La Fasi dell’Innamoramento Videoludico (o del cieco amore per le esclusive)

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Ogni rapporto tra due persone si può definire attraverso delle determinate fasi. Che sia un “rapporto” che non c’è più come le ben note cinque fasi del lutto e dell’abbandono, oppure le fasi che due persone attraversano quando capiscono di avere tanto in comune da poter cominciare a vivere un periodo della propria vita insieme. In psicologia, una relazione sentimentale si costruisce attraverso quattro fasi che la coppia andrà ad attraversare: infatuazione, innamoramento, amore, attaccamento. Un discorso molto simile si può fare tra giocatori e videogiochi, i quali spesso vivono un rapporto di simbiosi che vive fasi del tutto identiche e facilmente rapportabili all’evoluzione di una relazione sentimentale.

Mi sono spinto a questa riflessione osservando una somiglianza al limite dell’inquietante tra le vicende collegate allo sviluppo, alla promozione, al lancio ed al post-lancio di No Man’s Sky e Sea of Thieves (il che assume note grottesche dopo l’annuncio di No Man’s Sky Next). I due titoli, entrambe esclusive e baluardi delle console di riferimento (almeno all’epoca), sono paragonabili a un partner di cui ci si innamora. Entrambi i titoli hanno avuto un processo produttivo simile, fatto di un concept brillante ed ambizioso, con uno sviluppo promosso e supportato da uno dei tre platform holder. Allo stesso modo entrambi sono stati incensati, osannati e difesi a spada tratta dalle community di riferimento in modo più o meno moderato ed aperto, tra irriducibili fanboy e giocatori con una onestà intellettuale più marcata.

Un discorso, per altro, perfettamente riproducibile per ognuna delle esclusive che sia Sony che Microsoft propongono ogni anno. Produzioni che hanno il compito di creare un legame quasi affettivo con i giocatori, di spingerli a sentirsi una comunità coesa contro il “nemico”, una nazione sotto un’unica bandiera pronta ad affrontare ogni sfida. Per questo, ho elaborato la teoria delle Fasi dell’Innamoramento Videoludico, secondo cui ogni giocatore affronta un percorso ben definito da alcuni momenti chiave nel suo rapporto con il videogioco del momento.

