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Battlefield 3 - Close Quarters

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a cura di Kaname

Dopo l’ottimo Back to Karkand che ha portato i nostri soldati in versioni rivisitate per l’occasione di alcune delle più celebri mappe di Battlefield 2, i talentuosi ragazzi di DICE rinfrescano l’offerta con un ulteriore pacchetto aggiuntivo intitolato Close Quarters. Come il nome lascia facilmente intendere, l’attenzione si sposta da ampie mappe caratterizzate da una grande abbondanza di veicoli ad ambientazioni dalle dimensioni ben più contenute, in grado di valorizzare al meglio gli scontri a fuoco negli spazi ristretti. Saranno tuttavia riusciti a mantenere inalterato il feeling del gioco dopo questo cambio di rotta?

Aria di cambiamentoContenutisticamente parlando, il pacchetto in questione si presenta senz’altro molto ben fornito: 4 nuove mappe, 10 nuove assegnazioni con relative armi da sbloccare, 3 nuove modalità e un’ulteriore modifica all’engine di gioco che permette una distruzione localizzata più consona alle ristrette aree di gioco in cui avranno luogo gli scontri.

Ziba Tower, probabilmente una della mappe più piccole mai realizzate per il gioco, predilige lo sviluppo verticale dell’azione grazie ad una serie di scalinate e cornicioni che permettono ai giocatori di combattere su tutti i vari livelli disponibili senza troppo stacco tra l’uno e l’altro. Molto caratteristico è il giardino interno situato esattamente al centro della mappa, che sicuramente è una delle zone più rischiose in cui trovarsi durante le partite. Stilisticamente piuttosto notevole, è senza dubbio una delle mappe più riuscite del pacchetto Close Quarters.

Operation 925, al contrario, vanta la maggiore estensione tra le quattro. Essa è infatti organizzata su numerosi livelli che spaziano da un garage, a un piano uffici e ad un solaio da cui osservare con attenzione l’area sottostante (cercando ovviamente di non farsi sorprendere alle spalle). Grazie alle sue dimensioni è probabilmente l‘ambientazione più adatta alla nuova modalità Conquista Dominio, di cui vi parleremo meglio in seguito, poiché l’azione per quanto rapida e concitata vi consentirà anche alcuni attimi di tregua durante i quali sarà possibile riorganizzarsi senza preoccuparsi eccessivamente di ritrovarsi l’intera squadra nemica di fronte nel giro di pochi secondi. Vista la numerosa mole di oggetti di cui è disseminata l’intera area, inoltre, è possibile ammirare al meglio l’efficacia del nuovo sistema di distruzione messo a punto dagli sviluppatori, con vetri, pezzi di intonaco e scrivanie che verranno letteralmente crivellati dai vostri colpi.

Scrapmetal abbandona l’ambientazione urbanistica a favore di una simil fabbrica in disuso in cui le tonalità grigie la faranno da padrone contrapponendosi spettacolarmente agli splendidi giochi di luce creati dal sole. Anche qui la mappa si estende principalmente in verticale, con una serie di camminamenti e scalette che vi porteranno fin quasi in cima a questa decadente costruzione. Da notare come sia possibile cadere rovinosamente a terra nel tentativo di sperimentare qualche nuova scorciatoria, rischiando tra l‘altro di venire travolti da un convoglio in passaggio. Nulla di cui preoccuparsi in ogni caso, dato che la morte sarà comunque assicurata vista l’altezza da cui precipiterete. Massima attenzione quindi non solo ai giocatori avversari ma anche a dove mettete i piedi.Donya Fortress vanta invece un look spiccatamente orientale, collocando l’azione di gioco all’interno di quella che un tempo era probabilmente una roccaforte militare, ora trasformata in un lussurioso palazzo. Le zone saranno composte in particolar modo da corridoi stretti e intricati che vi obbligheranno a mantenere un‘attenzione costante se non vorrete ritrovarvi a terra troppo spesso.L’abuso dei tanto amati/odiati shotgun rende questa mappa una delle più divertenti e allo stempo tempo frustranti, in quanto difficilmente riuscirete a contrastare un gruppo di giocatori inferociti che correrà da un obiettivo all’altro sparando a tutto ciò che si muove.

