NB: Occhio agli spoiler relativi al film che inevitabilmente riscontrerete in questo testo. Se avete intenzione di vederlo non soffermatevi troppo su questa pagina.
Dicembre è il mese di Star Wars: da una parte il primo spinoff della saga uscito nelle sale cinematografiche di tutto il mondo qualche giorno fa, dall’altra il DLC dedicato alla sparatutto ambientato nell’universo della Galassia Lontana Lontana. Rogue One: Scarif introduce diversi contenuti legati alla pellicola sopracitata, con lo scopo di avvicinare il pubblico anche alla controparte filmica del brand e al contempo iniettare settings all’interno del gioco che siano contemporanei al continuo sviluppo e crescita della filmografia.
Furia Ribelle
Scarif è l’ultima espansione dedicata a Battlefront: DICE infatti concentrerà le forze produttive del 2017 sullo sviluppo dei DLC dedicati a Battlefield 1, per poi lanciare nel prossimo autunno il sequel del suo sparatutto StarWarsiano. È forse per questo motivo che i contenuti sono leggermente ristretti rispetto ai precedenti DLC: il cuore del pacchetto è infatti costituito dai due nuovi eroi, Jyn Erso per i ribelli e Orson Krennic per l’Impero, ed una nuova modalità chiamata Infiltrazione che avrà luogo sul pianeta tropicale di Scarif, scenario dell’ultima sanguinosa battaglia vista recentemente in Rogue One.
Le peculiarità dei nuovi personaggi sono abbastanza varie e rappresentano in qualche modo una piacevole novità per il roster già disponibile, che si arricchisce cosi di due aggiunte utili e gradite: Jyn avrà a disposizione una pistola Blaster A180 che potrà essere modificata andando a diversificare quella che è la capacità di fuoco e la modalità dell’arma, trasformandola in un fucile tramite il semplice uso della rispettiva carta. Ovviamente le skill non si limitano a questo: avremo a disposizione anche il nuovo Implosore Sonico ed un attacco melee che si sblocca dopo tre kill, e che potrà essere potenziato eseguendo uccisioni in successione, portandolo alla sua potenza massima dopo un killstreak di nove nemici.
Krennic invece utilizza come arma principale un Blaster DT-29 a munizioni, che dovrà quindi essere ricaricato e non raffreddato come succede sempre per la categoria d’armi in questione. Potrà inoltre far affidamento su un proiettile speciale sfondacorazze e su un’unità C2-B5 che attaccherà mediante l’uso del gas dioxis, Le features più interessanti sono però da ricercare nella possibilità di fornire un boost alla salute degli alleati, e addirittura nella facoltà di schierare sul campo di battaglia due Death Troopers: guardie imperiali completamente colorate di nero e dotate di fucili Blaster d’alto calibro.
Missione Suicida
Nella playlist delle modalità dedicata alla nuova espansione troviamo: Assalto Camminatori, Squadrone di Caccia, Punto di Svolta, Eliminazione e ovviamente la novità Infiltrazione.
Se per gli altri game mode non c’è molto da dire, nel senso che usufruiscono in gran parte della mappa di gioco di Infiltrazione, eccezion fatta per Squadrone di Caccia che ha luogo nello spazio aereo sopra Scarif, è bene invece soffermarsi sulla dinamiche di Infiltration.
Si tratta in buona sostanza della replica esatta della sequenza finale di Rogue One, dove i ribelli sono chiamati a fare breccia nelle difese Imperiali su Scarif, recuperare i piani della Morte Nera e trasmetterli al centro di comando.
L’azione sarà scandita da tre fasi: la prima ambientata nello spazio, dove l’Alleanza dovrà riuscire a passare all’interno del buco che si è creato nello scudo protettivo installato intorno al pianeta, mentre le Forze Imperiali dovranno evitarlo a tutti i costi eliminando quanti più U-Wing e navi da sbarco possibili.
Successivamente l’azione si sposta nella fitta vegetazione del pianeta, dove si consumeranno le ultime due fasi della missione: per prima cosa sarà necessario creare un diversivo per permettere alla squadre Ribelle infiltrata nella struttura di intelligence Imperiale di recuperare i dati utili alla distruzione della Death Star; una volta fatto poi, bisognerà permettere che giungano a destinazione, scortando il portatore come se fosse un classico capture the flag.
Le dinamiche di gameplay sono interessanti e piuttosto azzeccate, complice anche un level design funzionale che stimola lo scontro serrato e obbliga il giocatore a prestare molta attenzione verso quello che succede a schermo: la vegetazione di Scarif è tanto bella quanto pericolosa. Come al solito la resa grafica di Battlefront è poderosa: si vede l’amore verso i dettagli e soprattutto nei confronti della saga, che viene riversato in maniera efficace nel look generale delle mappe e in questo caso specifico su Scarif, ben caratterizzato grazie al mix tra foresta tropicale e paesaggio marino.
– Infiltrazione è una bella riproduzione della battaglia finale di Rogue One
– I nuovi eroi sono interessanti
– Scarif è bella e ben dettagliata
– Pochi contenuti
– Sequenze di intermezzo troppo frettolosa fra una fase e l’altra di Infiltrazione-
– Qualche piccolo bug grafico
Rogue One: Scarif è un ottimo ponte fra gioco e film. Una valida opzione per chi sarà in cerca di rivivere le atmosfere viste nella pellicola nei panni dei Ribelli o dell’Impero. Certo, l’espansione soffre un po’ di un pacchetto contenuti discretamente ristretto ed emerge la sensazione che si potesse fare di più. Ad ogni modo DICE ci ha più volte dimostrato che il suo approccio a Battlefront è questo: un’ottimo omaggio alla saga, in particolare nella trasposizione delle atmosfere dal lungometraggio al gioco, e una struttura ludica poco approfondita che al contrario gioca sull’immediatezza. Rimane comunque un titolo consigliato ai fanatici della saga ma anche a quella tipologia di giocatori che cerca un FPS immediato e divertente. Scarif non fa altro che arricchire il titolo sotto tutti questi punti di vista; ora non rimane che aspettare di capire quale sarà il futuro della saga di Battlefront, qualora questo non fosse il suo canto del cigno.