GT72VR Dominator PRO

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a cura di Matteo Bussani

Con la diffusione sempre maggiore di visori per la realtà virtuale e di giochi predisposti per questa tecnologia, c’era bisogno che anche i produttori d’hardware si adattassero alle nuove richieste del mercato, rilasciando componenti in grado di soddisfare i requisiti necessari. Finora salvo rarissime eccezioni, gli unici prodotti dotati di una potenza sufficiente a far girare un software parallelamente su due schermi a una frequenza complessiva che si avvicinasse ai 90Hz, erano computer desktop dotati di CPU e schede grafiche che nella generazione precedente hanno ricoperto la così detta fascia enthusiast del mercato. Stiamo parlando di configurazioni che prevedevano una GPU dalla GTX970 in su, anche se le garanzie di un’esperienza fluida potevano arrivare solo a partire dalla GTX980 (facendo riferimento ai prodotti nVidia). La realtà virtuale dunque è sempre stata preclusa a priori ai computer portatili, che da un lato non offrivano sufficiente potenza e dall’altra non contavano di una serie adeguata di interfacce utile a soddisfare le molteplici connessioni richieste dai visori.Giunta dunque sul mercato una nuova generazione di schede grafiche (specialmente quelle nVidia), decisamente più performante della precedente soprattutto in ambito notebook e passati a chip disegnati appositamente per questo tipo di necessità, siamo giunti al cospetto di uno dei primi notebook in grado di sfruttare appieno quanto offerto dalla realtà virtuale. Il prodotto in questione si chiama GT72VR Dominator PRO di MSI, un notebook 17 pollici con velleità da desktop replacement, che abbonda sia nelle dimensioni ma soprattutto nella potenza, per nulla inferiore a dei buoni fissi da gioco.

Specifiche Tecniche:

A un primo sguardo:Appena estratto dalla confezione il prodotto si è mostrato in tutta la sua possanza, e nonostante i materiali plastici utilizzati, è riuscito a darci ottime sensazioni di solidità. Il logo Msi compare sul fronte del coperchio e la distribuzione degli ingressi e uscite è su ben tre lati del notebook. Su quello sinistro troviamo il lettore SD, gli ingressi audio e 4 porte USB 3.0, dall’altra parte altre due USB anch’esse 3.0 e il lettore DVD. Sul retro, a completare la dotazione, troviamo l’alimentazione, l’ingresso ethernet, HDMI e DisplayPort e infine l’USB type C. Una volta aperto, sull’ampia base c’è una tastiera full-size con tastierino numerico e alla sinistra un’ulteriore serie di tasti per accedere immediatamente ad alcune funzioni particolari del notebook come il boost alle ventole o il cambio di colore della retroilluminazione. La tastiera infatti ha una retroilluminazione modulare a tre zone che può coprire tutta la fascia di colore RGB. I tasti sono a isola, alla pressione risultano molto morbidi con una corsa di circa 1mm. Il touchpad è leggermente spostato a sinistra, esattamente al di sotto della barra spaziatrice, è molto grande ed è accompagnato da due tasti fin troppo resistenti alla pressione. Al di sopra della tastiera il sistema audio della Dynaudio, che copre tutta l’estensione orizzontale del notebook; sul fondo del invece una grande grata per favorire il raffreddamento e il subwoofer lì a lato.

Prova d’utilizzo:Le dimensioni, il peso e il tipo di potenza che questo computer è in grado di fornire, lasciano la definizione “Portatile” relegata al fatto che il prodotto possa funzionare autonomamente anche staccato da una presa elettrica. Non stiamo assolutamente parlando di un computer leggero, poco ingombrante e facilmente trasportabile, l’utilizzo che per cui nasce il GT72 Dominator è molto fisso e poco mobile esclusivamente al di sopra di una scrivania o di un piano d’appoggio fisso, il cui spostamento massimo può consistere in un passaggio da stanza a stanza. Appoggiarlo sulle proprie gambe, come i più fanno, è scomodo e bastano pochi minuti per accusare diversi dolori muscolari ai quadricipiti. Una volta acceso, azione della durata di pochi secondi grazie alla presenza dell’SSD con interfaccia M.2, l’utilizzo di questo notebook è di una rara piacevolezza. La tastiera è davvero comodissima, a isola, con una corsa che agevola sia l’uso quotidiano sia quello gaming. La retroilluminazione ha 4 livelli e se ne consiglia quella fissa, con l’intermittente fine a sé stessa perchè molto fastidiosa nell’utilizzo comune. Dal punto di vista audio, le casse forniscono un buon supporto, grazie anche al subwoofer dedicato. Una volta avviato il computer, l’esperienza è la solita di Windows 10, con un software di gestione proprietario fatto apposta per seguire tutti gli elementi personalizzabili del GT72VR, dal colore della retroilluminazione alla programmazione della tastiera, così come alla gestione delle ventole e all’equalizzazione dell’audio.I software con funzioni pubblicitarie sono pochi e relegati ai grandi immancabili, ovvero l’antivirus e la suite per l’ufficio, in alcun modo invadente. Una volta installato tutto e iniziate le prove gaming abbiamo potuto sperimentare la gestione dei profili per CPU, GPU e schermo, per permettere in ogni momento il miglior rapporto tra prestazioni e durata della batteria. Lo schermo per esempio, qualora non fossimo collegati alla presa della corrente, bloccherebbe il refresh rate a 60Hz e di conseguenza anche il resto dei componenti ridurrebbero le loro frequenze in modo da garantire una maggiore autonomia. Le capacità gaming, in questa situazione, verrebbero non poco ridotte, ma data la bontà del prodotto non impedirebbero in alcun modo di giocare a livelli di qualità sufficienti. Il pannello del monitor tra l’altro offre una qualità ben più che soddisfacente considerato il fatto che si tratta della tecnologia TN, abbinata però a funzionalità, come il G-Sync e una frequenza di aggiornamento di 120Hz ottima per tutti i titoli che richiedono tempismo e riflessi eccellenti. Tirando le fila del discorso, questo GT72VR è interamente votato al gaming, dalla più piccola finitura del design all’anima vera e propria caratterizzata da i7 6700HQ e GTX 1060.A proposito di quest’ultima, lasciamo ora spazio ai benchmark che spiegheranno da soli la bontà del prodotto, che nonostante il suo essere notebook, può davvero fornire una potenza paragonabile a gran parte dei desktop da gioco presenti sul mercato.Benchmarks:Passando a parlare di numeri, questi sono i risultati prodotti nelle prove da noi effettuate. Gli FPS mostrati sono tutti relativi a un setup Full HD (la risoluzione nativa del pannello del notebook per intendersi), a dettagli massimi e con tutti i filtri attivi per ogni singolo gioco. I benchmark mostrano risultati davvero di prima categoria, con tutti i titoli analizzati giocabili a un framerate superiore in molti casi ai fantomatici 60FPS. L’unico caso che non convince è la versione directx12, ancora in fase beta, di Total War Warhammer, sintomo di un’ottimizzazione ancora non perfetta. Per il resto indipendentemente dai numeri, ogni titolo risulta giocabile senza alcun problema e anzi lascia spazio nei settaggi a risoluzioni ancora più elevate. Il tanto discusso 4k infatti è fattibile solo a patto di ridurre i dettagli al punto da far preferire alla risoluzione nativa un upscaling da una inferiore. Il benchmark di 3D Mark Time Spy, quello dedicato al test dell’HW più potente, suggerisce un risultato in linea con i notebook da gioco più potenti, confermando su tutta la linea le prestazioni generali del computer di MSI.Le velocità in lettura dell’SSD che sfrutta le linee PCI-E tramite l’interfaccia M.2, riesce addirittura a toccare i 2200MB/S, verificati tramite il software ATTO, che simula una serie di letture sequenziali. Per quanto riguarda invece le letture casuali, possiamo fare affidamento al test empirico, ma efficace che valuta il tempo di completo avvio del computer, che in questo caso si è realizzato in poco meno di una ventina di secondi, per l’esattezza 18.

