5 console portatili che non sapevi di voler acquistare

Il mercato delle console portatili è in grande fermento: in questo articolo vediamo 5 console portatili che potrebbero esservi sfuggite.

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a cura di Stefania Sperandio

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In un'epoca dominata dalla grande popolarità dei videogiochi su smartphone, le console portatili dedicate stanno vivendo un periodo di fiorente successo, complice il boom di Nintendo Switch prima e di Steam Deck poi. Non più semplici alternative alle loro controparti domestiche, questi dispositivi offrono oggi esperienze di gioco uniche comodissime da vivere. 

Nel panorama attuale, esistono console portatili che soddisfano ogni tipo di esigenza: dal retrogaming al cloud gaming, dalle produzioni indipendenti alle esperienze AAA più recenti.

Al di là delle più quotate e celebri, che abbiamo appena citato, abbiamo deciso di selezionare dei dispositivi che, per ragioni svariate che vedremo insieme, potrebbero decisamente incarnare le 5 console portatili che non sapevate di volere.

Abxylute: la comodità del cloud

La forza dell'Abxylute One risiede nella sua versatilità. Progettata specificamente per il cloud gaming, questa console portatile supporta tutte le principali piattaforme di streaming, come Xbox Game Pass Ultimate e NVIDIA GeForce Now, oltre ad Amazon Luna e altri servizi.

Questo approccio multi-piattaforma permette di accedere a librerie di giochi virtualmente infinite, senza dover acquistare titoli specifici per il dispositivo – connessione permettendo, come è sempre il caso quando parliamo di un dispositivo costruito per il cloud.

Abxylute One colpisce permette di godere i suoi giochi attraverso un ottimo display e dei controlli ergonomici e reattivi, che si prestano bene anche a sessioni di gioco di una certa lunghezza – perché la console è costruita bene e molto leggera.

Al cloud gaming si affianca anche la possibilità di Remote Play, che personalmente è una delle migliori che ho visto: ad esempio, si riesce a giocare via remoto su PS5 esattamente con la qualità con cui lo si fa con PlayStation Portal e meglio di quanto non si faccia nella più costosa Logitech G Cloud.

Il remote play è possibile anche da Xbox e da Steam: questa caratteristica trasforma l'Abxylute One in un'estensione mobile della propria postazione da gioco principale, eliminando le barriere tra gaming casalingo e portatile.

Come le altre piattaforme da cloud e remote, inoltre, Abxylute è molto interessante anche per la sua autonomia: la batteria dura parecchie ore perché le operazioni di gaming sono eseguite sul PC, sulla console o sul server a cui siete collegati. A patto di avere una connessione sempre attiva (senza, praticamente si riduce a un tablet basato su Android), parliamo insomma di una proposta molto interessante per chi cerca una console portatile moderna, comoda, leggera ma solida e ben costruita.

Nintendo Switch Lite: la ludoteca Nintendo in formato (e prezzo) mini

Quando si parla di console portatili, Nintendo rimane il punto di riferimento indiscusso con decenni di esperienza nel settore. Ma perché, con Switch e Switch OLED, citare proprio Nintendo Switch Lite? Perché, con il suo prezzo e il suo form factor, incarna effettivamente ciò che abbiamo sempre inteso come una console portatile: una piattaforma piccola, praticamente tascabile, che però permette di portare con sé dei giochi bellissimi. Una descrizione perfetta per Lite.

A differenza della Switch standard, la Lite è stata concepita esclusivamente per il gioco in mobilità, rinunciando alla modalità dock per concentrarsi su ciò che sa fare meglio: offrire esperienze di gioco di qualità ovunque ci si trovi. Con un peso di soli 275 grammi e dimensioni ridotte rispetto alla sorella maggiore, Switch Lite può essere facilmente trasportata in tasca o in borsa, il che ne fa a tutti gli effetti la compagna ideale per pendolari e viaggiatori.

