Recensione

Alan Wake

Avatar

a cura di SlimShady89

Informazioni sul prodotto

Immagine di Alan Wake
Alan Wake
  • Sviluppatore: Remedy
  • Produttore: Microsoft
  • Distributore: Microsoft
  • Piattaforme: PC , X360
  • Generi: Avventura
  • Data di uscita: 14 Maggio 2010 Xbox 360 - 16 Febbraio 2012 PC

La pazienza è la virtù dei forti, e la storia di sviluppo e pubblicazione dietro Alan Wake rimarca un po’ questo proverbio. Uscito il 14 maggio 2010 per Xbox 360 dopo un lunghissimo travaglio, Alan Wake ha riscosso solo in parte il successo tanto bramato, e dopo un’altra attesa di quasi due anni ecco arrivare la seconda scommessa di Remedy: riproporre il titolo anche su PC, come previsto dal progetto originale. Il risultato è stato raggiunto partendo dalla versione console ed affiancandogli il lavoro del team Nitro Games, dando vita ad un risultato che farà felici sicuramente i più accaniti gamer, che tanto hanno sperato ed aspettato che il tormentato scrittore sbarcasse sui loro PC.

Vacanza rilassante…in teoriaPer i pochi che ancora non conoscessero il plot del titolo, Alan Wake è uno scrittore di thriller di successo che per superare un periodo stressante fatto di incubi e mancanza di idee e ritrovare l’originalità per i suoi romanzi decide di fare una tranquilla vacanza nella ridente cittadina di Bright Falls.Ricercando in essa la musa ispiratrice grazie alla fitta e splendida foresta circondata dall’oceano, Alan e sua moglie Alice decidono di soggiornare in un tranquillo cottage fuori dalla città.Ben presto però, un litigio di coppia minerà la tranquillità della vacanza ed Alice, allontanandosi, scomparirà nell’oscurità. Preso dallo sconforto e continuamente tormentato dai suoi incubi, Alan inizierà la sua ricerca per tutta Bright Falls, accompagnato dal manager e amico Barry. L’incipit della storia è solamente una goccia nell’oceano di ciò che accadrà al povero Alan che fin dalle prime battute del gioco si scontrerà con sé stesso, da uomo a scrittore.Gli incubi di Alan diventeranno infatti sempre più reali e pericolosi, ma ben presto lo scrittore si renderà conto che tutto ciò che ha scritto nel suo romanzo prenderà inesorabilmente vita e si scaglierà contro di lui.

