Andando in controtendenza rispetto a quanto siamo abituati a vedere da un paio d’anni a questa parte, NVIDIA ha deciso di esordire sul mercato con la sua nuova architettura sviluppata per schede video desktop non con un modello top di gamma, ma con una GPU entry level indirizzata al grande pubblico. Questo però è bastato a farci saggiare in anticipo di cosa sarà capace il nuovo hardware del produttore di Santa Clara: i chip basati sulla nuova architettura Maxwell saranno in grado di offrire prestazioni molto più efficienti rispetto a quanto offerto finora da Kepler e dai suoi concorrenti, ma senza compromessi per quanto riguarda la resa su schermo. La parola d’ordine rimane sempre progresso, soprattutto adesso che il mercato PC ha ricominciato a ingranare trainato dai gamer in costante crescita. Ma in un mercato prettamente console oriented, pare del tutto lecito chiedersi fino a che punto verranno utilizzate le massicce risorse che si prospetta verranno messe in campo dalle prossime GPU, quando già quelle attuali riescono agilmente ad eguagliare le console di nuove generazione. Il buon vecchio desktop ha già una marcia in più sui concorrenti da salotto? Ai posteri l’ardua sentenza, ma intanto se volete rimettervi a smanettare con mouse e tastiera utilizzando un mini-ITX o rianimare il vostro claudicante PC con una scheda video adatta a tutti i titoli attualmente in circolazione, NVIDIA ha ciò che fa per voi. Prezzo contenuto, consumi ridotti ed elevata efficienza fanno della GeForce GTX 750 Ti la migliore opzione disponibile sul mercato. Andiamo ad analizzarla nel dettaglio.
Da Kepler a MaxwellLa nuova nata di casa NVIDIA, seppur non indirizzata agli utenti enthusiast, rappresenta il primo contatto con la nuova architettura che il produttore di Santa Clara utilizzerà nella prossima serie di GPU, molto probabilmente in arrivo entro l’anno. Dal punto di vista prettamente tecnologico, la GeForce GTX 750 Ti rappresenta un passo avanti decisamente significativo. Rispetto alla precedente generazione, il nuovo chip GM 107 basato su architettura Maxwell garantisce il doppio delle prestazioni per watt e il tutto senza modificare il processo produttivo. Quando si parla di nanotecnologia, i passi in avanti più sostanziosi si fanno grazie a nuovi processi produttivi, ma i chip a 20nm sono ancora lontani. Nonostante questo, mantenendo i 28nm, riconfigurando i CUDA core e pompando la memoria Cache L2, la GTX 750 Ti tira fuori dal cilindro prestazioni superiori del 35% per ogni core se paragonata con la precedente architettura Kepler. Ma solo una volta che la si ha davanti agli occhi ci si rende conto di tutte le qualità di questo piccolo gioiellino.Innanzitutto partiamo dalle sue dimensioni ridotte. Il modello reference che ci è giunto in redazione misura solamente 143 x 110 x 32 mm, premettendo alla prima nata della famiglia Maxwell di attestarsi come le più piccola GPU desktop presente sul mercato, il che, legato alle ottime prestazioni che andremo ad analizzare più nel dettaglio nel corso della recensione, le rende l’opzione numero uno per tutti coloro che vogliano assemblarsi un pc mini-ITX o comunque dalle dimensioni molto ridotte. Occupa un solo slot, è provvista di ventola per la dissipazione del calore e non richiede connettori PCI-Express aggiuntivi per l’alimentazione, rendendola un’alternativa di primo piano anche per coloro che sono in cerca di un upgrade dal prezzo contenuto in attesa delle nuove serie. Per darvi un’idea, le dimensioni e form factor mi hanno ricordato le vecchie schede audio Soundblaster, piccole, compatte e adatte a tutti i PC. Sotto il cofano il nuovo GM107 presenta 640 CUDA core e una velocità clock di base di 1020 MHz, con un boost fino a 1085 MHz. La GTX 750 Ti è dotata di 2 GB di memoria GDDR5 con 86.4 GB/s di banda passante, ma NVIDIA ha annunciato che arriverà sul mercato anche con la configurazione a 1 Gb per risparmiare nei costi di produzione e offrire un modello indirizzato al mass market. Il bus di 128 bit che collega chip e memoria è sufficiente anche per gestire le tecnologia grafiche più utilizzate nelle ultime produzioni, come l’anti aliasing multi sampling (MSAA). L’interfaccia esterna è contenuta, ma offre tutto il necessario: sono presenti due connessioni dvi dual link e un’interfaccia mini-HDMI. Come ormai tutte le schede NVIDIA, anche la GeForce GTX 750 Ti è pienamente compatibile con tutto il pacchetto software raccolto sotto il nome di GeForce Experience. È possibile quindi usufruire di tutte le tecnologie software legate al gaming come PhysX, il già citato MSAA e i più performanti settaggi di occlusione ambientale oltre che all’aggiornamento automatico dei driver, all’ottimizzazione delle impostazioni con un click e a ShadowPlay. Non manca inoltre la possibilità di streammare i giochi sulla console portatile SHIELD, nonché di usufruire di tutti i vantaggi messi a disposizione dei nuovi monitor con tecnologia G-SYNC. Insomma, un pacchetto completo dalle prestazioni garantire per i prossimi anni a venire.
