Complice il caldo, la conseguente immancabile pigrizia, la carenza di nuovo materiale fino alla prossima fiera e diversi altri fattori imperscrutabili, Spaziogames dà oggi vita ad una nuova rubrica informativa: Gli Imperdibili. Da tempo immemore i siti del settore stilano dettagliate classifiche nelle quali incoronano i più significativi rappresentanti di un determinato genere. Sono articoli interessanti e spesso molto informativi, utili per chi non conosce approfonditamente la tipologia di giochi trattata e vuole farsi rapidamente una cultura a riguardo. Una lista numerica tuttavia ha delle evidenti debolezze, prima tra tutte la sua soggettività. Le preferenze variano enormemente di persona in persona, e non c’è modo di mettere d’accordo tutti sul numero uno. Per essere il più oggettivi possibile ed evitare le discussioni tipiche legate alle posizioni, abbiamo optato per eliminarle completamente. Il nostro intento con questo speciale, e con quelli che verranno a seguire, è raccogliere e descrivere quei titoli che per la redazione rappresentano i massimi esponenti del loro genere, cercando così di far conoscere anche giochi non troppo recenti, ma ancora degni di essere provati.Abbiamo deciso di partire con i picchiaduro, che ultimamente stanno vivendo una seconda giovinezza. Le regole della nostra “classifica” sono semplici: -I titoli segnalati sono dieci-L’ordine con cui sono descritti i giochi selezionati è completamente casuale, e non rappresenta in alcun modo un posizionamento-Possiamo scegliere un solo titolo per ogni serie (ovviamente quello da noi considerato il migliore)-In calce all’articolo inseriremo anche alcuni videogame che non sono riusciti a entrare in lista per un pelo, ma meritano di essere conosciutiSi comincia!
Sviluppatore: CapcomAnno: 1997
Cominciamo subito con una delle colonne portanti del genere, la serie Street Fighter. Questa saga è da sempre una delle più apprezzate dai videogiocatori di tutto il mondo, e scegliere un re tra tutti i fantastici titoli che ne fanno parte non è stato affatto facile. Alla fine abbiamo deciso di premiare quello che, quasi all’unanimità, è considerato il migliore dal punto di vista del gameplay. Street Fighter 3rd Strike ha infatti rivoluzionato la serie, introducendo varie meccaniche, tra cui la “parata attiva”. La possibilità di parare attivamente i colpi avversari da qualunque posizione ha reso questo gioco un vero e proprio culto tra gli amanti dei picchiaduro, poichè diminuisce notevolmente l’efficacia delle fireball e rende i combattimenti tra giocatori abili uno spettacolo imprevedibile e spesso stupefacente. Il gioco non è certo perfetto: il roster presenta notevoli sbilanciamenti e molti dei personaggi più amati non sono presenti. La giocabilità sopraffina e l’altissimo livello tecnico richiesto riescono però a far passare questi problemi in secondo piano. Un vero must, che tornerà a breve sulle console con la versione Online Edition. Capcom ha promesso una veste grafica rinnovata e un netcode impeccabile. Speriamo mantengano.
Sviluppatore: SNKAnno: 1998 (chi l’avrebbe mai detto)
Altro giro, altra serie leggendaria per chi bazzicava in sala giochi da piccolo. I The King of Fighters sono indubbiamente i picchiaduro più noti creati da SNK. Sono anche numerosissimi, visto che la casa giapponese in passato ne sfornava uno all’anno. Tra tutte queste incarnazioni, la migliore è ancora oggi quella sviluppata nel lontano 1998. Con le sue battaglie 3 contro 3, le sue molteplici meccaniche di gioco e il suo ottimo bilanciamento, The King of Fighters 98 è rimasto nei cuori degli aficionados delle botte virtuali. SNK, nonostante i grossi problemi economici degli ultimi anni, ha rinnovato completamente il marchio con i capitoli XII e XIII (l’ultimo uscirà presto per console). La complessità di questi ultimi titoli è persino superiore a quella dei precedenti e il miglioramento grafico eccezionale, ma alcuni enormi squilibri tra i personaggi ci hanno fatto preferire questo illustre antenato.
