Xenoblade Chronicles X Definitive Edition è come tornare a casa
Abbiamo provato Xenoblade Chroniches X Definitive Edition, scoprendo un gioco vecchio e nuovo insieme, ancora tremendamente moderno.
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a cura di Gianluca Arena
Senior Editor
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Pro
- Un mondo affascinante tutto da esplorare.
- L'ultima grande esclusiva Wii U disponibile per tutti.
- Sembra invecchiato benissimo.
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Contro
- Modifiche ed aggiunte finora minime
Conclusioni Finali di SpazioGames
Informazioni sul prodotto

- Sviluppatore: Monolith Soft, Nintendo SPD
- Produttore: Nintendo
- Distributore: Nintendo
- Testato su: SWITCH
- Piattaforme: SWITCH
- Generi: Gioco di Ruolo
- Data di uscita: 20 marzo 2025
Se è vero che non tutte le ciambelle riescono col buco, d'altra parte anche alcune ciambelle "apocrife" possono avere sapore, sebbene non nel senso più tradizionale del termine: Wii U rappresenta la parentesi più buia, a livello commerciale, della Nintendo moderna, un breve e sfortunato interregno tra i successi planetari di Wii e di Switch.
Ma a ben vedere, anche la console a due schermi partorita da Kyoto non solo aveva il suo perché, ma poteva contare su una ludoteca dal livello qualitativo medio notevole, che Nintendo stessa ha poi fagocitato riproponendola in toto su Switch, e con risultati lusinghieri.
Questo a testimonianza di quanto, certe volte, sia la percezione del pubblico più che l'effettiva qualità di un dato prodotto a determinarne il destino. Oggi c'è da esultare: uno dei titoli migliori rimasti intrappolati su Wii U, Xenoblade Chronicles X, arriva finalmente su Switch in un'edizione potenziata, e noi lo stiamo giocando per voi da diverse settimane.
Vediamo le prime impressioni dopo qualche ora in sua compagnia.
Dieci anni in un battito di ciglia
Da Breath of the Wild, che si fece araldo al lancio, a Mario Kart 8 Deluxe, passando per Donkey Kong Country Tropical Freeze e New Super Mario Bros. Deluxe, il tesoro di Switch è stata rappresentato anche da giochi già pronti, inizialmente pensati per fare la fortuna di Wii U, la cui qualità media era altissima, in linea con gli standard first-party a cui Nintendo ci ha abituato negli anni.
Nondimeno, anche a causa di errori grossolani a livello commerciale e comunicativo della casa di Kyoto, il successore di Wii si rivelò un flop commerciale, con solo poco più di 13 milioni di unità vendute (Switch, per intenderci, veleggia verso i 112 milioni...).
Insieme a Zombi U (che sia troppo tardi per quello, considerata anche l'attuale situazione di Ubisoft?), Xenoblade Chronicles X rappresentava uno dei pochi titoli di grande richiamo ancora mancanti all'appello, e per questo procurarsene una copia fisica sul mercato dell'usato stava diventando estremamente costoso.
Convinta della bontà del gioco in sé e dell'opportunità di riproporlo in quanto storia autoconclusiva, capace di essere apprezzata anche da quanti non conoscessero la serie di JRPG sviluppati da Monolith Software (che trovate anche su Amazon), la grande N ha allora riproposto il titanico JRPG con modifiche minime.
Per chi ci avesse speso, come chi vi scrive, le sue novanta ore su Wii U dieci anni fa, la prima sensazione sarebbe quella di un ritorno in una località di vacanza in cui si è stati bene, selvaggia ma estremamente affascinante, che si è mantenuta al passo coi in tempi e, quantomeno dal punto di vista artistico, resta bellissima come la si ricordava.
Esuli o coloni?
Reduci dalla distruzione della Terra (facciamo che sia solo fantascienza) nell'anno 2054, un manipolo di sopravvissuti della razza umana cerca riparo su Mira, un pianeta apparentemente compatibile con la vita organica, ricco di lussureggianti foreste, acqua in grande quantità... e specie autoctone non esattamente ospitali, come i nostri scopriranno a loro spese.
Nelle prime ore di gioco, quelle di cui possiamo raccontarvi in questa nostra anteprima in attesa della recensione finale, la narrativa è rimasta pressoché identica a come la ricordavamo – e, nonostante non sia al livello degli episodi numerati del franchise, questo non rappresenta assolutamente un problema.
Per quanto abbiamo visto, tutti i punti forti dell'edizione originale, additata ancora oggi come uno degli esponenti migliori del suo genere su Wii U, rimangono invariati: il sistema di combattimento che richiama quello degli MMORPG, divenuto ormai un punto fermo per la serie, l'esplorazione libera e priva di caricamenti, che porta il giocatore ad immergersi completamente negli splendidi scenari naturalistici proposti dal gioco, e la possibilità di pilotare gli Skell, enormi mech che donano al tutto un sapore decisamente giapponese.
Le modifiche apportate risultano minime, e d'altronde siamo dinanzi ad un prodotto che era decisamente avanti rispetto alla concorrenza ai suoi tempi per vastità delle mappe, level design e sensazione di scoperta.
Metterci mano in maniera troppo evidente non solo avrebbe confuso e probabilmente irritato i fan di vecchia data, ma non avrebbe trovato giustificazioni – giacché la formula base risulta ancora estremamente attuale, ed è anzi stata ripresa quasi in toto non solo dagli episodi del franchise pubblicati in seguito, ma anche da tanti altri congeneri sul mercato, anche al di fuori dei territori di competenza di Nintendo.
Se avete giocato uno degli episodi più recenti (su Switch ne sono stati pubblicati altri tre di cui trovate le nostre approfondite recensioni), saprete benissimo cosa attendervi, ma è un senso di familiarità piacevole, confortevole, che non deduce nulla dall'esperienza di gioco.
Come il buon vino anche a livello visivo
Nonostante l'ovvia svecchiata in termini grafici, l'arricchimento del parco animazioni e quella che ci è sembrata una maggiore stabilità a livello di performance, dire che siamo dinanzi ad un gioco rinnovato a livello visivo sarebbe un'esagerazione: com'era lecito attendersi, soprattutto con tutti i suoi team concentrati sul lancio di Switch 2, Nintendo si è limitata a rifare il trucco al gioco senza sconvolgerne la cosmesi.
Nondimeno, con la retrocompatibilità confermata ufficialmente per Switch 2, siamo curiosi di vedere come girerà Xenoblade Chronicles X Definitive Edition sulla nuova ammiraglia Nintendo, visto che già sulla vetusta Switch non abbiamo finora riscontrato problemi significativi né in versione televisiva né in modalità portatile.
L'impressione è che dovremo scavare a fondo per trovare quei pochi contenuti inediti che Nintendo sembra aver aggiunto – ma, nel contempo, che non ci sarà bisogno di trovarli e glorificarli per vivere (nuovamente) un'avventura meravigliosa su un pianeta che, dieci anni dopo, torna ad essere inesplorato e affascinante.
Appuntamento alla recensione finale, tra qualche settimana su queste pagine, per il verdetto definitivo.
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Un titolo che non ho mai giocato, ma al quale potrei dare una chance...ma attendo, davvero con il cuore, un double pack con Zelda Twilight Princess e The Wind Waker HDSeeee magari. Dove devo firmare?
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