Avevamo salutato Hyrule, dopo un viaggio incredibile che ci aveva portato alla recensione di The Legend of Zelda Breath of the Wild, con la consapevolezza di aver avuto tra le mani uno dei più bei giochi degli ultimi anni, un titolo in grado di toglierti il fiato in più occasioni, di quelli la cui magia è sufficiente a farti dimenticare tutto e metterti nella condizione di vivere empaticamente nei panni di Link, il grande piccolo eroe che tutti vorremmo essere. Al di là della vittoria sulla calamità, che per molti ha segnato semplicemente un passo intermedio dell’avventura tra le lande di Hyrule, è l’esplorazione profonda del mondo di gioco che è andata a definirsi come la vera meta del nostro incedere. Dopo le infinite ore che abbiamo passato a perderci tra una mini sfida, un sacrario o la ricerca dell’equipaggiamento più raro, in realtà sembra che tutta questa magia non sia destinata a concludersi, perché da qualche giorno è uscito il primo DLC della coppia prevista dal Season Pass, denominato “Le prove Leggendarie”: il secondo “La Ballata dei Campioni”, che racconterà una nuova storia, sarà disponibile tra sei mesi, il 31 dicembre. Tornando a “Le Prove Leggendarie”, l’obiettivo preposto dagli sviluppatori, sembra quello di montare sulla già perfetta struttura di gioco contenuti che possano intrattenere il giocatore che ha già finito il gioco o che vuole mettersi alla “prova” con una difficoltà maggiorata, con sfide che per essere completate richiedono tutta l’esperienza guadagnata sul campo. Una serie di modalità più che di contenuti che vogliono far scoprire il mondo di gioco da un altro punto di vista, più hardcore, innalzando il livello di sfida con la modalità Master, oppure con la Sfida della Spada che vi farà dannare pur di riuscire a potenziare la spada suprema.A ciò si aggiungono marchingegni, costumi e maschere, perfetti per semplificare alcuni vezzi completistici del gioco, così come agevolare l’avventura nella sua versione più ardua.
Modalità Master e la Prova della SpadaLa modalità Master e la Prova della Spada sono le risposte di Nintendo a chi, arrivato al termine dell’avventura si è ritrovato ad aver a che fare con un mondo di gioco sostanzialmente troppo facile da affrontare rispetto al principio. Se è vero che la difficoltà adattiva ha fatto un lavoro egregio per tutta la durata dell’avventura, l’idea di riaffrontare The Legend of Zelda Breath of the Wild fin dal principio con un livello di difficoltà molto più impegnativo, paragonabile al concetto ben più noto del New Game +, è davvero molto accattivante.Consideriamo per esempio tutti coloro che, forti di una grande conoscenza del mondo di gioco, vogliono ricominciare con una consapevolezza diversa l’avventura partendo proprio dalle fasi iniziali; per loro questa è un’occasione veramente ghiotta, incentivata dalla presenza di slot di salvataggio separati da quelli dedicati alla storia principale.La Prova della Spada invece parla alla schiera di giocatori giunti alla fine del gioco (è necessario essere in possesso della Spada Suprema), e si declina in una specie di arena a livelli, in totale 45 di difficoltà crescente, in cui si ripercorrono a velocità impressionante, ma soprattutto senza possibilità di errore visto che il game over ci farà ricominciare tutto daccapo, tutte le dinamiche di gioco. Spogliati di tutti gli oggetti, di cui verremo riequipaggiati al termine, si affrontano uno dopo l’altro una serie di livelli dai primissimi scontri con in mano un semplice ramoscello, fino ai boss e oltre. Nel frattempo bisogna aiutarsi con tutte le tecniche di sopravvivenza imparate, tra raccolta,cucina e pozioni, per far fruttare al meglio le risorse di queste piccole mappe e riuscire così a proseguire stanza dopo stanza. A cadenza regolare troveremo poi dei livelli dedicati al rifornimento di armi e di cibo, perfetti per riprendere le forze prima di ricominciare. La difficoltà anche qui è molto più alta del livello di sfida medio del gioco e consigliamo di arrivare con abbondanza di cuori e con un importante tasso di concentrazione, perché ogni errore vi costerà caro.Entrambe le modalità permettono al giocatore di assaporare un lato di The Legend of Zelda Breath of the Wild ancora inedito, che mette il giocatore davanti a una continua lotta per la sopravvivenza, in cui l’esplorazione si fa cauta, il combattimento evitabile (non a caso nel prossimo paragrafo troveremo determinati equipaggiamenti utili proprio in questo senso) e la calamità incombente.
