Nvidia FaceWorks

Avatar

a cura di Specialized

A vederlo quasi non ci si crede, eppure il volto dell’avatar Lifelike Human Face Rendering che cambia espressione sembra davvero appartenere a un essere umano. E che dire dei riflessi della luce, delle ombre, dei pori e delle centinaia imperfezioni della pelle? Invece non è una ripresa video di un attore, ma l’ultimo risultato della tecnologia FaceWorks di Nvidia, che da oltre dieci anni (quasi dai tempi della GeForce 256) lavora con la University of Southern California Institute for Creative Technologies per creare volti, facce ed espressioni votate al massimo realismo possibile. Già a marzo, nel corso della GPU Technology Conference, Nvidia aveva mostrato in anteprima a che punto fosse arrivato lo sviluppo FaceWorks e oggi, grazie alla demo gratuita da poco pubblicata sul sito di Nvidia, possiamo toccare con mano il livello raggiunto da questa tecnologia.
Un avatar di prossima generazione
La demo pesa circa 300 MB e con la nostra Geforce GTX 480 abbiamo ottenuto un frame-rate di soli circa 15 fps, giusto per capire la pesantezza del tutto; non a caso la stessa Nvidia consiglia almeno una GTX 670 per godersi in modo sufficientemente fluido questa presentazione. Già così comunque non si rinuncia ad alcun dettaglio e possiamo modificare in molti modi il volto che ci compare davanti. Zoom, rotazione della visuale a 360 gradi, sfondi più o meno a fuoco, grandezza delle pupille, colore degli occhi, direzione della luce e diversi altri parametri. L’impatto iniziale con il Lifelike Human Face Rendering è semplicemente strabiliante. I riflessi della luce sulla pelle, le diverse espressioni che coinvolgono tutti i muscoli della faccia, la reattività degli occhi, l’irregolarità della barba leggermente incolta. Come già detto all’inizio, l’impressione è quella di trovarsi di fronte al volto di un attore ripreso con una videocamera Full HD e invece il tutto è frutto di un’evoluta tecnica di motion capture facciale. Light Stage, questo il suo nome, permette di rilevare dati fino a un decimo di millimetro con particolari tecniche fotografiche, riuscendo addirittura a catturare i dettagli e i particolari più microscopici come i pori, i riflessi della sudorazione e l’effetto sulla pelle di qualsiasi fonte luminosa da qualsiasi direzione.
Un volto “titanico”
Se per noi videogiocatori il massimo del realismo facciale è rimasto ancora quello di L.A. Noire, con FaceWorks si aprono scenari a dir poco entusiasmanti. Nvidia infatti ha lavorato molto anche sull’espressività del volto umano e nella demo l’avatar passa dall’arrabbiato al sorpreso, dal divertito al dubbioso con una fluidità e una naturalezza mai viste prima. Gli unici elementi che ancora non convincono totalmente sono la previsione d’invecchiamento e soprattutto gli occhi, che in certe espressioni paiono un po’ troppo “distaccati” dal resto del volto, ma si tratta davvero di una piccolezza che poco incide sulle esaltanti prestazioni di questa tecnologia. Resta però da vedere come e soprattutto quando FaceWorks potrà essere adottata all’interno di un videogioco. Contando che la stessa Nvidia consiglia una GTX Titan (scheda video da 900 euro) per godersi al meglio la demo, l’impressione è che passerà ancora molto tempo prima di vedere simili meraviglie su PC (naturalmente su console le previsioni si fanno ancora più pessimistiche). 
A quando un videogioco con FaceWorks?
Bisogna infatti considerare due elementi che frenano gli entusiasmi iniziali. Innanzitutto la demo mostra solo un volto e quindi nessun altro elemento del corpo umano come tronco, braccia e gambe con le loro rispettive animazioni. Secondo (e non sarà certo un caso), l’avatar scelto da Nvidia è pelato; abbiamo già visto nell’ultimo Tomb Raider la pesantezza in termini hardware del TressFX Hair per la simulazione e la dinamica dei capelli. Immaginarsi quindi un volto simile con anche una folta chioma che risponde agli stimoli del vento, ai movimenti e alla gravità assume toni ben poco ottimistici, almeno sulla breve distanza. Magari chissà, con un triple SLI di GTX 690 e le migliaia di euro necessarie ad allestire un PC simile, si potrebbe immaginare di vedere in movimento anche un intero corpo umano con una simile qualità. O forse no?

La demo di FaceWorks è semplicemente strabiliante, e mostra tutta la potenza di questa tecnologia di Nvidia per creare un volto umano in tutti i suoi più fini dettagli e le sue espressioni. La sensazione però è che passerà ancora molto tempo prima di vedere simili implementazioni in un videogioco. Già adesso infatti la potenza di calcolo richiesta per far girare al massimo la demo è notevole; immaginarsi poi un simile volto con anche i capelli e un intero corpo umano nella parte sottostante è quasi roba da fantascienza… almeno per questa generazione.

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