Dopo l’uscita su PC, la casa di sviluppo norvegese Krillbite Studio porta Among the Sleep su PS4. Il titolo vincitore di diversi premi giunge su console per emozionarci con la sua narrazione in prima persona. Se vi siete persi questo titolo, potrebbe valerne la pena ripescarlo su PS4? Scopriamolo subito.
Mamma, dove sei?
Among the Sleep è un gioco particolare che vi immerge fin quasi subito in un’atmosfera horror intrigante e malsana, a metà tra sogno e realtà. Il cavallo di battaglia del gioco è la regia, la gestione del punto di vista in cui il giocatore, nei panni di una bambina, si trova di volta in volta. La prospettiva cambia ogni cosa, gli occhi del vostro alter ego digitale vi faranno assaporare un ambiente ordinario in modo diverso, tendenzialmente più terrificante, distorto e interessante, dove anche il più piccolo rumore potrebbe essere il ruggito di un mostro dietro l’angolo. Il vostro compagno di avventure sarà un orsacchiotto parlante, guida e rifugio sicuro da stringere al petto nei momenti più difficili: “Abbracciami quando hai paura”. In certi passaggi, infatti, vorrete solo abbassare lo sguardo, fissare il vostro orsacchiotto, e arrivare prima possibile alla fine del tunnel. La visuale in prima persona è una scelta azzeccata e la possibilità di osservare anche le proprie parti del corpo, peluche compreso, rende il tutto più tangibile, come se stessimo effettivamente guardando attraverso gli occhi di un infante, goffo nei movimenti e nei gesti. Among the Sleep punta la sua narrazione su una serie di suggestioni a tema horror che risultano particolarmente efficaci nelle prime fasi di gioco. Man mano che andrete avanti non saranno più terribilmente coinvolgenti ma comincerete a vedere l’avventura con occhi più distaccati, evitando qualche artificioso jumpscare qui e là. Il prodotto di Krillbite affronta infatti qualche lieve problema di ritmo narrativo nonostante la sua breve durata di circa 3 ore; questo può far storcere il naso durante il gameplay, ma l’esperienza assume un taglio completamente diverso avvicinandosi al finale. Dategli un po’ di fiducia se nel mezzo dell’avventura avrete l’impressione che la narrazione non stia andando da nessuna parte.
Un puzzle onirico
Dal punto di vista prettamente meccanico il gameplay è condito da efficaci interazioni con l’ambiente: il giocatore esplorerà una serie di scenari e dovrà risolvere alcuni puzzle vagando in luoghi insoliti e affascinanti, sempre conscio del fatto che non ci sarà modo di difendersi dalle minacce lungo il cammino. I puzzle non sono da intendere come difficili enigmi, ma sono semplicemente un elemento narrativo che vi guiderà attraverso l’avventura. Il fatto di rendere il personaggio inerme è una pratica già testata in precedenza da diversi titoli horror e qui, in questo contesto, funziona ancora una volta in maniera soddisfacente. Gestire una piccola bambina renderà particolarmente stimolante l’esplorazione e anche il più piccolo antro sarà perfetto per nascondersi e piangere al buio, in attesa che sia tutto finito. Se titoli come Gone Home e Amnesia non vi sono piaciuti, vi consigliamo di stare alla larga anche da questo, in caso contrario forse l’acquisto su PS4 può rivelarsi una buona opzione.
Una valida versione PS4?
Il gioco nella versione PC presentava diversi problemi tecnici che deterioravano la qualità dell’esperienza, non solo a livello di resa grafica ma anche a livello sonoro. Anche per queste ragioni nutrivamo speranza nella versione console che, con un po’ di tempo in più, avrebbe potuto proporre un prodotto ben più rifinito. Ahimè, sebbene ci siano stati miglioramenti, Among the Sleep presenta ancora alcuni punti deboli, i quali potrebbero intaccare la breve esperienza di gioco proposta. Nella versione PS4 i problemi relativi al comparto audio sembrano essere stati completamente risolti ma lo stesso non si può dire di quelli riguardanti la veste grafica. Come vedete dalle immagini il titolo non utilizza uno stile particolarmente pesante o dettagliato, nonostante sia curato, apprezzabile e azzeccato per la narrazione proposta. Questa scelta stilistica, infatti, dovrebbe anche essere un modo per avere un comparto tecnico più leggero e gestibile ma notiamo, invece, fastidiosi cali di frame-rate soprattutto durante alcune animazioni o passaggi di scena. Questo problema non passa di certo in secondo piano e può infastidire alcuni videogiocatori che giustamente pretendono un prodotto di livello più alto. Il consiglio generale è comunque quello di chiudere un occhio perché Among the Sleep è davvero una buona occasione per vivere una breve ma interessante esperienza. L’utilizzo del controller PS4 è oltretutto generalmente comodo e forse si sposa meglio con lo stile di gioco generale, tuttavia anche qui notiamo qualche problema riguardante l’interazione con alcune porte o manovelle da girare in senso orario, ma niente di limitante. Among the Sleep è un prodotto controverso, con tante cose buone ma anche qualche pecca abbastanza grave. Il gioco è da consigliare senz’altro per quanto riguarda il piano emotivo e narrativo, riesce nel suo intento e la breve durata lo rende un’esperienza di una serata a cui tutti possono dedicarsi. Dall’altro lato però abbiamo la costante sensazione che il lavoro potesse essere fatto meglio e ciò è davvero un peccato, perché con qualche ritocco qui e là Krillbite poteva confezionare un prodotto eccellente.
– Ottima atmosfera
– Regia intrigante
– Narrazione soddisfacente
– Comparto tecnico debole
– lievi problemi con alcune interazioni
Among the Sleep vi catapulta in un mondo tra sogno e realtà, nel quale vestirete i panni di una bambina di soli due anni. Attraversando gli scenari particolari proposti potrete apprezzare un’atmosfera horror che gioca con il vostro punto di vista di infante, ponendovi in situazioni inquietanti e non lasciandovi altra arma al di fuori della vostra astuzia nel trovare un rifugio sicuro. Il gioco offre una breve ma emozionante esperienza di circa 3 ore con alcuni problemi tecnici di frame-rate e lievissimi fastidi nelle interazioni. Per il resto, se vi sono piaciuti giochi come Gone Home o Amnesia, il consiglio è quello di dare una possibilità anche ad Among the Sleep perché saprà raccontarvi una storia interessante condita da pochi ma efficaci elementi.