Aggiornamento novembre 2020: abbiamo aggiunto due action-figure, per venire incontro ai collezionisti più appassionati!
Il 19 giugno 2020 è uscito The Last of Us – Part II. L’odissea di Joel ed Ellie è una tragedia sullo sfondo di un’umanità agonizzante per via del parassita fungino Cordyceps. Un titolo di altissimo valore, come ben testimoniato dalla video recensione del nostro Domenico (la trovate qui; se invece volete acquistare il gioco con un forte risparmio potete farlo qui). L’avventura di Ellie comunque già dalle primissime battute si è già imposta come il progetto più ambizioso mai fatto dai Naughty Dog durante la sua lunga storia.
Ma dove la storia di Ellie è una rabbiosa vendetta, dobbiamo anche ricordare che The Last of Us è prima di tutto narrativa. L’opera di Neil Druckmann e dei suoi collaboratori esplora infatti il realismo di una situazione compromessa, dove si è costantemente costretti a scegliere quanto sacrificare della propria umanità pur di sopravvivere.Per questo, oltre a farci tornare una grande voglia di ripercorrere le gesta e il background dell’opera di Druckmann, ci siamo anche lanciati in una bella ricerca per radunare tutti i migliori gadget a tema The Last of Us. Il risultato ci ha sorpresi, ma solo fino a un certo punto: proprio per questa sua natura umana e narrativa, il suo merchandising non è molto vasto ma fatto soprattutto da opere derivate. Finalmente si superano le solite mug di porcellana o portachiavi (non così invitanti, vista l'origine incerta) per optare per articoli più raffinati, nonché capaci di approfondire il contesto narrativo del gioco.
10 imperdibili gadget per i fan di The Last of Us
La colonna sonora di The Last of Us
Cominciamo con qualcosa di classico ma essenziale: la colonna sonora di The Last of Us, minimalista e intimista, è tuttora ricordata come qualcosa di incredibile. Per il suo esordio alla videoludica (incarico che ha ripreso anche nel secondo capitolo), il compositore argentino Gustavo Santaolalla confeziona una colonna sonora che si affida ai soli strumenti a corda, dalla chitarra acustica ai banjo.
Santaolalla ha sia scritto che registrato personalmente le melodie, e con questa loro “semplicità volontaria” entrano spontaneamente nella mente e nel cuore del giocatore-ascoltatore. E, per quanto possa sembrare “anacronistico” ricorrere a un CD per ascoltarle, vi assicuriamo che aiuta non poco a calarsi nel mondo in rovina in cui si ambientano le storie di The Last of Us.
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La collana delle Luci
Nel mondo di The Last of Us, le Luci sono un gruppo ribelle. Persone che rifiutano di dover sacrificare le proprie libertà personali in nome di una sopravvivenza che non sembra andare da nessuna parte – e che, anzi, piuttosto che inventarsi un lieto fine che non arriva mai, preferiscono rischiare e trovare una soluzione autentica. Per certi versi sono loro la motivazione per cui Joel ed Ellie sono costretti al periglioso viaggio che è alla base del primo The Last of Us.
Ma pure con le loro buone intenzioni, anche loro devono continuamente scontrarsi con il realismo di una situazione compromessa. Il loro simbolo rappresenta ancora adesso sia una speranza che una possibilità: nel buio più totale, anche la più minima delle luci illumina a giorno. Questa collana ha il design semplice del piccolo medaglione, con il logo delle Luci in rilievo. Praticamente unisex ma presentabile anche come collier, nasconde l'eleganza dietro la sua essenzialità, ed è una perfetta idea regalo dentro e fuori dalla passione per il videogioco Naughty Dog.
