Solo qualche settimana fa vi parlavamo, in uno speciale dedicato, delle nuove schede video targate Nvidia. In questa sede, invece, è arrivato il momento di vedere le risposte di AMD, che durante il Computex 2016 ha presentato novità che vanno a interessare differenti ambiti. Andiamo a vedere, allora, cosa ha in serbo per noi giocatori la casa di Sunnyvale.
La democratizzazione della realtà virtuale: AMD Radeon RX 480I toni entusiasti dei comunicati stampa spesso lasciano il tempo che trovano ma, parlando della prossima scheda video Radeon RX 480, la diffidenza sembra lasciare spazio a un certo ottimismo. Quella che viene definita “la scheda per la realtà virtuale più conveniente sul mercato”, infatti, va a inserirsi in una fascia di prezzo decisamente appetibile. Con i suoi $ 199 la scheda video in questione, in uscita il 29 giugno, potrebbe andare a fare breccia in numerose configurazioni che necessitano di un necessario ritocco. Evidentemente si tratta di una cifra anteriore alle varie tassazioni nazionali, ma anche ipotizzando un più che previsto ritocco al rialzo del prezzo al consumatore, la proposta risulterebbe comunque allettante per il segmento mainstream. Così come nel caso delle GTX 1070 e GTX 1080, poi, non mancano le certificazioni con cui vantarsi: se le soluzioni Nvidia sono VR Ready, allora, questa Radeon RX 480 può fregiarsi dei marchi HTC Vive Ready e Oculus Rift Compatible. Ovviamente sarà la prova dei fatti a stabilire se è davvero possibile usufruire della realtà virtuale senza problemi di sorta su queste soluzioni hardware, ma la strada sembra essere tracciata. AMD poi, durante l’evento di presentazione, si è sbilanciata in confronti con la concorrenza che, dovessero essere confermati, sarebbero veramente notevoli; secondo la casa di Sunnyvale, allora, una configurazione in parallelo formata da due Radeon RX 480 sarebbe superiore, quanto a prestazioni, a una singola GTX 1080. Comparando un ipotetico acquisto delle due soluzioni, secondo AMD, il risparmio al consumatore finale sarebbe di circa $ 200.In ogni caso, veniamo al lato tecnico: basata su GPU con architettura Polaris, la Radeon RX 480 presenta 2304 stream processor, per una potenza di calcolo in virgola mobile maggiore di 5 TLOPS, e bandwidth a 256 GB/s; il core grafico è supportato da 4 (oppure 8, a seconda delle soluzioni proposte dai partner) GB di memoria GDDR 5 con bitrate a 256 bit/s. Rimangono ancora dubbi sulle frequenze operative della GPU, che dovrebbero attestarsi sui 1266 MHz. L’hardware in questione, in ogni caso, propone soluzioni interessanti anche dal punto di vista dei consumi: il processo produttivo a 14 nanometri ha consentito di mantenere la richiesta di potenza, che si attesterebbe su 150 watt circa.Sembra dunque che AMD abbia scelto di combattere Nvidia, almeno fino all’arrivo delle soluzioni basate su architettura Vega, spingendo molto sulla differenza di prezzo. Le parole di Raja Koduri durante la presentazione della Radeon RX 480, d’altronde, sembrano confermare tutto ciò: “Non c’è bisogno di una GPU da $ 700 per giocare a DOOM”. Il senior vice president, dunque, traccia la via: aggredire Nvidia sul fronte del prezzo con soluzioni mainstream, legate però alla realtà virtuale: “Uno dei limiti alla diffusione delle esperienze VR è spesso il loro costo, che le rende appetibili per un pubblico ristretto” spiega infatti Koduri, che conclude affermando che la Radeon RX 480, e le prossime schede della serie, trasformeranno i visori per la realtà virtuale in un fenomeno rilevante per una gran parte di consumatori.
Grandi manovre: le CPU Summit Ridge basate su core ZenL’evento svoltosi a Taipei non ha interessato solo l’ambito delle schede video. AMD, infatti, ha svelato per la prima volta al pubblico una CPU Summit Ridge. La particolarità di questo processore, difatti, risiede nella sua base, composta da otto core x86 (e 16 thread) di tipo Zen.Difatti, si tratta di un modello che dovrebbe arrivare sul mercato finale entro fine anno, e la presenza dei core Zen ha dato modo a Lisa Su, CEO di AMD, di esplicitare nuovamente la strategia dell’azienda sotto tale punto di vista; questi specifici core, su cui la casa americana sembra puntare molto, andranno a costituire la base per diverse soluzioni hardware, dalle CPU alle APU. Difatti, gli ambiti di applicazione riguarderanno, ad esempio, i PC desktop, i notebook, nonché i server. Tornando a Summit Ridge, c’è da dire che si tratta di una soluzione hardware compatibile con le nuove piattaforme dotate di socket AM4; queste nuove CPU, peraltro, si propongono l’obiettivo di far registrare performance IPC (istruzioni per ciclo di clock) superiori del 40% rispetto alla famiglia di processori Excavator, di cui Zen si propone come successore.
La settima generazione prende vita: APU AMD A-SeriesPer quanto riguarda le soluzioni integrate, AMD ha presentato la settima generazione di APU A-Series, che si divide nelle alternative Stoney Ridge e Bristol Ridge; la prima soluzione è pensata per configurazioni notebook che non hanno particolari velleità multimediali, mentre la seconda guarda al segmento mainstream. I miglioramenti, secondo le dichiarazioni ufficiali, coinvolgerebbero entrambe le soluzioni nei campi del video rendering, compressione dei file, e soprattutto gaming. I miglioramenti prestazionali sarebbero, citando fonti ufficiali, “a doppia cifra”.Secondo i dati diffusi da AMD, ad esempio, le soluzioni Bristol Ridge guarderebbero al miglioramento prestazionale, senza però dimenticare la diminuzione dei consumi. L’APU AMD FX 9800P, ad esempio, consentirebbe un risparmio del 12% rispetto alle richieste della precedente APU AMD FX-8800P. Per quanto riguarda Stoney Ridge, rimane da sottolineare la conferma (e una auspicabile ottimizzazione) del processo produttivo a 28 nm, e il passaggio all’architettura Excavator, che sostituisce così la vetusta Jaguar.
Tante le novità presentate da AMD, che come visto è impegnata contemporaneamente su tre fronti. Lo sviluppo di APU passa da una maggiore efficienza energetica e del processo produttivo, mentre l’introduzione dei core di tipo Zen suscitano un interesse che, fino a quando non saranno disponibili benchmark approfonditi, non può andare oltre la semplice curiosità. L’arrivo della Radeon RX 480, invece, lancia con rinnovato vigore la casa di Sunnyvale nella competizione della realtà virtuale, seguendo una strategia che guarda al rapporto qualità/prezzo come driver principale nella competizione contro Nvidia. Difatti, se quanto dichiarato da AMD verrà confermato, questa nuova scheda video dovrebbe andare a battagliare non con la già nota GTX 1070, ma con la futura GTX 1060; in ogni caso, le opzioni per una realtà virtuale un po’ più consumer friendly sembrano farsi, pur con tutta la prudenza del caso, sempre più concrete.