MSI GT70 2PE Dominator Pro

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a cura di Hybr1d

Il notebook. Croce e delizia per ogni videogiocatore PC. Da una parte il desiderio di poter giocare ovunque ai propri titoli preferiti, dall’altra insormontabili ostacoli prestazionali e di ingombro. Una configurazione desktop la si può aggiornare nel corso degli anni, modellandola alle esigenze ludiche e alle disponibilità economiche, ma ci si può giocare sono in casa, attaccati a un monitor oppure a una tv, nel caso si preferisca il divano. Dal canto suo, però, il portatile apre a tutta una serie di scenari a dir poco allettanti per chi viaggia molto o è un habitué dei lan party. Avere sempre tutto a portata di mano sarebbe il nirvana del videogiocatore incallito, ma la realtà ci relega a importanti quanto obbligatori compromessi che ci allontanano inesorabilmente da questa soluzione a tutt’oggi poco praticabile. Peso, batteria e prestazioni di corto respiro sono i maggiori ostacoli nella scelta di un notebook come piattaforma di gioco, ma alcune aziende, forti del sostegno di partner importanti nel settore videoludico, sono riuscite in qualche modo a trovare la quadratura del cerchio o perlomeno ad avvicinarvisi, giacché il concetto di compromesso rimane legato a doppia mandata con questo tipo di prodotto. Nonostante ciò, grazie alle ultime soluzioni grafiche di Nvidia e a una cura maniacale per i dettagli, MSI è riuscita a stupirci con un notebook dalle prestazioni davvero impressionanti.

Estetica curatissimaBasta uno sguardo per capire che l’MSI GT70 2PE Dominator Pro non è un notebook come tutti gli altri. Un computer dalla componentistica a dalle prestazioni eccellenti deve avere un design accattivante e un aspetto aggressivo. Le forme squadrate e lo chassis nero opaco lo rendono allo stesso tempo grintoso e sofisticato, evitando i led e i colori sgargianti della concorrenza fin troppo vistosi e spregiudicati. La scelta di materiali prevalentemente plastici restituisce un ottimo senso di solidità e permette un’efficiente dissipazione del calore dalle griglie posteriori evitando il surriscaldamento della componentistica sotto la tastiera. Il display lcd con diagonale da 17,3 pollici basta per a dare un’idea delle imponenti dimensioni del portatile MSI. Nello specifico parliamo di 428 x 288 x 55 mm, e i 3,9 Kg di peso non lo rendono del tutto adatto ad un uso intensivo in mobilità, facendone un ottimo sostituto del desktop vista l’incredibile potenza di calcolo a disposizione sotto la scocca.Il display antiriflesso con retroilluminazione led ha risoluzione full HD, un’ottima gestione dei colori e neri convincenti. L’angolo di visuale non è larghissimo ma l’assenza di riflessi quando ci si trova in prossimità di finestre o fonti di luce artificiale è indubbiamente una qualità da sottolineare. La webcam con microfono annesso è integrata nel display e regista filmati fino a 720p per 30 frame al secondo. Il bottone di accensione trova posto al centro del notebook, in mezzo a un pannello touch che garantisce accesso diretto a una serie di comode funzionalità da attivare al volo, come ad esempio la gestione della connessione Wi-Fi o quella delle ventole di raffreddamento. Ai lati trovano spazio due speaker di discreta qualità con suoni puliti e definiti, mentre sotto la barra spaziatrice è posizionato un apposito tasto per disabilitare il touchpad nel caso si decidesse di utilizzare un mouse esterno, scelta pressoché obbligata quando si parla di videogiochi. La tastiera retroilluminata è stata sviluppata da SteelSeries, azienda danese leader nella produzione di periferiche da gioco indirizzate ad utenti PC: i tasti ad isola sono molto comodi da utilizzare sia in ambito gaming che lavorativo, è presente il tastierino numerico e il feedback è ottimo così come la sensazione di solidità. La retroilluminazione è gestita direttamente dal software proprietario sviluppato da SteelSeries e da accesso a un’infinità di possibilità in termini di combinazioni cromatiche. Possono essere utilizzati fino a tre colori diversi contemporaneamente per un totale di cinque layout preimpostati. Si possono inoltre programmare macro sia di gioco che di testo per la chat e personalizzare la tastiera in ogni minimo dettaglio gestendo le hotkey a piacimento. La tastiera supporta la pressione simultanea di più tasti e inoltre il pulsante di windows è stato spostato a desta per evitare di premerlo durante le azioni più concitate. Oltre al lettore ottico di Blu Ray, porta SD, ingressi per microfono e cuffie, sul retro del portatile trovano posto una porta D-Sub VGA, un’uscita HDMI 1.4 e una Mini-DisplyPort 1.2 permettendo di collegare il notebook simultaneamente a tre display esterni. Infine sui lati sono posizionate due porte USB 2.0 e tre porte USB 3.0. Nell’uso quotidiano la batteria permette di rimanere connessi in Wi-Fi, navigare, guardare film e scrivere per poco più di quattro ore prima di obbligarci a trovare una presa di corrente, obbligatoria invece se si vuole giocare con continuità.