I nostri BenchmarkPer effettuare i benchmark abbiamo utilizzato il nostro solito set up, anche se avremmo preferito testare la nuove GeForce GTX 750 Ti con un processore dalle performance e soprattutto dal prezzo più in linea con la GPU, ma tant’è. Abbiamo utilizzato un PC provvisto di Intel Core i7-3770K @ 4.6 GHz (Ivy Bridge, 8192 KB Cache); scheda madre ASUS Maximus V Gene; RAM 16 Gbyte DDR; HDD WD Caviar Blue 500 GB; Cooler Master Silent Pro Gold 1200W; OS Microsoft Windows 8.1 64bit. I driver che abbiamo utilizzato sono i 335.23, rilasciati a inizio marzo e compatibili con i nuovi chip Maxwell. Sul fronte titoli abbiamo scelto classici del benchmark come Crysis 3 e Battlefield 4, ma anche titoli meno pretenziosi in termini di risorse come Bioshock Infinite e Tomb Raider. Li abbiamo provati tutti alla risoluzione di 1920×1080 pixel e alle impostazioni riportate di seguito, ottenendo risultati più che soddisfacenti per ognuno, a dimostrare che, nonostante prezzo e dimensioni, la GeForce GTX 750 Ti riesce a sorprendere.
Temperature e consumiSe già siete vi siete stupiti con i numeri dei benchmark, sappiate che il meglio deve ancora venire. Le ottime prestazioni che la GTX 750 Ti è in grado di offrire richiedono solamente 60W, contro i 115W richiesti dalla Radeon R7 260X, attualmente la sua concorrente più diretta. Un risultato davvero strabiliante, tutto merito della nuova architettura Maxwell. Oltre all’ipotetico risparmio sulla bolletta però, una scheda video che consuma meno necessiterà di un alimentatore meno potente, il che la rende adatta sia per un PC nuovo dal prezzo contenuto, sia come upgrade di una macchina con qualche anno sulle spalle senza l’obbligo di sostituire altri componenti. Grazie alla costante ricerca di una maggiore efficienza energetica, negli ultimi quattro anni, le schede video NVIDIA hanno quadruplicato il rapporto prestazioni per Watt, riducendo i consumi senza perdere nulla sul lato prestazionale, dati che fanno presagire un futuro fatto si di potenza bruta, ma anche con un occhio di riguardo alle risorse richieste.Sul fronte temperature, quando la GPU è sotto stress le massime si aggirano intorno ai 60° C grazie a una ventola che fa il suo dovere con un rumore appena percettibile quando è a pieno regime.
Prezzo contenuto, consumi ridotti ed elevata efficienza energetica fanno della GeForce GTX 750 Ti una soluzione interessantissima sia sotto il profilo delle performance, che della versatilità. Le dimensioni ridotte la rendono adatta ad una configurazione mini-ITX da salotto, mentre se si è in cerca di un upgrade in attesa della prossima serie di GPU, il prezzo contenuto e le ridotte richieste di alimentazione la portano diretta in cima alla lista delle migliori soluzioni attualmente disponibili sul mercato. Con la nuova architettura Maxwell, NVIDIA vince facilmente il confronto con la concorrenza sui modelli entry level, esaudendo le richieste degli ultimi titoli tripla A e dimostrando come il futuro sia fatto anche e soprattutto di efficienza e di ottimizzazione delle prestazioni.