Ed eccoci qui con quello che è l’ultimo appuntamento per i Most Wanted redazionali. Il 2016, dal mio punto di vista, sarà un anno in linea con il 2015, non troppo carico di giochi da voler provare assolutamente ma dotato di alcune chicche da far venire davvero l’acquolina in bocca.
Da questa lista, tuttavia, uscirete in parte delusi, perché i blockbuster, quelli grossi che si ripetono ogni dodici mesi, non mi fanno più l’effetto di un tempo. Non troverete quindi il nuovo capitolo di Uncharted, non ci sarà il nuovo COD (anche perché quest’anno ho come l’impressione che Activision potrebbe rallentare per offrire una collection dei migliori titoli del passato piuttosto che affidare qualcosa di nuovo ad Infinity Ward) e non ci saranno nemmeno titoli sportivi. Cosa sta a significare questo? Che la serializzazione mi ha lentamente fatto perdere l’interesse per i grandi progetti, pur riconoscendone le qualità assolute, e che i giochi che ormai aspetto di più sono quelli che arrivano fino alla fine tenendo nascosto parte del loro potenziale, gli unici capaci ancora di farmi fantasticare come un tempo.
Horizon
Nessuno lo ha ancora giocato. Ho visto decine di video, parlato più volte con gli sviluppatori e mi sono innamorato della rossa protagonista, ma quello che Horizon saprà regalare ai giocatori è ancora nascosto sotto uno spesso velo di mistero. A essere totalmente sincero, vedere il progetto nelle mani di Guerrilla un po’ mi spaventa, non essendo mai riuscito ad apprezzare in toto i Killzone, ma l’ambientazione e i combattimenti con i mostri sembrano di qualità tale da sopperire ad eventuali altre mancanze e anche la storia, così come è stata presentata, parte da riflessioni profonde e davvero interessanti. Horizon è insomma il titolo che all’E3 2015 più mi ha colpito in assoluto e che segnerà probabilmente il 2016 videoludico.
Dark Souls 3
Quando si parla di Dark Souls, tutto sembra essergli dovuto. Compenetrazioni, una grafica arretrata e anche animazioni non al top sono tutti elementi messi in secondo piano e attribuiti alla produzione come marchio di fabbrica, a tal punto di diventare quasi un pregio. Dark Souls non ha invece bisogno di questi mezzucci per essere difeso, basta capirne i punti di forza: un gameplay sopraffino e una libertà assoluta che risultano di gran lunga superiori a qualunque mancanza. Da Dark Souls 3 voglio insomma un perfezionamento di quanto visto in Dark Souls 2 e un ampliamento delle possibilità offerte dal gioco in termini di strategie. Archer Run confermata? Certo che si, chiudendo la parentesi Bloodborne che, al contrario dei Souls, non ha dimostrato di essere altrettanto elastico nelle build e nelle possibilità offerte ai giocatori.
Overwatch
Overwatch l’avevo messo anche l’anno scorso in lista e tocca ripetermi. Nello sparatutto Blizzard ci ho visto qualcosa di nuovo e originale, esattamente come lo avevo visto in Evolve. Questo cosa vuol dire? Niente, visto come è finito il progetto dei ragazzi di Turtle Rock, ma dietro questa volta c’è Blizzard, che di colpi non ne sbaglia quasi mai. Se dal lato del gameplay non ci sono grossi dubbi, e qui invece di ore di gioco ne ho già macinate tantissime tra beta ed eventi, il prezzo pieno su console e la mancanza di un’idea chiara sullo sviluppo del proprio profilo un po’ mi spaventano.
Il carisma dei personaggi c’è tutto, tocca solo aspettare e fidarsi.
Monster Hunter X
Un titolo portatile in lista! Non so nemmeno più da quanto tempo non mi capitava di attendere con smania un titolo per 3DS, ma Monster Hunter X sembra proprio fare al caso mio stavolta. L’azione di gioco pare essere stata velocizzata, sono stati aggiunti diversi stili, nuovi mostri e nuove location. In Giappone, tra le altre cose, ha distrutto tutti i record di vendita, sintomo che la passione per la caccia ai mostri in sol levante non è diminuita nemmeno un po’. Da noi, visti anche i risultati dell’ultimo torneo nazionale, le community sono belle attive. La caccia continua!
Total War: Warhammer
Da amante di Warhammer questo sembra il progetto più interessante del 2016 basato sull’universo fantasy targato Games Workshop. L’idea in realtà è estremamente semplice e vede fondere il gameplay di total war con gli eserciti e le unità di warhammer, solo per la gioia degli appassionati del gioco di miniature. La vera essenza di Warhammer Fantasy Battle è ovviamente lontana, visto che mancano i turni, i dadi e la casualità che regna sovrana nelle partite del gioco fisico, ma la strategia sembra prendere così addirittura maggior rilievo. Orchi, Goblin, Nani e non morti se le daranno di santa ragione. Io ovviamente guiderò gli amati pelleverde nella loro più grande WAAAGH.
The Division
Non l’avrei messo in lista se questa classifica l’avessi fatta anche solo un paio di settimane fa. Inutile dire ancora una volta quanto Ubisoft abbia deluso un po’ tutti con la storia dei downgrade ma questo the Division sembra essere uscito piuttosto bene. Le meccaniche da gdr la fanno da padrone in un titolo open world pensato per il gioco di gruppo ma il vero elemento che mi ha rapito il cuore è stato il PvP implementato con le Dark Zone. La possibilità di rubare il loot e la necessità di collaborare per salvarsi la pelle sono elementi che ho sempre amato nei videogiochi e che mi hanno fatto salire un Hype pazzesco per il tps targato Ubisoft.
Il gioco che non ti aspetti
Un po’ a sorpresa, guardando il listone di giochi in uscita nel 2016 non c’è nient’altro che mi faccia ribollire il sangue nelle vene. In realtà questa ultima posizione in classifica doveva appartenere a Scalebound, ma visto che quel maledetto Kamiya ha rimandato il gioco al 2017 mi tocca inventarmi una panzana. Ecco allora il colpo di genio: il titolo che attendo di più nel 2016 è il gioco non ancora annunciato, quella sorpresa che arriverà come un fulmine a ciel sereno sulle nostre console e saprà stupire tutti. Magari un bell’indie corposo o un titolo originale come quel capolavoro incompreso di Crypt of the Necrodancer, o le decine di altri indie che hanno colto nel segno negli ultimi mesi del 2015. Insomma il futuro è roseo, d’altronde il gioco che più vogliamo arriva quest’anno, semplicemente nessuno l’ha ancora annunciato.