Era solo questione di tempo prima che Microsoft lanciasse il suo primo tablet, rispondendo così all’uscita del nuovo iPad e alla miriade di device Android che anche in questo periodo estivo, tra modelli Asus, Acer e Samsung, continuano ad approdare sul mercato. Il lancio del tablet targato Redmond si è tenuto ieri a Los Angeles e sebbene l’evento non abbia richiamato quell’attesa spasmodica riservata ai keynote di Apple, alla fine Steve Ballmer se n’è uscito con due prodotti che faranno certamente discutere.
Il tablet tutto in uno
Microsoft ha scelto il nome Surface per i suoi primi due tablet, differenziandone però notevolmente le caratteristiche tecniche e l’utenza di riferimento. Il primo modello, indirizzato al mercato consumer, monterà Windows RT, la versione dell’OS Microsoft per i dispositivi mobili con architettura ARM che, tra le varie caratteristiche, permetterà di utilizzare solo il software e le applicazioni presenti nel Windows Store. Il Surface RT si presenta con una scocca realizzata in lega di magnesio e alluminio molto resistente e solida; sul retro è presente uno stand snodabile che permetterà di appoggiare il tablet in orizzontale su una qualsiasi superficie, mentre la cover magnetica spessa solo 3 mm ha in realtà una duplice funzione. Microsoft ha infatti sfruttato questo elemento facoltativo per ogni tablet (ma a ben vedere fondamentale) trasformandolo in una vera propria tastiera con tasti a sfioramento e track pad. Una soluzione intelligente non solo perchè sarà già compresa di default assieme al tablet, ma anche perchè trasforma il Surface RT in un vero e proprio netbook senza il bisogno di accessori esterni e di costose (e un po’ ingombranti) tastiere Bluetooth. Il form factor da piccolo PC ultraportatile è dato anche dal display da 10,6” (quasi un pollice in più rispetto ad iPad) e da una porta USB 2.0, che permetterà ad esempio di collegare una stampante o un mouse e di caricare un device esterno. Ciò ha portato però a un aumento dello spessore rispetto a quanto visto in altri tablet recenti. Il Surface RT sarà infatti spesso 9,3 mm e peserà 676 grammi; numeri non certamente spropositati e in fondo in linea con quelli di Apple, ma se pensiamo alle cifre più contenute dei vari Galaxy Tab 10.1, Transformer Prime e Xoom 2 si capisce come Microsoft abbia puntato più sulla completezza di una soluzione all-in-one che non su dimensioni ultracompatte. Tra le altre caratteristiche rivelate da Microsoft segnaliamo lo slot per Micro SD, l’uscita micro-HDMI, il taglio della memoria da 32 o 64 GB, il display di tipo ClearType HD, due fotocamere, una doppia antenna per il Wi-Fi e il supporto per la tecnologia Digital Ink per disegnare e scrivere sul display con le dita o tramite un classico pennino. Questo primo modello sarà disponibile sul mercato in autunno in concomitanza con l’uscita finale di Windows 8, ma Ballmer non ha fatto cenno al prezzo limitandosi a dire che sarà in linea con gli altri tablet odierni.
La tavoletta diventa professional
Per chi invece è alla ricerca di un tablet di classica ascendenza business-professionale, Microsoft ha in serbo il Surface con Windows 8 Pro, che arriverà nei negozi tre mesi dopo il primo modello (ipotizziamo quindi un’uscita a inizio 2013). Il Surface Pro sarà molto diverso dal suo fratellino consumer sia a livello di peso e dimensioni (903 grammi, spessore di 13,5 mm), sia come connessioni. Saranno infatti presenti una porta USB 3.0, un’uscita video mini DisplayPort e uno slot per MicroSDXC, mentre si potrà scegliere tra il modello con 64 GB o con 128 GB di memoria. La differenza più grande rispetto al Surface RT va però ricercata nell’architettura interna. Se il primo modello si affida a un chip Nvidia (non si sa ancora quale sia), il Surface Pro avrà al suo interno un’architettura Ivy Bridge con processore Intel Core i5, che lo rende a tutti gli effetti una via di mezzo tra un tablet e un Ultrabook. Inoltre, a differenza dei 720p del RT, il display avrà una risoluzione di 1080p (quasi nessun Ultrabook al momento arriva a tanto), la batteria sarà maggiorata (si parla di 42 W-h) e sarà offerto nella confezione anche un pennino Palm Block. Immaginiamo che il costo per il Surface Pro sarà molto impegnativo e a ben vedere ci sono altri “rischi” di cui tenere conto. I tablet per utenza business non hanno finora raccolto grande successo (il BlackBerry PlayBook lo dimostra chiaramente), ma quello che più sorprende è la decisione di Microsoft di proporre due modelli così diversi tra loro in netta controtendenza con il mercato odierno dei tablet. Certo, Microsoft ha armi ben più potenti di RIM e se Windows 8 si rivelasse quel campione di innovazione e immediatezza che promette di essere, il Surface Pro potrebbe davvero segnare in grande stile il punto di partenza per una nuova fascia di tablet professionali. Il tutto però si giocherà ancora una volta sui prezzi e per quelli ci toccherà aspettare ancora un po’.