Il Dibattito: The Last of Us - Part II

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a cura di Domenico Musicò

Deputy Editor

La carcassa di un’auto inglobata da una natura edace e selvaggia, che reclama con forza incontrastata la sua presenza; il simbolo delle Luci su un cartello prostrato verso il terreno; vecchie abitazioni con assi divelte, lasciate a marcire nella muta indifferenza del tempo che tutto consuma e niente perdona. Come Ellie, che nella sua canzone dice di essere pronta a uccidere i suoi nemici quando arriveranno, mentre una goccia di sangue le cola a lato del viso e Joel fa capolino in una casa dove la morte ha appena fatto la sua terribile visita.
La conferenza di Sony alla PlayStation Experience si è chiusa con l’annuncio di The Last of Us – Part II, un seguito diretto che si configura come la seconda metà di un intero, l’ideale prosecuzione di un’opera che ha ancora molto da raccontare, attraverso le storie irrisolte dei suoi due iconici personaggi. Stavolta Naughty Dog vuole concentrarsi su Ellie, indagare la sua complessa interiorità, mostrare quanto la sua bellezza muliebre sia sfregiata dal sentimento dell’odio.
Sebbene i lavori siano già iniziati da un po’, The Last of Us – Part II è nelle prime fasi dello sviluppo, ed è per questo motivo che non esistono ancora dettagli su ciò che ci aspetta in questa seconda parte. Druckmann ha spiegato che ci saranno delle variazioni, perché giocare con Ellie è indubbiamente diverso da controllare Joel, ma ha anche assicurato che il feeling sarà lo stesso. Incuriosisce molto l’evoluzione che potrà avere Ellie, cresciuta troppo in fretta in un mondo dove non esistono regole, dove bisogna lottare strenuamente per sopravvivere e dove chiunque può farti fuori per istinto di sopraffazione. È l’emblema dell’adolescenza perduta, della rabbia interiore che sta per deflagrare: un piccolo vulcano che suona note delicate, soavi, ma che dentro ribolle di rabbia, con la promessa di essere pronto ad esplodere in qualunque momento. Fino alla fine.
C’è tanto da speculare e tutto da scoprire, pertanto passiamo a voi la palla e vi proponiamo alcuni quesiti nel commento finale. Aprite pure Il Dibattito.

1) Siete contenti di come Naughty Dog vuole portare avanti la serie, con una “seconda parte” che riprende il filo narrativo del capostipite?

2) Preferivate avere lo stesso mondo di gioco ma con dei personaggi completamente diversi?

3) Vi fidate ciecamente di Naughty Dog o avete il timore che il perfetto equilibrio del primo capitolo sia difficile da replicare?

4) Secondo voi, dovrebbero esserci delle importanti novità a livello di gameplay o è meglio basarsi sulla stessa formula di successo?

5) Il tema dell’odio, a vostro avviso, potrà portare a delle conseguenze terribili tra i due protagonisti? Che tipo di rapporto vi aspettate tra i due?

Fatecelo sapere nei commenti.

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