Attack of the Earthlings, la recensione di uno strategico a turni bellicoso
Advertisement
a cura di Francesco Ursino
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Junkfish
- Piattaforme: PC , PS4 , XONE
- Generi: Strategico
- Data di uscita: Fine estate 2017 - 5 marzo 2019 PS4/Xbox One
L’esperienza di gioco offerta da uno strategico a turni include al suo interno momenti in cui è necessario pianificare le proprie mosse, valutare le risorse disponibili e i nemici collocati sul campo di battaglia. Il titolo oggetto di questa recensione, ovvero Attack of the Earthlings, propone tutto ciò all’interno di un background narrativo piuttosto spassoso: vediamo di capire di che si tratta.
Amara terra miaSviluppato da Team Junkfish, Attack of the Earthlings è un titolo disponibile su PC, Mac e Linux che ci vede protagonisti in prima linea nella resistenza aliena contro gli umani. Spieghiamoci meglio: il pianeta X13, ricco di risorse energetiche, è stato occupato dalla Galactoil, classica corporazione senza scrupoli che intende fare profitti a scapito dell’ecosistema del pianeta stesso. Il piano dei capitalisti d’assalto, però, non ha previsto la presenza dei nativi del luogo, ovvero gli Insetti, alieni alquanto bellicosi e pronti a impedire che il loro adorato pianeta venga trivellato senza pietà. Questo breve incipit fa da sfondo a sette livelli in cui gli Insetti attraverseranno tutte le varie aree della sede Galactoil nel tentativo di far desistere gli umani dai loro propositi di conquista. Come è possibile intuire l’intera narrativa poggia su un umorismo nero tutto sommato ben riuscito e che strappa qualche sorriso, per una esperienza di gioco che, nel complesso, non arriva a toccare le dieci ore. Proprio la longevità e la scarsa rigiocabilità del titolo (un aspetto, questo, su cui ci soffermeremo meglio dopo), sembrano costituire due dei difetti più evidenti del prodotto targato Team Junkfish, che in ogni caso non manca di divertire e impegnare.
Umano o alieno, non si butta via nienteCome si difende il proprio pianeta dagli invasori? Secondo Attack of the Earthlings il tutto si rivolve in scontri che seguono le dinamiche degli strategici in tempo reale. Il punto di partenza di ogni livello è la presenza della Matriarca; questa pacifica creatura, oltre a uccidere gli umani, può mangiare i cadaveri (di ambedue le fazioni, non facciamo gli schizzinosi), e ottenere così le risorse necessarie per far nascere nuovi, innocenti alieni pronti a fare tanto male a qualsiasi cosa abbia due gambe e due braccia. I fanti, ovvero le unità generate nel corso del gioco, possono essere potenziati in modo da poter contare su unità specializzate negli attacchi a distanza, oppure nella creazione di trappole e così via. È interessante notare come ogni attacco, azione o movimento sulla mappa presenti un costo in termini di punti azione, per cui ogni iniziativa deve essere pianificata al meglio. Per poter fare evolvere le proprie unità, così come per crearne di nuove, è necessario però accumulare quelle che il gioco chiama Biomasse, ottenibili mangiando insetti e umani morti (cosa piuttosto utile, inoltre, anche per eliminare i cadaveri sparsi sul campo di battaglia, che altrimenti possono insospettire i nemici ancora in vita). Cambiando argomento, ogni livello del gioco presenta degli obiettivi ben specifici che dovranno essere portati a termine: che si tratti di far fuori determinate unità o di raggiungere una particolare area, quello che è certo è che si dovrà fare i conti con gli scagnozzi Galactoil, che presentano differenti capacità in termini di efficacia degli attacchi e punti salute. Una delle tattiche migliori per avere successo in Attack of the Earthlings, in ogni caso, è essere il meno pasticcioni possibile: riuscire a passare inosservati agli occhi dei nemici (che da parte loro avranno un cono visivo piuttosto ampio), e colpire nel momento più opportuno garantirà successi in poco tempo. Dobbiamo sottolineare, poi, che il titolo riesce ad ampliare l’esperienza di gioco nel corso dei livelli: dopo qualche stage, ad esempio, sarà possibile sfruttare le abilità della matriarca e impossessarsi di un umano qualsiasi, sfruttandone le abilità e permettendo di esplorare i livelli liberamente. C’è da dire, infatti, che l’interfaccia di gioco non propone mappe o segnalazioni, e che lo scenario viene svelato solo una volta che si avanza all’interno del livello: tutto ciò rende ancora più importante capire come si muovono i nemici e quale percorso seguono.
