Nonostante sia, storicamente, un mese debole per i videogiocatori, il maggio che ci siamo da poco lasciati alle spalle ha riservato comunque un poker di titoli memorabili per tutti gli amanti del gioco in movimento, con entrambe le console Nintendo assolute protagoniste, purtroppo a spese di PlaystationVita: quelli che seguono sono i giochi che ci hanno intrattenuto e divertito di più lontano dalle mura domestiche durante gli ultimi giorni. Abbiamo deciso di pubblicare la rubrica dopo il periodo E3 per evitare che venisse immersa dalla quantità di contenuti che popolano il sito durante quella data; tanto, avete ancora tutta l’estate davanti per recuperarli.
Buon divertimento!
Certo, arriva con grande ritardo rispetto alla concorrenza (d’altronde Switch è appena entrato nel suo terzo mese sul mercato…), ma la versione per la console ibrida della grande N è sicuramente la migliore, e per distacco, tra tutte quelle che possono essere fruite in mobilità, ovvero quella per Vita e quella per dispositivi mobile.
Questo innanzitutto perché le dimensioni della mappa (3072×3072) sono estremamente generose, sebbene non ancora al livello di quelle per le due console di attuale generazione di Sony e Microsoft, ma anche perché il framerate, a fronte di una risoluzione di 720p tanto in modalità dock quanto in modalità portatile, è ancorato ai sessanta fotogrammi al secondo, anche in situazioni particolarmente affollate.
L’aggiunta gratuita del Super Mario Mash Up Pack rappresenta la classica ciliegina sulla torta per i fan della casa di Kyoto, tanto quanto la possibilità di giocare fino a otto contemporaneamente sulla stessa console, a patto di avere sufficienti Joy Con per tutti.
I più pignoli obietteranno che manca ancora all’appello la chat vocale e che, con qualche sforzo in più, si sarebbe potuta raggiungere una definizione full HD anche su Switch, ma poter giocare una versione di Minecraft senza limitazioni e compromessi vari ovunque si voglia a noi sembra un vantaggio che controbilancia ampiamente queste piccole mancanze.
Come avete avuto modo di leggere nella nostra recensione, Disgaea 5 Complete ci è piaciuto, perché racchiude tutto ciò che di buono c’era nella versione per PS4, capace di guadagnarsi un ottimo voto al tempo della sua uscita, e vi aggiunge tutti i contenuti scaricabili lanciati nei mesi successivi al lancio, offrendo al pubblico della neonata console Nintendo un’esperienza completa e, come se non bastasse, l’inestimabile vantaggio di goderne in ogni momento e dove si vuole.
Poter accedere ad un gioco della profondità e della longevità del titolo NIS in movimento è una feature non da poco, anche perché la natura stessa dei singoli scenari, generalmente risolvibili in un tempo compreso tra i dieci ed i venti minuti, si presta perfettamente ad una fruizione portatile, oppure a brevi sessioni di grinding che diano valore a quelle casalinghe.
Di strategici a turni estremamente godibili e giocabili in mobilità, ad onor del vero, non c’è penuria, soprattutto su 3DS, come vedremo più avanti, ma la console ibrida della grande N è al battesimo per quanto riguarda questo sottogenere, e non ci sarebbe potuto essere debutto migliore.
Peccato solo per la mancata implementazione dei controlli touch, che avrebbe reso questa versione assolutamente perfetta: adesso non vediamo l’ora di giocare al sesto episodio, magari concepito con le caratteristiche di Switch in mente.
Nonostante non siano mancate le polemiche (peraltro giustificate) legate al prezzo di lancio, l’uscita di un capitolo di Street Fighter non può passare inosservata, soprattutto per i fan Nintendo, a digiuno della serie dai tempi del titolo di lancio di 3DS (Virtual Console a parte).
