Apex Legends| Analisi della modalità Solo
Disponibile solo per un paio di settimane, la modalità Solo riflette la fase embrionale di un progetto più grande di Respawn, volto a stratificare l'offerta del suo ultimo lavoro e plasmarlo sulle richieste della community.
Advertisement
a cura di Marino Puntorieri
Redattore
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Respawn Entertainment
- Produttore: Electronic Arts
- Distributore: EA
- Piattaforme: PC , PS4 , XONE , SWITCH
- Generi: Sparatutto
- Data di uscita: 4 febbraio 2019
Che Apex Legends sia un gioco nato e sviluppato per favorire nuove e frenetiche sessioni cooperative in squadre da tre giocatori non è di certo una novità. Il punto di forza del nuovo capitolo è proprio l’empatia che si instaura tra membri dello stesso gruppo per collaborare e sopravvivere fino alla fine, con un approccio semplice e immediato anche tramite matchmaking. Eppure la richiesta di una modalità per lupi solitari si era ormai diffusa a macchia d’olio per tutte le community senza mai avere, fino a poco tempo fa, un effettivo riscontro da parte di Respawn Entertainment. Con la Seconda Stagione ormai entrata nel vivo dell’azione è finalmente approdata la modalità Solo, potenzialmente in grado fin dal primo match di conferire un nuovo modo di interpretare le partite. L’ho testata diversi giorni e ne sono rimasto positivamente sorpreso, ma andiamo con ordine.
Solo: Apex Legend Story
Il team di sviluppo californiano ha deciso finalmente di ascoltare le numerose richieste dell’utenza ed introdotto con la modalità Solo la possibilità di giocare completamente in solitaria come nei più classici Battle Royale, dove esclusivamente un giocatore può ottenere la vittoria finale: un approccio che mantiene, però, nel bene e nel male, tutte le caratteristiche da hero shooter che lo hanno fino ad oggi contraddistinto dalla concorrenza. Questo perché durante i round si nota un certo sbilanciamento tra le abilità attive e passive nell’ottica di scontri senza l’ausilio di compagni di squadra; le skills di Bloodhound, come l’individuazione delle orme nemiche e l’aumento della velocità, ad esempio, la rendono una predatrice eccessivamente letale nelle mani dei più capaci, mentre se si utilizza Lifeline bisogna praticamente fare a meno della capsula assistenza perché segnala la posizione a chiunque nelle vicinanze ed attira troppo l’attenzione dello sciacallo di turno in ogni situazione di gioco.
Parlo ovviamente di considerazioni nemmeno lontanamente vicine ad uno stato di criticità, perché l’esperienza di fondo non viene assolutamente minata rispetto al classico scontro tra team, e anzi la ri-interpreta con una curiosa chiave di lettura. Rimane evidente, però, che viene tracciato un solco durante la scelta delle Leggende tra personaggi più o meno efficaci in battaglia. Considerando che la nuova modalità Solo è disponibile per un periodo di tempo limitato, ben due settimane dal 13 al 27 agosto, è evidente come l’obiettivo degli sviluppatori sia di prendersi tutto il tempo necessario per raccogliere più feedback possibili e capire come riproporla in futuro e con quali accorgimenti. Su tutti, ad esempio, un consiglio potrebbe essere un parziale restringimento della mappa all’occorrenza, per favorire scontri più frenetici e numerosi scoraggiando il tedioso fenomeno del camping, già riscontrabile anche se fortunatamente in modo superficiale. Bisogna considerare comunque come in diversi momenti della partita viene quasi favorito un approccio forse troppo cauto e propenso all’utilizzo costante di nascondigli e ripari, dopo l’iniziale ricerca di equipaggiamento; una tattica che però rimane discutibile dal punto di vista “etico” e poco più.
Non Solo una nuova modalità
Respawn ha letteralmente addobbato la modalità Solo con diverse piccole chicche di contorno per stimolare costantemente i videogiocatori. Una mossa saggia, che aggiunge sotto un nuovo evento, denominato Corona di ferro, una nuova valuta (appunto le corone) ed esclusive skin esteticamente accattivanti per eroi ed armi. Senza dimenticare un’appariscente sezione del negozio dove spendere proprio le corone per oggetti di ogni tipo sempre più rari.
In realtà con l’approdo della modalità Solo è stata modificata anche una piccola porzione della mappa; parlo del Gauntlet di Octane. Il Canyon adesso ospita una vera e propria arena ricca di trampoli ed anelli di fuoco che rispecchiano la folle personalità proprio dell’eroe sopra citato. Questa nuova ubicazione è senza ombra di dubbio la più divertente ed adatta per esprimere al meglio le potenzialità della modalità Solo. Sembra addirittura un peccato che non sia stata sfruttata una porzione più grande per questa modifica: scontrarsi a colpi di fucile mentre letteralmente si vola da una parte all’altra dello schermo regala momenti di grande clamore.
L’introduzione della modalità Solo per Apex Legends in modo temporaneo è chiaramente un test per capire quanto il progetto di Respawn possa espandersi verso nuovi orizzonti e attirare nuove fette di utenza con il chiaro scopo di stabilizzarsi nel medio-lungo periodo. Da conquistare ci sono tutti quei videogiocatori solitari che apprezzano il titolo di per sé, ma che non avendo una compagnia fissa con la quale coordinarsi giocano principalmente per conto proprio e faticano a progredire con livelli e obiettivi. Gli accorgimenti per migliorare l’esperienza sono già diversi, ma sono sicuro che la software house continuerà a dare ascolto alla community e riproporrà anche in futuro la feature con qualche modifica per ricevere sempre più consensi e provare a rimanere in un mercato estremamente competitivo come quello dei Battle Royale.