Panzer Dragoon
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a cura di Kyo
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Empire Interactive
- Produttore: SEGA
- Distributore: Leader
- Piattaforme: PC , SWITCH , PS2 , SATURN
- Generi: Sparatutto
- Data di uscita: 1995 - 26 marzo 2020 (Switch) - Inverno 2020 (PC)
Storie di draghiAppena avviato il gioco, si assiste ad una presentazione in grafica renderizzata estremamente cinematografica. Durante una battuta di caccia, il nostro eroe si addentra per caso in una base segreta, dove riesce a scamparla dalle grinfie di un mostro enorme grazie alla caduta accidentale di un masso sull’orribile creatura causata dallo scontro fra due guerrieri a cavallo di enormi draghi.Una volta che il nostro alter ego esce dalla base segreta, si ritrova ad assistere alla fine dello scontro tra i due cavalieri. Purtroppo, colto di sorpresa, quello che dopo si rivelerà il cavaliere buono, rimane ferito a morte, ma prima di morire si avvicina al nostro eroe e tramite la telepatia riesce a comunicargli tutta la sua storia in un secondo per poi soccombere. Quindi, compresa l’importanza della missione, il nostro eroe decide di salire in groppa al drago per portare a termine ciò che il cavaliere ormai passato a miglior vita aveva cominciato.
Un mondo incantatoQuello che abbiamo di fronte è un titolo unico, uno sparatutto con visuale in terza persona totalmente in 3D e dall’ambientazione fantasy. Panzer Dragoon è stato uno dei primi giochi realizzati per la console Sega, ed anche quello che, nell’attesa della sua uscita, ha alimentato maggiormente l’interesse e la curiosità nella maggior parte dei videogiocatori, proprio perchè era un titolo come non se ne erano mai visti prima. Dobbiamo ammettere che il gioco non aveva di certo deluso le aspettative, infatti ancora oggi riesce a stupire tutti.Il gioco infatti è ambientato in un mondo quasi incantato, composto da stranissime creature, come giganteschi vermi che sbucano dalla sabbia, insetti volanti mai visti, e innumerevoli altre “amenità”.Oltre a queste creature, sono presenti strani velivoli dallo stile inusuale, quasi bizzarro, appartenenti unicamente ad un mondo immaginario o ad un’altra dimensione. Tutto il gioco è composto da creature e ambientazioni dal tipico stile fantasy, che lascia a bocca aperta chiunque decida di avventurarvisi. Il nostro compito è quello di sparare a tutti i nemici animali o meccanici che tentano di farci la pelle. Abbiamo a disposizione il fucile lasciatoci dal cavaliere deceduto all’inizio, e il laser del drago che si usa tenendo premuto il tasto dello sparo per poi rilasciarlo dopo aver inquadrato i vari bersagli da colpire. Il laser emesso dal drago è veramente di grande effetto, specialmente se si mirano molti bersagli prima di rilasciare il tasto dello sparo.La visuale a nostra disposizione è a 360 gradi, tramite i tasti laterali possiamo voltarci in tutte le direzioni per poi girare la visuale a nostro piacimento con il tasto direzionale. Grazie al radar in alto a destra dello schermo possiamo localizzare da dove proviene l’attacco, evitando di essere colti di sorpresa. Con i tasti X, Y, o Z, possiamo cambiare l’inquadratura del drago, più vicina o più lontana, a seconda di come ci troviamo meglio. C’è poi da precisare che il gioco procede a script, e non possiamo girovagare liberamente per i livelli a nostro piacimento, ma andiamo unicamente dove ci porta il drago, limitandoci a sparare e spostandoci entro un certo limite nell’area di gioco (totalmente tridimensionale).Ciò non toglie nulla al divertimento, anche se dopo un pò di partite ci si potrebbe annoiare a ripercorrere sempre il solito tragitto.Tutti i livelli sono realizzati molto bene, con una buona varietà di nemici, ognuno dei quali ha una propria tecnica d’attacco. Alla fine di ogni livello ci attende il classico boss finale, sempre di enormi proporzioni e spettacolare da vedere. Per eliminare alcuni boss occorre usare una strategia particolare per poter subire il minor danno possibile; infatti, per esempio, per sconfiggere il boss del terzo stage bisogna fare un buon uso del radar, per capire dove andrà ad atterrare dopo che effettua un salto, mentre quello del quarto stage deve essere colpito alle ali con il fucile e non con il laser, poichè ne è immune. Alla fine di ogni stage, ci vengono segnalati i nemici da noi mancati; se saremo abbastanza bravi da eliminarli tutti, o quasi, avremo l’opportunità di guadagnare crediti extra.
