Disponibile da pochissimo sui nuovi Nexus 4 (smartphone di LG) e nel tablet Nexus 10 realizzato in collaborazione con la coreana Samsung, Android 4.2 è ora disponibile per il download.
La versione aggiornata del sistema operativo presenta una grafica pressocché invariata rispetto alle precedenti, ma implementa tutta una serie di feature che non passeranno certo in secondo piano. Il tutto è volto come al solito o a colmare possibili gap con l’OS utilizzato da Apple, o ad innovare massimizzando il tipo di esperienza ottenibile dall’utente finale. Ma andiamo adesso a vedere le novità.
Multi User Interface
In primis farà piacere sapere che è stata implementata la funzione multiutente. Per quanto questa sia una funzione data per scontata in ambiente PC essa mancava ancora in ambito mobile. Certamente potrà essere utile nel caso di smartphone utilizzati da più di una persona nella stessa famiglia, ma appare evidente che una simile feature sia maggiormente indirizzata al segmento dei tablet. Per la maniera in cui sta evolvendo il mercato è evidente un costante incremento dell’interesse da parte dei consumatori verso questo tipo di device, che sono andati a creare un settore dell’informatica in enorme espansione anche ai danni del mercato dei PC desktop. Alla luce di ciò appare evidente che possedere un tablet in casa non significhi necessariamente essere gli unici ad utilizzarlo, e poter adesso differenziare impostazioni e schermate in base all’utente appare come una comodità da non sottovalutare.
Miracast
La versione 4.2 darà inoltre pieno supporto a Miracast, funzione più o meno simile a quanto già offerto da Apple col suo Airplay ma con migliori prestazioni per quanto riguarda latenza e velocità di trasmissione. Traducendo in soldoni sarà possibile utilizzare un device esterno per ricevere il segnale dal nostro terminale, e visualizzare quindi qualsiasi contenuto in streaming ovunque lo desideriamo. Per fare un esempio potremo registrare un video col nostro smartphone, fare lo stream verso un box Miracast collegato alla TV e vedere il video direttamente sul televisore comodamente sdraiati sul divano e godendo dell’ampiezza dello schermo. Stesso discorso per quanto riguarda ad esempio il monitor di un computer, oppure potremmo usare gli .mp3 sul nostro smartphone e inviarli al nostro impianto home theathre per un audio di primissima qualità. Dipenderà tutto dal device a cui collegheremo il box Miracast, le possibilità sono davvero molte e si applicano a qualsiasi tipo di contenuto multimediale. I box dovrebbero venire commercializzati a partire dal primo trimestre del 2013, e al momento si è parlato di un prezzo di lancio orientativo di circa 100 dollari.
Swype Keyboard
Corposo upgrade anche per quanto riguarda la tastiera Android, che implementerà adesso una funzione di swype particolarmente evoluta. Per chi non ne fosse al corrente lo swype è una funzione che permette di digitare sul proprio device senza sollevare il dito dallo schermo, semplicemente trascinandolo da una lettera all’altra. Il software non fa altro che calcolare la traiettoria del nostro dito, riportando a schermo la lettera in cui tale traiettoria subisce una modifica evidente. Complesso da spiegare, estremamente immediato da mettere in pratica: vi basterà trascinare l’indice o il pollice tra le lettere che compongono la parola che desiderate scrivere e questa verrà riportata a schermo.
Google ha inoltre parlato di un software intelligente, capace di “studiare” le nostre abitudini lessicali imparando nel tempo a prevedere ciò che stiamo per scrivere, basandosi su un calcolo probabilistico che permetterà quindi al sistema di proporci una serie di suggerimenti per il completamento automatico delle parole. Sulla carta si tratta di una feature molto interessante, ma bisognerà vedere essenzialmente in che modo essa sarà implementata e fino a che punto sarà affidabile.
Photo Sphere
Ultima e graditissima novità è Photo Sphere, un software molto potente che ci permetterà di espandere notevolmente il concetto ordinario di fotografia. Grazie a questo software potremo scattare una serie di fotografie partendo dallo stesso punto di osservazione, trattando i vari scatti quasi fossero i pezzi di un puzzle che il sistema andrà poi a ricomporre in automatico. Unendo le varie foto sarà quindi possibile dar vita a scenari ampi, che verranno montati in una circonferenza tridimensionale partendo dal punto di vista del fotografo. Si otterranno allora delle foto che potranno arrivare ad essere di 360 gradi, se lo desideriamo. Una volta ottenuta la fotografia finale sarà possibile modificare il punto di vista dell’osservatore centrale, spostando lo sguardo verso destra, sinistra, in alto o in basso, in base a come sono stati effettuati i vari scatti. La risoluzione della fotocamera farà quindi il resto, permettendo uno zoom ovunque lo desideriamo. Per avere un’idea più chiara del funzionamento è possibile prendere visione di uno dei video già pubblicati sul nostro sito.
Android 4.2 è uscito e si prefigge di migliorare il più possibile l’esperienza d’uso piuttosto che stravolgerla. D’altra parte sarebbe anche impossibile continuare a innovare un sistema operativo che ha già trovato il suo equilibrio, e a cui manca forse solo un briciolo di esperienza di utilizzo più organica e coerente, rapportata sopratutto al diretto competitor.