Il vero punto di forza di questa console risiede però nella sua libreria di giochi, probabilmente la più varia e qualitativamente elevata disponibile su una piattaforma portatile. Dalle esclusive Nintendo come The Legend of Zelda: Breath of the Wild, Super Mario Odyssey o Animal Crossing: New Horizons (solo per scomodare una manciata di mostri sacri della generazione), fino a centinaia di produzioni indipendenti che trovano in Switch Lite la loro dimensione ideale, l'offerta ludica è fuori di testa – e il prezzo di accesso di Switch Lite la rende ancora più appetibile.

Playdate: originalità al potere

Mentre tutta l'industria corre in direzione dei "graficoni" che ammazzano i budget e molto spesso le idee – perché i soldi dei grandi publisher si riversano sul fotorealismo anziché sull'ingegno dei game designer, ma è un discorso che i lettori di SpazioGames conoscono molto bene – Playdate è parsa una boccata di aria fresca.

Spuntata sul mercato per volontà di Panic quando imperversavano pandemie e quarantene, è stata conosciuta da tutti come la console a manovella. E, nonostante conti su una libreria di giochi tutti suoi e originali, guarda al passato: vuole offrire titoli incentrati sull'intrattenimento immediato, sul senso di meraviglia, con meccaniche di gioco uniche eppure semplici. E lo fa benissimo.

Il prezzo di sicuro può fare spavento, ma se amate il gioco portatile è una console davvero unica nel suo genere, che invita al consumo "lento" dei giochi anziché all'ingordigia del mercato odierno: a meno di non by-passare la cosa, i giochi inclusi nell'acquisto di Playdate vi vengono sbloccati su base settimanale, in modo che vi prendiate un po' di giorni per approfondirli e scoprirli (proprio come facevamo da bambini quando compravamo una cartuccia e la consumavamo a forza di usarla), prima di passare a qualcos'altro.

La caratteristica più evidente della Playdate – a parte il colore giallo inconfondibile – è il suo display monocromatico privo di retroilluminazione, che ricorda i primissimi Game Boy, ma con una nitidezza nettamente superiore. Questa scelta apparentemente limitante si trasforma invece in un invito alla creatività per gli sviluppatori, che devono ripensare completamente l'approccio al game design. Ma la vera rivoluzione, come dicevamo, è rappresentata dalla manovella laterale, un controllo fisico unico nel suo genere che aggiunge una dimensione completamente nuova all'interazione con i videogame e che ha invogliato i designer a integrarla nel gameplay come un controller mai visto prima.

Si tratta, chiaramente, di una console portatile per chi vuole sperimentare, per chi cerca qualcosa di completamente diverso e a tratti bizzarro: mi sono ritrovata a puntare una lampada da lettura sul suo display per poterci giocare di notte, in assenza della retroilluminazione, ma ne amo comunque l'unicità e l'ingegnosità. Soprattutto in un'industria di idee che spesso latitano come quella che stiamo vedendo ai piani alti videoludici nell'ultimo lustro.

ROG Ally: il mondo PC a portata di palmo

Negli ultimi anni il mercato dei dispositivi handheld dedicati al gaming ha visto un aumento significativo dell’offerta, con diversi produttori che propongono soluzioni che danno la forma di "console" a quelli che sono dei veri e propri PC con Windows. In questo scenario che ha fatto tesoro del successo di Steam Deck, ROG Ally è una delle opzioni che si sono fatte notare di più.

Uno dei punti di forza principali di ROG Ally risiede infatti nella scelta di integrare il sistema operativo Windows, che consente agli utenti di sfruttare praticamente tutte le piattaforme di gioco più diffuse, come Steam, Epic Games Store e Xbox Game Pass, senza particolari limitazioni: quello che si può giocare su un PC Windows, si può giocare anche su ROG Ally – ed è un bel vantaggio, rispetto al fatto che ad esempio Steam Deck si poggia su un sistema Linux, dove è necessario qualche "sotterfugio" in più per accedere a client diversi da Steam.

Dal punto di vista hardware, ASUS ha dotato ROG Ally di componenti di alto livello che ancora oggi tengono bene anche di fronte ai giochi AAA esosi, come l'APU AMD Ryzen Z1 Extreme.

