Dopo innumerevoli ritardi Resident Evil 4 approda finalmente sui nostri PC e lo fa con la sua innata classe di sempre. L’attesa in effetti è stata lunga e a quasi un anno dal suo annuncio solo ora siamo riusciti ad avere il tanto atteso capolavoro di Capcom anche in versione Windows. Con la saga di Resident Evil, Capcom ha inaugurato un genere ormai apprezzato e ben saldo sul mercato videoludico, ovvero il cosiddetto survival horror. In dieci anni di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia e tanti sono stati gli episodi che man mano hanno arricchito lo story board della serie. Giunti al gran finale con lo splendido Code Veronica, in cui veniva mostrata la fine dei creatori di Umbrella, la saga di Resident Evil ha ritrovato nuova linfa vitale grazie al nuovissimo ed originalissimo quarto capitolo Udella saga.Giocare al quarto episodio di questa splendida ed inimitabile saga horror/adventure è stato un vero e proprio colpo di scena, non tanto per i cambiamenti all’interno della trama ma soprattutto per gli stravolgimenti apportati al gameplay, finalmente diverso dai predecessori. Tali novità sono state premiate dal pubblico di appassionati, che ne hanno decretato il meritato successo prima sul GameCube e poi sulla PS2. Dopo tanta gloria ottenuta negli ultimi due anni, ecco che il fantastico Resident Evil 4 approda sui nostri PC con tutto il suo bel carico di novità e di emozioni intense. Senza indugiare troppo, entriamo subito all’interno dell’unico e vero survival horror della storia videoludica, aiutando il prode Leon nella sua difficile missione…
Help, Help, Help me, Leon!!Sono trascorsi sei anni dall’incidente avvenuto a Raccon City (Resident Evil 2) e il poliziotto Leon S. Kennedy (protagonista del secondo capitolo della saga insieme a Claire Redfield) è alle prese con una missione per niente facile, ovvero salvare la vita di Ashley, la giovane figlia del presidente degli Stati Uniti, rapita da una setta di fanatici religiosi denominata Illuminados della quale è capo un certo Lord Saddler. Leon fa ora parte di un corpo speciale di polizia creato per la difesa del presidente degli Stati Uniti e gli viene affidata la missione in virtù delle sue indubbie qualità combattive e di “sopravvivenza” in situazioni difficili.Appena giunto in terra straniera (siamo in un paesino della Spagna) il buon Leon si accorge che molte cose non quadrano e che i paesani hanno un aspetto per nulla accogliente. Il suo istinto lo induce a stare in giardia e così non tarderemo a scoprire l’orrenda verità che circonda quello sperduto paesino ispanico: tutti i paesani sono stati “infettati” da un virus di provenienza ignota, che riconduce in qualche modo alla Umbrella (già sconfitta e “deceduta”) e ad un certo Albert Wesker, lurido tarpano di nostra conoscenza, già “traditore” del primo Resident Evil ed ora a capo di una nuova organizzazione che conduce esperimenti di bio genetica su normali esseri umani. Leon dovrà comunque vedersela con Lord Saddler e la sua infida setta di seguaci, che metteranno a dura prova le sue nuove abilità di “super” poliziotto, e nel contempo trovare e difendere anche Ashley. Una cosa non da poco…
Quando IL survival horror si rinnova.Come avete notato, la trama della storia vede come protagonista l’abile Leon, che per questo quarto episodio “sostituisce” il carismatico Chris Redfield (l’eroe del primo RE), mentre Albert Wesker fa da filo conduttore ad una vicenda che mostra una miriade di nuovi personaggi creati appositamente per l’occasione, a cominciare dal cattivone di turno Lord Saddler. Si segnala pure il gradito ritorno della bellissima e misteriosa Ada Wong (anche lei proviene, come Leon, da RE 2), che non solo è viva e vegeta ma ha anche una missione da portare a termine! Ma le vere novità non si fermano alla sola storia e ve ne accorgerete appena inizierete a giocare.Per prima cosa il gameplay è stato fondamentalmente modificato, al punto da trasformare il buon vecchio Resident Evil in un puro e semplice action game, abbandonando l’ormai vetusta meccanica di gioco tipica degli adventure. Addio quindi ai movimenti “macchinosi” del nostro personaggio, dato che ora potremo finalmente muoverci liberamente evitando di litigare con il povero joypad, anche se tale libertà è comunque limitata da un inquadratura perennemente e volutamente di spalle, che ci limita l’orizzonte di gioco. A questo aggiungiamo che il gioco si presenta su schermo in formato 16:9 widescreen, che in coppia con la telecamera incollata perennemente alle spalle del personaggio rende l’impatto iniziale un tantino ostico per chiunque.A causa della visuale limitata, anche da una telecamera non a 360°, talvolta è davvero difficile vedere cosa