Sono cose da alieniAttack of the Earthlings ha successo nel momento in cui l’esperienza risulta fluida, non particolarmente permissiva e sostenuta da una narrativa divertente. Quando una di queste caratteristiche manca, il gioco inizia a essere un po’ meno soddisfacente: in alcuni casi, ad esempio, abbiamo assistito a dei cali di ritmo legati alle routine difensive dei nemici, e abbiamo dovuto attendere diversi turni prima che gli umani si disponessero nel modo più opportuno, visto che il titolo sembrava offrire un solo approccio agli scontri. In molte occasioni, inoltre, avremmo preferito una interfaccia di gioco un po’ più presente: in questo ambito, ad esempio, si sarebbe potuto fare di più per evidenziare il costo in termini di punti azione di movimenti, attacchi e potenziamenti. Viene segnalata in maniera corretta, invece, la quantità di punti guadagnati a fine livello, determinata dal numero di alieni caduti sul campo di battaglia, ma anche dal completamento di alcuni obiettivi secondari. Il nostro punteggio ci garantirà la possibilità di sbloccare abilità uniche per le unità da schierare, come attacchi ad area o il recupero dei punti salute a scapito dei punti azione. Quest’ultima dinamica di gioco, in effetti, potrebbe costituire una buona scusa per riaffrontare la campagna, sebbene sia giusto dire che una run pressoché perfetta (ovvero priva di molte unità eliminate e con tutti gli obiettivi secondari centrati), regalerà veramente molti punti, spendibili per ottenere quasi tutte le abilità.
Insettoidi alla massima potenzaDal punto di vista grafico Attack of the Earthlings si difende in modo discreto; chiaramente il gioco non presenta un’estetica da far gridare al miracolo, ma sceglie intelligentemente di dare ai suoi personaggi (specie agli umani) un aspetto quasi caricaturale, che fa il suo senza evidenti sbavature. Il comparto audio, invece, sceglie una strada piuttosto minimalista, con la narrativa che viene affidata soprattutto a linee di testo accompagnate da qualche verso; le musiche di sottofondo, allo stesso tempo, non risultano particolarmente incisive. Siamo stati un po’ sorpresi, invece, dalla gestione della configurazione hardware: in un gioco che non è chiaramente esoso in termini di risorse, e che pure risulta piuttosto “agile” e facilmente riducibile a icona, ci è sembrato strano che il carico sulla GPU fosse così elevato. Sentire girare le ventole della scheda video al massimo per un titolo che, nonostante l’aspetto gradevole, non pare giustificare un dispendio così elevato di mezzi, ci sembra un po’ esagerato. Girovagando per il forum di supporto del titolo non abbiamo trovato riscontri al nostro problema, motivo per il quale riteniamo sia un episodio isolato e legato, probabilmente, alla nostra specifica configurazione (che, in ogni caso, comprende componenti hardware al di sopra dei requisiti minimi e consigliati).
Requisiti minimi:Sistema operativo: Windows 7 / 10Processore: Dual-core 2.3 Ghz (i3 or better)Memoria: 4 GB di RAMScheda video: GTX 560 Ti (1GB) / Radeon HD 6970 (2GB)Memoria: 3 GB di spazio disponibile
Requisiti consigliati:Sistema operativo: Windows 7 / 10Processore: Quad-core 3.0 GhzMemoria: 8 GB di RAMScheda video: GTX 760 (2GB) / Radeon R9 280 (3GB)Memoria: 3 GB di spazio disponibile
– Narrativa spassosa
– Richiede pianificazione e capacità di gestire le proprie unità
– Obiettivi delle missioni primarie e secondarie piuttosto variegati
– In alcune occasioni si è praticamente obbligati ad attendere le mosse dei nemici
– Poca rigiocabilità
– Longevità limitata
7.5
Attack of the Earthlings è uno strategico a turni divertente: la narrativa, infatti, sostiene in maniera adeguata un gameplay che richiede pianificazione e, soprattutto, la capacità di agire nell’ombra e di colpire al momento opportuno. Il titolo, che si segnala per una certa varietà di obiettivi primari e secondari, non è esente da difetti: in alcuni casi, ad esempio, si è praticamente costretti ad attendere per alcuni turni le mosse dei nemici prima di poter agire, mentre in altri avremmo preferito una interfaccia più presente. Se, inoltre, il livello di difficoltà medio-basso può essere considerato complessivamente piacevole, la durata e la rigiocabilità del titolo, invece, lasciano un po’ a desiderare. Insomma, non siamo difronte a un nuovo XCOM: tutto sommato, però, il titolo è più che discreto ed è consigliato agli appassionati.
Voto Recensione di Attack of the Earthlings - Recensione
Advertisement