Periodo ricchissimo di novità e di fermento per il mondo di Android e quindi di Google. Mentre gli ultimi dati riportano una penetrazione europea degli smartphone Android del 67%, con punte del 81% in Gran Bretagna, recentemente Google Play ha raggiunto le 700.000 applicazioni. Inoltre dal 13 novembre il servizio Google Music sbarcherà finalmente anche in Italia, con tanto di spazio “in the cloud” per uplodare fino a 20.000 canzoni e altri servizi a pagamento non ancora specificati nel dettaglio. La vera e propria rivoluzione androidiana arriverà però a breve dalla rinnovata serie Nexus, che dopo il Galaxy Nexus di Samsung e il Nexus 7 di Asus (primo tablet a firma Google) si appresta a piazzare nelle prossime settimane altri tre pesi massimi; Nexus 4, Nexus 7 (seconda generazione) e Nexus 10.
Lo smartphone dal prezzo super
Il primo, atteso in Italia a fine novembre a un prezzo molto probabilmente compreso tra i 349 e i 399 euro (ma forse anche di più), è uno smartphone Android di fascia alta prodotto da LG, che tra le tantissime novità arriverà sul mercato con sistema operativo Jelly Bean 4.2. La caratteristica fondamentale della serie Nexus è infatti quella di offrire Android nudo e crudo come mamma l’ha fatto, senza quindi le varie personalizzazioni a livello di interfaccia e funzioni introdotte da altri produttori (spesso più inutili e pesanti che altro). In più i device Nexus sono i primi a ricevere gli aggiornamenti di sistema e anche per questo sono molto ricercati dagli appassionati più smanettoni. La vera forza del Nexus 4 è però tutta nel prezzo, soprattutto se pensiamo alle sue caratteristiche hardware. Con 349 dollari (il prezzo italiano in euro non è ancora stato comunicato) ci si porta infatti a casa uno smartphone Android 4.2 con processore quad core Qualcomm S4 PRO da 1.5 Ghz, GPU Adreno 320, 2 GB di RAM, 16 GB di memoria interna, display TrueHD IPS+ da 4,7” con risoluzione di 1280×768 pixel e vetro Gorilla Glass 2, fotocamera posteriore da 8 Megapixel, NFC, ricarica a induzione e batteria da 2100 mAh, il tutto per 139 grammi di peso e 9.1 mm di spessore. Una dotazione impressionante in relazione al prezzo, tanto che i principali competitori con quasi gli stessi componenti (Asus PadFone 2 e LG Optimus G) costano mediamente il doppio, pur offrendo in più connettività LTE e fotocamera migliore. A stonare nelle specifiche tecniche è giusto l’assenza di uno slot per MicroSD e quindi un quantitativo di storage non proprio eccelso (16 GB possono essere pochi per alcuni), ma per il resto il Nexus 4 potrebbe davvero rivelarsi lo smartphone più conveniente di tutti i tempi.
Seconda generazione a 7 pollici
Passando invece al Nexus 7, che recentemente ha raggiunto un ritmo di un milione di esemplari venduti al mese, Asus rilascerà a breve anche in Italia una versione potenziata del primo tablet a firma Google. In realtà a cambiare sono solo la memoria interna, che passa a 32 GB, l’aggiornamento a Jelly Bean 4.2 e l’aggiunta della connettività 3G accanto al Wi-Fi già presente nel primo modello; al momento però non si sa ancora se il modello italiano includerà quest’ultima modifica o se si tratterà solo di un’esclusiva per il mercato americano. Per il resto troveremo il processore quad core Nvidia Tegra 3, il display multitouch IPS da 7” con risoluzione di 1280 x 800 pixel e 16 GB di memoria interna. Il nuovo Nexus 7 arriverà il 12 novembre in alcuni Paesi tra cui (purtroppo) non l’Italia, dove però Asus dovrebbe commercializzarlo entro la fine dell’anno a un probabile prezzo di 299 euro (d’altronde oggi il primo modello si può già trovare a 199 euro).
Il terzo incomodo
Chiusura in bellezza con il Nexus 10, il vero rivale del nuovo iPad di quarta generazione in uscita negli USA e in alcuni Paesi europei il 13 novembre a soli 399 dollari per la versione da 16 GB, mentre quella da 32 GB costerà 499 dollari. Purtroppo non c’è ancora nulla di deciso per l’Italia, nè per quanto riguarda il periodo di uscita, nè per il distributore; potrebbe infatti trattarsi di Samsung (che ha progettato il tablet con Google) ma anche dello store di Google, che potrebbe diventare operativo nel nostro Paese entro la fine dell’anno o agli inizi del 2013. Decisioni commerciali a parte, il Nexus 10 è un tablet di fascia alta che punta tutto sul bellissimo display da 10” con risoluzione di 2560×1600 pixel, densità di 300 ppi e Gorilla Glass 2, ma anche il processore dual-core ARM Cortex A15 da 1.7 GHz, i 2 GB di RAM e la GPU quad-core Mali T604 forniscono un quadro hardware davvero impressionante.
Purtroppo il tablet sarà per ora disponibile solo in versione Wi-Fi dual-band (niente 3G insomma), ma integrerà comunque altri componenti interessanti come le due fotocamere da 2 e 5 Megapixel, un doppio chip NFC e uscita HDMI, oltre naturalmente ad Android in versione Jelly Bean 4.2. Anche in questo caso si tratta di un sicuro besteller sia per il prezzo super aggressivo, sia per la superiorità su molti versanti rispetto al nuovo iPad, che come unici vantaggi può contare sul 4G e sulla versione da 64 GB. Schermo più risoluto e definito, maggiore leggerezza (603 gr contro i 652 di iPad) e minor spessore (8.9 mm contro 9.4 mm), oltre alla comodità di MicroUSB, HDMI e NFC a un prezzo estremamente più basso. Insomma lo scontro tra Google e Apple è sempre più aspro e la nuova gamma Nexus potrebbe davvero cambiare le carte in tavola a favore di Android, anche se Windows 8, RT e Windows Phone 8, con la loro nuova marea di tablet, tablet ibridi e smartphone in arrivo, hanno tutte le carte in regola per recitare la parte del terzo incomodo.
Con i suoi nuovi tre device della gamma Nexus, Google si appresta a rivoluzionare profondamente il mercato dei tablet e degli smartphone, grazie soprattutto a una politica di prezzi che più aggressiva non poteva essere. Un Nexus 4 venduto a 349 dollari è qualcosa di mai visto prima per uno smartphone di fascia alta, ma anche i due Nexus 10 da 399 e 499 dollari entrano ufficialmente in competizione con iPad, superandolo tra l’altro sotto molti aspetti. Meno interessante il restyling del Nexus 7, ma resta il fatto che con un simile trio di prodotti le già alte percentuali di device Android a livello mondiale sono destinate a fare un ennesimo, e forse clamoroso, balzo in avanti.