Sviluppatore: NamcoAnno: 1999 (arcade) 2000 (console)
Avete mai visto un uomo volare? Nei Tekken capita continuamente. Basta farli partire con un calcio o un pugno ben piazzati, e osserverete rimbalzare nell’aere anche il più pesante dei guerrieri, orsi compresi. I titoli Namco sono noti per le combo aeree devastanti e per la loro complessità. Padroneggiare le meccaniche di gioco della serie appieno non è cosa da poco, visto che i Tekken presentano alcune delle combinazioni di colpi e delle possibilità di movimento più variegate in assoluto. Eppure, tutto sommato, il gameplay è sufficientemente intuitivo da permettere a chiunque di raggiungere un livello medio. Per questo il marchio vanta una delle comunità più estese ed appassionate in assoluto. Abbiamo scelto Tekken Tag Tournament come rappresentante: meno veloce e spettacolare degli ultimi capitoli, ma da molti considerato il gioco più curato e perfezionato della serie. L’enorme numero di combattenti a disposizione, i rimbalzi un po’ meno esagerati, e l’ulteriore livello di profondità aggiunto dalle meccaniche tag lo rendono un vero capolavoro. Namco ha già annunciato il suo seguito diretto. Non sarà facile superare l’originale, ma sembra siano sulla buona strada.
Sviluppatore: CapcomAnno: 1997
I Darkstalkers sono venerati da migliaia di videogiocatori. Capcom ha fatto tombola quando ha deciso di creare un picchiaduro con dei guerrieri basati sui mostri della cultura popolare. Il carisma di personaggi come Morrigan, Demitri, Jedah, Jon Talbain e BB Hood è leggendario e, unito ad un gameplay molto rapido e ben strutturato, ha reso questa serie una delle punte di diamante della casa giapponese. Vampire Savior è il capitolo della serie con il cast migliore, e quasi sicuramente quello più equilibrato (escludendo Q-Bee.. maledetta ape), quindi si guadagna di diritto un posto nella nostra lista. Non c’è da stupirsi se molti cuori si sono fermati davanti al teaser mostrato da Yoshinori Ono al Comicon 2011, che lasciava intuire l’arrivo di un possibile nuovo capitolo. Ono-San, mettiti al lavoro.
Sviluppatore: SEGAAnno: 2006 (arcade) 2007 (console)
Ecco l’altro rappresentante dei picchiaduro tridimensionali nella nostra lista. La serie Virtua Fighter creata da SEGA non ha bisogno certo di presentazioni. I giochi che ne fanno parte si sono sempre rivelati prodotti di altissima qualità. Tra tutti, il quinto capitolo è indubbiamente il re. La prova? Virtua Fighter 5 ha avuto un enorme successo di critica e pubblico, ed è stato per alcuni anni il gioco di combattimento competitivo numero uno in Giappone. Considerando che la terra del sol levante è considerata la madre patria del genere, non è dire poco. Il titolo SEGA è privo di fireball, effetti speciali e mosse improponibili, inoltre il suo gameplay è nettamente più lento rispetto a quello della maggior parte degli altri picchiaduro. Tuttavia, la sua impressionante tatticità e ragguardevole complessità lo hanno reso un must have tra gli appassionati.