Ligths and shoot!A giocare un ruolo fondamentale per tutta l’avventura è il contrasto tra luce ed ombra, non solo a livello poetico ma anche letterale. La trama di Alan Wake si sviluppa tra il giorno e la notte, in cui cambierà anche il modo di approcciarsi al titolo con l’evolversi della storia.Le poche fasi al giorno vedranno Alan più rilassato e privo di minacce, ma appena caleranno le tenebre della notte tutte le sue creazioni prenderanno vita e verremo avvolti nell’oscurità, circondati da ombre malefiche. Ad Alan toccherà difendersi con pochissimi mezzi e costantemente a rischio di essere inghiottito nei pericoli che gli riserva la notte.Fin dalle battute iniziali lo scrittore capirà che solo in presenza di luce può trovare ristoro e tranquillità, e proprio per difendersi dovrà utilizzare qualcosa che gli illumini letteralmente il cammino.Con una torcia in mano, Alan potrà puntarla in direzione di un nemico e liberarlo dall’ombra che lo circonda, per poi eliminare definitivamente la minaccia colpendolo con un’arma da fuoco.Questi elementi non proprio originali sono alla base del combat system, ma non mancheranno le sorprese, come il poter utilizzare torce più potenti fino ad arrivare a riflettori portatili, oppure fucili e revolver rimpiazzeranno all’occorrenza la sempre utile pistola.Proposto come survival, Alan Wake mantiene la formula tipica del genere e proprio per questo invita l’utente a non sprecare mai proiettili per le armi e pile per la torcia.In particolare, le pile si riveleranno davvero fondamentali e dovranno essere utilizzate con parsimonia durante tutto il gioco: infatti, grazie alla possibilità di aumentare la potenza di illuminazione concentrando il raggio in un punto, l’ombra dell’aggressore verrà dileguata più velocemente, ma la pila si scaricherà in poco tempo.Per ovviare alla frustrazione ed alleggerire la tensione di risparmiare le risorse, gli sviluppatori hanno introdotto altri espedienti di illuminazione portatile, come pistola di segnalazione, granate accecanti e flare, che, dotati di una potente luce, riusciranno subito ad eliminare le ombre di più nemici contemporaneamente.Vista la particolare potenza di questi mezzi, le risorse ad essi legati sono ancor più rari, quindi sta all’utente decidere quando utilizzarli o quando contare sugli strumenti di difesa basilari.I posseduti che andranno contro Alan attaccheranno spesso in piccoli gruppetti di due o tre persone, salvo i casi più impegnativi quando la nebbia e il vento prenderanno il sopravvento e i nemici si moltiplicheranno.Col progredire del gioco, usciranno personaggi più potenti, avvolti da ombre più cupe e dotati di fucile, senza contare alcuni sessioni in cui gli oggetti prenderanno vita scagliandosi contro Alan e stormi di uccelli proveranno a far sprofondare lo scrittore nell’oscurità.Proprio per questo motivo, sarà necessario padroneggiare i pochi controlli del gioco, che prevedono come detto l’alternanza di puntamento della luce, con o senza potenziamento, alla pistola, ma sarà sempre fondamentale guardarsi attorno per schivare colpi nemici che provengono dalle spalle con l’apposito tasto.Inoltre, è necessario entrare nello spirito del gioco, in quanto guardarsi attorno non significa solamente ponderare bene il modo di attaccare ma anche recuperare munizioni e pile.Di tanto in tanto nel suo incedere, Alan potrà fermarsi in alcune zone di tranquillità in cui rifornirsi e fare un bel respiro prima di essere nuovamente inghiottito dalla fitta nebbia di Bright Falls.Come variante al mero camminare alla ricerca della luce e del prossimo obiettivo da raggiungere, gli sviluppatori hanno introdotto qualche fase a bordo di autovetture, sfruttando quel po’ che è rimasto del free roaming inizialmente sviluppato.Le fasi in auto sono un rimasuglio della precedente visione di gioco, quando Alan Wake era concepito come un free roaming. Difatti, oltre a essere noiose e tecnicamente un vero e proprio incubo, spezzano il ritmo di gioco, dissolvendo il delicato equilibrio raggiunto poiché a bordo del mezzo di turno sarete pressoché invincibili.

