Devo ammettere di non essermi mai preoccupato molto dello schermo del computer in vita mia. Ho passato anni a smanettare tra processori e schede grafiche per assicurarmi prestazioni decenti, per poi accontentarmi di monitor di fascia medio bassa, scarsamente interessato a un impatto video impressionante. L’errore della mia filosofia l’ho iniziato a notare qualche tempo fa, dopo aver visto in azione qualche 4K e aver notato che sulla mia scrivania era sopravvissuto per eoni un monitor fin troppo arretrato. Poi Nvidia ci ha gentilmente prestato un ASUS ROG Swift PG278Q, top di gamma per i videogiocatori in grado di utilizzare la tecnologia G-SYNC… e da videogiocatore PC, mai mi son sentito più stolto.
Sincronizzazione!
Partiamo dal look: il PG278Q è un bestione da 27” di quelli che richiedono una scrivania discretamente grossa per non occupare più spazio del dovuto. La base su cui poggia tuttavia non è particolarmente estesa (permettendogli di venir posizionato anche su piattaforme rialzate relativamente piccine) e vanta una notevole solidità, senza contare che è facile da regolare e offre una certa libertà nel farlo. Il look dello schermo è molto moderno, con linee spigolose e un cerchio luminoso alla base che ben si sposa con molte delle periferiche recenti (tastiere e mouse Razer e Roccat, per fare un esempio facile facile). I materiali sono di ottima qualità, ma la cosa è scontata visto il prezzo: si va dai 700 a più di 800 euro per portarsene a casa uno, una mazzata titanica per il portafoglio di un poveruomo che vuole videogiocare in santa pace.
Il motivo di tale costo? Non da ricercarsi nella fattura, bensì nella tecnologia interna del monitor, visto che il ROG PG278Q è probabilmente il miglior schermo da gaming attualmente in circolazione. Il G-Sync già citato sopra è la motivazione principale, una chicca che elimina completamente il tearing dai giochi, ma senza input lag di alcun tipo. Ci spieghiamo meglio: in pratica i display hanno sempre avuto frequenze di refresh fisse, ma i videogiochi hanno una natura dinamica e la GPU renderizza i fotogrammi a frequenze variabili. Quando la GPU cerca di sincronizzarsi col monitor l’immagine alle volte si “spezza” dando vita a quel fenomeno fastidiosissimo noto come tearing. Di solito si mette una pezza attivando il V-Sync, ma farlo significa condannarsi a una risposta rallentata dei comandi, una latenza che in certi giochi può risultare a dir poco significativa. Ecco, il G-Sync elimina questa latenza completamente, offrendo una risposta immediata e una fluidità senza precedenti. È la manna di tutti i videogiocatori, una soluzione che garantisce controllo perfetto senza alcuna perdita nella qualità dell’immagine.
E che qualità, peraltro, visto che il PG278Q tiene testa senza troppe difficoltà ad alcuni dei migliori monitor attualmente in circolazione. Le differenze sono trascurabili e la nitidezza impeccabile. Il G-Sync non aiuta poi solo il giocatore ad avere una risposta di 1 ms sul suo titolo, gli facilita la vita anche in quei casi dove il frame rate è ballerino. Ad alte risoluzioni, quando gli fps calano per qualche motivo, la sensazione di “stacco” è meno netta, un’altra caratteristica non da poco se si utilizza una configurazione media.
Questa chicca è, comunque una tecnologia nVidia, e come tale supportata solo dalle schede della serie GTX (dalla 650ti in su), tenetelo a mente nel caso stiate ponderando l’acquisto. Altra cosa da tenere a mente sono i cavi contenuti nello scatolone dello schermo: il PG usa esclusivamente un cavo DisplayPort proprio a causa del G-Sync, per evitare problemi di alcun tipo, e contiene un cavo USB 3.0 oltre al il cavo dell’alimentatore. La mancanza di altre opzioni può esser fastidiosa, ma c’era da aspettarselo trattandosi di uno dei primi schermi a fare uso di questa possibilità. Il refresh rate massimo dello schermo, infine, è 144 Hz, un comodo bottone Turbo a lato del monitor permette di cambiare il rateo a piacere senza dover smanettare con le opzioni. Nella confezione è contenuto anche il disco con i driver, ovviamente.
Tra le altre feature, poiché ovviamente non sono finite qui, il PG278Q contiene l’opzione GamePlus, che permette di inserire a centro schermo un mirino o di visualizzare un timer a piacere, con tanto di mirino personalizzabile. Supportati sono anche l’Ultra Low Motion Blur e il LightBoost, anche se essenzialmente il primo non è altro che una versione migliorata del secondo ed entrambi sono tecnologie che sfruttano la retroilluminazione per rendere più vivida e definita l’immagine. Ci teniamo inoltre a precisare che lo schermo supporta completamente Nvidia 3D Vision 2, ha un consumo energetico piuttosto limitato, e una risoluzione massima di 1440p (2560 x 1440) che pochi schermi G-Sync enabled vantano al momento. L’Acer XB280HK arriva solo a 60 Hz contro i 144 del PG, l’elevato costo del prodotto è pertanto giustificatissimo visto il numero di feature.
Insomma, questo schermo è una bomba nucleare per un videogiocatore, e la nostra esperienza è stata praticamente perfetta da inizio a fine con tutti i titoli provati, da Metro: Last Light, a Battlefield 4, passando per i Crysis, e per svariati giochi graficamente meno esosi. Il G-Sync non è supportato alla perfezione da ogni titolo, ma è pur sempre disattivabile, e durante la nostra esperienza non abbiamo sinceramente trovato un gioco che ci creasse problemi con l’opzione attiva.
L’ASUS PG278Q è attualmente il miglior schermo da gioco in circolazione, non c’è molto altro da dire. La tecnologia G-Sync cambia davvero le carte in tavola, assicurando giochi responsivi in modo quasi inverosimile senza sconti sulla qualità dell’immagine. Tanta bontà, tuttavia, non costa poco, anche in virtù delle tante feature del monitor e della sua elevata risoluzione massima. Tenete a mente comunque che uno schermo del genere potrebbe durarvi molto a lungo, indipendentemente dallo sviluppo a velocità folle del mercato.