Recensione

Ori and the Blind Forest: Definitive Edition

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a cura di Domenico Musicò

Deputy Editor

Informazioni sul prodotto

Immagine di Ori and the Blind Forest
Ori and the Blind Forest
  • Sviluppatore: Moon Studios
  • Produttore: Microsoft
  • Distributore: Microsoft
  • Piattaforme: PC , XONE , SWITCH , X360
  • Data di uscita: 11 marzo 2015 (PC e Xbox One) - 2015 (Xbox 360) - 11 marzo 2016 (Definitive Edition) - 27 aprile (Definitive Edition su PC) - 27 settembre 2019 (Switch)

L’uscita delle edizioni definitive sta diventando una costante per un’enorme quantità di prodotti, al punto che molto spesso risulta più conveniente per l’acquirente saltare a pie’ pari la prima edizione per poi accaparrarsi l’intero pacchetto con più calma. A questa pratica che prevede una seconda riedizione dello stesso gioco, comprensiva di tutti i contenuti scaricabili e le migliorie apportate solitamente durante i primi mesi dopo il lancio, non è sfuggito nemmeno Ori and the Blind Forest, che si avvantaggia di alcune novità che non ne snaturano la struttura.
La foresta cieca
Rigiocare ad Ori è sempre un gran piacere: l’atmosfera sognante, la delicatezza e unicità del comparto artistico e le meccaniche semplici ma efficaci ritornano immutate in questa Definitive Edition. Splendido da vedere e forte di una colonna sonora di ottimo livello, il platform di Moon Studios è stato una piacevole sorpresa arrivata quasi in punta di piedi nel catalogo di Xbox One, soprattutto in un momento in cui ce n’era davvero bisogno. 
Senza rivelare troppo della trama a chi non ha ancora avuto il piacere di giocarlo, Il titolo narra la storia di Ori, etereo e morbido spirito guardiano che sin dai primi istanti dell’avventura si ritrova d’improvviso da solo per via d’un evento funesto. La scena iniziale cattura all’istante e ha un forte impatto emotivo, introduce bene la storia e incuriosisce, ma preferiamo lasciarvi scoprire man mano la bellezza e l’incanto che ha in serbo per voi Ori and the Blind Forest.
Appurato che si tratta sostanzialmente del medesimo gioco uscito lo scorso anno su console Microsoft, in questa definitive edition sono state introdotte alcune migliorie e novità piuttosto interessanti, che strizzano l’occhio anche a chi vuole godersi l’opera senza dover passare necessariamente attraverso alcune sezioni un po’ più ostiche e frustranti. In tal senso va segnalata l’introduzione dei tre livelli di difficoltà classici, con quella più facile che evita di creare grossi grattacapi ai giocatori meno virtuosi. È stata inoltre pensata una quarta possibilità per i più temerari, chiamata “Una Vita”. Come lascia intendere il nome stesso, in questo caso avrete un solo tentativo per portare al termine il gioco, ma è chiaro che si tratta di un opzione rivolta principalmente a tutti coloro che vogliono trovare un motivo in più per accaparrarsi questa definitiva edition. Edizione che tra l’altro può essere acquistata a soli 4,99 euro da coloro che hanno comprato il gioco lo scorso anno sullo Store. Tutti gli altri, invece, dovranno sborsare 19,99 euro. 
Nibel lunga
In Ori and the Blind Forest: Definitive Edition non manca un lieve ampliamento di quel mondo di gioco identificato col nome di Nibel. Si tratta nello specifico dell’aggiunta di un paio di nuove aree segrete da scovare e di due ambientazioni dedicate a Naru. Queste ultime offrono una prospettiva differente sul passato della creatura che incontrerete nell’evocativo prologo, ma non aspettatevi enormi porzioni di gioco su cui passare parecchie ore aggiuntive. 
Al sistema di controllo pressoché perfetto, preciso e ben calcolato, sono state affiancate alcune nuove abilità che sbloccherete nel corso dell’avventura e potrete attivare all’interno dello skill tree. Una di queste, chiamata Rapidità, consente di attivare una biforcazione che prevede la “Rapidità Caricata” e lo “Scatto Aereo”. È inoltre da segnalare la possibilità di potersi teletrasportare lungo la mappa di gioco tramite degli hotspot specifici, così da non essere obbligati al congenito backtracking che i giochi di questo genere hanno. È senz’altro una soluzione che arride ai giocatori in cerca di una sfida più morigerata, a quelli che probabilmente selezioneranno la difficoltà più bassa e si lasceranno coccolare dall’atmosfera e da tutto ciò che di poetico è capace di evocare il titolo di Moon Studio. Chi vorrà rigiocare Ori non vedrà di buon occhio questa scelta, perché se è vero che facilita gli spostamenti, è vero anche che si perde un po’ quel gusto di passare attraverso le medesime aree sfruttando nuove abilità e metodi per superare gli ostacoli. 
Chiudiamo con una curiosità che farà felici gli utenti che non possono fare a meno di sbloccare gli obiettivi: il gioco è considerato un gioco a parte rispetto alla prima edizione di Ori. Non si possono quindi importare i vecchi salvataggi e bisognerà obbligatoriamente ricominciare tutto da capo, ma i patiti del Gamescore avranno senz’altro un motivo in più per valutare l’acquisto della Definitive Edition.

– Inseriti tre livelli di difficoltà e una nuova modalità estrema

– Un paio di segreti in più e due nuove ambientazioni

– Adesso, adatto anche ai meno virtuosi

– Poche novità di rilievo

8.5

Come nella maggior parte dei casi, anche Ori and the Blind Forest: Definitive Edition è una riedizione che ci sentiamo di sconsigliare a chi ha già spolpato il gioco un anno fa. Si tratta di un prodotto più completo, con delle facilitazioni per quanto riguarda la difficoltà generale, che potrebbe (e deve) invogliare quegli utenti che si sono lasciati scappare questa magnifica perla.

Voto Recensione di Ori and the Blind Forest - Recensione


8.5

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