La fase dell’infatuazioneE3, Gamescom, Nintendo Direct, PlayStation Experience, o qualsiasi momento dell’anno in cui i platform holder annunciano le proprie novità. Sul palco una delle personalità più importanti dell’azienda annuncia l’imminente reveal di una esclusiva per la propria console. L’attesa dello schermo nero che si riempie di loghi, colori e musiche, paragonabile al profumo della ragazza che si siede accanto a voi all’università, la nuova collega che con un timido sorriso si presenta a voi per il suo primo giorno di lavoro.Il trailer incalza, spingendo fortissimo sulle emozioni, sulla spettacolarità cinematografica, ad esaltare tutti i pregi nascondendo in modo esperto i difetti. In questo momento bisogna solo godere della beltà, degli occhi lucenti, ci sarà tempo per scoprire la superficialità di un carattere ruvido. Alla fine del primo trailer qualcosa rimane dentro il videogiocatore, si è creato un legame, c’è qualcosa in quel prodotto che sarà destinato ad essere ricordato per le prossime settimane. Non passa giorno senza una notizia, uno screenshot rubato, una intervista chiarificatrice, così come è impensabile che i primi giorni di una relazione si possano passare insieme a qualcun altro che non sia il proprio partner.“Stai attento perché non è come sembra, non cedere all’eccitazione, prendi le cose con calma”, ti dicono tutti quando inizi una nuova relazione. La fase dell’innamoramentoIn questa fase la relazione si stabilizza e l’altro diventa una sorta di “rifugio emotivo”. Il rapporto diventa intenso, cresce l’amore ma anche l’aspettativa che si ha nei confronti dell’altro, e si finisce con lo sfogare a volte le proprie frustrazioni dei rapporti precedenti, proprio perché sicuri della forza dell’altro.Nell’esclusiva che amiamo ci sarà una grande storia, bei personaggi ed una grafica da urlo, ma la campagna principale durerà sei ore e la scarna modalità multiplayer inserita a forza sarà piena di microtransazioni. Ma l’amore è troppo forte, ed il videogioco viene visto per ciò che sarà. Una litigata oggi non preclude la possibilità di costruire una relazione solida, proprio come un mondo di gioco non impedirà l’arrivo di patch ed un supporto post-lancio. Allora il videogioco assume un’aura di perfezione, l’amore diventa cieco ed inattaccabile. Si sale sulle barricate, a lottare come leoni per difendere la propria relazione con l’esclusiva. Il videogiocatore farà sì che tutti i torti subiti vengano ripagati, post polemico dopo post polemico. Non c’è niente, in questo momento, che possa rovinare ciò che si sta costruendo tra i due. La fase dell’amoreÈ passato del tempo è ormai c’è sempre più la certezza di ciò che si sta affrontando. L’attività sessuale lascia spazio al calore, l’affetto e la fiducia. Le notizie ormai non fanno più presa, perché sono passati anni ed il gioco uscirà tra una settimana. C’è totale fiducia nei confronti dell’esclusiva, ed ora è solo giunto il momento di passare alla fase successiva: arrivare al day one e cominciare a giocare.Come la relazione si evolve, e non perde il suo valore emotivo, al diminuire la passione, il day one di un videogioco è solo l’inizio. I mesi passati a desiderare la propria esclusiva non sono qualcosa da ricordare con nostalgia, ma sono invece da celebrare perché hanno reso la relazione ciò che è ora, un rapporto forte ed inattaccabile. Poco alla volta i partner di una relazione iniziano a scoprire che i gusti non sono identici, che l’altro non è così perfetto come si credeva all’inizio, e che oltre ai pregi ci sono molto difetti. C’è quindi un momento in cui si torna all’individualità, ed esaurito l’hype iniziale si torna a ricordare che ci sono altri videogiochi da giocare, altri titoli che arriveranno, una nuova esclusiva, e che forse questa appena uscita non è davvero perfetta come sembra. La fase dell’attaccamentoQuesta è la fase delle emozioni profonde, quasi inconsapevoli, dell’interdipendenza emozionale. Impegno, intimità e passione sono le caratteristiche di un amore in grado di durare per tutta la vita. Il day one è ormai superato da qualche settimana, i difetti sono ormai noti ma non importa, sono gli altri che non capiscono cosa c’è tra voi due e mai lo capiranno. C’è una lunga vita insieme fatta di cene con i parenti, update giganteschi, viaggi organizzati con altre coppie, microtransazioni da eliminare prima che sia troppo tardi. C’è una sorta di coinvolgimento profondo nei confronti dell’esclusiva che può durare svariati mesi. In questo periodo il videogiocatore innamorato tende ad iniziare qualsiasi discussione, in giro per il web, riguardo un nuovo titolo con frasi del tipo: “Non so niente di questo, non mi interessa, io sto ancora giocando a [inserire open world generico] e lo sto spolpando bene bene. Mi sta piacendo davvero tanto”. È proprio in questo momento, però, che la coppia può andare in crisi. Può succedere se tale processo di consolidamento non avviene da entrambe le parti, se uno dei partner comincia a differenziarsi e successivamente inizia a sperimentarsi all’esterno del rapporto. La tentazione di fare una “partitella” ad un altro titolo potrebbe portare a scoprire che, forse, quello con cui si sta giocando da mesi non è l’esperienza di gioco definitiva che si stava cercando.

E tutto ricomincia da capo.

No Man’s Sky e Sea of Thieves si somigliano molto, perché la loro vita e quella dei loro “amanti” videogiocatori è più simile di quanto non sembri. Questi due titoli, così come le esclusive in generale, si portano dietro un carico di marketing tale da rendere i videogiocatori molto attaccati ad ogni momento della vita degli stessi, dallo sviluppo al day one, ed oltre. Per la serie: pensavo fosse amore, ed invece era hype.

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