Contando che al CES 2013 di Las Vegas sono stati presentati oltre 20.000 prodotti da parte di 3.250 espositori, questo speciale non vuole essere un riepilogo esaustivo e dettagliato dell’edizione dell’Electronic Consumer Show da poco conclusasi. Più che altro vogliamo capire quali sono i trend imperanti usciti da questa fiera che segneranno il mercato tecnologico dei prossimi mesi, anche se l’assenza di Microsoft e Google si è fatta sentire parecchio tra gli sfavillanti stand di Las Vegas.
Console portatili e super tablet
Partendo con noi videogiocatori, le novità non sono state poche, anche se la maggior parte riguarda dispositivi mobili (e non poteva essere altrimenti visto l’andazzo odierno). Nvidia ha presentato la sua prima console mostrando in fiera il Project Shield, dispositivo molto promettente seppur discutibile esteticamente che avrà il difficile compito di dare piena maturità ai videogiochi Android. Una sfida molto difficile considerando la pirateria dilagante su questa piattaforma e le dimensioni non proprio mini della console, senza contare che la potenza bruta del Tegra 4 con i suoi 72 core grafici pare del tutto spropositata per la media dei giochi che approdano su Google Play. Dell’Edge e dell’Edge Pro abbiamo parlato qui pochi giorni fa e neanche in questo caso ci sembra che la proposta di Razer sia delle più allettanti. Certo, un tablet trasformato all’occorrenza in una console con controlli fisici non si vede tutti i giorni, ma nonostante l’ottima configurazione hardware (GPU dedicata, SSD, CPU Intel Core i5 o i7), i prezzi rimangono ancora molto elevati e benchmark approfonditi con i giochi più recenti non si sono ancora visti. Anche Piston, il prototipo di quella che sembra la tanto chiacchierata Steam Box, promette ottime prestazioni considerando le dimensioni mini, ma i primi prezzi ventilati (anche se poco attendibili) mettono i brividi e alla fine si tratterebbe solo di un mini-PC. Per il resto, dell’altro terzetto hardware rappresentato da Ouya, GameStick e Wikipad, non si è visto nulla tra i padiglioni di Las Vegas, anche se manca poco alla loro uscita sul mercato e se non altro i prezzi paiono più che abbordabili.
Smartphone sempre più grandi
Nel settore della telefonia la parola d’ordine è stata 1080p e infatti gli smartphone di fascia alta con display in Full HD non sono stati pochi. Il Sony Xperia Z e ZL, il Grand S di ZTE, l’Ascend D2 di Huawei e il K900 di Lenovo hanno attirato l’attenzione dei visitatori proprio grazie alla risoluzione del display e alle dimensioni, visto che ormai si parte dai 5 pollici in su e si raggiungono addirittura i 6.1 pollici dell’Ascend Mate. Samsung si è fatta bella con il suo concept-phone dal nome in codice Youm dotato di display flessibile, mentre in assenza di novità su BlackBerry 10 (e relativi device) l’unico smartphone non Android è stato l’Huawei W1, modello di fascia medio-bassa con Windows Phone 8. D’altronde il Mobile World Congress di Barcellona è atteso tra poco più di un mese ed è lì che si vedranno le novità più attese nel mercato degli smartphone. Da segnalare infine tre nuovi processori destinati a rendere gli smartphone di fascia alta prodotti sempre più potenti e “computeristici”. Se del Tegra 4 abbiamo già parlato, Qualcomm ha presentato lo Snapdragon 800, un quad-core con clock a 2.4 GHz capace di riprodurre video in 4K a 30 frame al secondo, mentre l’Exynos 5 di Samsung punta direttamente a un’architettura a 8 core, divisi tra quattro A15 a 1.8 GHz e quattro A7 a 1.2 GHz.
Poche novità per le tavolette
Passando invece ai tablet, il “mostro” di Panasonic con display da 20” e risoluzione 4K è solo un prototipo ancora senza prezzo, mentre l’Iconia B1-A71 di Acer, con i suoi 150 dollari di prezzo e il suo display da 7”, potrebbe dare parecchio filo da torcere al Nexus 7 e a tutti gli altri tablet economici. E che dire dell’Archos 97 Titanium HD? Monterà un processore dual core di fascia media, ma avrà lo stesso display Retina dell’iPad di terza e quarta generazione e costerà appena 249 dollari. Molto probabilmente non lo vedremo mai dalle nostre parti, ma il Vizio 10 con Tegra 4, Android Jelly Bean 4.2 e display Retina, è stato nominato da molti esperti del settore come il tablet migliore del CES 2013 ed è leggerissimo. Si è visto anche il Surface Pro di Microsoft ormai pronto per l’uscita, ma per quanto riguarda i tablet con Windows 8 e Windows RT la sensazione è che non si tratti di prodotti particolarmente attesi o desiderati. I problemi sono sempre i soliti. Prezzi alti e una piattaforma di software e app ancora troppo indietro rispetto a quelle di iOS e Android.
Diamo il benvenuto all’OLED e al 4K
Chiudiamo questa rassegna con i TV, che da anni rappresentano uno dei comparti simbolo del CES e che in fondo interessano molto anche noi videogiocatori. Anche qui i trend stanno cambiando profondamente, tanto che la parola magica delle scorse edizioni (3D) quest’anno sembra essersi dissolta nel nulla. Certo, Toshiba continua a insistere sul 3D autostereoscopico con modelli dai prezzi proibitivi e dalle performance ancora incerte, mentre LG aveva in mostra diversi TV per sfoggiare il 3D passivo con occhiali polarizzati, ma il CES 2013 è stato soprattutto sinonimo di OLED e di 4K (o Ultra HD), sebbene prezzi e disponibilità dei modelli siano ancora avvolti nel mistero. Samsung ha presentato un OLED da 85” con risoluzione 4K, 3D e processore quad-core per rendere sempre più potente, variegata e fluida la sua piattaforma di Smart TV, ma allo stand del gigante coreano non è mancato nemmeno l’OLED da 55” con schermo curvo e “avvolgente”. LG, anch’essa concentrata sullo sviluppo della sua Smart TV e sull’introduzione del NFC televisivo, dovrebbe arrivare sul mercato europeo a marzo con i suoi primi OLED e il prezzo dovrebbe attestarsi tra gli 8000 e i 12000 euro, mentre Panasonic, che per fortuna non ha rinunciato a una nuova gamma di TV al plasma, ha messo in mostra schermi OLED 4K spessi solo mezzo pollice e realizzati con processi di stampa 3D, che dovrebbero incidere positivamente sui costi di produzione. Anche qui nessuna notizia per prezzi e disponibilità e lo stesso dicasi per Toshiba, che pur rinunciando per ora alla costosa produzione di OLED ha puntato però su nuovi TV 4K. La cosa sicura è che per trovare nei negozi questi TV a prezzi umani passerà ancora molto tempo, senza contare che i prodotti commerciali con video a 4K nativo sono per ora inesistenti (o quasi). Sognare in grande comunque non costa nulla e questo CES 2013, di sogni proibiti, ne ha fatti vedere davvero tanti.