Ultra Street Fighter 2 The Final Challengers, promosso qui sulle pagine di Spaziogames, rappresenta la migliore edizione possibile di uno dei picchiaduro ad incontri più influenti, giocati ed amati di tutti i tempi, e anche solo per questa ragione non può non solleticare l’appetito di tutti gli appassionati del genere tra i possessori di Nintendo Switch.
La bontà del codice originario è tale che, paradossalmente, ciò che emerge con forza anche da questa versione non sono i contenuti inediti su cui Capcom ha lavorato, prima tra tutti la modalità in prima persona, quanto piuttosto il gameplay di base puro e semplice, invecchiato divinamente e disponibile adesso anche nella gradevolissima veste in alta definizione.
A nostro avviso, al di là della questione relativa al price tag apposto al prodotto da Capcom, risiede nel fatto che per tirare fuori il meglio dal gioco sia necessario un Controller Pro, e che questo mal si concilia con la straordinaria possibilità di giocarci ovunque, ma, cionondimeno, il numero di ore passate su un titolo a cui abbiamo giocato, ad intervalli irregolari, dal 1991 ci ha francamente sorpreso.
Come un buon libro, un film ben girato e la Vespa, Street Fighter II è immune al passaggio del tempo, e poterci giocare su Switch offre la possibilità di cimentarcisi anche alle nuove generazioni, che magari durante la finestra di lancio originaria non erano nemmeno nate.
Chiudiamo in bellezza con quello che riteniamo essere il miglior titolo del lotto, soprattutto se si pensa che le aspettative non erano delle più elevate, visto che si parlava di un remake di uno dei capitoli meno amati e riveriti della saga.
Stiamo parlando, ovviamente, di Fire Emblem Echoes Shadows of Valentia, che ha saputo guadagnarsi un sonoro 8,5 sulle nostre pagine e ha dato una chiave di lettura diversa dagli ultimi capitoli della serie visti su 3DS, forte di una serie di elementi “sperimentali” che negli anni successivi nessun successore riprese.
Parliamo dell’assenza dell’arcinoto triangolo delle armi, della mancanza delle asce, della possibilità di imparare abilità dall’equipaggiamento man mano che questo sale di livello e degli incantesimi che costano salute invece di mana, giusto per citare alcune delle novità più impattanti sulle meccaniche di gioco.
Il risultato è che Fire Emblem Echoes è inequivocabilmente un membro della longeva serie ideata da Intelligent Systems, ma, nel contempo, sembra un gioco tutto nuovo, che smuove dei paletti storici del brand, proponendo soluzioni inedite al pubblico occidentale (che non aveva mai potuto godere di una versione tradotta del Gaiden originale), la maggior parte delle quali si rivela più che azzeccata.
Le uniche note dolenti sono rappresentate dalla generale piattezza delle mappe, figlia del quarto di secolo intercorso dal lancio del titolo originale, e la staticità delle fasi punta e clicca, che, nonostante lo schermo tattile di 3DS, si rivelano blande e poco intuitive.
Cionondimeno, Fire Emblem Echoes Shadows of Valentia rimane un must buy per tutti gli amanti della strategia tra i possessori di una console della famiglia di console 3DS.
Anche in un mese sulla carta avaro di soddisfazioni per tutti gli amanti del gioco in mobilità, si sono messi in evidenza quattro titoli che, per motivi diversi, potrebbero stuzzicare il palato dei possessori di Nintendo Switch e di 3DS: gli amanti di Minecraft non ancora sazi di averlo giocato su tantissime piattaforme potranno portarlo con loro senza troppi compromessi, mentre quelli di Street Fighter II potranno rivivere emozioni sopite anche al bar e in metropolitana.
Disgaea 5 Complete e, soprattutto, Fire Emblem Echoes Shadow of Valentia, si segnalano come due dei migliori strategici a turni usciti nel corso degli ultimi anni, e come tali meritano l’attenzione di chi non può fare a meno di una sfida tattica anche nei momenti e nei luoghi più impensabili.
Ci vediamo il mese prossimo, gente!