Nonostante il tempo trascorso dalla sua uscita, Fallout 4 continua ad essere supportato, richiamando ciclicamente a sé la moltitudine di giocatori che hanno apprezzato l’ultima incarnazione della serie post apocalittica di Bethesda. I primi due contenuti scaricabili presentavano caratteristiche molto diverse dai dlc realizzati per il precedente capitolo, rappresentando esperienze molto brevi, in grado di aggiungere un quantitativo di contenuti decisamente ridotto. Per il terzo contenuto scaricabile Bethesda ha deciso di ritornare sui propri passi, realizzando una vera e propria espansione in grado far ulteriormente innalzare il già elevatissimo conteggio delle ore di gioco. Vi diamo il benvenuto sull’isola di Far Harbor, assicuratevi di indossare un’armatura atomica sopra il costume da bagno.
Lontano da casa L’agenzia investigativa Valentine ha un nuovo caso per il sopravvissuto solitario. Kasumi Nakano ha improvvisamente lasciato la propria abitazione, fuggendo a bordo dell’imbarcazione di famiglia. La ragazza sembrava star affrontando una profonda crisi di identità, dovuta alla sempre più pressante sensazione di non appartenere al posto in cui vive. In breve scopriremo come Kasumi sia partita in direzione di Far Harbor, una lontana isola al largo della costa del Maine. Una volta approdati su di essa ci ritroveremo presto coinvolti in un conflitto assai più gravoso di un semplice caso di sparizione, in grado di portare l’intera isola sull’orlo della distruzione. Spetterà a noi evitare il disastro… o esserne la causa scatenante. L’arco narrativo presente in questo terzo contenuto scaricabile è indistricabilmente legato alla sua ambientazione, indubbiamente fra le migliori mai realizzate da Bethesda. Far Harbor non è stata risparmiata dalla devastazione delle bombe, ma qui le radiazioni hanno assunto una forma ancora più letale del solito. La maggior parte dell’isola è infatti avvolta da un’impenetrabile nebbia radioattiva, capace di mutare la fauna locale in creature tanto abominevoli quanto letali. I pochi abitanti ancora presenti sono stati costretti ad ammassarsi nel porto, l’unico insediamento ancora sicuro della zona. Ogni giorno i superstiti affrontano una vera e propria lotta per la sopravvivenza opponendosi alla volontà della stessa isola, che non sembra desiderare altro che la morte di tutti i suoi abitanti. Un’ulteriore complicazione è rappresentata dai Figli dell’Atomo. Si tratta di un gruppo di fanatici, adoratori delle radiazioni e delle infinite possibilità racchiuse all’interno del singolo atomo. La setta abbraccia la nebbia come una benedizione, invitando i cittadini ad arrendersi ad essa. Le due fazioni sono ormai ai ferri corti, condividendo nient’altro che l’odio reciproco. Abbiamo infine un terzo gruppo, l’unico che sembra voler perseguire la pace, per quanto fragile possa essere. Si tratta di una comunità di sintetici guidati da DiMA, uno dei primi prototipi creati dall’Istituto. Quest’ultima fazione tenta in ogni modo di far da mediatore, cercando di preservare un equilibrio ormai quasi del tutto compromesso.Districandoci in questa realtà così contorta e frammentata, saremo inevitabilmente portati a schierarci con una delle fazioni appena descritte, le quali godono di un livello di cura persino superiore a quelle presenti nel gioco base. Ognuna di esse infatti cela retroscena e personalità che potrebbero rendere assai più sofferta la decisione finale del giocatore, dando alle scelte morali un peso molto più significativo di quanto visto in passato. Giusto e sbagliato sono qui concetti totalmente relativi, immersi in una scala di grigi dai contorni estremamente sfumati. Ogni gruppo infatti possiede le proprie virtù e i propri peccati, la cui conoscenza potrebbe far virare sensibilmente la nostra opinione a riguardo. Ci troviamo dunque davanti ad uno scenario assai complesso e sfaccettato, ricco di bivi narrativi culminanti in un numero oltremodo elevato di possibili finali. Tutto questo viene accompagnato da un livello di scrittura delle quest sorprendentemente curato. L’egregio lavoro di background che Bethesda è solita realizzare, viene qui messo in secondo piano in favore di missioni molto più curate narrativamente e ricche di retroscena assai succosi. Quanto detto non vale unicamente per le quest principali, ma persino per quelle secondarie. Il risultato è davvero buono, in grado di coinvolgere il giocatore e di non annoiarlo anche in situazioni banali come lo possono essere l’uccisione di determinati nemici, o la raccolta di oggetti. A tal proposito vi suggeriamo di portare con voi dell’equipaggiamento con dei bonus al carisma, dato che tale caratteristica avrà finalmente un ruolo realmente concreto, in grado di portare ad eventi non ottenibili in altro modo.