Prestazioni eccellentiIl notebook che abbiamo avuto a disposizione per questa prova è il top di gamma offerto dal produttore taiwanese. Parliamo di CPU Intel Sharkbay i7-4700MQ, scheda video Nvidia GeForce GTX 880M, 32 GB di memoria RAM DDR 3 e un sistema Super Raid 2 con tre dischi allo stato solido da 128 GB affiancati da un hard disk da 1TB a 7200 rpm. Il prezzo superiore ai 2.500 euro pone questo notebook più come un capriccio per chi se lo può permettere che una reale necessità in termini videoludici: attualmente i 32 GB di memoria sarebbero ridondanti anche su una soluzione desktop indirizzata prettamente al gaming. Dal lato prestazionale, MSI mette sul campo quanta più potenza possibile con un accoppiata CPU GPU dalle prestazioni entusiasmanti. Il processore quad core i7-4700MQ ha una frequenza standard di 2,7 GHz, in grado di raggiungere i 3,7 GHz grazie alla tecnologia Turbo Boost di Intel. Nonostante sia stressato con numerose applicazioni in background non ha mai dato alcun segno di cedimento o rallentamento, confermando la bontà della scelta e l’assoluta versatilità del processore. Per quanto riguarda l’aspetto grafico, la soluzione NVIDIA è quanto di più performante sia oggi offerto dal colosso di Santa Clara in ambito notebook: la GeForce GTX 880M è una scheda video con architettura Maxwell dotata di 1536 CUDA core e una frequenza di 954 MHz, monta una memoria GDDR 5 da 8 GB dedicati, quanto basta per giocare in scioltezza a tutti i titoli presenti sul mercato. Inoltre è garantita la piena compatibilità a tutte le tecnologie sviluppate dal produttore californiano, come PhysX, filtri FXAA e TXAA e 3D Vision, in aggiunta a tutte le funzionalità messe a disposizione dal pacchetto software GeForce Experience, come l’ottimizzazione delle prestazioni in un click, il download automatico dei driver aggiornati e Shadowplay, con cui registrare filmati di gameplay in alta definizione lunghi fino a 20 minuti pronti per essere uploadati sulle più importanti piattaforme di video sharing, come YouTube o Twitch.I giochi che abbiamo provato per testarlo li abbiamo sempre fatti girare a una risoluzione di 1920 x 1080p al massimo delle opzioni grafiche, intervenendo di tanto in tanto sul v-sync per evitare improvvisi cali di frame rate. Con Battlefield 4, ultimo capitolo della serie fps sviluppata da Dice utilizzando il portentoso Frostbite 3, la GTX 880M non ha avuto problemi a restare costantemente sopra i 30 frame al secondo sia in singolo che in multiplayer, regalandoci un’esperienza di gioco fluida e stabile anche nelle situazioni più concitate. Unico neo del GT70 si è rivelato essere il sistema di raffreddamento, davvero troppo rumoroso quando con titoli del genere si raggiungono temperature intorno agli ottanta gradi centigradi che richiedono ventole a pieno regime. Risultati nettamente migliori con Batman Arkham Origins, titolo di Rocksteady che ha superato nettamente i sessanta fps anche utilizzando l’opzione PhysX al livello massimo. Stesso discorso per Bioshock Infinite, ultima fatica di Kevin Lavine dai requisiti più che accessibili. Columbia è una città viva e pulsante, con un design e una palette cromatica unica nel suo genere, che per essere riprodotta non ha bisogno di macchine particolarmente potenti. Il motore di gioco ottimizzato alla perfezione non rappresenta un ostacolo per il GT70 che porta il titolo sopra gli 80 fps senza nessuna fatica. Metro Last Light, invece, ci ha dato qualche grattacapo. Giocarlo con tutti i settaggi al massimo è impossibile, visto che il titolo palleggia costantemente tra i venti e i venticinque fps, ma disattivando il PhysX e mantenendo il filtro antialiasing impostato su 2X SSAA, il computo dei frame è schizzato stabilmente sopra i quaranta. Infine, per i patiti di MOBA che non disdegnano una partita appena hanno un attimo di tempo libero indipendentemente da dove si trovano, abbiamo provato DOTA 2, titolo sviluppato da Valve in grado di raccogliere proseliti fin dal suo rilascio in beta. Anche in questo caso le richieste in termini di risorse hardware sono piuttosto contenute e il titolo gira senza alcuna incertezza sfiorando i 90 fps di media, garantendo massima fluidità e stabilità, due aspetti importantissimi per un titolo del genere. Se siete quindi in cerca di un portatile da portare si lan party e avete le disponibilità economiche per potervelo permettere questa è sicuramente un opzione da tenere in considerazione.

L’ MSI GT70 2PE Dominator Pro è un portatile senza compromessi sul piano delle prestazioni. Com’era immaginabile ne risentono pesantemente portatilità e maneggevolezza, rendendolo più una soluzione da desktop replacement piuttosto che un prodotto da utilizzare in mobilità. Grazie al processore Intel Sharkbay i7 e alla GTX 880M, sul GT70 Dominator girano agilmente tutti i titoli attualmente presenti sul mercato, ma difficilmente questo basterà a giustificarne il prezzo di oltre 2500 euro. Chi però avesse una certa disponibilità economica e cercasse una soluzione al top e dal design accattivante, troverà nell’MSI pane per i suoi denti.

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