c’è per terra, e mi riferisco soprattutto alle trappole posizionate dagli abitanti del villaggi per allontanare i curiosi (in questo caso Leon). Fortunatamente, superati i primi momenti di gioco, utili per prendere confidenza con il nuovo gameplay, inizieremo a scoprire tutti i punti di forza del rinnovato sistema di controllo. Tra questi vi è innanzitutto l’immediatezza, l’incredibile semplicità con cui faremo compiere a Leon tutte le azioni necessarie a progredire nel gioco. Tutti i movimenti si eseguono con la semplice pressione di un unico tasto del joypad, operazione che semplifica di molto le nostre performance di gioco.Altra novità estremamente gradita è l’eliminazione delle scene (abbastanza fastidiose) delle porte che si aprivano, ogni volta che dovevamo visitare un’area nuova. Ebbene, ora il tutto è gestito in tempo reale, entrando direttamente in una stanza senza perdere tempo inutile. Ora i caricamenti sono rimasti unicamente tra una zona e l’altra, cosa per altro normale in un videogame quando si cambia stage.Ennesima feature di rilievo è sicuramente l’inclusione di “quick time event” all’interno del gioco, tanto cari al mitico Shenmue di SEGA. Si tratta in pratica di agire al momento giusto con i tasti del joypad (le sequenze appaiono su schermo) per far scattare una scena in automatico, in cui Leon potrà sia difendersi che attaccare il nemico.Resident Evil 4 si presenta su PC come un porting abbastanza fedele da PS2 e questo fa in modo da incorporare tutte le nuove sequenze aggiunte (ad esempio la intro breve, durante il gioco in fase dimostrativa) e l’inserimento di una nuova arma, il cannone al plasma. A parte queste piccolezze non ci sono comunque novità di rilievo, dato che il gioco rimane fondamentalmente lo stesso. Potremo quindi continuare a servirci del coltello come arma secondaria (utile soprattutto per rompere le casse e le botti, per acquisire gli utili power up), oppure acquistare armi dal venditore. Rompendo le varie casse (o barili) potremo infatti trovare di tutto: munizioni, piantine, oppure tesori e pietre preziose. Queste ultime ci torneranno utili se decideremo di venderle al misterioso venditore di armi, in modo da poter acquistare nuovi e potenti gingilli utili per far fuori i nemici. Dal venditore potremo anche potenziare le nostre armi, oltre che vendere i nostri oggetti più preziosi oppure acquistare quel che ci serve per “rimanere vivi” durante la partita.Qualche novità rispetto ai precedenti capitoli della saga la possiamo trovare anche nelle erbe curative, ora disponibili in tre versioni: verde, rossa (le classiche) e l’inedita gialla. Con la combinazione di erba rossa e verde otteniamo come di consueto un perfect di punti energia, mentre se combiniamo la gialla con la verde otterremo una mistura non molto potente ma capace di aumentare (seppur di mezza tacca alla volta) la nostra barra di energia vitale. Occorre quindi raccogliere la piantina gialla ed utilizzarla come meglio si dispone, dato che una barra di energia vitale più lunga equivale ad una maggiore resistenza fisica del nostro Leon. Il nostro punto di riferimento è la simpatica Hunnigan, che ci contatterà spesso via radio per consigliare, oppure avvertire, lo sventurato Leon di pericoli imminenti.Nel nostro nuovo inventario non mancheranno le classiche opzioni di File, Oggetti (chiavi utili per accedere a nuovi stage, oppure pietre preziose da vendere), Mappa e stato del personaggio. Anche qui potremo esaminare gli oggetti che troveremo, oppure sistemarli nel migliore dei modi. L’inventario di Leon infatti all’inizio del gioco non è molto grande (anche se è maggiore nelle dimensioni rispetto ai precedenti episodi di RE), ma man mano potremo acquistare una “valigia” più grande dallo stesso venditore di armi, in modo da poter portare con noi un numero sempre maggiore di munizioni, armi o pozioni curative.Sebbene il gioco sia perfettamente compatibile con il dinamico duo mouse/tastiera, il consiglio più naturale è quello di utilizzare un più comodo joypad. L’uso del joypad è infatti praticamente indispensabile per poter gustare al meglio la bontà del nuovo sistema di controllo e mantenere inalterato il feeling di gioco action “console style”. Inoltre con il joypad è possibile gestire al meglio anche la rotazione a 180° di cui è provvista la nostra visuale di gioco, per poter avere una panoramica del livello, nonchè avere una mira perfetta quando si devono eliminare i vari nemici.Il gioco ci propone i tre classici livelli di difficoltà (easy, normal, e hard). Ci sono alcuni bonus da sbloccare dopo ogni partita, tra cui nuovi abiti per Leon e Ashley, oppure delle nuove modalità di gioco come le inedite missioni di Ada o altro ancora.