Rispetto ai competitor più noti nel settore dei PC handheld, il vantaggio della ROG Ally risiede soprattutto nel rapporto qualità-prezzo. Sebbene non si tratti del dispositivo più economico in assoluto sul mercato, il suo prezzo risulta competitivo considerando le specifiche hardware proposte e la versatilità offerta dal sistema operativo Windows. In pratica, con quella potenza è difficile trovare qualcosa dal prezzo più conveniente; certo, il neo è rappresentato dall'autonomia (con i giochi AAA e spingendo Ally al massimo, la batteria dura poco), ma non è una cosa che vi spaventa, se avete sempre vicino una presa di corrente o un buon power bank.

Ayaneo Pocket Micro Classic: lunga vita al retrogaming

Il fronte del retrogaming è più in salute che mai e, nonostante la conservazione videoludica sia un tema tutt'altro che banale, stanno proliferando le console (mi vengono in mente anche quelle di ANBERNIC) che permettono di rivivere i propri classici preferiti su dispositivi portatili. Anche Ayaneo, produttore cinese celebre per i suoi PC handheld, aggredisce questo mercato con una proposta interessante come Ayaneo Pocket Micro Classic, che trovate anche su store come Aliexpress.

Uno degli aspetti più rilevanti di questo dispositivo è proprio il suo design, con dimensioni molto contenute e un telaio realizzato in lega di alluminio lavorata tramite CNC. Ciò conferisce robustezza e qualità costruttiva elevate, oltre a rendere il dispositivo particolarmente leggero (parliamo di soli 233 grammi), adatto a chi cerca una console realmente portatile da utilizzare in mobilità.

Dal punto di vista tecnico, Ayaneo Pocket Micro Classic si basa su Android, una scelta che offre grande flessibilità soprattutto in termini di emulazione e compatibilità con giochi retrò e app gaming disponibili su questa piattaforma. Il dispositivo è alimentato da un chipset MediaTek Helio G99 accompagnato da 6 o 8 GB di memoria RAM, che vuole garantire prestazioni adeguate per il gaming Android e l'emulazione – anche nelle prime generazioni di titoli tridimensionali, per i quali mancano però gli stick analogici.

Il display da 3,5" con risoluzione 960×640 pixel è un altro elemento distintivo: la qualità visiva è alta, con un rapporto d'aspetto 3:2 ideale per i giochi retrò, soprattutto per quelli originariamente destinati al Game Boy Advance. 

Insomma, Ayaneo Pocket Micro Classic è una delle regine delle console ultra-portatili pensate per i nostalgici, che possono davvero tenere in un taschino i giochi che hanno segnato la loro infanzia.

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3 Commenti

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Tutte bellissime.Le portatili sono troppo belle,le adoro.Facile giocare bene con una scheda pesante 4kg,la vera sfida e’ avere potenza nel palmo di una mano.
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Tutte bellissime.Le portatili sono troppo belle,le adoro.Facile giocare bene con una scheda pesante 4kg,la vera sfida e’ avere potenza nel palmo di una mano.
In questo periodo ho ripreso in mano la Playdate ed è davvero adorabile, sia per l'originalità dei concept di gioco, sia perché davvero riesco a farla stare in una tasca della borsetta insieme ai documenti, posso portarla davvero ovunque e usarla ovunque. Peccato per il prezzo, ma il concept è davvero un gioiellino :D
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In questo periodo ho ripreso in mano la Playdate ed è davvero adorabile, sia per l'originalità dei concept di gioco, sia perché davvero riesco a farla stare in una tasca della borsetta insieme ai documenti, posso portarla davvero ovunque e usarla ovunque. Peccato per il prezzo, ma il concept è davvero un gioiellino :D
Playdate è davvero un gioiellino e a parte la Season 1 compresa nel prezzo, anche i giochi disponibili su Catalog o su itch.io sono notevoli. Un tuffo nel passato con quelle vibes tipiche dell'era del primo gameboy dove tutto sembrava fichissimo e nuovissimo. E playdate oltre alla manovella è molto originale anche lato grafico, dato che il display a 1 bit (bianco o nero, senza gradazioni di grigio) è davvero particolare e con la luce naturale è davvero nitidissimo (manca la retroilluminazione ma pazienza)
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