Ombre nella nebbiaTra le tante novità presenti in Far Harbor non potevano mancare quelle legate ai companion. Purtroppo l’unico alleato ottenibile nell’isola è il vecchio Longfellow, un vero e proprio lupo di mare, decisamente stereotipato e con una storia piuttosto banale. Gli occasionali canti marinareschi da lui eseguiti non sono sufficienti a sollevare le sorti di un personaggio piatto e dimenticabile. La situazione migliora però decisamente grazie al buon Nick Valentine. Il nostro detective preferito è infatti legato profondamente ad alcuni personaggi presenti in questo contenuto scaricabile, il cui confronto porterà a scoprire una buona fetta del suo background fino ad ora nient’altro che accennato. Vi consigliamo caldamente di portarlo con voi, non ve ne pentirete. Un espansione non potrebbe essere definita tale se non portasse con sé tutta una serie di nuovi scintillanti oggetti su cui mettere le mani. Da questo punto di vista Far Harbor non delude, grazie ad armi ed armature inedite, alcune delle quali risulteranno tanto bizzarre quanto efficaci. Fucili spara arpioni, uncini, scafandri, cappelli pirata, questi sono solo alcuni dei tanti equipaggiamenti che potrete trovare sull’isola, molti dei quali aderiscono perfettamente all’ambientazione marina di Far Harbor. Non mancheranno anche oggetti utili, come nuove bibite e cibi, entrambi ricavati dalla flora e dalla fauna locale. A proposito di fauna, vorremmo soffermarci brevemente sulle creature presenti in questo terzo contenuto scaricabile. Bethesda ha fatto davvero un buon lavoro, realizzando delle bestie mostruose, la maggior parte delle quali sono ben integrate all’ecosistema lacustre che caratterizza l’isola. Oltre ai classici Mirelurk troveremo mantidi giganti, salamandre mutate e pesci lanterna anfibi. Senza contare poi i temibili conigli e polli radioattivi. Insomma addentrarsi nella nebbia non sarà per niente piacevole, soprattutto quando vi ritroverete circondati da bizzarre creature affamate e letali. A tal riguardo vi suggeriamo di intraprendere questo dlc nelle fasi più avanzate di gioco. Ai livelli di difficoltà più elevati e senza le dovute precauzioni potreste facilmente soccombere.
L’ultima spiaggiaCi ricolleghiamo al discorso appena fatto sulle creature parlando in generale della realizzazione visiva e dell’atmosfera che contraddistinguono l’isola di Far Harbor. Ci troviamo indubbiamente davanti ad una delle migliori ambientazioni di Fallout 4, capace di rimanere impressa nella mente del giocatore. La presenza della nebbia rende l’isola un posto spettrale ed inquietante, attraversato da una nota di mistero. Addentrarsi al suo interno significa confrontarsi con la moltitudine di pericoli che si celano all’interno, occultati da quella stessa nebbia che impedisce il filtraggio dei raggi del sole. Tutto questo non fa altro che avvalorare il decadentismo tipico di Fallout, regalando al giocatore un’atmosfera cupa e tetra. In particolare vogliamo soffermarci sulla realizzazione del covo dei Figli dell’Atomo, la cui atmosfera sfiora spesso e volentieri il raccapricciante. Persino nel doppiaggio in italiano le litanie sussurrate dei fanatici risultano oltremodo inquietanti.Non sarebbe Bethesda se non ci fossero bug o problemi di sorta, giusto? Ebbene anche Far Harbor non è stato risparmiato da questa ormai triste verità. Oltre ai soliti bug che potrebbero compromettere l’avanzamento di alcune quest (benedetti siano i salvataggi multipli), la problematica più grave è riscontrabile nella versione console, riguardante nello specifico il frame rate. Su PS4 (versione da noi testata) la presenza della nebbia riduce drasticamente il numero di fotogrammi al secondo, arrivando persino a dimezzarli. Questo grave problema affligge le sezioni di isola dove la nebbia è più fitta, compromettendo la godibilità dell’esplorazione. Parliamo di un inconveniente davvero serio, che andrebbe risolto al più presto.Far Harbor offre un ottimo quantitativo di contenuti, come testimonia del resto il numero di ore necessario al suo completamento. Terminare il filone di quest principali dovrebbe richiedervi circa cinque ore, ma l’adempimento delle secondarie e l’esplorazione dell’isola potrebbe far salire esponenzialmente tale conteggio, arrivando con facilità alla ventina. Nonostante questo il prezzo di vendita del contenuto scaricabile rimane comunque piuttosto elevato, soprattutto se preso singolarmente e non tramite il season pass. Terminiamo la sequela di note dolenti con una piccola menzione riguardo una certa parte del dlc. Bethesda ha voluto inserire una sezione puzzle molto diversa da quanto visto sino ad ora in Fallout. Nonostante l’idea di variare l’esperienza di gioco sia sempre apprezzata, non possiamo non criticare questo particolare episodio, il quale risulterà inevitabilmente noioso e a tratti frustrante, complice la sua lunghezza e la legnosità delle sue meccaniche.
– Livello di scrittura sopra la media
– Scelte morali e bivi narrativi realmente significativi
– Atmosfera di grande impatto
– Elevato numero di contenuti aggiuntivi
– Prezzo elevato
– Frame rate compromesso su console
– Non tutte le sezioni di gioco sono riuscite
Far Harbor è una vera e propria espansione, capace di incrementare ulteriormente il già elevatissimo contatore delle ore di Fallout 4 tramite contenuti di alta qualità. Un livello di scrittura decisamente sopra la media e la presenza di scelte morali realmente significative, ben si sposano con un’ambientazione memorabile, a tratti cupa ed inquietante. Questo terzo contenuto scaricabile non è comunque esente da difetti, alcuni dei quali molto gravi. Nonostante questo ci sentiamo di promuovere Far Harbor>, in quanto incarna e rappresenta perfettamente lo spirito che ha reso celebri le espansioni del precedente capitolo.