La realizzazione tecnica dei “morti viventi”…La versione originale di Resident Evil 4 ha vantato una realizzazione tecnica d’alto livello, che ha sfruttato al meglio le caratteristiche della macchina Nintendo. Gli scenari sono ancora oggi terrificanti e al contempo visionari e lugubri al punto giusto. Un’atmosfera diversa dai soliti Resident Evil, ma egualmente fatiscente e d’effetto. Si può dire che in questo quarto capitolo della saga si prova più una sensazione di angoscia, unito al senso di essere braccati, piuttosto che provare terrore allo stato puro. Sono sensazioni diverse, sì, ma lasciano ugualmente il segno nel giocatore, che viene completamente immerso nella stupenda trama messa a punto da Capcom.Le atmosfere sono infatti le stesse provate sul Game Cube, ma ciò che lascia l’amaro in bocca è l’aspetto puramente estetico del gioco. La nota dolente di Resident Evil 4 in questa incarnazione PC è appunto essere un porting estremamente fedele da PS2, con il conseguente ed inevitabile sacrificio grafico. Gli splendidi colori e l’alto livello di dettaglio della versione Nintendo sono ora spariti e hanno lasciato il posto a texture scialbe e di bassa qualità, nonchè caratterizzate da una palette cromatica notevolmente inferiore rispetto all’originale per Game Cube. Le tonalità e i vari accostamenti di colore tendono al grigio e il tutto ci appare molto più scuro del solito. La versione PC di Resident Evil sembra persino più scura della versione PS2, gettando una profonda delusione nell’animo di chi prova oggi il capolavoro di Capcom su computer. A parte le inevitabili differenze cromatiche, la bellezza dei fondali di Resident Evil 4 rimane comunque immutata. Gli scenari lugubri danno in più di un’occasione una sensazione di angoscia e l’atmosfera cinematografica lo rende ancora oggi al vertice del genere. Resident Evil 4 rimane infatti il capolavoro del genere survival horror e grazie al rinnovato look messo a punto da Capcom ritrova nuova linfa vitale e spunti interessanti.I personaggi del gioco sono splendidamente caratterizzati e questo vale sia per Leon, Ada e Ashley, che per i personaggi secondari, come paesani infettati e mostri di varia natura. Essendo una persona molto schietta, vi dico che Resident Evil 4 su PC fa ancora la sua bella figura e questo nonostante si tratti di una conversione diretta da PS2. Pur non sfruttando appieno le moderne schede video presenti sul mercato, il titolo Capcom ha classe da vendere e conserva inalterato tutta l’atmosfera ed il fascino dell’originale. Un ultimo appunto che si può fare in questo reparto grafico è probabilmente la richiesta piuttosto esosa in termini di requisiti hardware. Ad esempio, si parla del pieno supporto al pixel shader 2.0, quando poi di shader nel gioco non ne vediamo poi molto. Non ci sono insomma grosse novità grafiche che giustifichino l’utilizzo di una scheda video particolarmente pompata.Nulla da dire invece sul comparto sonoro: le musiche e i rumori ambientali rimangono infatti di gran classe e contribuiscono ad accrescere l’atmosfera angosciante che permea l’intero gioco. Buono anche il doppiaggio (naturalmente in inglese), rimasto fedele all’originale. Peccato che in questa versione PC non siano presenti i sottotitoli in italiano. Questo è comunque un mistero, dato che sia dietro alla cover originale che durante l’installazione viene ribadito più volte l’inserimento della lingua italiana all’interno del gioco.
