Ricorderete quando, qualche tempo fa, si parlò ampiamente del problema dell’obsolescenza programmata, quando venne rilevato che gli aggiornamenti ad alcuni smartphone – tra cui quelli firmati Apple e Samsung – sarebbero stati pensati per rendere meno efficace il funzionamento degli stessi, spingendo così il consumatore a passare a un modello più recente.
Secondo Apple questi aggiornamenti penalizzavano le performance del processore per migliorare la durata della batteria ma, secondo le autorità preposte, non sarebbe così. La sentenza della causa mossa da AGCM contro la Mela ha riconosciuto la pratica scorretta e, nelle scorse ore, l’Antitrust italiano ha ordinato ad Apple di dare visione di questa sentenza poco prima del footer del suo sito ufficiale italiano.
Qui leggiamo:
COMUNICAZIONI A TUTELA DEL CONSUMATORE
Le società Apple Inc, Apple Distribution International, Apple Italia S.r.l. e Apple Retail Italia S.r.l.
hanno indotto i consumatori in possesso di iPhone 6/6plus/6s/6splus alla installazione del sistema operativo iOS 10 e successivi aggiornamenti, senza fornire adeguate informazioni circa l’impatto di tale scelta sulle prestazioni degli smartphone e senza offrire (se non in misura limitata o tardiva) alcun mezzo di ripristino dell’originaria funzionalità degli apparecchi in caso di sperimentata diminuzione delle prestazioni a seguito dell’aggiornamento (quali il downgrading o la sostituzione della batteria a costi ragionevoli).Tale pratica è stata valutata scorretta, ai sensi degli artt. 20, 21, 22 e 24 del D.Lgs. n. 206/2005 (Codice del Consumo) dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
L’Autorità ha disposto la pubblicazione della presente dichiarazione rettificativa ai sensi dell’articolo 27, comma 8, del Codice del Consumo
Voi avete effettivamente rilevato un peggioramento nelle performance dei vostri iPhone 6, dall’aggiornamento a iOS 10.2.1 in poi? Fatecelo sapere nei commenti!
Fonte: iSpazio