Sviluppatore: Arc System WorksAnno: 2009 (arcade) 2010 (console)
Arc System Works è una casa di sviluppo con alle spalle alcuni dei migliori fighting games in assoluto. Parliamo dei Guilty Gear, giochi veloci e spettacolari, supportati da una comunità di tutto rispetto. Eppure, li abbiamo lasciati fuori da questa lista, poichè a nostro parere inferiori ad un’altra serie sviluppata dalla software house. Si tratta dei Blazblue, titoli che devono molto ai Guilty gear ma ne rappresentano l’evoluzione naturale. Questi picchiaduro 2D vantano un numero impressionante di meccaniche, e una varietà di gameplay tra i personaggi eccezionale. Abbiamo scelto Blazblue: Continuum Shift, per i nuovi combattenti introdotti e la giocabilità ulteriormente perfezionata. La complessità del titolo lo rende un prodotto pensato principalmente per i giocatori hardcore, che potrebbe risultare un po’ troppo da assorbire per l’utenza media. Ci sono comunque pochi rappresentanti del genere che vantano una tale cura nei dettagli. Non c’è guerriero che sia simile ad un altro nel roster, il bilanciamento è ottimo, e persino trama, tutorial, e modalità singleplayer sono nettamente meglio strutturati della media. Per coloro che non amano le semplificazioni eccessive, questo è il picchiaduro di ultima generazione da giocare.
Anno: 1999Sviluppatore: SNK
Il vero successore dei Fatal Fury, Garou – Mark of The Wolves è forse il picchiaduro migliore mai creato da SNK, e paradossalmente anche il più sottovalutato. Poco conosciuto a causa della scarsa pubblicità e del marchio relativamente nuovo, questo titolo è un capolavoro di programmazione. Chi del genere se ne intende giustamente lo osanna per il suo gameplay curatissimo, variegato, e non privo di idee originali. Tra tutte il Tactical Offense Position Mode è quella più distintiva, e consiste nell’assegnare ad una porzione della propria salute una speciale barra che, una volta raggiunta, potenzia i danni, rigenera lentamente i punti vita e permette di utilizzare un attacco aggiuntivo, a patto di non prendere troppe mazzate extra. Nato in uno dei periodi più problematici di SNK dal punto di vista economico, è considerato il canto del cigno della casa prima del fallimento e della rinascita come SNK Playmore. Indubbiamente trasuda impegno ed amore per il genere da ogni poro. Ancora giocatissimo in ristretti circoli, provarlo è praticamente un obbligo per chi si professa un esperto di combattimenti virtuali.
Sviluppatore: SNKAnno: 1994
Il primo Samurai Shodown fu un successo stratosferico al momento dell’uscita. Il motivo? Le spade! Non si può non amare l’accoppiata spade+videogames dopotutto (sempre che il videogame in questione non vi infilzi). L’arrivo di un picchiaduro bidimensionale che per protagonisti aveva dei maestri d’arme spiazzò la concorrenza, e conquistò una enorme fetta di videogiocatori. Noi abbiamo scelto il secondo capitolo per la nostra lista, visto che migliora ogni singolo elemento dell’originale. Samurai Shodown II fu uno dei primi titoli ad introdurre le parry, il rotolamento e le schivate attive. Meccaniche copiate da tutto ciò che è venuto dopo. Anche i capitoli successivi sono ottimi giochi, ma presentano difetti macroscopici di bilanciamento e gameplay universalmente riconosciuti, che li rendono paradossalmente inferiori ai primi due. Non parliamo neanche dei capitoli 3D più recenti… Se amate il marchio farete finta che non esistano. Punto.
Sviluppatore: CapcomAnno: 2011
Molti puristi del picchiaduro tecnico storceranno il naso dinnanzi alla scelta di Marvel vs Capcom 3 come rappresentante della serie Versus di Capcom. C’è da capirli. Questi crossover contano tra le loro file alcuni titoli di tutto rispetto, tra cui anche l’amatissimo Capcom vs Snk 2, che vanta una delle migliori fusioni di meccaniche mai vista in un picchiaduro. Eppure alla fine gli abbiamo preferito Marvel, perchè non c’è gioco di combattimento che possa paragonarvisi quanto a spettacolarità, freneticità ed esagerazione. Inoltre è assolutamente unico, caratteristica non propria del suo principale contendente, che è appunto un mix di meccaniche preesistenti. Tale è la sua spettacolarità da averlo reso uno dei giochi più seguiti in rete. Capcom ha già svelato l’arrivo di una nuova versione, più bilanciata e con nuovi personaggi. Forse farlo dopo così poco tempo è stato un errore, ma facciamo comunque fatica a contenere il desiderio. Non c’è niente da fare… Marvel = Hype.
