviluppo più lineare dei livelli, cosa che permetteva di lasciarsi alle spalle il massacro incondizionato piuttosto che avere segni del nostro passaggio sparsi per tutto il livello.
Coopiamo!Esattamente come in passato il multiplayer è solo una parte accessoria del gioco, elemento comunque non abbandonato a sé stesso o poco curato in tal senso. La parte più interessante è sicuramente la campagna cooperativa da affrontare insieme ad un amico con cui pianificare nuovissime strategie, ma non mancano ovviamente anche diverse modalità online, anche competitive. Esiste una sorta di modalità orda, missioni specifiche da affrontare con un amico nelle quali solo uno dei due giocatori avrà il fucile da cecchino e sarà costretto a giocare da posizioni fisse, ma anche opzioni competitive come i classici team death match e tipologie di gioco dedicate esclusivamente al cecchinaggio online. Se tutto ciò non dovesse bastarvi, la campagna singleplayer offre comunque collezionabili e obiettivi secondari da completare, oltre alla possibilità di personalizzare in maniera completa il proprio inventario, fucili di precisione e mitragliatori inclusi così da modificarne in maniera sensibile le statistiche, aumentandone precisione, rateo di fuoco o stabilità.Chiudiamo come consuetudine con il comparto tecnico, solido come detto per quanto riguarda la killcam ma capace altresì di mostrare il fianco in alcuni dettagli, con una compenetrazione poligonale a volte marcata e piccoli difetti sparsi qua e la nelle ambientazioni. Assolutamente di buona fattura il sonoro, con un doppiaggio completamente in italiano di buona qualità, soprattutto in relazione al protagonista.
– Missioni lunghe
– Mappe di buona dimensione
– Killcam spettacolari
– Ottima balistica e sonoro
– Qualche difetto tecnico
– IA deficitaria
– Poca varietà nei compiti da svolgere
– 16 GB di Patch al day one per la versione Xone??
Sniper Elite 3 è un ottimo titolo, probabilmente il migliore sulla piazza per gli amanti dei cecchini ed affini. Imbattuto per quanto riguarda la concorrenza, mostra però ancora diversi difetti, soprattutto in campo di intelligenza artificiale, aggravati da mappe openworld che ne amplificano le problematiche e le mettono in risalto come e più di prima. Buona la balistica e il realismo della killcam, non sufficienti tuttavia a bilanciare i problemi descritti e un comparto tecnico non sempre al top.