Cattura quella baseOltre alle mappe sovraesposte, il DLC porta con sè anche tre nuove modalità disponibili esclusivamente in queste nuove ambientazioni.Conquista Dominio altro non è che una versione rivisitata della classica modalità Conquista. I giocatori si troveranno impegnati a conquistare 3 punti strategici dislocati per la mappa cercando, nel frattempo, di esaurire il numero di respawn disponibili del team avversario a forza di uccisioni. Nulla di nuovo quindi, se non fosse per l’incredibile aumento della velocità di cattura degli obiettivi che ben si sposa con la freneticità promessa da ambienti così ristretti. Spesso vi ritroverete però a correre incessantemente da un punto all’altro della mappa per riconquistare nel giro di una decina di secondi una base che il nemico vi aveva sottratto o viceversa. A tal proposito è opportuno sottolineare come tale modalità porti con sè una serie di problematiche in parte evitabili tramite una meticolosa ricerca dei server in cui vorrete giocare. In primis l’abuso del C4 e delle mine Claymore. Capiterà spesso e volentieri di ritrovare basi disseminate di esplosivo o circondate su ogni lato da mine che, nel migliore dei casi, riuscirete a notare per tempo e distruggere solo per poi ritrovarvi a terra dopo esservi beccati un colpo alla testa sparato dal simpatico individuo nascosto dietro a un non meglio precisato elemento dello scenario.Discorso analogo va fatto per i lanciamissili. Il consiglio è perciò quello di giocare a vostro rischio e pericolo in server dove non vi sono particolari limitazioni sulle armi. Spesso ciò non costituisce un problema vero e proprio, ma vedere volare più missili che proiettili difficilmente renderà le vostre partite rilassate e prive di imprecazioni.

Team Deathmatch Close Quarters altro non è che la modalità deathmatch riproposta tale e quale con l’unica eccezione di essere ambientata nelle nuove mappe, quindi eviteremo di dilungarci oltre.

Conclude l’offerta la modalità Gun Master, la quale, in modo praticamente identico al Gun Game di Counter Strike o di Call of Duty: Black Ops, vi vedrà intenti a progredire attraverso 17 livelli, ognuno caratterizzato da un’arma differente. Per salire al livello successivo non dovrete fare altro che eseguire due uccisioni con una medesima arma, facendo comunque attenzione a non venir accoltellati, poiché questo si tradurrà nella retrocessione di un livello. Tra le armi proposte figurano quasi interamente le nuove aggiunte, tra cui AUG A3, SPAS 12, M-TAR 21 e ACW-R, ma, purtroppo, la successione prestabilita e non modificabile in alcun modo potrebbe far venire a noia questa modalità ai giocatori non particolarmente avvezzi a una determinata arma o stile di gioco. Per tutti gli altri, invece, essa potrebbe costituire un ottimo metodo per prendere confidenza con un vario numero di armi in breve tempo, seppur la natura eccessivamente arcade di questa variante stoni un poco con lo stile generale del gioco. Un’aggiunta interessante, della quale, tuttavia, si sarebbe tranquillamente potuto fare a meno.

– Nuove mappe per gli amanti degli scontri di fanteria

– Nuove armi

– Distruttibilità degli ambienti rinnovata per l’occasione

– Prezzo non proprio competitivo

– Nuove modalità poco innovative

8.0

Senza alcun dubbio il pacchetto Close Quarters centra in pieno quanto si era proposto di offrire: azione concitata all’interno di mappe dalle dimensioni particolarmente ridotte. Tale peculiarità, tuttavia, potrebbe non essere apprezzata da tuttti e, proprio per tale motivo, non possiamo consigliare l’acquisto a chiunque. Ciononostante, la qualità complessiva dell’offerta è di ottimo livello e la possibilità di ottenere nuove armi con cui seminare il terrore online farà felici numerosi giocatori. Già disponibile per gli utenti Premium, Close Quarters sarà disponibile a tutti a partire dal 26 giugno alla “modica” cifra di 14,99 $/14,99 €/1.200 Microsoft® Points.

Voto Recensione di Battlefield 3 - Close Quarters - Recensione


8

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