Sviluppatore: NetherrealmAnno: 2011
Considerando il numero notevole di picchiaduro di altissima qualità esistenti, non è stato facile scegliere l’ultimo nome di questa lista. Alla fine però non abbiamo potuto tralasciare i Mortal Kombat. Con la loro ultraviolenza e gli indimenticabili guerrieri, i giochi creati da Netherrealm si sono guadagnati di diritto un posto nella nostra lista. Abbiamo però dovuto obbligatoriamente scegliere il recente reboot della serie, che rappresenta un passo avanti stratosferico se paragonato ai suoi predecessori. Quanto a gameplay siamo ancora leggermente sotto ai colossi giapponesi, ma quanto a contenuti questo titolo dà la paga ad ogni avversario. Mortal Kombat è la dimostrazione che i videogames di combattimento possono risultare fantastici anche quando non hanno origine nipponica.
Menzioni onorabili
Titolo: Killer InstinctPerchè merita di essere giocato: Killer Instinct è un altro picchiaduro che ha fatto la storia del genere. Le combo spettacolari, la facilità di esecuzione delle stesse, e il cast stratosferico sono le sue principali qualità.Perchè non è in lista: non è invecchiato benissimo. Da anni i fan vogliono vedere la serie di nuovo sugli scaffali, ma sembra sempre più difficile.
Titolo: The Last Blade 2Perchè merita di essere giocato: perchè è un picchiaduro con spade grandioso, da molti considerato superiore ai Samurai Shodown.Perchè non è in lista: perchè molti personaggi del gioco non sono ispirati quanto quelli di Samurai Shodown, e non ha avuto sul genere una influenza pari a quella della principale serie SNK con combattenti armati.
Titolo: Waku Waku 7Perchè merita di essere giocato: perchè è divertente, ben sviluppato, e l’atmosfera del gioco è allegra e cartoonesca, diversamente da quella della maggior parte degli avversari.Perchè non è in lista: Il roster è davvero misero.
Titolo: Super Smash Bros BrawlPerchè merita di essere giocato: perchè è uno dei picchiaduro più divertenti in assoluto da giocare con gli amici, perchè è accessibile, ha un cast leggendario, ed è completamente diverso da tutto il resto.Perchè non è in lista: perchè per quanto sia vero ciò che dicono i fan, ovvero che è molto più complesso di come appare, non raggiunge comunque la profondità e il livello tecnico di altri capolavori del genere.
Titolo: Art Of Fighting 3Perchè merita di esser giocato: perchè fa parte di un’altra serie notevole di giochi creati da SNK, e presenta alcune meccaniche brillantiPerchè non è in lista: perchè è invecchiato maluccio, e ci sono picchiaduro della casa giapponese più significativi e meglio sviluppati.
Titolo: Dead or Alive 4Perchè merita di essere giocato: perchè spettacolare, frenetico ed esaltante. Per le bocce.Perchè non è in lista: perchè non è tecnico per niente.
Titolo: One Must FallPerchè merita di essere giocato: robots che si menano. Abbiam detto abbastanza.Perchè non è in lista: invecchiato malissimo
Titolo: Soul CaliburPerchè merita di essere giocato: perchè è uno tra i migliori picchiaduro 3D. perchè è accessibile e divertente. Perchè contenutisticamente la serie è notevole.Perchè non è in lista: Perchè manca della tecnicità di un Tekken o di un Virtua Fighter e, pur essendo un gioco sostanzialmente diverso, lo abbiamo trovato leggermente inferiore ai due succitati gioconi.
Titolo: Guilty Gear XXPerchè merita di essere giocato: Perchè esaltante, spettacolare e maledettamente divertente.Perchè non è in lista: Perchè gli abbiamo preferito Blazblue