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PROVATO

Apex Legends: Stagione 11 | Provato – Mi manda Titanfall 2

Prime impressioni sui numerosi e interessanti contenuti della Stagione 11 di Apex Legends.

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a cura di Marino Puntorieri

Redattore

Informazioni sul prodotto

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Apex Legends
  • Sviluppatore: Respawn Entertainment
  • Produttore: Electronic Arts
  • Distributore: EA
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE , SWITCH
  • Generi: Sparatutto
  • Data di uscita: 4 febbraio 2019

Parlare dei vari aggiornamenti di Apex Legends sta diventando una piacevole routine, e nemmeno passano tre mesi da un DLC che la community si prepara ad accogliere nuovi e interessanti contenuti.

Mentiremmo nel dire che tutte le stagioni del progetto battle royale in mano a Respawn Entertainment ci siano piaciute in egual misura, ma è innegabile come nell’ultimo anno il livello qualitativo dei lavori segua di pari passo quello delle aspettative. La Stagione 11 di Apex Legends chiude il cerchio su un 2021 ricco di risultati positivi per il team californiano e – in attesa di capire quali possano essere le ambizioni per l’anno a venire – si mostra al pubblico come un nuovo e succulento aggiornamento che non può non fare la gioia dei vari appassionati.

In attesa di poter giocare in piena libertà il nuovo DLC, denominato Escape e disponibile dal 2 novembre, abbiamo avuto la possibilità di testarlo in anteprima tramite un evento digitale per la stampa, a porte chiuse. Occasione perfetta per tornare a competere negli Apex Games e riconfermare tutte le buone sensazioni legate al suo caratteristico gunplay, facendo luce in parallelo su alcune interessanti introduzioni.

Finalmente il turno di Ash

La prima novità della Stagione 11 di Apex Legends non poteva che essere la nuova leggenda giocabile Ash, personaggio che da tempo stuzzica la community attraverso comparse e menzioni più e meno velate che hanno accompagnato i giocatori nei più recenti aggiornamenti.

Per chi ancora non avesse inquadrato la Leggenda in questione, Ash è uno dei generali che siamo obbligati a sconfiggere in Titanfall 2 per arrivare al comandante dei mercenari Kuben Blisk. Un simulacro fatto di acciaio e connessioni nervose – proprio come Revenant – che in passato ha vissuto una vita come dott.ssa Ashleigh Reid nella città di Olympus; campo di battaglia che ricordiamo grazie all’aggiornamento dedicato alla brillante astrofisica Horizon.

Ash è una combattente molto interessante, scelta oculatamente da Respawn per premere nuovamente l’acceleratore sull’impianto narrativo di Apex Legends e i suoi continui riferimenti all’universo di Titanfall.

La software house, sotto questo aspetto, aveva raggiunto il massimo risultato tramite i racconti diffusi con la quarta e la nona stagione – dedicate rispettivamente a Revenant e Valkyrie – mentre con la Stagione 11 promette nuove diramazioni e intrecci potenzialmente interessanti per il futuro del brand.

La nuova Leggenda, infatti, ha mantenuto intatta la coscienza di quando era completamente umana: una presenza piuttosto ingombrante rispetto alla personalità più cinica da mercenaria che la contraddistingue e solo alcune Leggende potrebbero riuscire a farla tornare in sé nel corso della nuova stagione.

Concentrandoci invece sul test effettivo, la nuova Leggenda introdotta rimpingua le fila della classe assalto, ampliando le tipologie di approccio durante la partita tramite abilità estremamente versatili. La skill passiva “Marchio della morte” mostra ai giocatori la posizione delle casse dei giocatori sconfitti così come dei combattenti sopravvissuti – trasformando Ash in un vero segugio – mentre come abilità attiva può lanciare una lama elettrica che danneggia e rallenta i nemici in fuga che entrano nel suo ampio raggio d’azione.

L’ultimate, invece, permette di utilizzare una spada per aprire un portale e sorprendere alle spalle i nemici, attraverso una meccanica che esteticamente richiama l’abilità di Wraith, ma con un maggior controllo che ricorda i teletrasporti di Loba. Dobbiamo ammettere che appena mostrata quest’ultima abilità non eravamo rimasti particolarmente colpiti, ma in un’ottica di team working durante le partite funziona e risulta già di per sé ben bilanciata.

