Chi gioca ha bisogno di un PC desktop. O di un portatile da gaming. Chi lavora, invece, ha bisogno di un ultrabook. Questi due mondi – quello del gaming e del lavoro – sono spesso stati separati da vari parametri che hanno impedito alle due realtà di convergere in un unico prodotto. Certo, chi possiede un desktop da gaming ci può tranquillamente lavorare, ma lo stesso non si può dire per i notebook, spesso troppo pesanti e troppo avidi di energia per essere realmente utili a chi lavora viaggiando.
Siamo dunque rimasti sorpresi nell’aprire lo scatolone che nascondeva una delle ultime trovate di MSI, il GS30 Shadow, un ultrabook con docking station che lo trasforma in un PC desktop di fascia gaming.
Due mondi in uno
GS30 Shadow include un ultrabook dotato di processore i7 di quarta generazione su chipset HM87, 8GB di RAM espandibili fino a 16GB e uno schermo FHD da 13,3 pollici per un peso di 1,2 kg, batteria inclusa. La scheda grafica è una “misera” integrata Intel Iris Pro 5200, sufficiente per riprodurre giochi anche di nuova generazione a dettaglio medio-basso a un frame rate superiore a 30fps, ma di certo non orientata al mercato dei gamer. In portabilità, dunque, il GS30 Shadow si può considerare un potente ultrabook senza pretese gaming, capace di consentire agli utenti di lavorare in maniera efficiente anche con programmi avidi di risorse quali Adobe Premiere e capace di garantire qualche sessione di gioco di emergenza, garantendo una grafica accettabile ma certamente lontana da quella di un prodotto pensato per i giocatori.
E fino a qui direte: ma a noi giocatori che ci interessa? Ebbene, la soluzione trovata da MSI è tanto semplice quanto geniale: il GS30 Shadow giunge con una docking station in dotazione, la quale fa le veci di un PC fisso grazie a uno slot di espansione PCIe nel quale potete inserire la vostra scheda grafica preferita. In breve, si inserisce il GS30 Shadow nella docking station preventivamente collegata a un monitor, a un mouse e a una tastiera, e si gioca in una situazione tipicamente “desktop”. Il computer portatile, in breve, funge da scheda madre, CPU e RAM, mentre la docking station diventa casa della GPU e di un eventuale HDD aggiuntivo, e vi consente di ottenere performance analoghe a quelle di un PC fisso, integrando inoltre un sistema audio con subwoofer, quattro prese audio/mic, una presa LAN, tre prese USB 3.0 e un alimentatore da 450W. Attenti alle esigenze dei giocatori, il sistema è customizzabile a piacere, e vi consente di installare le componenti che preferite e di intervenire cacciavite alla mano in caso di guasto o sostituzione. Considerando il basso consumo del portatile, la presenza di un alimentatore da 450W è più che sufficiente per tutte le GPU presenti sul mercato, ma non sufficiente per una configurazione SLI. In ogni caso, tale configurazione non è comunque possibile data la presenza di un solo slot PCIe 16X.
Così, rientrati a casa dopo una giornata di lavoro o in università con il vostro ultrabook da poco più di un kg, avete la possibilità di adagiarlo sulla base e iniziare a giocare “sul serio” sul vostro monitor di casa. O, perché no, collegati a un televisore Full HD. La combo GS30 Shadow + Docking station è infatti sensibilmente meno ingombrante di un normale PC da gaming: più piccolo di un mini-tower e dal peso di appena 4,2KG, la base è facilmente spostabile. In ogni caso, una volta collegata la docking station alla vostra postazione di gioco tipica, non dovrete fare altro che inserire il portatile nella base e premere un tasto: le dotazioni della docking station, infatti, consentono di giocare senza mai dover staccare o riattaccare un singolo cavo, rendendo il passaggio dalla configurazione portatile a quella fissa questione di pochi secondi.
La base ha inoltre la capacità di ricaricare il portatile quando non in uso (ovviamente è presente anche un alimentatore portatile per ricaricare il GS30 in viaggio), e di bloccarlo con sicurezza per impedire cadute accidentali. In generale, dunque, la docking station è una compagna perfetta per il GS30 Shadow anche in condizioni di non utilizzo. Purtroppo la durata della batteria ci ha delusi: abituati alle performance degli ultrabook, ci aspettavamo più delle 3 ore e 30 minuti di utilizzo effettivo (non gaming) cronometrate durante la nostra prova.
Conviene?
Il prezzo a cui è facilmente acquistabile il GS30 Shadow si aggira attorno 1500 euro, scheda video esclusa. Il costo non è certo per tutte le tasche, ma le componenti del portatile dovrebbero garantire una vita dell’hardware sopra alla media. A differenza delle componenti di un normale notebook da gaming, difficilmente sostituibili, con la docking station di questo prodotto avrete sempre la possibilità di aggiornare la scheda grafica togliendo appena un paio di viti, prolungando così la vita del vostro acquisto.
Se sommate il costo di un PC da gaming a quello di un ultrabook con caratteristiche analoghe, probabilmente otterrete una cifra paragonabile a quella del costo del GS30 Shadow e di una scheda video di fascia alta. La durata della batteria potrebbe causare qualche grattacapo, ma è altresì superiore alla durata media della batteria di un notebook da gaming, il tutto riducendone il peso di almeno la metà.
In breve: questo esperimento condotto da MSI si è rivelato più azzeccato di quanto avessimo mai sperato. Se l’azienda applicasse un prezzo ancora più aggressivo, probabilmente una soluzione di questo tipo potrebbe rivelarsi l’eureka che molti giocatori/studenti o giocatori/lavoratori stanno aspettando da anni.