Alan Wake 2.0: ora ci siamoSi è discusso tantissimo della realizzazione tecnica di Alan Wake, soprattutto perché vista l’attesa ci si aspettava – e quasi si pretendeva, ingiustamente – un titolo pressoché perfetto.L’esclusiva che arrivò su Xbox 360 faceva dell’illuminazione il suo punto cardine, mostrando il fianco sui dettagli e sulle texture, senza considerare la natura decisamente lineare del titolo a dispetto del free roaming che prevedeva il progetto originale, solamente abbozzato nella versione finale.Facendo tesoro dei difetti riscontrati dalla critica, Remedy e Nitro Games hanno lavorato un po’ sul comparto tecnico per questa riedizione PC, che ricordiamo essere un semplice porting.Proprio per questo, precisiamo subito che non vi sono differenze tali da rendere la versione Xbox 360 obsoleta o sconsigliata, però va dato comunque riscontro positivo all’operato degli sviluppatori che hanno puntato egregiamente su ciò che si poteva migliorare.A partire dall’orizzonte, le vedute di Bright Falls da un precipizio sono decisamente migliorate, grazie a una migliore messa a fuoco dei dettagli in lontananza, abbandonando l’abuso dell’effetto blur per far spazio a una dissolvenza più naturale nella nebbia.Anche le texture sono state rielaborate e rese più vivaci e soprattutto in alta definizione, e di ciò ne beneficia ogni fase del gioco. Ad esempio, la già ottima illuminazione dinamica e tutti i giochi di luce sono stati perfezionati e resi ancor più credibili, restituendo un effetto maggiormente accattivante, dovuto anche alle ombre più definite e alla cura dell’ambiente circostante. Tutti i colori sono più vivaci, di conseguenza i dettagli risaltano e impreziosiscono la fitta foresta di Bright Falls in cui Alan Wake due anni fa camminava offuscato non solo dalla nebbia ma anche dalla realizzazione frettolosa del videogame.Si scoprono differenze ed aggiunte, come dettagli nel cielo e all’orizzonte, oltre che oggetti fisicamente ridimensionati per la versione PC. A tal proposito, anche la telecamera è stata allontanata, seppur mantenga la sua classica impostazione decentrata che si comporta come arma a doppio taglio, andando a far perdere una parte della visuale, talune volte disturbando il videogiocatore in fase di combattimento o esplorazione.Tuttavia, in questa ottima ritexturizzazione sarebbe stato opportuno definire meglio anche i modelli poligonali e le cinematiche, rimasti pressochè identici alla versione console, con l’aggravante di qualche piccolo difetto puramente Pcistico come alcuni pixel che si perdono muovendo la visuale in un certo modo.Peccato anche per il mancato utilizzo delle DirectX 11, ma pur usufruendo delle librerie DX9 il gioco ha fatto passi da gigante.Nessun calo di framerate anche nelle fasi più concitate, il gioco si lascia vivere in maniera decisamente fluida ed i requisiti non sono per nulla elevati.Raffinati i difetti e riproposta una nuova e più curata veste grafica, la rinascita di Alan Wake ripropone gli stessi pregi della versione console per ciò che riguarda il comparto audio, di indiscutibile fattura sia a livello di doppiaggio che per i brani scelti che accompagnano il videogiocatore durante tutta l’avventura.Come ormai consuetudine di ogni porting su PC che prevede un po’ di ritardo nella pubblicazione, il gioco presenta all’interno i DLC usciti per la versione console. In questo caso stiamo parlando de Il segnale e Lo scrittore.

HARDWARE

OS: Windows XP, Windows Vista o Windows 7PROCESSORE: Processore dual core:AMD: Athlon X2 2.8GHzIntel: Core 2 Duo 2GHzMEMORIA: 2 GBHARD DRIVE: 8 GBSCHEDA VIDEO: compatibile DirectX 10 o superiore con 512MB RAMAMD: ATI Radeon 3650, 4450, 5550, 6450 o superioreNVIDIA: GeForce 8600GT, 9500GT, GT120, GT430, GT520SCHEDA AUDIO: compatibile DirectX 9.0cINPUT: Mouse e tastiera, supportato anche il controller di Xbox360

Comparto grafico finalmente all’altezza

DLC inclusi anche per la Standard Edition

Requisiti richiesti alla portata di tutti

Restano tutti i pregi della versione originale

Mancato utilizzo delle DirectX 11

I modelli poligonali potevano essere migliorati

9.0

Dopo quest’ultima scommessa di Remedy possiamo affermare che l’Alan Wake atteso per anni è proprio questo, un prodotto forte non solo dal punto di vista della narrazione, ma anche tecnico, punto debole della versione uscita frettolosamente due anni or sono.

La creatura dei padri di Max Payne si mostra finalmente in tutta la sua bellezza e fa felici sia i videogamer PC, sia quelli che già hanno apprezzato il titolo su console, andando a migliorare proprio ciò che si doveva migliorare, con l’aggiunta di qualche dettaglio interessante e offrendo un’esperienza sicuramente più godibile.

Il risultato è ottimo, pertanto invitiamo tutti a una prova, non solo chi non ha avuto il piacere di vivere la storia di Alan su console Microsoft, ma anche coloro che già hanno giocato il titolo: ne vale la pena.

Voto Recensione di Alan Wake - Recensione


9

Leggi altri articoli