Nato per uccidere…Resident Evil 4 è un campione di giocabilità, grazie al rinnovato sistema di controllo. Capcom ha infatti migliorato e modificato il gameplay della sua creatura, rendendolo ora maggiormente accessibile ed immediato. Questa caratteristica non deve però trarre in inganno il giocatore che si trova al cospetto del titolo Capcom per la prima volta, poichè è il solo sistema di controllo ad essere accessibile ed immediato mentre il livello di difficoltà è invece ben calibrato e risulta anzi piacevolmente impegnativo al punto giusto.Resident Evil 4 è un gioco diverso dai suoi predecessori. Capcom ha rinnovato il suo gioco portando nel contempo un pò d’aria fresca nel settore action/adventure. Siamo ormai entrati in una nuova era per questo genere, un nuovo modo di concepire i survival horror, arricchito da tanta buona giocabilità e divertimento allo stato puro, nonchè di una buona dose di strategia. Inoltre l’atmosfera cinematografica e angosciante tiene incollato il giocatore per tutta la durata dell’avventura e anche oltre. Resident Evil 4 è questo e molto di più.L’originalità del nuovo gameplay premia il gioco anche sul fattore longevità, ora più meritevole che mai. Tanti sono infatti i segreti e i bonus da sbloccare, così una volta finito il gioco viene subito voglia di ricominciare una nuova partita. Ma non è solo la voglia di sbloccare i contenuti bonus (armi, costumi, nuove modalità, ecc.) inediti che ci spinge a giocare. Resident Evil 4 è infatti una macchina di divertimento perfetta, un action game moderno ed accattivante che risulta sempre estremamente divertente da giocare, anche se lo avrete finito un centinaio di volte. E’ questo il miracolo che ha creato Capcom, ed è questo il nuovo classico dei survival horror da avere assolutamente nella vostra collezione videoludica.
HARDWARE
Requisiti consigliati:
Sistema operativo Windows XP/2000 (esclusivamente), processore Intel Pentium 4 di 1.4 GHz (2.4 raccomandati), memoria RAM 256 GB (512 GB consigliati), scheda video da 128 MB e DirectX 9.0/Shader 2.0 (256 MB raccomandati), DirectX 9.0c, lettore DVD 4x o superiore, scheda audio compatibile con DirectX 9.0, 7 GB di spazio su disco rigido (installazione completa), mouse, tastiera e gamepad compatibili con Windows, Windows Media Player 9 richiesto.
Schede video supportate al momento del lancio: – ATI Radeon X300/9500 series– NVIDIA GeForce FX series (GeForce 4 MX non supportata).
MULTIPLAYER
Assente.
– Resident Evil 4 è sempre emozionante da giocare!
– Gameplay accattivante.
– Divertente e longevo.
– Colori smorti e texture di scarso dettaglio.
– La conversione poteva essere realizzata decisamente meglio
Resident Evil 4 ha saputo conquistare sia critica che pubblico, raggiungendo la meritata gloria nell’olimpo dei grandi action game di sempre. Il titolo capcom ha infatti portato a nuovi fasti il genere dei survival horror, meritandosi il titolo di killer application sia in versione Game Cube che PS2. Ora che questo grande gioco arriva su PC è destinato alla stessa gloria, soprattutto per le sue innate qualità e classe pura.
Nel bene e nel male, in questa versione Windows ritroviamo le stesse caratteristiche che lo hanno fatto amare su console. Resident Evil 4 risulta un porting abbastanza fedele da PS2 e tutto sommato non si tratta di una cattiva conversione. L’amaro in bocca rimane più per i colori non molto accattivanti nelle zone all’aperto e la non eccelsa qualità delle texture. A parte queste piccolezze siamo comunque al cospetto di un gran titolo, confezionato da Capcom con i dovuti crismi e capace di emozionare e divertire al tempo stesso. Il rinnovato gameplay fa del gioco un nuovo classico del genere, mentre l’alta giocabilità e la longevità lo rendono praticamente eterno.
Resident Evil 4 in versione PC potrebbe non accontentare tutti, a causa della sua natura di “gioco per console”. Eppure siamo al cospetto di un grandissimo gioco che su PC francamente mancava, anche se la migliore versione rimane quella per Game Cube. Azione, atmosfera cinematografica, angoscia e tante sparatorie, conditi da una buona dose di extra, sono gli ingredienti giusti per farne un titolo da avere assolutamente. Un capolavoro come questo non può mancare nella vostra collezione. Perderlo sarebbe un vero e proprio delitto.