Per questa settimana, considerato il weekend in quel di Games Week, nel Va(le) Pensiero ho deciso di parlarvi di quello che è il mio gioco della fiera.
L’edizione 2017 di Games Week è stata senz’altro poderosa per gli studi italiani. La sezione dedicata ai giochi indipendenti messa in piedi da AESVI di 350 metri quadri consta di 56 titoli sviluppati da 48 studi differenti.
Sono molti i lavori interessanti che gli sviluppatori nostrani hanno portato sullo showfloor della kermesse meneghina ma uno ha catturato la mia attenzione che, come sapete, è tempestiva quando si tratta di cose fuori dagli schemi. Si chiama Long Island Simulator, sviluppato da Smoking Mirror. Lo studio ha sede a Milano ed è stato fondato nel 2016, si occupa di outsourcing per l’industria dell’intrattenimento, ma anche di pre-produzione 2D e 3D, con un’ampia gamma di servizi, tra cui Concept Art, illustrazione, modellazione 3D, animazione, trailer e video Full Motion.
Parlando con i ragazzi allo stand ho scoperto che Long Island Simulator (il cui nome è volutamente un acronimo, LIS) non è l’unico progetto in cantiere. C’è un titolo stealth con elementi horror ma, tra una commessa esterna e l’altra, Smoking Mirror aveva la necessità di portare qualcosa a Games Week per dimostrare le capacità dello studio che fosse accattivante, che lasciasse il segno, che non fosse una ciofeca raffazzonata, ma che soprattutto si potesse sviluppare in un mese. Così, come ogni migliore storia di origini, tutto nasce da una battuta in una riunione: “Ma sì raga, facciamo in simulatore di sbronze”. Cito testualmente.
E Long Island Simulator è esattamente questo. La demo portata a Games Week ci mette nei panni di un non meglio identificato individuo uscito da una serata di bagordi. Lo scopo del gioco è semplice: arrivare al bagno prima che il rigetto sia impossibile da trattenere. Mi rendo conto che messa giù così possa sembrare il classico titolo sui cui farsi una risata, che spopola su YouTube quelle due settimane e poco più, ma Smoking Mirror ha le idee ben chiare. L’intenzione è quella di replicare le dinamiche di vari titoli, nel caso della demo i quick time event tipici dei giochi d’azione. Nel percorso che porta dall’ascensore al bagno, camminata che viene fatta con un pattern di movimento rigorosamente procedurale per replicare l’effetto della sbronza ed ha lo schema dei comandi di PlayStation su un controller Xbox 360, ogni tanto il nostro protagonista si ritrova a dover evitare degli ostacoli e superare delle prove che, in condizioni normali, non sarebbero nemmeno tali. Infilare la chiave, fare le scale senza cadere più volte, circumnavigare un tavolo senza travolgerlo rovinosamente, tutte operazioni che richiedo tempismo nella pressione di alcuni tasti. Ogni volta che si sbaglia viene riempita una tacca dell’apposito indicatore, il quale decreta il game over se riempito completamente prima del tempo.
Fortunatamente, grazie all’abilità nei giochi d’azione e l’esperienza in termini di bagordi, sono riuscito a compiere l’impresa ed arrivare al bagno sano e salvo. Il team di sviluppo milanese ha comunque in serbo tante idee per il gioco, con un Kickstarter da annunciare a breve visti gli ottimi feedback dal pubblico della kermesse.
Smoking Mirror ha promesso più livelli che modificheranno sensibilmente anche il gameplay del gioco. Pensate ad esempio ad una versione stealth di Long Island Simulator, dove si interpreta un adolescente che non deve farsi scoprire dai genitori, rendendo fondamentale compiere il ritorno in cameretta nel modo più silenzioso possibile. Un altro esempio suggeritomi dallo sviluppatore è quello di un locale pubblico dove, sempre ubriachi fradici, bisogna sfuggire da un buttafuori che ci insegue tra gli altri avventori del locale con la volontà di espellerci, replicando così parzialmente le dinamiche di titoli come Outlast. Il team ha anche previsto l’idea di modalità alternative di gioco per variare l’esperienza ed allungare la longevità, come scegliere il cocktail da assumere ad inizio partita, ognuno con un effetto diverso tra allucinazioni, eccessivo coraggio che ci porterà a confrontare il buttafuori di cui sopra, e così via.
L’esperienza dello studio in termini tecnici si vede anche dalla realizzazione che, nonostante il mese di lavoro, è già di buona fattura. Certo, il gioco è sostanzialmente “vuoto” (ed è difficile chiedere di più oggettivamente) ma parte già da una buona base in termini di modellazione poligonale. Purtroppo lo studio non aveva asset da estrapolare per l’impaginazione di questo articolo, ma a breve la demo verrà resa pubblica dallo studio e potrete saggiare con mano quando Long Island Simulator possa essere brillante.
Long Island Simulator, almeno nelle intenzioni, non è il classico indie che strappa una risata ed è destinato a finire in pasto agli youtuber per qualche settimana. O meglio, non è solo questo. Smoking Mirror potrebbe avere ciò che serve per confezionare un titolo divertentissimo, una potenziale sleeper hit del mercato indipendente nostrano. La demo verrà resa pubblica a breve, a cui dovrebbe seguire il lancio della campagna Kickstarter. Fidatevi del vostro articolista preferito e preparate dei soldi da dare a questi ragazzi milanesi.