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Il cappello delle Luci
Se magari considerate lo zaino come troppo ingombrante o oneroso ma volete ugualmente ricordare la vostra passione per The Last of Us, in vostro aiuto interviene questo cappello in taglia unica. Di nuovo si tratta di un prodotto dal design semplice e accessibile, con il simbolo delle Luci di nuovo applicato con “effetto stencil”. Da vicino è anche possibile ammirarne la ricchezza di dettagli, con i puntini bianchi in perfetta imitazione del colore diffuso tramite aerografo. Il graffito delle Luci è volutamente “girato” proprio per enfatizzare la natura di “resistenza” di questo gruppo dissidente del mondo di The Last of Us: un capo d’abbigliamento semplice e pratico, oltre che tutto sommato economico. Un pensierino essenziale per tutti i “resistenti” del mondo di The Last of Us.
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La felpa delle Luci
Chiudiamo questa breve sezione dedicata all’abbigliamento tematico di The Last of Us con il capo più simbolico: la felpa. È un modello unisex con delle decorazioni molto simili a quelle dello zaino e del cappello. Sul davanti lato cuore c’è il logo del videogioco; pur se presente è di dimensioni ridotte, obbedendo a un ideale di discrezione che, come abbiamo visto, accompagna da sempre questa proprietà intellettuale. A fare la differenza è la schiena, dove invece trionfa una grande riproduzione del simbolo delle Luci. La grafica è molto simile allo zaino e al cappello, con un effetto a metà tra il graffito e lo stencil che ne sottolinea la natura più “ribelle”. I dettagli anche qui abbondano, con i puntini di vernice bianca e un colore bianco che risalta senza esagerare sul fondo scuro della felpa. Per tutti i fan di The Last of Us che davvero stimano le Luci e non hanno paura di nasconderlo.
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Il Funko Pop di Ellie
Questo gadget appartiene alla categoria dei più popolari ed eterogenei, seconda solamente all'abbigliamento. Il Funko Pop di Ellie non ha certo bisogno di presentazioni: una mini action-figure in vinile, che la riproduce in maniera ironica ma fedele. Ogni volta se vogliamo è un rischio, in quanto non è per niente scontato che la caricatura riesca a conservare adeguatamente il feeling del personaggio originale. Per fortuna, con la tostissima protagonista di The Last of Us Part II l'esperimento è riuscito alla perfezione. La durezza della sua espressione traspare anche così, tra le lentiggini sul viso alla traccia di sangue, fino al tatuaggio coerentemente riprodotto sul braccio destro. Un Pop di grande qualità, che proprio per questo va letteralmente a ruba. Considerando sia la sua disponibilità discontinua, sia la velocità con cui i Funko Pop diventano rari, se siete interessati al brand o collezionisti delle mini action-figure della Funko, il consiglio è di approfittarne subito.
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Gli artbook di primo e secondo capitolo
Molti prodotti dell’umano ingegno cominciano dal solito foglio bianco (fisico o digitale) e da una matita guidata da una mano. E forse è proprio per questo che l’artbook negli ultimi anni è divenuto uno dei simboli quando si tratta di merchandising videoludico. Spesso prodotti editoriali di qualità realizzati con materiali di pregio, a partire dai primi anni 2010 gli artbook sono diventati anche un mezzo essenziale per chiarire e comprendere il processo creativo dietro a un determinato videogioco, nonché per scoprire la visione e la percezione da parte degli sviluppatori degli universi che confezionano.
Neanche su queste opere derivata Naughty Dog si smentisce, e infatti sia l’artbook dedicato al primo capitolo che al secondo risultano di altissima qualità, nonché qualcosa di irrinunciabile per tutti gli appassionati più accaniti del brand.
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Le cuffie Gold
Gli ultimi due prodotti sono qualcosa che, se si saprà andare oltre il prezzo (in realtà molto abbordabile se paragonato ad altri), regaleranno grandi soddisfazioni. In questo caso parliamo delle cuffie Gold, appositamente progettate e ottimizzate per PlayStation 4 (con tanto di companion app scaricabile). Utilizzabili con e senza cavo, hanno dalla loro la possibilità di configurare dei profili sonori personalizzabili e sono molto indicate anche per l’impiego con il PlayStation VR.