Arte e fantasiaNonostante si tratti di un titolo apparso più di dieci anni fa, Panzer Dragoon riesce, con grande classe e disinvoltura, a farsi apprezzare ancora oggi da una buona parte di utenti, come se fosse un titolo appena uscito sul mercato. Un gioco sicuramente unico ed inimitabile, un grande classico che riesce a far parlare di sé grazie ad un’ambientazione interamente tridimensionale che comunica al giocatore un grande senso di spazio, di immenso. Una sensazione da provare, con locazioni che variano dalle rovine di un’antica civiltà semisommersa ai deserti di sabbia popolati da enormi vermi e stranissimi insetti giganti, dalle caverne buie e sorvegliate da un’esercito di dittatori alle foreste incontaminate brulicanti di vita. All’ottima diversità degli scenari e alla grande varietà di nemici, si aggiunge un ottima realizzazione degli stessi, in quanto questi sono animati più che bene e realizzati con grande cura dei particolari. Le colonne sonore ricreano l’atmosfera misteriosa e inquietante delle varie locazioni che si andranno ad esplorare, come lo stage del deserto o quello delle caverne buie. Bellissima, in particolare, la musica della schermata del titolo e quella del finale.Gli effetti sonori sono realizzati con grande classe, e resi più realistici possibile, come quando si spara alle grandi porte di pietra nelle caverne buie, oppure quando sta per entrare in scena il gigantesco boss del quinto stage. Anche i rumori che emettono i vermi giganti quando escono e rientrano nella sabbia del deserto sono veramente di grande effetto.Il sistema di controllo è più che buono: grazie al laser del drago si riesce a colpire molti nemici nello stesso momento, aumentando il divertimento e la voglia di terminare il gioco magari anche ad una difficoltà più elevata. Poi si possono selezionare tre tipi di visuale, con il drago più o meno vicino alla telecamera, e grazie al radar si può capire da dove provengono gli attacchi dei vari nemici. Nel menù delle opzioni si ha la possibilità di riconfigurare il joypad, regolare il sound balance, e selezionare la modalità di controllo normal o reverse delle direzioni Up/Down (un pò come succedeva in Space Harrier 2 su Megadrive). Come longevità personalmente non credo ci sia niente da dire, mi pare di aver già parlato abbondantemente di che pasta è fatto il gioco, quindi, sicuramente, ogni tanto una partita a Panzer Dragoon viene voglia di farla, tanto per farsi un giretto con il nostro fido drago, come se visitassimo virtualmente un magico mondo incantato.Per i collezionisti: una nota interessante va alla realizzazione del manuale, costituito unicamente da un poster dove da un lato è ritratto l’eroe principale insieme al suo fido drago, mentre dall’altro sono illustrate le varie istruzioni accompagnate da immagini a colori.
– Affascinante l’ ambientazione
– Grande varietà di nemici
– Musiche d’atmosfera
– Trama in giapponese
8.4
Panzer Dragoon è un grande classico, un titolo che ha fatto la storia del Saturn, un gioco da premiare, e personalmente penso che tutti i giocatori dovrebbero provarlo. Lode ai programmatori che hanno saputo regalarci un titolo che riesce a trasportare il giocatore in un magico mondo virtuale.
Voto Recensione di Panzer Dragoon - Recensione
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