GPS Running TrackerIl Cammino dell’Eroe, invece, è una interessante funzione della tavoletta Sheikah, che si attiverà una volta ottenuto il season pass. Essa tiene traccia dei nostri spostamenti sulla mappa di gioco, così come anche delle nostre attività; fa vedere il percorso completo così come può riprodurlo pezzo dopo pezzo indicandoci quanto abbiamo indugiato in una zona oppure corso via in un’altra. Il suo obiettivo principale, oltre al vezzo diaristico per chi è interessato a questo genere di cose, è quello di tenere sempre sotto controllo quali aree abbiamo esplorato e quali no, così da sapere dove cercare i sacrari mancanti alla conta. Chiaramente, non è un oggetto fondamentale, soprattutto per chi ama l’esplorazione vera, ma rimane un’aggiunta interessante.
Amuleto del teletrasporto, Maschera Korogu e Maschera di MajoraQuesti tre oggetti, da cercare rigorosamente secondo la struttura classica delle quest del gioco a partire da qualche indizio generico sulla morfologia del territorio, migliorano notevolmente le capacità esplorative del nostro giovane eroe. Il primo ci farà teletrasportare in un punto precedentemente impostato sulla mappa, così da poter tornare in città a rifornirci senza la necessità di interrompere la spedizione. Va da sè considerare che questo amuleto è particolarmente indicato nella ricerca degli ultimi santuari e, più generalmente, anche in tanti momenti esplorativi affrontati nella modalità master. Allo stesso modo le due maschere nel titolo del paragrafo, quella Korogu e quella di Majora, si sono rivelate particolarmente utili, la prima non fa altro che iniziare a brillare, così da allertarci sulla presenza di un seme korogu nelle vicinanze. L’altra invece permette di essere meno visibili ai nemici in modo da evitare combattimenti potenzialmente letali, durante una semplice scampagnata per boschi.
A corredo di questi troviamo due completi, uno degli spettri e quello tingle, assolutamente imperdibili perchè entrambi con caratteristiche molto particolari. Il primo ha buoni valori di difesa e aumenta il potenziale d’attacco, mentre il secondo permette di aumentare la velocità di notte, notoriamente il momento più pericoloso per gli spostamenti nelle lande di Hyrule. Per concludere citiamo la maschera di Midna, comoda per affrontare i nemici ancestrali, visto che aumenta la difesa contro gli attacchi di questi ultimi.
– Nuove forme per apprezzare il gameplay del gioco
– Oggetti perfetti per esaltare l’End Game
– Qualche secondaria più strutturata avrebbe sicuramente impreziosito il pacchetto
8.0
Le Prove Leggendarie, primo DLC del season pass dedicato a The Legend of Zelda Breath of the Wild, è sicuramente un contenuto aggiuntivo che punta molto sulla forma. La Prova della Spada, così come la modalità Master ci fa riscoprire il mondo di Hyrule, trasformando l’esperienza ottenuta nelle fondamenta per affrontare queste nuove modalità a disposizione. L’oggettistica a corredo fornisce non soltanto un pretesto in più per partire di nuovo nell’esplorazione, ma risulta perfettamente disegnata sulle esigenze dell’ end-game, o semplicemente della maggiore difficoltà della modalità master, rendendo ancora più piacevole il viaggio. Rimaniamo comunque in attesa della seconda parte del pacchetto “La Ballata dei Campioni” prevista per l’ultimo dell’anno, per poter sviscerare ancora di più quell’aspetto narrativo, che tramite i campioni e i ricordi è stato delicatamente dipinto nella main quest del gioco originale.
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