Questa edizione si configura come marchiata con il logo di The Last of Us sui padiglioni auricolari e con un’apposita colorazione scura, tanto da essere stata battezzata “Nero The Last of Us”. Si tratta di un’esclusiva Amazon: il nostro consiglio è di non pensarci troppo se ve le volete portare a casa.
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Il controller con design esclusivo
Ed eccoci infine al pezzo forte: il controller PlayStation 4. Con un design che è divenuto familiare a chiunque abbia avuto a che fare con la macchina Sony, questo controller stupisce con un tono nero ma non troppo e una distribuzione non invadente dei suoi segni distintivi. Infatti il colore è nuovamente il “Nero The Last of Us” che già dominava le cuffie, ma questa volta i segni distintivi sono distribuiti in maniera più discreta, ma non per questo meno importante.
Il logo del gioco infatti si vede nel touch-pad, subito sotto la sottile linea che informa il giocatore del colore della light bar. Invece, sull’impugnatura destra vi è un motivo vegetale, che richiama il tatuaggio della protagonista Ellie. Caratteristica importante è proprio la voluta assenza di qualunque altro colore, tanto che sia le frecce di direzione della croce digitale che i simboli celebri di PlayStation (croce, quadrato, triangolo e cerchio) sono bianchi anziché con i caratteristici colori. Anche il controller, come le cuffie, è a sua volta in edizione limitata quindi il nostro consiglio è ancora una volta quello di cogliere l'occasione.
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La Tubbz di Joel dal primo The Last of Us
Penultimo articolo di questa rassegna con un'altra delle "presenze fisse" quando parliamo di gadget. Le Tubbz sono paperelle che raffigurano in maniera caricaturale personaggi della cultura pop. Complemento e per certi versi "nemesi" dei Funko, a stupire ogni volta di questi peculiari oggetti da collezione sta nella grande capacità di trovare ogni volta il giusto bilanciamento tra la caricatura e l'abbondanza di dettagli. La rievocazione "a papera" spesso raggiunge livelli incredibili, e questo Joel di The Last of Us non fa eccezione. Dai capelli e barba ingrigiti alla camicia verde, i dettagli dello zaino (con tanto di maschera antigas) e lo sguardo stanco ma tagliente, niente è fuori posto. Tocco di stile che rende davvero rende imperdibile questa paperella è il suo sorreggere, con l'ala/mano, la pistola a tamburo con cui si presentava nella copertina originale per PS3 del gioco. Un altro pezzo da collezione a un prezzo davvero conveniente!
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La Tubbz di Ellie dal primo The Last of Us
Per la seconda Tubbz (nonché ultimo articolo di questa rassegna) non potevamo che scegliere Ellie. Stavolta però si tratta di un piccolo "ritorno al passato", in quanto è rappresentata com'era nel primo The Last of Us. Si riconosce dalla mise: la paperella porta infatti la maglietta rossa con le palme. Al contrario di Joel, qui i designer della Tubbz hanno deciso di non insistere troppo con i dettagli facciali, lasciando semplicemente il viso con il becco. Si tratta probabilmente di una scelta voluta per evidenziare come ai tempi Ellie dovesse ancora "crescere", e di come ciò avvenga durante il suo viaggio con Joel. Ciononostante non si sono risparmiati sul altri dettagli: dalla piccola coda dei capelli alle pieghe dei vestiti, fino allo zaino. Tanto nel gioco originale quanto qui era uno dei pochi modi (se non l'unico) con cui Ellie poteva ancora permettersi di esprimere la propria creatività adolescenziale, adornandolo di piccole decorazioni e pendenti, ricordo e monito delle sue disavventure. E come al solito, l'acquisto in coppia sarebbe ottimale: lo stesso The Last of Us ci ha insegnato che è meglio che Joel ed Ellie rimangano insieme, come il padre e la figlia che ormai sono.
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