Huawei è già un colosso mondiale da diverso tempo e dagli dati riferiti al secondo trimestre del 2012 è ormai considerato il terzo produttore di smartphone al mondo dopo Samsung e Apple. Eppure in Italia il suo nome è ancora associato (con un certo disprezzo e pressapochismo) ai tipici prodotti telefonici “made in China” super economici e di basso profilo, ma la realtà è ben diversa e Huawei spera di cambiare questa percezione con l’uscita dell’Ascend P1. Già disponibile in Italia da alcuni giorni al prezzo di 449 euro nelle colorazioni bianca e nera, questo smartphone Android di fascia medio-alta dimostra infatti come Huawei si possa ormai considerare un produttore di primissimo livello, destinato a giocare un ruolo sempre più importante nell’immediato futuro anche al di fuori del mercato cinese.
Velocità e design al potere
L’occasione per parlare di questo smartphone è stata data dalla sua presentazione ufficiale a Milano di qualche giorno fa, in cui i vertici di Huawei Italia hanno annunciato anche la futura gamma di smartphone e confermato i dati positivi del colosso cinese nell’ultimo anno a livello mondiale. L’attenzione però era tutta per l’Ascend P1 e in effetti la proposta di Huawei per questa fascia di mercato non passa inosservata. Siamo infatti di fronte a uno degli smartphone con display da 4,3 pollici più sottili e leggeri al mondo, con un peso di soli 110 grammi (20 in meno del Galaxy S II) e uno spessore di 7,7 mm contro gli 8,49 mm del Galaxy S II. Abbiamo preso come metro di paragone l’SII perchè monta un display delle stesse dimensioni, ma anche rispetto al Galaxy Nexus e al HTC One S l’Ascend P1 esce vincitore a livello di peso e spessore. Non che si tratti di differenze enormi (il One S ad esempio è spesso solo 0,1 mm in più), ma se non altro Huawei dimostra di curare molto il design e il form-factor dei suoi prodotti, senza per questo dimenticarsi delle prestazioni. A muovere l’Ascend P1 troviamo un processore dual-core Cortex A9 (praticamente lo stesso del Galaxy Nexus ma con un clock spinto a 1.5 GHz) e 1 GB di RAM, mentre il display Super AMOLED da 4,3 pollici rivestito con vetro Gorilla Glass offre una risoluzione di 960×540 pixel ed è in pratica lo stesso montato sul Panasonic Eluga. Le prestazioni, grazie anche alla versione ICS 4.0 di Android che verrà aggiornata prossimamente a Jelly Bean 4.1 (non si sa ancora quando però), sono nella media per velocità e reattività, con in più un boot iniziale che in soli 5 secondi dall’accensione dello smartphone ci porta alla schermata principale. La batteria da 1800 mAh dovrebbe assicurare una buona autonomia contando le dimensioni dello schermo e un processore poco assetato, mentre a livello di connessioni troviamo un connettore MicroUSB e uno slot per MicroSD per portare la memoria del dispositivo fino a 32 GB. Non mancano infine GPS, Bluetooth 3.0, Wi-Fi b/g/n, DLNA e connessione dati HSPA fino a 21 Mbps in download e 5,76 Mbps in upload. Il reparto imaging è affidato a una fotocamera anteriore da 1,3 Megapixel con registrazione video a 720p e a una più performante fotocamera posteriore da 8 Megapixel, che oltre a registrare filmati fino a 1080p e 30 fotogrammi al secondo integra un flash Dual LED, autofocus, diverse modalità e un buon quantitativo di filtri e modifiche già in fase di scatto (c’è anche l’HDR).
Uno scoglio fatto di euro
Fin qui abbiamo analizzato gli aspetti positivi di questo smartphone, ma quelli negativi non mancano. I due più evidenti sono la memoria interna limitata a 4 GB (di cui solo poco più della metà disponibili per l’utente) e la batteria non removibile, ma a ben vedere mancano anche il modulo NFC (utile in ottica futura) e servizi personalizzati di qualche genere a parte le classiche app di Google. L’ostacolo più grande che dovrà affrontare l’Ascend P1 è però il prezzo. Oggi con 449 euro si possono trovare abbastanza facilmente l’HTC One S e il Sony Xperia S e, a un prezzo ancora inferiore, il Galaxy Nexus (che ha uno display HD e 16 GB di memoria interna) e il Galaxy S II. Tutti terminali eccellenti che oltre ad avere molta più considerazione da parte del pubblico grazie ai rispettivi brand, possono contare su caratteristiche tecniche pari se non superiori quasi in tutto rispetto a quanto offerto dall’Ascend P1. Considerando poi anche le dimensioni e la risoluzione del display, e proprio per tentare un ingresso nel mercato di fascia medio-alta il più aggressivo possibile, un prezzo di 399 euro sarebbe stato più consono alle caratteristiche del P1 e avrebbe anche aiutato a infrangere la soglia psicologica dei 400 euro. Così invece Huawei rischia di collocare il suo smartphone in una classica terra di nessuno e di farlo scontrare con modelli di ben altro spessore, come ad esempio l’LG Optimus 4X con processore Tegra 3 e display da 4,7” che si può ormai trovare sul web a 460-470 euro. Non dimentichiamo infine che a ottobre Huawei porterà in Italia l’Ascend D Quad, device di ben altra caratura che stando ai primi rumour dovrebbe rimanere al di sotto dei 500 euro. Se così fosse, la strada che si troverebbe davanti il P1 sarebbe ulteriormente in salita.
Scheda tecnica
OS: Android 4.0 Ice Cream Sandwich
CPU: Cortex A9 dual-core 1.5 GHz
Memoria RAM: 1GB
ROM: 4 GB
Connessione dati: Wifi/3G
Display: Super Amoled 4,3”, 960 × 540 pixel
Camera: 1.3MP (frontale) e 8MP auto-focus, video 1080p (posteriore)
Batteria: 1800 mAh
Dimensioni AxLxP: 127.4 x 64.8 x 7.7 mm
Peso:110 grammi