Ovviamente con la Stagione 11 abbiamo anche una nuova bocca da fuoco, ovvero la mitragliatrice SMG C.A.R. estremamente versatile e utile dalla media distanza grazie al rinculo contenuto sulle raffiche più durature. Una scelta condivisa per avere un’alternativa a quel G7 Scout che, come fucile semiautomatico, necessiterebbe invece di qualche ritocco per diminuirne precisione e letalità.

Nuova mappa, vecchie conferme

La seconda vera novità della Stagione 11 di Apex Legends è ovviamente la nuova mappa di gioco che diversifica e arricchisce ulteriormente la visione del team californiano. Passo della Tempesta è la mappa più grande introdotta dalla software house e presenta un quantitativo spropositato di punti di interesse, volti a rendere le partite ancora più imprevedibili che in passato.

Non nascondiamo come, con le dovute accortezze, possa entrare in poco tempo nel cuore degli appassionati e forse superare l’amore storico per quella prima mappa Canyon dei Re che rimane ancora come la preferita della community.

Parliamo di una mappa ricca di punti di interesse, dove si alternano fitte vegetazioni, alture rocciose, sparute costruzioni e alcune spiagge di più ampio respiro. Parliamo di un mix di ambientazioni che diversificano le sparatorie per breve e media distanza, premiando i più attenti nello studiarne ogni centimetro e capire qualche tattica da utilizzare per ottenere un vantaggio di posizione sugli avversari.

Come se ciò non bastasse, la Stagione 11 introduce alcuni elementi PvE e la nuova mappa brulica di creature pronte a darci filo da torcere se sottovalutate. Oltre alle solite creature volanti da cui ottenere equipaggiamento, se abbattute, bisogna far attenzione a branchi di Prowler – che girano per tutte le aree come lupi in attesa della preda – così come ai ragni velenosi pronti a colpire dalla distanza con le loro ragnatele.

Si tratta di elementi che enfatizzano l’ostilità di Passo della Tempesta e che aumentano per ovvi motivi il tasso di adrenalina anche durante i più semplici spostamenti, obbligando i giocatori a non abbassare mai la guardia.

Durante i match online abbiamo riscontrato un maggior quantitativo di casse dove ottenere armi ed equipaggiamenti fin da inizio round, senza dimenticare numerose aree ricche di loot che diventeranno in pochi minuti teatro di feroci scontri e contese. Su tutte menzioniamo, ad esempio, “Centro di Comando” e “Parafulmine” come soluzioni che da inizio a fine partita – a seconda della safe zone – possono essere bersaglio dei vari giocatori per le loro posizioni strategiche.

Da segnalare, inoltre, la presenza su tutta la mappa di alcuni cannoni gravitazionali che garantiscono spostamenti più rapidi, mantenendo una certa libertà di manovra in volo per utilizzare abilità e armi senza limitazioni.

Non manca nemmeno un nuovo Battle Pass, e anche la Stagione 11 porta con sé un quantitativo spropositato di skin e oggetti estetici per utenti, emblemi e Leggende, così come per armi o esultanze da sfoggiare a fine partita, in un goliardico turbinio di elementi sbloccabili che attira l’attenzione degli appassionati con disinvoltura.

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Voto Finale

Conclusioni Finali di SpazioGames

Pro

  • Ash è una leggenda che convince fin dal primo test

  • La nuova mappa è ricca di luoghi unici dove lottare

  • Piccole implementazioni PvE che impreziosiscono le partite

Contro

  • Attendiamo qualche intervento più consistente per bilanciare diverse armi

Commento

La Stagione 11 di Apex Legends si prepara ad arrivare sul mercato come un aggiornamento sostanzioso, pronto a soddisfare sia sul piano quantitativo sia qualitativo. La nuova Leggenda Ash è una new entry funzionale che ben si incastona nel variegato roster di personaggi di casa Respawn, mentre il lavoro fatto sia dal punto di vista estetico sia di gameplay per la nuova mappa è incredibile. La software house ha inoltre promesso alcuni ritocchi in corso d’opera, come nuovi bilanciamenti per le armi – oltre al continuo supporto alla modalità Arena. Ci sembra l'ennesima conferma di come Apex Legends rimanga uno dei pochi battle royale con un chiaro e lungimirante supporto.
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