Autonomia:Primo appunto da fare per analizzare l’autonomia di un prodotto del genere, è che questo notebook non è fatto per essere staccato dalla corrente se non per trasferimenti di camera in camera, magari quando siamo chiamati dalla madre o dalla fidanzata a spostarci da un’alta parte della casa.Nel caso in cui però fossimo chiamati a utilizzare il GT72 VR Dominator PRO, lontano da qualche fonte di corrente, dovremmo far fronte a un’autonomia che si ferma attorno all’ora con sessioni poco più lunghe e altre poco più brevi dei 60 minuti. Per un utilizzo da ufficio, invece, il portatile ha resistito per circa tre ore per poi cadere vittima della richiesta energetica dei vari componenti. Chiaramente non devono stupire risultati di questo genere, dato che sono scenari di utilizzo davvero lontani dall’obiettivo che MSI si è posto con questo portatile.

Un breve discorso sulla VR:Questo paragrafo potrebbe interessare davvero poche persone dato il numero di possessori dei vari visori per la realtà virtuale. In ogni caso abbiamo avuto modo di provare il notebook abbinato a un Oculus Rift e ci sentiamo quindi di esporre pareri in merito anche su questo aspetto.Il GT72VR è pienamente in grado di soddisfare i requisiti della realtà virtuale, tanto che rientra proprio nella categoria VR Ready del test SteamVR. Una volta collegato e sistemato tutto per la nostra prova ci siamo concentrati su Assetto Corsa e Redout. Due titoli che potrebbero far insorgere problemi importanti di motion sickness. Nonostante gli avvertimenti, la velocità di refresh durante la prova è stata più che soddisfacente e ci ha fatto godere questi titoli senza alcun tipo di problema. Il dubbio dunque nasce dall’effettiva efficacia e interesse che può suscitare la VR, non tanto dalla tecnologia che ci sta dietro, che dal punto di vista della potenza e della qualità dei visori oramai può ritenersi sufficientemente matura.

L’MSI GT72VR Dominator PRO, nonostante le dimensioni generose, riesce ad offrire prestazioni paragonabili a quelle di un Desktop da gaming di fascia media. La GTX 1060 pur non essendo il prodotto di punta della line up nVidia sfoggia una potenza ben più che adeguata al pannello che è inserito nel notebook (FullHD a 120Hz). Parlando proprio del monitor Il G-Sync fa un lavoro magistrale e riesce a regalare immagini senza tearing o altri artefatti senza dover ricorrere al V-Sync tramite software, che riduce non poco il conteggio degli FPS. Tastiera e touchpad, sono molto buoni e estremamente comodi anche dopo sessioni lunghe di utilizzo, i tasti infatti hanno una corsa molto morbida e il touchpad ha una superficie molto ampia. Le temperature di utilizzo sono totalmente ammortizzate dal case e dal sistema di ventole a flusso orizzontale, la combinazione delle due riesce sempre a mantenere basse le temperature di utilizzo e lo chassis che non diventa mai fastidioso in prossimità della base d’appoggio dei polsi. Chiaramente il prezzo è doppio rispetto a una possibile controparte fissa (2300euro), ma in compenso chi non ha spazio o si ritrova ad aver bisogno di spostare questo drago sputaflops per necessità di diverso tipo ritroverà tra le mani un prodotto capace di soddisfare totalmente i suoi bisogni.

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